Lβ Alocasia, detta anche “Orecchie di elefante” per via della forma delle sue foglie, che ricordano proprio i padiglioni auricolari di questo imponente mammifero, Γ¨ una pianta erbacea perenne, di taglia media, che puΓ² raggiungere 2 mt. di altezza.
Essa appartiene ad una famiglia comprendente circa un centinaio di specie rizomatose e, in tutto il Mondo, molti coltivatori coltivano ampiamente una gamma di ibridi e cultivar.
Il nome deriva da un altro genere simile, la Colocasia, dalla quale si differenzia in quanto la foglia dell’Alocasia Γ¨ in linea e sale rispetto al picciolo, mentre quella della Colocasia forma un angolo e scende rispetto al picciolo.

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Si puΓ² anche distinguere tra Alocasia e Colocasia, guardando il tubero: quelli di Colocasia sono fasciati, grandi e rigonfi, quelli di Alocasia sono sottili e piΓΉ lunghi.
L’Alocasia proviene dalle foreste pluviali del Borneo, della Malesia e dell’Asia continentale.
I fiori, simili alle infiorescenze delle Calle, in realtΓ sono brattee, ovvero delle foglie modificate, che avvolgono i fiori veri e propri e le infiorescenze, allo scopo di proteggerli.
Essi prendono il nome di spata e generalmente sono di colore chiaro e, pertanto, il fiore Γ¨ l’asta che si vede al centro della spata, detta spadice.

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Sbocciano in estate (difficilmente in casa), e in autunno danno origine ad un solo frutto tondeggiante, contenente un solo seme, non sempre fertile.
Anticamente, l’Alocasia era utilizzata presso le civiltΓ asiatiche come pianta medicinale, per curare molte malattie come, ad esempio, la gotta, la tubercolosi, alcune malattie intestinali, i fibromi ed altre ancora.
Ma, grazie a degli studi condotti sulla sua composizione, oggi sappiamo che questa pianta contiene anche delle sostanze tossiche e quindi sarebbe meglio evitarne l’utilizzo a scopi medicinali.
Queste piante contribuiscono a migliorare la qualitΓ dell’aria di ambienti chiusi: grazie alla loro traspirazione, ne incrementano il tasso di umiditΓ ed inoltre purificano l’aria ossigenandola maggiormente.

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