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LA LEGGENDA DEL “CHIAMA ANGELI”

Scritto da MadameBlatt

La leggenda più conosciuta della Bola, ovvero “Chiama Angeli” o “Harmony Ball”, nasce in Indonesia, in particolare nell’isola di Bali.
Le donne di Bali avevano l’abitudine di portare un piccolo ciondolo sferico sul loro ventre durante la gravidanza, che creava un suono dolce quando camminavano o si muovevano, simile al suono di un ruscello o di piccole onde che lambiscono la riva, per calmare e comunicare con i loro piccoli bambini.
Infatti, la futura mamma, indossando il suo “Chiama Angeli”, rendeva familiare questo suono al bimbo che lo percepiva come calmante, prima e dopo la nascita.
In alcune culture indiane e messicane, era usanza indossare questo particolare gioiello per proteggere il piccolo dal male e dalla sventura, perché il suono emesso dalla Bola attirava gli angeli che circondavano il pancione della madre, proteggendola insieme con il piccolo dentro di lei, per sempre.
Tradizionalmente, in Messico le madri usano regalare alla propria figlia incinta la Bola, come buon augurio e protezione, usanza che ormai ha preso piede in tutto il Mondo.
Una leggenda narra che l’angelo custode del bimbo in arrivo, sentendo il dolce tintinnio della Bola, si avvicini al futuro neonato e alla futura mamma, per proteggerli durante e dopo la gravidanza.

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Per quanto il Chiama Angeli, o Bola, sia stata prodotta nelle culture messicana e balinese per molte generazioni, quelle che ora chiamiamo “Sfere dell’armonia” hanno in realtà la loro origine nel Medioevo, progettate originariamente dagli antichi Druidi dei Celti e, a quei tempi, venivano chiamate “Campane dei Druidi”.
Esse erano grandi circa 50-75 mm di diametro, spesso realizzate in argento e trasportate in una custodia di pelle sulla cintura di corda di chi la indossava, e creavano un tintinnio argentino, utilizzato, tra le altre cose, per indurre il rilassamento e rilasciare lo stress.
Gli antichi Celti hanno usato per la prima volta le Sfere tintinnanti come dispositivi meditativi, in particolare i sacerdoti druidi nelle loro cerimonie sacre, scuotendo delicatamente le Sfere, per creare un suono mistico simile a una campana, che era uno dei modi per comunicare con la natura.
I guerrieri celtici dell’epoca indossavano anche versioni più grandi della Campana del Druido in battaglia.
Questi guerrieri erano principalmente contadini e, come tali, le loro Campane erano molto rudimentali e raramente fatte di metalli preziosi, come quelli usati dai sacerdoti druidi.

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Essi le indossavano, per il loro effetto calmante prima di una battaglia, e oggi è fantastico pensare al suono di centinaia di campane, mentre questi combattenti si preparavano al loro compito, oltre al fatto che questo suono scoraggiava i loro nemici.
Si racconta, che in alcuni casi i corpi mutilati sul campo di battaglia siano stati riconosciuti in base alla Campana del Druido indossata, poiché spesso indicava la provenienza del deceduto.
Infatti, gli artigiani incorporavano, nell’intricato disegno di una Sfera, un emblema della stirpe di una famiglia o di un clan, oltre a far riconoscere la regione o il villaggio di provenienza del possessore.
All’indomani di una sanguinosa battaglia, i sopravvissuti raccoglievano i ciondoli della Sfera del Druido dai morti, per portarli a casa dalle loro famiglie.
Con la fine della civiltà celtica, molti artefatti usati dai Druidi furono persi nella storia, e anche la Campana dei Druidi ebbe lo stesso destino.
Tuttavia, all’inizio del XX secolo, un argentiere tedesco trovò una Campana del Druido originale in un negozio di antiquariato, e ricreò le sfere in piccole quantità.
I Druidi praticanti esistono ancora oggi, con grandi comunità che praticano le loro cerimonie, in particolare nelle regioni celtiche del Galles, dell’Irlanda e anche in Scozia e Germania (dove si suggerisce che i Celti abbiano avuto origine).

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I Celti hanno riconosciuto il valore delle loro Campane Druide, per il loro effetto calmante sui bambini, come hanno fatto altre comunità regionali.
Quindi, questo ciondolo è pensato per le mamme in attesa, ma anche come portafortuna per coloro che desiderano un bimbo.

All’interno della sfera di un Chiama Angeli è saldato un piccolo xilofono che, a contatto con una pallina, dà vita a un suono dolce e rilassante.
La futura mamma deve portarlo all’altezza dell’ombelico e, camminando o muovendosi, crea un suono speciale, quasi angelico.
Il ciondolo, seguendo i ritmi naturali di sonno e veglia della mamma, aiuta il piccolo già a partire dalla ventesima settimana a riconoscere quando la mamma è sveglia e quando dorme, insegnandogli così a seguire i ritmi che dovrà seguire una volta nato.
Alla nascita del bimbo, si può legare il ciondolo sulla culla e ogni tanto suonarlo, così il bambino si potrà tranquillizzare riconoscendo quella dolce melodia.

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