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IL MISTERO DI AURORA, TEXAS

Scritto da MadameBlatt

Ad Aurora, una cittadina del Texas a 30 km a nord di Fort Worth, il 17 aprile del 1897, alle ore 6 del mattino, una navicella color argento metallico a forma di sigaro, di origine sconosciuta, probabilmente un UFO, si schiantò al suolo dopo aver impattato contro un mulino a vento.
Al suo interno, venne trovato un visitatore alieno, poi sepolto nel cimitero della città.
L’avvistamento si verificò durante un periodo in cui erano state viste numerose navi aeree in tutti gli Stati Uniti.
Per questo motivo, l’UFO fu chiamato “airship”, in un articolo di giornale scritto più tardi da un residente di Aurora, S.E. Haydon.

Haydon dichiarò al Dallas Morning News, che lo strano veicolo sembrava avere qualche tipo di problema meccanico.
Rallentò a circa dieci o dodici miglia all’ora e cominciò a scendere verso il suolo.

Haydon disse che i cittadini osservavano con stupore, mentre l’airship, che atterrava lentamente sulla piazza della città, si diresse verso nord, in direzione della proprietà del giudice J.S. Proctor.
Successivamente, l’UFO si scontrò contro un mulino a vento sulla terra del giudice e “andò a pezzi con un’esplosione straordinaria, disperdendo i detriti su diversi ettari di terreno.”

L’incidente distrusse il mulino a vento, il pozzo adiacente ed il giardino fiorito del giudice.
Tra i rottami, i cittadini trovarono il corpo morto del pilota della navicella e dissero che non era un essere umano.
Haydon dichiarò che, anche se il corpo del pilota era stato danneggiato gravemente nella caduta, era chiaro che “non era un abitante di questo mondo.”
Il pilota potrebbe essere venuto da Marte, disse un altro testimone, il sig. T.J. Weems, un ufficiale dell’US Signal Service, nonchè un’autorità in astronomia.
Si racconta che i cittadini, che andarono in soccorso del pilota, scoprirono che stava trasportando documenti scritti in una lingua sconosciuta.
I documenti potrebbero contenere file dei viaggi del pilota, ma erano “scritti in alcuni geroglifici sconosciuti” e non potevano essere compresi.

Fino a quel momento, Aurora era stata una tranquilla cittadina ma, subito dopo l’incidente, diventò un sito affascinante, richiamando migliaia di appassionati o curiosi, desiderosi di vedere la tomba nella quale era sepolto l’alieno e di fotografare il luogo della caduta.
Haydon commentò: “La città è piena di persone che oggi stanno osservando il relitto e raccogliendo pezzi dello strano metallo dai detriti“.
Quindi è possibile che alcuni di quei misteriosi relitti, che furono portati via da Aurora, esistano ancora oggi, conservati e dimenticati in attici o stanze di stoccaggio.
Tuttavia, nessuna traccia di essi è mai stata trovata.

L’articolo del Dallas Morning News, pubblicato due giorni dopo l’incidente, affermò che il funerale del pilota avrebbe avuto luogo il 18 aprile.
Un altro quotidiano, The Fort Worth Register, invece scrisse: “Il pilota, che non era un abitante di questo mondo, avrà una corretta sepoltura cristiana al cimitero di Aurora “.

Quando il pilota fu sepolto, un simbolo fu posto sulla sua tomba.
Per anni non si parlò più dell’UFO poi, all’inizio degli anni ’70, la stampa tornò sull’argomento e l’International Ufo Bureau, che indagava su oggetti volanti non identificati, effettuò alcune ricerche sul luogo dell’incidente, trovando alcuni rottami metallici con particolari proprietà magnetiche.
Infatti, nel 1973, si scoprì che il pozzo aveva alti livelli di radiazioni e che diverse persone avevano sofferto di osteoartrite ed altre deformità, dopo aver bevuto l’acqua.
Intorno al pozzo, dove terminavano le macerie, vi era un tratto di terra su cui non cresceva l’erba.
A seguito delle ricerche, nel cimitero si era rinvenuta una tomba contrassegnata con una pietra la cui iscrizione riportava lo schianto di una navicella spaziale avvenuto nelle vicinanze, nel 1897 il cui pilota, morto nello schianto, sarebbe stato sepolto sotto di essa.
Nei pressi della tomba, vi erano alti livelli di radiazioni simili a quelle registrate nel pozzo.
Quando gli investigatori riuscirono ad ottenere il permesso per scavare nei pressi della lapide, gli venne negato l’accesso al cimitero.
In seguito, il cimitero venne riaperto, ma la lapide con le iscrizioni della navicella non era più al suo posto e la presunta tomba era scomparsa.
Ad aggiungere mistero, è la storia del signor Brawley Oates, che aveva acquistato la proprietà del giudice Proctor intorno al 1935.
Oates aveva ripulito i detriti dal pozzo, al fine di utilizzarlo come fonte d’acqua, ma in seguito sviluppò un caso estremamente grave d’artrite, che affermò essere il risultato dell’acqua contaminata dalle macerie scaricate nel pozzo.
Di conseguenza, Oates sigillò il pozzo con una lastra di cemento e pose una dépendance in cima alla lastra, sembra nel 1957.
Inoltre, si cercò anche di riesumare il presunto marziano, senza successo, lasciando sulla vicenda dell’incidente alieno di Aurora un fitto alone di mistero.
Nel 1973, il giornalista Bill Case descrisse il simbolo riportato sulla lapide, dicendo che aveva un disegno strano simile a un disco volante con oblò.
Poco dopo Case scrisse una storia che descriveva il segno della tomba, che qualcuno aveva rubato.

Oggi nessuno è più sicuro di dove sia sepolto il pilota.
Nel 2008, nel cimitero di Aurora, fu trovata una tomba non marcata risalente agli anni ’90, durante la ripresa di uno spettacolo televisivo chiamato “UFO Hunters”, per History Channel.

Cartello all’ingresso del Cimitero di Aurora

Poiché i proprietari del cimitero non permettevano a nessuno di toccare la tomba, nessuno sa se essa fosse la tomba dello strano pilota.
Anche se alcune persone sostengono che la storia non sia vera e che sia stata creata dai residenti di Aurora per promuovere il turismo, molte altre persone credono che una nave spaziale sia veramente atterrata veramente lì.
Barbara Brammer, ex sindaco di Aurora, condusse una ricerca storica.
Essa rivelò che, nei mesi precedenti il presunto schianto, Aurora era stata colpita da una serie di tragici incidenti: la principale fonte di reddito del luogo, la coltura del cotone, era stata distrutta dall’infestazione di antonomo.
Poi, un incendio distrusse vari edifici e morirono tante persone.
Dopodiché, la città fu colpita da un’epidemia di febbre maculata, mettendola in quarantena ed uccidendo molte persone.
Infine, la linea ferroviaria prevista fino ad Atlanta non fu mai costruita.

La cittadina, quindi, comprendente quasi 3.000 anime, era in grave pericolo di scomparsa ed inoltre, sembra che Haydon non fosse una persona affidabile.
Le conclusioni della Brammer, furono che la storia dell’Ufo fosse tutta una montatura architettata da Haydon per pubblicizzare e risollevare le sorti di Aurora.
Difficilmente verrà fuori la verità e, sotto sotto, è fantastico immaginare che la vicenda sia realmente accaduta.
Di certo si sa che, nel cimitero di Aurora, vi è una targa della Commissione Storica del Texas che, tra gli altri avvenimenti locali, cita l’accaduto:“Questo sito è anche noto per la leggenda di una navicella spaziale che si è schiantata nelle vicinanze nel 1897 e il pilota, ucciso nell’impatto, è stato sepolto qui.”

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