La Cornucopia, dal latino ‘cornu’ = ‘corno’ e ‘copia’ = ‘abbondanza’, quindi anche ‘Corno dell’Abbondanza’, anticamente era un simbolo di abbondanza e nutrimento, solitamente rappresentato come un grande contenitore a forma di corno traboccante di frutta, fiori o noci.
Cestini o recipienti di questa forma erano tradizionalmente usati nell’Asia occidentale ed in Europa, per contenere e trasportare prodotti alimentari appena raccolti.

Il cesto a forma di corno si indossava sulla schiena o si appendeva al busto, lasciando libere le mani del mietitore per la raccolta.
Il primo riferimento a una Cornucopia si trova nella mitologia greca e romana, che risale a quasi 3000 anni fa.
La fonte più probabile del simbolo del Corno dell’Abbondanza è una storia legata a Zeus, re di tutti gli Dei.

Da bambino, Zeus doveva essere nascosto a suo padre, Crono, che altrimenti lo avrebbe divorato come tutti i suoi figli.
Zeus fu tenuto in una grotta con la capra Amaltea, che gli dava da mangiare ma, un giorno, egli spezzò accidentalmente uno dei suoi corni e questo corno iniziò quindi ad avere il potere di fornire cibo senza fine.

Un’altra fonte, invece, cita il mito di Ercole (il semidio figlio di Zeus), il quale ruppe il corno del Dio fluviale, Acheloo, durante una battaglia.
Fatto sta che, da allora, il simbolo del Corno dell’Abbondanza è stato utilizzato nell’Arte e nella Letteratura, oltre a divenire attributo di altre divinità legate alle messi ed alla prosperità, come Tyche (Dea della fortuna), Gaia (Dea primordiale della Terra) ed Annona, Dea del rifornimento di grano di Roma.

Nella Grecia micenea dell’Età del bronzo e nelle culture di tutto il Mondo, inclusi i Vichinghi, i Romani e le tribù germaniche, era cosa comune bere dai corni.
Questi erano riccamente decorati in avorio con decorazioni in oro, argento e smalto, ed erano prodotti come oggetti di lusso nell’Austria e nella Germania imperiali dal XIX all’inizio del XX secolo.

Erano oggetti stravaganti progettati per imitare la Cornucopia mitologica.
Le immagini della Cornucopia si trovano anche nell’antica Europa celtica (Isole Britanniche, Francia e Germania) in innumerevoli intagli, votivi, statue e santuari datati tra il I e il VII secolo, raffiguranti le Madri (o Matrone).
Queste divinità erano associate a fiumi, montagne, sorgenti ed alberi e contenevano Cornucopie piene di frutta e cereali.

Durante il raccolto, le donne lasciavano offerte in questi santuari, per assicurarsi le loro benedizioni.
Gli studiosi generalmente concordano sul fatto, che il “Culto delle Madri” fosse un tributo pagano alla divinità femminile in natura.
Il Corno dell’Abbondanza era anche associato alle leggende medievali del Santo Graal, il mistico calice che tornava verde nelle lande desolate ed era la fonte stessa della vita.

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Nella mitologia norrena, il Corno era portato dalla Dea Idun, “la gloriosa fanciulla che conosce la cura dell’età degli Aesir“, che dispensava l’elisir dell’immortalità e l’eterna rigenerazione della giovinezza.
La Cornucopia, oltre a rappresentare abbondanza e buona fortuna, simboleggia anche la fertilità e la pace.
Innanzitutto, bisogna dire che non esistono simboli del Corno dell’Abbondanza esattamente uguali.

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Il cestino stesso ha un suo significato simbolico: poiché il corno è cavo e ha la forma di un fallo, simboleggia l’immaginario sessuale di maschi e femmine.
Questo lega ulteriormente il simbolo al concetto di fertilità.
Insomma, per i nostri antenati la Cornucopia era un venerato oggetto rituale, che simboleggiava gli illimitati poteri procreativi di Madre natura.
Molti studiosi teorizzano che quest’oggetto fosse cerimoniale, usato per consacrare o benedire piante o oggetti posti nel suo interno, o per ricevere preghiere che venivano cantate o pronunciate nel suo interno.

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Come strumento rituale, la Cornucopia ha assunto una varietà di forme in tempi antichi e contemporanei.
In origine aveva la forma di un vero corno ricurvo, che rifletteva le sue radici leggendarie, poi nel corso dei secoli, la Cornucopia è stata modellata anche con altri materiali, inclusi vimini, legno, carta, pietra, metallo e ceramica.
Sarebbe interessante creare una Cornucopia magica personale, iniziando nel procurarsene una, che io preferisco di vimini.

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Dopo averne trovata una, purificala e consacrala come faresti con qualsiasi strumento rituale appena acquisito.
Un modo per farlo è benedirla con gli strumenti di ciascuno degli Elementi della Natura:
♦ Toccarla con un po’ di sale o terra (Terra).
♦ Ungerla con acqua di sorgente (Acqua).
♦ Sfumarla con l’incenso (Aria).
♦ Passarla sulla fiamma di una candela (Fuoco).
E, infine, usando un cristallo di quarzo, una bacchetta benedicente o un altro strumento dello Spirito, per dedicarla allo scopo previsto ed allinearla con la tua pratica spirituale e la forma(e) del Divino con cui lavori.
Quindi, metti in questo Corno dell’Abbondanza tutto ciò che si può trovare nel giardino, nei campi e nei boschi.
Riempilo con erbe e fiori come rosmarino, timo, ortica, rosa canina, bacche di biancospino, piccole pigne, fiori di nasturzio speziati, pungitopo, ghiande, ecc.
Una volta a casa, prenditi un momento per offrire la tua Cornucopia simbolicamente alle grandi Dee del raccolto del passato ed alle generazioni delle tue madri, i cui atti rituali di raccolta, celebrazione e “ringraziamento” hanno creato una magia per benedire se stessi e la terra.
E non dimenticare di dire qualche parola di ringraziamento per la generosità nutriente di Madre natura.

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Ti suggerisco alcuni modi per lavorare con una Cornucopia come strumento rituale:
♣ Offerte dell’Equinozio d’Autunno: come parte di un rituale dell’equinozio d’autunno, riempi cerimoniosamente una o più Cornucopie con verdure, frutta, erbe, noci e altri prodotti assortiti, a simboleggiare ringraziamento per la generosità agricola e/o il “raccolto” dell’abbondanza in vari aspetti della vita. In un rito personale, pronuncia un ringraziamento mentre metti ogni oggetto nella Cornucopia.
Dopo il rituale, lascia la Cornucopia dell’Offerta riempita ritualmente in un luogo naturale durante la notte, affinché il suo contenuto possa essere consumato dalle creature selvatiche e dagli Spiriti della Natura.
♣ Segno della Stagione: una Cornucopia può essere utilizzata non solo all’Equinozio d’autunno, ma anche tutto l’anno per celebrare le stagioni.
Riempi la tua Cornucopia con materiali naturali e simboli associati a una particolare festa stagionale o Sabba.
Mentre riempi la tua Cornucopia con i simboli stagionali associati, sintonizzala spiritualmente, con te stesso e la tua casa alla stagione, quindi posiziona la Cornucopia come decorazione sacra stagionale sul tuo altare personale, o altrove nella tua casa.
♣ Banchetto rituale: riempi la Cornucopia con un particolare tipo di ingredienti commestibili, come mele, bacche, popcorn, cracker, cioccolatini o altro cibo da servire a una festa, o dopo un rituale. Metti la Cornucopia piena al centro della tavola della festa, non solo come decorazione, ma anche come contenitore da portata. Per cibi succosi o appiccicosi, fodera la Cornucopia con Lattuga, Consolida maggiore, altre verdure a foglia larga, carta velina o cerata.

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