Il Fico degli Ottentotti (Carpobrotus edulis) è una pianta succulenta, appartenente alla famiglia delle Aizoaceae, originaria del sud Africa.
Carpobrotus: dal greco, “fico commestibile”.
Edulis: dal latino, “commestibile”.
“Fico degli Ottentotti”: risale al XV secolo, quando i coloni lo chiamarono così, vedendo le popolazioni del luogo, i Khoikhoi, cibarsi dei suoi frutti.
Ottentotti: deriva da “hottentots “, termine dialettale che significa “balbuziente”, con cui i coloni olandesi chiamarono i Khoikhoi (“veri uomini”) un gruppo etnico dell’Africa sud-occidentale. Ciò in quanto questi indigeni parlano la lingua khoisan, che possiede un peculiare insieme di suoni caratterizzati da consonanti simili a schiocchi.

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Altri nomi: Carpobroto edule, Fico di mare, Fico acido, Fico del Capo, Barba di monaco, Caddu, Bacicci, Bocciaie, Caprettaie, Unghia di Strega, Hottentot-fig, Ice plant, Sour fig, Cape fig, Kaffir fig, Flor de cuchillo, Higo del cabo, Higo marino, Uña de gato, Choroes Croc de sorcière, Griffe de sorcière, Doigt de sorcière, Doigt de fée, Figue marine Ficoïde comestible, Figuier des Hottentots, La Sorcière, Mittagsblume, Hottentottenfeige, Pferdefeige, Hexenfinger, Ghaukum, Ghoenavy, Hottentotsvy, Kaapsevy, Perdevy, Rankvy, Suurvy, Vyerank, Ikhambi-lamabulawo, Umgongozi.
Il Fico degli Ottentotti è stato introdotto dall’Africa, come pianta ornamentale, in numerosi Paesi, diventando invasiva. In Italia è presente in Puglia, Sicilia, Sardegna, Toscana, Campania, Liguria, Molise, Lazio, Abruzzo, Calabria e Marche, dove vegeta in pieno sole sulle coste, formando grandi macchie che coprono le dune e le spiagge vicino al mare, grazie alla robustezza e resistenza al salmastro.

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Alta fino a 15 cm e lunga fino a 2 metri, con portamento strisciante, la pianta ha foglie carnose, costituite da una riserva di liquido appiccicoso ed acquoso, che le serve nei periodi di siccità.
I fiori sono colorati di rosa scuro e raramente di giallo; i frutti, che diventano evidenti solo dopo che appassisce il fiore, sono commestibili, ma hanno un sapore leggermente acidulo.
Essi contengono semi immersi in una gelatina densa e trasparente.
I frutti del Carpobroto sono consumati dall’uomo fin dall’antichità, infatti gli archeologi hanno trovato piante, che ricoprivano antichi cumuli di rifiuti lungo la costa e talvolta indicavano i luoghi di sepoltura dei Khoikhoi.
In Sudafrica, il paese natale di questa pianta, i frutti si consumano come i nostri fichi, ma hanno un sapore un po’ acidulo e tendente al salato.

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Essi vengono usati come regolatore intestinale, come lenitivo nelle punture di insetti, sia sulle persone, che sul bestiame.
Anticamente, il Carpobroto entrava come componente in una mistura, che si pensava potesse curare la tubercolosi.
Gli indigeni usavano assumere un infuso della pianta come antidolorifico nei parti, e con la linfa delle foglie preparavano un unguento da spalmare sulla testa dei neonati, per renderli atleticamente solidi e performanti.
Il succo delle foglie è astringente e leggermente antisettico, viene mescolato con acqua ed ingerito per trattare diarrea, dissenteria e crampi allo stomaco, oltre ad essere usato nei gargarismi per alleviare laringite, mal di gola ed infezioni del cavo orale.

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Il succo delle foglie, o una foglia schiacciata, è un famoso rimedio lenitivo per le punture di vespa, tanto da essere spesso utilizzato nelle spiagge, in caso di emergenza, visto che cresce spontaneamente lungo le coste.
E’ anche utile come lozione lenitiva per ustioni, contusioni, graffi, tagli, abrasioni e scottature solari, tigna, eczema, dermatite, scottature solari, herpes, dermatite da pannolino, mughetto, herpes labiale, labbra screpolate, irritazioni, problemi della pelle e allergie.

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Un’altra specie è il Carpobrotus acinaciformis, Carpobroto comune, originario del sud Africa e Madagascar, che cresce spontaneamente nelle sabbie costiere solitamente vicino al mare, nel Capo Occidentale, da Saldanha a Mossel Bay.
Acinaces: dal latino, scimitarra, spada ricurva tipica dei Persiani, per la forma falcata delle foglie.
E’ conosciuto come Fico degli Ottentotti comune, Fico acido, Fico scimitarra, Elandsy, Goenavy, Hotnotsvy, Strandvy, Suurvy, ed ha fiori viola, foglie robuste, corte, verde grigiastro, a forma di sciabola e gustosi frutti commestibili, usati per preparare una deliziosa marmellata.

Carpobrotus deliciosus-Ph. Alvesgaspar-wikipedia.org
Invece il Carpobrotus deliciosus, Fico dolce degli Ottentotti, molto simile al Carpobroto edule, cresce sulle dune di sabbia e nei prati rocciosi lungo la costa meridionale ed orientale del Sudafrica, da Riversdale nel Capo Occidentale fino al Capo Orientale e al KwaZulu-Natal.
Deliciosus: dal latino, delizioso, delizioso, per i frutti commestibili e gradevoli al palato.
E’ conosciuto comunemente come Fico delizioso, Perdevy, Ghaukum, Ghounavy, ed ha fiori viola, rosa, gialli o bianchi, foglie verde-rossastre quasi dritte e frutti dolci, che si prestano ad un’eccellente confettura di fichi acidi.

Carpobrotus quadrifidus-Ph. S. Molteno-Wikipedia.org
In ultimo, segnalo il Carpobrotus quadrifidus, Fico della costa occidentale, di grandi dimensioni rispetto alle altre specie, con grandi fiori rosa-violetto, rosa pallido o bianchi (possiede i fiori più grandi della famiglia delle Mesembryanthemaceae ) e foglie grigie dritte e tozze.
Cresce nelle pianure sabbiose lungo la costa occidentale, dal Namaqualand meridionale nel Capo Settentrionale fino a Saldanha nel Capo Occidentale.
Quadrifidus: dal latino, quadripartito, diviso in quattro, per l’aspetto delle sue foglie con 4 lati.
E’ conosciuto come West-coast sourfig, Weskus suurvy, Elandsvy.

Carpobrotus edulis a fiore giallo- Ph. Jan van der Straaten-www.freenatureimages.eu
Nel Linguaggio dei Fiori, a causa del suo aspetto strisciante, simboleggia ozio e pigrizia; ma indica anche resilienza, perchè prospera nelle avversità.
Infatti spiritualmente, il Carpobroto è un capolavoro di resistenza, con le sue capacità di prosperare in condizioni difficili, che lo rendono una metafora vivente di perseveranza.
In più, esso non si limita a sopravvivere, addirittura prospera, offrendo una potente lezione di resilienza a tutti coloro che lo coltivano.
Il Carpobroto è considerato anche un simbolo di superamento delle avversità, verso le quali si erge a testa alta, grazie alla sua natura resistente, che testimonia la sua capacità di riprendersi, proprio come lo spirito umano di fronte alle sfide della vita.
Per questo motivo, è un valido soggetto nei tatuaggi.
Questa pianta può essere utilizzata anche come verde negli spazi di lavoro, magari piantata all’esterno davanti alla propria finestra, in quanto può migliorare la concentrazione e la produttività.

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Questa, oltre ad essere una scelta estetica grazie alla sua forma sorprendente, può risultare una spinta verso una maggiore creatività.
Infatti, con la sua connessione biofilica (tendenza psicologica innata ad essere attratti dalla natura e dagli esseri viventi) aiuta nel tuo bisogno primario che ti connette con il mondo naturale, cosa che ringiovanisce il tuo spazio mentale.
Quindi, se stai cercando di superare un blocco creativo, forse è il momento di lasciare che questa pianta condivida il tuo spazio lavorativo.
In Esoterismo, il Carpobroto è spesso associato a protezione, guarigione e radicamento, ed è usato in rituali o incantesimi per allontanare la negatività, curare disturbi fisici o connettersi con la terra.
La resilienza della pianta e la sua capacità di prosperare in ambienti difficili possono essere interpretate come un simbolo di forza e protezione, quindi è utilizzato in rituali o incantesimi per creare una barriera protettiva contro la negatività, o per migliorare la protezione personale durante i periodi difficili.
L’associazione della pianta con la terra e la sua capacità di stabilizzare il terreno possono essere usate per simboleggiare il radicamento e la connessione con le energie della Terra, quindi è utilizzata nei rituali per migliorare il radicamento o per connettersi con il potere curativo della terra.
Le foglie di questa pianta si possono incorporare in vari amuleti protettivi; il suo succo può essere usato nei rituali di guarigione, ed i suoi semi possono essere usati nelle pratiche di radicamento.

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I frutti e le foglie commestibili del Carpobroto possono essere usati nella Magia culinaria.
Entrando più nello specifico per gli usi magici, come pianta protettiva, può essere piantata intorno alla casa o utilizzata nei rituali, per scacciare gli spiriti maligni e le energie negative.
Le sue foglie possono essere utilizzate per creare un talismano protettivo, tenendole in tasca o portandole con sé; mentre i frutti possono essere utilizzati per creare una polvere protettiva, essiccandoli e macinandoli.
Per il radicamento, può essere utilizzata nei rituali per entrare in contatto con la natura e rafforzare la propria connessione con il mondo materiale.
Le foglie di Carpobroto possono essere utilizzate per creare un talismano di radicamento, tenendole in tasca o portandole con sé.
Questa pianta è anche utilizzata nei rituali divinatori, per ottenere risposte alle domande.

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