Home STORIE E LEGGENDE VEGETALI MELA COTOGNA, IL POMO D’ORO DEGLI DEI

MELA COTOGNA, IL POMO D’ORO DEGLI DEI

Scritto da MadameBlatt

Il Melo cotogno (Cydonia oblonga) è una delle più antiche piante da frutto conosciute: era coltivato già nel 2.000 a.C. dai Babilonesi .
I frutti, di colore giallo oro intenso, sono di dimensioni variabili, asimmetrici, meliformi o piriformi.
La buccia del frutto è fittamente ricoperta di peluria che scompare a maturazione ed è comunque facilmente rimossa.
La polpa è facilmente ossidabile (scurisce all’aria), poco dolce ed astringente.
La Mela cotogna è usata per la preparazione di confetture (ottima la Cotognata), gelatine, mostarde, distillati e liquori, oltre ad essere anche posta negli armadi e nei cassetti per profumare la biancheria.

Tempio di Zeus a Olimpia- Atlante porge a Eracle le mele d’oro delle Esperidi

Il termine “marmellata” deriva dal portoghese “marmelo”, che è il nome lusitano della Mela cotogna.
Anticamente, si consigliava di piantare uno di questi alberi, in maniera tale che fosse ben visibile dalla camera da letto.
Si riteneva, infatti, che la vista dei vari cicli vitali dell’albero, dalle grandi corolle dei fiori rosa a conchiglia e dai mitici grossi frutti in autunno, avrebbe predisposto alla tranquillità ed al sonno ristoratore.
I Greci conoscevano la pianta fin dal VII secolo a.C. e ne fecero fonte inestinguibile di miti e leggende, legate essenzialmente al suo frutto: quelle mele d’oro, gialle e sensualmente profumate, che a Sparta si offrivano agli esigentissimi Dei.

Ercole e i pomi d’oro delle Esperidi – Rubens

Il suo frutto era chiamato dai Greci “pomo d’oro” e si pensa che fosse proprio una Mela cotogna il frutto che Paride, nel racconto mitologico, offrì a Venere, la dea dell’Amore.
Nell’antica Roma, una Mela cotogna era condivisa dagli sposi, per garantire la loro futura felicità. Veniva anche utilizzata per garantire la fedeltà.
Quindi, questo frutto divenne “simbolo d’amore”, non mancava mai nei banchetti nuziali e le giovani spose lo addentavano prima di varcare la soglia della nuova casa, come auspicio di vita felice e colma d’amore.
Un tempo, un’usanza molto diffusa faceva lanciare una Mela cotogna verso la fanciulla amata, come proposta di matrimonio.
Inoltre, si credeva che, se una ragazza fosse riuscita a conservare sane fino a Pasqua tre Mele cotogne, avrebbe avuto fortuna in amore.

Pompei

Nel Medioevo, le donne incinte mangiavano molte Mele cotogne, perché credevano così di partorire bimbi sani, belli e intelligenti.
Essendo, pertanto, simbolo di fecondità, gli sposi ne mangiavano, per assicurarsi figli numerosi.
Esiodo narra di come le Esperidi, bellissime ninfe che custodivano un giardino incantato, avessero soprattutto il compito di sorvegliare un albero che si trovava al centro del giardino e che portava frutti color dell’oro, appunto il Melo cotogno.
Un’antica tradizione greca chiamava il Melo cotogno “Chrisomelon” e associava i suoi frutti ai pomi d’oro del giardino delle Esperidi.
Nel Rinascimento, si riteneva che se una donna incinta avesse spesso mangiato questi frutti, il suo figliolo sarebbe stato “industrioso e di segnalato ingegno”.
Fino al XVII secolo, questi frutti furono considerati un toccasana per l’azione astringente e come antidoto contro i veleni.
Venivano inoltre somministrati per la cura dei mal di stomaco, in caso di inappetenze e per migliorare il funzionamento delle vie biliari.
A Pompei, la Mela cotogna è stata spesso raffigurata in opere d’arte e mosaici di piastrelle, ed anche mostrata nella zampa di un orso.
In Croazia, gli alberi di Mele cotogne vengono piantati quando nasce un bambino, come simbolo di amore e vita.
Portare i semi di Mela cotogna ti proteggerà dal male, dai danni e dagli incidenti.
Se sei preoccupato che qualcuno ti invii energia negativa, mangia i semi di Mela cotogna per proteggerti.

Ph. MrGajowy3 on Pixabay

USI MAGICI E RITUALI

• Mettere sette semi di Mela cotogna in un sacchetto di flanella, tenuti appesi al polso, per proteggerti da ogni danno.
• E’ un frutto da inserire in cerimonie importanti, per benedire un’unione. Può essere parte della festa, per esempio inserendolo nella torta. Oppure i rametti con i fiori possono essere inclusi nel bouquet della sposa o in quelli dell’allestimento della location.
Inoltre, la condivisione del frutto prima del Grande Rito, è opportuno per benedire i voti.
• Usa la Mela cotogna per respingere l’energia negativa degli altri.
Quando sei bersaglio dell’energia negativa degli altri, mangia dei pezzetti di Mela cotogna con la tua colazione mattutina. Eviterai che la negatività si manifesti nella tua vita.
• Se il tuo animale Totem è l’Orso, tieni a portata di mano un barattolo di conserve di Mele cotogne. Ti proteggerà.

Ed ora, vi scrivo la ricetta tipica salentina, per degustare pienamente questo antico e meraviglioso frutto.

Solitamente si accompagna a formaggi pecorini, anche se io la preferisco da sola, per gustarne a pieno aromi e profumi.

Ph. inka_s on Pixabay

COTOGNATA LECCESE

• 1 kg di Mele cotogne
• 700 gr di zucchero
• succo di 1 limone
• acqua
Lavare le Mele cotogne per eliminare la patina pelosa in superficie, poi tagliarle a pezzi grossi, eliminando i torsoli, quindi metterle a bollire per circa 30 minuti in una pentola con l’acqua che copre appena i frutti.
Cuocere lentamente e mescolare in continuazione con un mestolo per evitare che la marmellata si attacchi, fino a quando le Mele cotogne non saranno morbide.
Dopo aver passato la poltiglia al setaccio o al mixer, rimettere il tutto sul fuoco insieme allo zucchero e al succo di limone e cuocere a fuoco lento e senza coperchio, fino a quando la confettura si staccherà dalle pareti della pentola, avendo consistenza.
Stendere la confettura su una teglia precedentemente oleata e livellarla.
Quando sarà raffreddata e solidificata, tagliarla a quadretti e lasciare ancora asciugare per una decina di giorni in un luogo ventilato.

ELEMENTI MAGICI
Pianeta: Saturno
Elemento: Terra

You may also like

MadameBlatt.it
“La speranza è il tappeto magico che ci trasporta dal momento presente nel regno delle infinite possibilità” (H. J. Brown)

Per offrirti una migliore esperienza di navigazione online questo sito web usa dei cookie, propri e di terze parti. Continuando a navigare sul sito acconsenti all’utilizzo dei cookie. Scopri di più sull’uso dei cookie e sulla possibilità di modificarne le impostazioni o negare il consenso. Accetta Maggiori informazioni