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FAMIGLIO, IL DEMONE DELLE STREGHE

Scritto da MadameBlatt

Nel Medioevo, i feudatari avevano una propria corte privata nel feudo, composta dal suo seguito e dai “Famigli” (dal latino “famulus”=obbediente, sottomesso), cioè tutti coloro che venivano adottati nella sua famiglia e che vivevano nel castello.
Appartenere alla corte del feudatario era un avanzamento notevole nella classe sociale, che permetteva l’accesso ai circoli superiori.
Di norma poche persone venivano aggiunte alla famiglia in questo modo, perché il legame che veniva a crearsi era di vicendevole responsabilità.
Analogamente, nella tradizione giudaico-cristiana erano così chiamati i “demoni minori”, che fungevano da servitori o tramiti alle streghe, da cui derivano le storie di superstizione per i gatti neri o per i gufi.

Altri animali indicati come Famigli erano corvi, cornacchie, serpenti, pipistrelli, topi, donnole, rospi, furetti e civette.
La vera forma di un Famiglio, pertanto, era quella di un piccolo diavolo ma, per non attirare l’attenzione, cambiava la sua forma per sembrare un animale comune.
I Famigli erano affidati alla strega direttamente dal diavolo, comprati o ereditati, cosicché nel Medioevo si assistette al massacro di questi animali perché ritenuti demoniaci, ed una delle conseguenze fu la diffusione dei topi.
In alcuni luoghi della Germania, i Famigli erano considerati benevoli, servitori di uomini e donne particolarmente saggi, che erano maghi o capi villaggi.

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Essi aiutavano a diagnosticare le malattie, gli effetti di una fattura, ed erano usati per la divinazione, erano usati per la divinazione e per trovare oggetti e tesori perduti, e come catalizzatori delle magie.
I maghi li facevano apparire nei rituali, poi li imprigionavano in bottiglie, anelli o pietre.
I Famigli esistevano anche nelle tradizioni popolari della Malesia (gufo) e della Nuova Guinea (serpente).
Quindi questa figura era, solitamente, un animale, una pianta, un demone minore, una “divinità domestica” assimilabile ai Lari romani, oppure un “homunculus”, ossia un essere creato artificialmente, a cui era concesso il dono della coscienza e del movimento, tipo “golem”, ma molto più in piccolo.

Il procedimento della creazione, rivelato da Paracelso, era la conservazione del seme maschile nelle viscere di un cavallo, finchè nasceva un feto, da nutrire con sangue umano ed altro.

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Fondamentalmente si parla di tre tipi di Famigli:

1) Reale creatura fisica, che convive ed ha un rapporto con un umano. Questi Famigli stabiliscono un collegamento psichico con l’umano che scelgono, potendo comunicare i loro bisogni senza emissione di suoni ed usando la telepatia.

2) Creatura astrale di forma animale, che si lega ad un umano al fine di aiutarlo. Può trattarsi di una creatura che non può essere tenuta in casa, e viene portata verso l’umano dall’intenso rapporto della persona con esso apparendo, per esempio, a causa di uno specifico bisogno nella vita dell’umano. Gli animali domestici morti a volte ritornano in questa funzione.

3) “Spirito elementale” o “entità extraplanare”. I maghi cerimoniali a volte invocano questi elementi e li rinchiudono in oggetti, come un talismano, una statua, un cristallo, uno specchio magico o un gioiello. Sono spiriti associati agli elementi fondamentali (fuoco, aria, terra e acqua), che assumono parvenza di pseudo folletti, in grado di dispensare consigli o compiere piccoli incarichi per conto del loro padrone, come recapitare messaggi o dare dolorosi avvertimenti a qualche avversario. Le bestie fantastiche e mitiche ed entità, come fate e gnomi, spesso assumono la funzione di Famigli ed aiutanti nelle magie.
In generale, i Famigli erano occhi ed orecchie per i maghi e le streghe che se ne servivano, lo strumento con cui essi potevano entrare in contatto con il mondo soprannaturale e degli spiriti, il “mondo di sotto”, che apprendevano, spiando, i segreti della gente.

Si diceva che il Famiglio si nutrisse del sangue del proprio padrone quindi, i praticanti di magia erano perseguitati dai cacciatori di streghe ed accusati di avere rapporti col Demonio, allorché appariva un gatto, un topo, un corvo che fossero anche solo un po’ in confidenza con loro.
I Famigli erano anche tenuti come allarmi, in quanto potevano accorgersi delle emanazioni negative o malvagie, pertanto erano utilizzati dalle streghe per proteggersi.
Alcune streghe posseggono diversi Famigli, che sono stati ereditati o ricevuti da una strega di fiducia.
Essi possono adottare più di una forma e sparire all’occorrenza.

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Questi esseri hanno bisogno di molte attenzioni e devono essere sempre curati e nutriti dalla loro strega.
Un premio molto ambito è il sangue della propria padrona, che succhiano dal dito o dal terzo capezzolo del corpo della strega.
Alcune streghe battezzavano i loro Famigli con dei nomi strani, il più famoso è Pyewackett che, secondo Matthew Hopkins (il famoso cacciatore di streghe), era un nome che “nessun mortale avrebbe potuto inventare”.
Se una strega veniva catturata, i Famigli non andavano in suo aiuto, di solito sparivano, perché sono estremamente irriconoscenti ed egoisti, quindi non importa quanto possano essere stati trattati bene dal loro padrone, perché lo abbandoneranno comunque.

Malleus Maleficarum

Durante l’isteria collettiva che colpì le streghe nel Medioevo e nel Rinascimento, l’ossessione per i Famigli rimase confinata più che altro in Inghilterra e Scozia, dove sono menzionati in numerosi atti processuali.
Il principale manuale dell’inquisitore, il “Malleus Maleficarum” (1486), non dava istruzioni specifiche in merito a Famigli durante gli interrogatori o nei processi contro le Streghe.
Esso riconosceva solo che un Famiglio in forma animale “sempre aiuta la Strega in ogni cosa”.
C’è una scarsa testimonianza sui Famigli nei primi processi alle streghe in America.
Nei processi di Salem nel 1692, John Bradsheet era indiziato per “aver incitato un cane ad attaccare”.

Salem

Il cane fu processato e impiccato come una strega.
In passato si credeva che i prestigiatori, con i loro trucchi di mano, facessero uso di qualche forma di assistenza sovrannaturale, in particolare di un qualche animale “magico”, il Famiglio.
Per esempio, nel quadro di Hyeronimus Bosch, Der Zauberer (1475), si ritrae un artista che esegue il gioco dei bussolotti davanti al pubblico di strada mentre, dalla sacca appesa alla cinta, fa capolino la testa di una civetta. Quindi, si evidenzia la credenza, secondo cui un Famiglio assisteva il mago-giocoliere, operando da dalla sua borsa.

Hyeronimus Bosch – Der Zauberer

Nei processi di stregoneria, se solo una mosca ronzava alla finestra, mentre qualcuno sospettato di essere una strega era sotto interrogatorio o processo, si diceva che era il suo Famiglio.
Gli inquisitori si basavano sulla Bibbia: coloro che avevano un Famiglio erano da considerare “un abominio davanti a Dio” e dovevano essere “messi a morte, essere lapidati e il loro sangue ricadrà su di loro” (Lev. 20:27).
Oggi, ognuno di noi potrebbe avere un Famiglio astrale di forma animale, che può aiutarci rafforzando il nostro potere magico.
I Famigli possono migliorare la nostra vita, avvertendoci di un pericolo o difendendoci quando esso insorge.

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Per esempio, i cani e i gatti ci avvertono quando il pericolo si presenta sibilando, ringhiando e addirittura rifiutandosi di entrare in una stanza in cui sia presente qualcuno che considerino sospetto.
Essi possono anche svegliarci durante la notte, per allertarci di incendi, intrusi o altri potenziali pericoli.
Molto spesso essi si rifiuteranno di entrare in una zona infestata da un fantasma malvagio e molesto.
Quando un gatto o un cane lasciano una stanza, se una particolare persona entra, o quando un animale evita del tutto una persona, è da considerarsi un avvertimento.
Altre volte si siedono e fissano la persona sospetta.


Se si presta attenzione a questi avvertimenti, si scoprirà in qualche modo che questa persona non è compatibile o salutare per noi.
I Famigli sotto forma di animali sono anche dei guaritori, sapendo sempre quando qualcuno di cui si preoccupano è malato. A loro non importa se la malattia è di natura emozionale o fisica.
Essi si avvicinano il più possibile e mandano vibrazioni confortanti e guaritrici.
Se si effettuano rituali magici e si vuole aumentare il proprio potere magico, bisogna avere un Famiglio.
Alcuni animali non riescono a rimanere fuori dalla stanza, quando avvenimenti magici sono in corso, perché l’aumento di energia li attira come un magnete.
Pertanto il nostro animale domestico è un Famiglio, se il nostro potere cresce ancora di più quando lui è presente.

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“La speranza è il tappeto magico che ci trasporta dal momento presente nel regno delle infinite possibilità” (H. J. Brown)

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