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ASFODELO, LA PIANTA DEGLI INFERI

Scritto da MadameBlatt

“Da una casa si sente un gramolare;
e sono i poveri i pallidi morti
che laggiù fanno il loro triste pane
il loro bianco pane d’asfodelo.”
-Corrado Govoni-

Asphodelus è un genere di piante, che conta un centinaio di specie, con foglie basali a rosetta dal cui centro emerge uno stelo nudo, alto circa un metro, che culmina con una spiga di fiori, quasi sempre biancastri con una striscia centrale più scura.
Ha rizoma breve, la cui radice tuberosa è commestibile.
Originario del bacino del Mediterraneo ed Asia, cresce nei terreni rocciosi, ed è naturalizzato nell’America del nord.
Il suo nome deriva dal greco: “A” =non, “SPOD(OS)”= cenere, “ELOS”=valle, sottolineano chiaramente, che la pianta è tra le prime a rinascere dopo gli incendi, colonizzando terreni poveri ed aridi, poiché gli animali non si cibano di essa.

Ph. locatelliitalo on Pixabay

Per questo le antiche Herbane (Streghe delle Erbe) credevano fosse una pianta benefica per eccellenza e le sue radici venivano usate per tisane da somministrare alle donne in attesa di un figlio.
Queste avrebbero aiutato il bambino a radicarsi nel ventre materno, crescendo sano e forte.
L’Asfodelo viene utilizzato come ornamento per aiuole, oppure è coltivato per ricavarne fiori recisi.
Ha anche usi alimentari e farmaceutici.
E’, infatti, utilizzato nella medicina popolare, ma non iscritto nella Farmacopea Ufficiale.

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La droga è data dai tubercoli che si raccolgono in estate, quando le foglie sono secche e si mettono a seccare all’ombra, tagliati in fettine sottili.
I tubercoli di questa pianta sono commestibili; sembra che abbiano costituito una fonte importante di cibo in età preistorica e, più di recente, nei periodi di carestia.
Infatti le radici, essiccate e bollite in acqua, producono una materia mucillaginosa, che in alcuni Paesi viene mescolata con grano o patate, per fare il pane all’Asfodelo.
In Spagna e in altri Paesi l’Asfodelo è usato come foraggio per gli animali, in particolare per gli ovini.
In Iran, si fa la colla con i bulbi, che vengono prima essiccati e poi polverizzati.
La polvere, mescolata con acqua fredda, si gonfia e forma una forte colla.
Ippocrate, Dioscoride e Plinio dicevano che le radici venivano cotte nella cenere e mangiate.
Anticamente, i pastori raccoglievano i fiori secchi degli Asfodeli, per utilizzarli come combustibile per il fuoco, e per farne delle torce, per rischiare le lunghe notti in montagna.

Ph. esdeli on Pixabay

Un uso particolare delle foglie di Asfodelo si ha nella produzione di formaggi tipici di Rignano (Fi).
Le foglie, divise in due nel senso della lunghezza, in Sardegna sono utilizzate per la costruzione di cesti.
Ottimo è il miele di Asfodelo.
L’Asfodelo rappresentava per gli antichi Greci il simbolo dei Morti, e dividevano il regno dell’Aldilà in Campi Elisi come Paradiso,  il Tartaro come Inferno e le Praterie degli Asfodeli come Purgatorio.
Assieme ad altre credenze, ciò portava a piantare Asfodeli sulle tombe.
Nell’Odissea, Omero chiama l’Asfodelo la ‘pianta degli Inferi‘.
Le Praterie degli Asfodeli erano una sezione del mondo sotterraneo dell’antica Grecia, dove le anime ordinarie e indifferenti erano mandate a vivere dopo la morte.
Ade, nome greco degli Inferi, era diviso in due sezioni principali: Erebo e Tartaro .
Erebo era il luogo in cui i morti entravano per la prima volta negli Inferi.
Caronte traghettava i morti attraverso il fiume Stige, per arrivare nel Tartaro.
Il Tartaro era la sezione degli Inferi, in cui i morti trascorrevano tutta l’eternità, nel posto in cui il Giudizio li avrebbe ordinati.

La Prateria degli Asfodeli-Ph. MadameBlatt

Il Tartaro, a sua volta, era quindi diviso in tre sottosezioni: i Campi Elisi, le Praterie degli Asfodeli e il Tartaro.
I Campi Elisi erano per le anime buone ed eroiche, luogo in cui sarebbero state per sempre felici.
Il Tartaro era il luogo in cui le anime malvagie e traditrici venivano inviate a vivere l’eternità, in un’orribile punizione.
E poi c’erano le Praterie degli Asfodeli, nel quale si riunivano le anime degli ignavi e di coloro che in vita non si erano macchiati di colpe gravi, ma nemmeno erano stati straordinariamente virtuosi.
Qui esse potevano passeggiarvi o anche svolazzarvi come pipistrelli.
Il loro unico piacere era bere il sangue delle offerte dei vivi.

Asphodeline lutea–Ph. WikimediaImages on Pixabay

La prateria era caratterizzata da un tedio senza fine, dove solo l’ombra del cacciatore Orione, inseguendo eternamente dei daini, sembrava godere del conforto di avere qualcosa da fare.
Questi prati avevano il nome dell’Asfodelo, questo fiore spettrale e pallido, così come lo era questo luogo, pallida copia di un mondo che non c’era più.
Quindi essendo un simbolo anche dei rimpianti, non di raro è possibile ammirarlo sulle sponde del lago Averno e, si dice, che il nome degli Asfodeli sia sussurrato anche nei recessi dell’Ade stesso, ad indicare prati sterminati in cui i defunti, che non si sono distinti in vita, né in un senso né in un altro, possono cibarsi di bulbi, simili a patate, che provengono dalla pianta stessa.

Asphodeline lutea– Ph. ZenAga on Pixabay

Nell’antica Grecia, l’Asfodelo era anche coltivato sulle tombe, forse per la credenza che i morti se ne cibassero.
Nel linguaggio dei fiori, il significato dell’Asfodelo è: “ricordato oltre la tomba” o “i miei rimpianti ti seguono nella tomba”.
L’Asfodelo è sacro ad Ade (Asfodelo piantato intorno alle tombe), Persefone ed Ecate (le statue di queste Dee erano adornate con Asfodelo sull’isola di Rodi).
In Esoterismo, l’Asfodelo è usato nei rituali di morte ed agonia.
Può essere utilizzato come incenso, infusione o impacchettato, da aspergere durante la pulizia rituale.

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Infatti, da sempre le Streghe, durante i loro bagni, massaggiano le punte dei capelli con una crema ottenuta dalle ceneri di questa pianta incorporata all`uovo e alla birra, l`impiastro farebbe ottenere riflessi brillanti.
Gli uomini, invece, lo applicano sulla barba, per renderla morbida e visibilmente curata.
Nonostante l’Asfodelo generalmente sia associato alla morte, lutto e tutto ciò che può essere negativo, anticamente gli si riconosceva anche una valenza positiva.
In alcune zone dell’Italia meridionale si credeva che, se si nascondeva un pezzetto di radice di Asfodelo tra le proprie vesti, si provocava l’innamoramento della persona desiderata.

Ph. ELG21 on Pixabay

Inoltre, nelle zone rurali, nel giorno delle nozze, le spose portavano un mazzo di Asfodeli, a significare: ‘oblio per il passato e promessa per il futuro‘.
Infine, in magia, l’Asfodelo è considerato un contravveleno universale: Giambattista Della Porta, filosofo, alchimista, commediografo e scienziato italiano del XVI secolo, infatti diceva che questa pianta fosse rimedio contro il morso dei serpenti e la puntura degli scorpioni.

Ph. efes on Pixabay

PIANETA: Plutone
ELEMENTO: Terra
SEGNO ZODIACALE ASSOCIATO: Scorpione

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