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AQUILA, LA SOVRANA DELL’ARIA

Scritto da MadameBlatt

“L’aquila insegna all’inesperta prole, fin dal nido, a fissar gli sguardi al Sole.”

(proverbio italiano)


Le Aquile sono un genere di uccelli rapaci, con un volo potente, veleggiato e maestoso, capaci di piombare dall’alto sulle prede, per afferrarle a volo radente.
Dopo aver immobilizzato la vittima, iniziano a divorarla ancora viva e, spesso, la inghiottono intera per poi rigettarne ossa, penne e piume che non riescono a digerire.
L’Aquila è stata adottata come simbolo fin dall’antichità, nelle più svariate culture.
In tutti i popoli antichi è stata mito d’invincibilità, paragonata al Sole, al messaggero degli Dei o allo stesso Dio.
Come il leone è ritenuto il re degli animali terrestri, l’Aquila è la regina dei volatili.
Sono stati ritrovati reperti archeologici sumeri, che mostrano un animale con corpo d’Aquila e testa di leone, pertanto emblema di sovranità sulla Terra e sull’Aria.


E’ anche simbolo celeste e solare, indicando acutezza mentale e d’ingegno.
Nel terzo millennio a.C., i Babilonesi associavano l’Aquila bicipite a Ningirsu di Lagash, il dio delle tempeste, della guerra e della fertilità.
Gli antichi Egizi vedevano nell’Aquila la rappresentazione della materializzazione del dio Mendes, simbolo del dio sole.
Nella mitologia egizia, l’anima veniva spesso rappresentata sotto le sembianze di un uccello simile a un’Aquila o a un falco, come uccello-anima, Ba, che aveva il compito di accompagnare i defunti nell’aldilà.
All’interno dei sarcofagi di alcune mummie, tra i bendaggi, sono stati ritrovati gioielli rappresentanti gli uccelli-anima.
Questi amuleti avevano il compito di aiutare l’anima a ricongiungersi con il suo corpo mummificato.
Infatti il Ba, ovvero l’anima, avrebbe assunto la forma di Aquila, spiccando il volo al momento della morte.
I Greci consideravano l’Aquila un uccello aruspice (messaggero), che portava i presagi dagli Dei agli uomini.
Nella mitologia greca si narra che Zeus inviò un’Aquila a divorare il fegato del titano Prometeo, come castigo perché aveva rubato il fuoco agli Dei, per donarlo agli uomini.
L’Aquila, in effetti, era consacrata a Zeus, di cui portava i fulmini.
Quando le colombe di Afrodite portarono l’ambrosia, bevanda dell’immortalità, fu un’Aquila a porgerlo a Zeus bambino.

Secondo antiche credenze, l’Aquila può fissare con lo sguardo il sole, senza che i suoi occhi ne patiscano.

Ph. Fitschen on Pixabay

Nelle arti divinatorie degli àuguri romani, il volo delle Aquile era interpretato per conoscere gli umori e le decisioni degli Dèi nei confronti degli uomini, o verso particolari circostanze sociali.
A Roma l’Aquila, come il corvo nella civiltà germanica e nella mitologia celtica, era considerata come messaggera delle volontà divine.

Nella mitologia nordica, in particolare quella vichinga, l’Aquila ha un ruolo fondamentale e molteplice.
Il gigante Thiazzi assumeva la forma di un’enorme Aquila, per mostrarsi al dio Loki, per costringerlo, con la forza, a farsi consegnare la dea Idhuun, che possedeva le mele della vita eterna.
Nella vita dei Vichinghi, l’Aquila era molto importante.
Essi la utilizzavano per vendicarsi dei traditori e dei nemici.
Esisteva la pratica detta “Aquila di sangue”, utilizzata come sacrificio al sommo dio Odino, un metodo di tortura che consisteva nell’aprire il dorso della vittima e rompere le costole per farle assomigliare ad ali insanguinate.
In seguito, dalla ferita venivano estratti i polmoni e sulle ferite veniva posto del sale sulla ferita.

L’Aquila aveva anche fama di rigenerarsi.
Secondo una leggenda, all’Aquila anziana si annebbiava la vista e si appesantivano le ali.
Essa allora volava in cielo e bruciava le sue ali e il velo che le copriva gli occhi al calore del sole, dopo di che scendeva in terra e, immersasi tre volte in una fonte, tornava ad essere giovane e vigorosa.

Ma l’Aquila ha anche connotazioni simboliche negative.
La credenza che si cibi di pesci raggiunti e ghermiti mentre nuotano tranquilli, ne ha determinato un’interpretazione negativa, soprattutto perché il pesce era considerato dai primi Cristiani un simbolo di Cristo.
Sotto questo aspetto essa venne vista anche come simbolo di Satana, che attacca e ghermisce le anime, sottraendole alla loro normale fede cristiana.

L’Aquila viene associata al serpente, che contribuisce al suo significato, formando una coppia di opposti complementari, in cui l’Aquila simboleggia la luce, il cielo, le forze supreme, mentre il serpente è l’oscurità, la terra, le divinità ctonie (divinità generalmente femminili legate ai culti di dei sotterranei e personificazione di forze sismiche o vulcaniche).

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Inoltre, nutrendosi di serpenti, incarna idealmente il trionfo del bene sul male.
La piuma dell’Aquila era per gli Indiani d’America simbolo di potere e conoscenza, che richiamava al rapporto simbiotico con la Natura e i cicli lunari.
Il fischietto d’osso e il mitico casco di penne d’Aquila, il leggendario “War bonnet”, indicativo del massimo riconoscimento a cui loro aspiravano, erano usati nella propiziatoria e sciamanica “danza del sole”, comune a molte etnie pellerossa, azteche e nipponiche.

Gli Indiani dell’America Settentrionale si cingono il capo con penne d’Aquila, per imitare i raggi del sole.
Secondo loro, l’Aquila è il totem del fuoco: così come il corvo portò l’acqua sulla terra, l’Aquila portò il fuoco.

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Nei sogni delle persone comuni, generalmente raffigura un leader o un’autorità superiore invece, nei sogni dei leader, indica il loro potere, la loro ambizione oppure un leader avversario o una forza nemica.
L’Aquila è favorevole a leader, capi di governo o di imprese, condottieri, maestri spirituali, o persone creative ed indipendenti.
È sfavorevole a persone comuni, gregarie, che ambiscono a una vita tranquilla e sicura o anche a chi si accontenta di poco o ha desideri modesti.
L’Aquila è anche un inequivocabile messaggio del proprio inconscio: per esempio, che si sta vivendo una situazione che fa emergere come leader. Si ha davanti una possibilità di ascesa sociale a cui non si deve rinunciare, però la propria volontà è molto forte o non è disposta a cedere davanti alle difficoltà.
Facciamo alcuni esempi.
Aquila che vola tranquilla: favorevole auspicio di buona fortuna.
Aquila che vola facendo giravolte sopra al sognatore: potrebbe essere un indizio di una morte.
Aquila che vola su di sé: ricchezza.
Aquila mansueta o che parla: augurio di buona fortuna.
Aquila minacciosa: mal augurio, preannuncia delle disgrazie.
Cavalcare un Aquila, senza paura: innalzamento sociale e ricchezza.
Aquila immobile appollaiata o su una rupe: alcuni affari o progetti o viaggi verranno interrotti.
Aquila che plana nel cielo molto lentamente: ritardi negli affari.
Aquila morta: disgrazie, difficoltà, disoccupazione, diffamazione, ma promette la libertà ai prigionieri.
Donne incinta che sogna un’Aquila: nascita di un figlio maschio, che sarà famoso.
Aquila che si leva in volo verso il cielo: ottime realizzazioni, successo, amore, oppure un matrimonio felice.
Aquila che si ferma su una vetta: riuscita di un impresa importante.
Aquila che cade o in caduta: pronostica una malattia, dei danni oppure delle difficoltà.
Aquila morta: danni per i ricchi e guadagni per i poveri.
Aquila che porta una preda tra gli artigli: fare attenzione ai nemici. Se nello stesso sogno mangia la preda, è un ottimo presagio di vittoria sui nemici, ricchezza, oppure dei guadagni inattesi.
Sparare ad un’Aquila: cattivo presagio, preannuncia delle perdite o della rovina.
Chiudere un’Aquila in una gabbia: preannuncia una grossa vergogna in famiglia, oppure uno scandalo.
Snidare un’Aquila: preannuncia un forte pericolo, delle minacce e/o delle perdite.
Aquila bianca: ottimo presagio, pronostica una cospicua eredità, dei buoni affari e molta ricchezza.

by thommas68 on Pixabay

Nei tatuaggi, il significato più semplice è la libertà.
Le Aquile vengono viste come un uccello non legato a nulla, che sovrasta i cieli ed osserva tutto dall’alto.
Questo simbolo trasmette quindi un’immagine di libertà e di potere di riuscire in tutto sulla vita.
Questo tatuaggio è infatti molto amato dai ribelli, e da chi vuole sentirsi sempre libero, ad ogni costo.

Se il rapace risulta seduto, indica che l’individuo è pronto all’azione, mentre se l’Aquila è già in volo, può rappresentare che si sta già lottando per raggiungere un obiettivo estremamente importante nella propria vita.
Concludendo, l’Aquila ci aiuta ad avere bene a mente gli obiettivi della nostra vita ed a decidere esattamente cosa vogliamo fare della nostra esistenza.
Dunque, siate tutti Aquile!

“L’Aquila guarda senza timore il sole bene in faccia
e tu puoi guardare la luce eterna
se il tuo cuore è puro.”
(Angelus Silesius)

 

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