Home ESOTERISMO NECRONOMICON, IL LIBRO DEI NOMI DEI MORTI

NECRONOMICON, IL LIBRO DEI NOMI DEI MORTI

Scritto da MadameBlatt

« La notte s’apre sull’orlo dell’abisso.

Le porte dell’inferno sono chiuse: a tuo rischio le tenti.

Al tuo richiamo si desterà qualcosa per risponderti.

Questo regalo lascio all’umanità: ecco le chiavi.

Cerca le serrature; sii soddisfatto.

Ma ascolta ciò che dice Abdul Alhazred.

Per primo io le ho trovate: e sono pazzo! »


Il Necronomicon è un libro mai scritto, ma citato come se non esistesse davvero, in libri realmente esistenti.

Esso, infatti, è un espediente letterario creato dallo scrittore statunitense Howard Phillips Lovecraft, per rendere credibili i propri racconti, e che diventò gradualmente un gioco intellettuale, quando anche altri scrittori cominciarono a citarlo nei loro racconti horror o di fantascienza.
Ad un certo punto, lo stesso Lovecraft fu quasi costretto a confessare, che il Necronomicon era una sua invenzione, quando si accorse che troppi suoi lettori lo avevano preso sul serio.

by Waldkunst on Pixabay

Anche oggi molti credono che il Necronomicon sia un libro realmente esistente.
Sembra che il Necronomicon (in arabo: Al Azif) sia un testo di magia nera, redatto da Abdul Al-Hazred, uno yemenita vissuto nel VIII secolo e morto a Damasco in circostanze misteriose.
Lovecraft racconta, che l’uomo sia stato fatto a pezzi in pieno giorno da un essere invisibile.
Il nome Alhazred sarebbe un raffinato gioco di parole costruito sul significato nascosto dell’inglese “all has read”, ovvero “ha letto tutto”.
Altri dicono che significhi, invece, “suono delle voci dei demoni”, ma popolarmente sta ad indicare il suono che producono gli insetti notturni.
Lovecraft sostiene che il titolo, apparsogli in sogno, significa “La descrizione delle Leggi dei Morti”, dalle parole greche “nekros” (cadavere), “nomos” (legge) ed “eikon” (immagine, descrizione).


La traduzione più comune è, invece, “Libro dei Nomi dei Morti”, perché fanno derivare il secondo segmento del titolo dal greco “onoma” (nome, titolo di libro).
Altre ipotesi sono “Le consuetudini dei Morti” (da nomos = legge, uso, costume), oppure “Guida alla terra dei Morti” (da nom- = spazio, distretto, regione), oppure ancora “Il Libro del Legislatore Morto” (da nomikos = legislatore).
Si racconta che Al-Hazred non fosse musulmano, ma adorava entità pagane chiamate Yog Sototh e Cthulhu.
Egli partecipò a molti misteriosi pellegrinaggi tra le rovine di Babilonia e le catacombe segrete di Memphis, e trascorse dieci anni in completa solitudine nel grande deserto dell’Arabia meridionale, il Raba El Khaliyeh, (o “Spazio vuoto” degli Arabi antichi) e Dahna, o “Deserto Cremisi” dei moderni, ritenuto dimora di spiriti maligni e mostri mortiferi.
Tutti coloro che hanno attraversato questo deserto, narrano di strane ed incredibili meraviglie.
Quindi, il Necronomicon è un testo esoterico, scritto in arabo e poi tradotto in vari idiomi, diviso in due parti: la prima parte narra di un pantheon di Déi antichissimi, il cui culto risalirebbe all’alba dei tempi.
Questi Déi, guidati dal dio principale, Cthulhu, sarebbero giunti sulla Terra dalla costellazione di Aldebaran e si sarebbero subito imposti sulle prime popolazioni umane e sub-umane, con una religione estremamente crudele, che comprendeva il sacrificio umano come pratica comune.
Successivamente questi Déi, i “Grandi Antichi”, sarebbero stati spodestati da altri Déi più potenti, poi scomparsi, chiamati Déi Maggiori (o Primigeni), provenienti da Orione, ed imprigionati sottoterra e sotto la superficie del mare.
Il Necronomicon avrebbe il potere di resuscitare queste creature, donando a chi lo fa poteri immensi e di consegnare a Cthulhu ed ai suoi seguaci le chiavi del Mondo.
Un monaco ortodosso di Costantinopoli, Teodoro Fileta, nel 950 tradusse in greco il libro; un’altra traduzione, in latino, fu opera del danese Olaus Wormius.
La versione latina fu stampata due volte: una prima volta in caratteri gotici in Germania, nel 1400; una seconda volta nel 1600, in Spagna.
Si suppone che il mago elisabettiano John Dee entrò in possesso di una copia del Necronomicon a Praga, durante una visita all’imperatore “occultista” Rodolfo II e lo tradusse in inglese.
Nel Medioevo, la Chiesa cristiana bandì il testo, ritenuto immondo, seguita a ruota da altre religioni del mondo.


All’interno del Necronomicon si trovano moltissime formule magiche, per evocare i demoni e altre forze diaboliche.
Si dice che, nella versione originale, le pagine e le relative rilegature siano di pelle umana prelevata da corpi di persone uccise dalla stregoneria.
Inoltre, se il testo viene letto ad alta voce, sembra possa evocare spiriti maligni e che alcune persone, dimenticatesi delle cautele, abbiano letto tale libro ad alta voce, diventando poi vittime di incidenti orribili.
Per questo, si dice che esistano poche copie di questo libro e che vengano custodite in famose biblioteche tra cui quella Vaticana, in stanze di sicurezza.
Al di là di ogni considerazione soggettiva, il Necronomicon è considerato il più potente libro di magia nera “che sia mai esistito”.
Un grimorio così importante, da non poter restare solo una leggenda.
Deve esistere!

You may also like

MadameBlatt.it
“La speranza è il tappeto magico che ci trasporta dal momento presente nel regno delle infinite possibilità” (H. J. Brown)

Per offrirti una migliore esperienza di navigazione online questo sito web usa dei cookie, propri e di terze parti. Continuando a navigare sul sito acconsenti all’utilizzo dei cookie. Scopri di più sull’uso dei cookie e sulla possibilità di modificarne le impostazioni o negare il consenso. Accetta Maggiori informazioni