Il genere Cichorium (famiglia Asteraceae), di origine euroasiatica, è costituito da sei specie: Cichorium intybus, Cichorium frisee, Cichorium endivia, Cichorium cugeuse, Cichorium chicorio e Cichorium pumilum.
Cichorium intybus, comunemente noto come Cicoria comune, è una pianta cosmopolita, che cresce ovunque, negli incolti, ai margini delle strade, negli orti, nei campi.
Con un’altezza che può superare il metro, presenta una rosetta basale di foglie lanceolate-sagittate, da cui parte un fusto florale comprendente piccole foglie e fiori ascellari riuniti a capolini, di colore rosa, lavanda, bianco o azzurro.
Fusto e rizoma contengono lattice amaro, mentre i frutti sono cipsele circondate da brattee.
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Cichorium: dall’egiziano “Chicouryeh”, come questo popolo chiamava la pianta.
Intybus: dall’egiziano “tybi” = gennaio, per il periodo in cui cresce la pianta.
Altri nomi: Radicchio, Sposa del Sole, Dente di Leone blu (è spesso paragonata al Tarassaco per le proprietà simili), Cecora, Cicorella, Sicoria, Zichorie, Gemeine Wegwarte, Chicorée amère, Chicorée sauvage, Barbe de Capucin, Achicoria común, Common chicory, Chondrilla, Gum succory, Witloof, Blue Sailors, Coffeeweed, Hendibeh, Succory, Zikorifa.
La Cicoria comune ha una ricca storia come pianta medicinale e sostituto del caffè.
Originariamente coltivata lungo il Nilo in Egitto per millenni, la Cicoria arrivò in Europa nel XVIII secolo, introdotta dagli Olandesi che la incorporavano come additivo per il caffè, da cui il nome di “Caffè olandese”.
Questo uso persistette, diffondendosi nel Nord America, in Inghilterra e poi nel resto dell’Europa.
Durante i divieti storici sull’importazione di caffè, come nella Prussia del XVIII secolo, le radici tostate della Cicoria servivano come sostituto popolare e questa tradizione è continuata durante la Guerra civile americana e la seconda Guerra mondiale, dove rimane una pratica comune in tante nazioni.
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Le sue foglie si consumano crude nelle insalate, o cotte come contorno o nelle zuppe e focacce.
Una varietà di costituenti chiave nella Cicoria comune svolgono un ruolo importante come agenti antiossidanti e questa erba è anche usata come pianta da foraggio per gli animali.
Nella Cicoria comune si trova un’attività antiossidante associata alla presenza di inulina, derivata da diversi acidi tra cui l’acido caffeico, ed inoltre possiede numerose proprietà biologiche, tra cui attività epatoprotettiva, antinfiammatoria, antidiabetica, antimicrobica ed inibitoria.
Il popolo Cherokee utilizzava l’infuso di radice di Cicoria come tonico per calmare i nervi; mentre gli Irochesi usavano un decotto delle radici per curare le vesciche febbrili.
La radice di Cicoria è considerata un diuretico, sicuro anche se utilizzata in grandi quantità, per sciogliere i calcoli renali.
Inoltre, veniva ampiamente utilizzata nel XVII secolo, per “aprire le ostruzioni”, mediante macerazione della radice nel vino.
Anche il succo della radice e delle foglie veniva essiccato e ridotto in polvere, per contrastare gli effetti dei morsi di serpente e della tubercolosi.
Poiché i fiori di Cicoria sbocciavano solo tra le cinque e le undici del mattino, Carl von Linné (1707 – 1778) la inserì nell’Orologio floreale, che aveva allestito nel Giardino Botanico di Uppsala.
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Nell’antico Egitto, si credeva che la Cicoria portasse il successo e rendesse invulnerabili.
Gli sciamani indiani, invece, la utilizzavano per accelerare e rallentare il tempo durante il cammino, per manipolare la percezione del tempo: ecco perché un altro nome volgare è “Fiore dell’Orologio”.
In epoca preceltica, la Cicoria era una pianta sacra molto venerata, considerata l’incarnazione vegetale della Dea della Vegetazione, figlia della Madre Terra.
Il Dio del Sole, figlio dell’Alto Cielo, era suo sposo e con i suoi occhi azzurri, la Cicoria cercava costantemente il suo amato e si girava verso di lui.
I Greci avevano una visione simile, per loro la Cicoria era la ninfa Clizia, amata da Apollo, il radioso Dio del Sole, e languiva e moriva quando il suo amore non era corrisposto.
Secondo un’antica leggenda romana, la Cicoria era in origine una bellissima donna di cui il Sole si innamorò.
Il Sole le chiese di sposarlo, ma lei rifiutò le sue avances.
Sentendosi offeso, il Sole si vendicò trasformando la dama nella pianta di Cicoria, ed ella fu condannata da allora in poi a guardarlo mentre si alzava e tramontava, fino alla fine dei tempi.
Una leggenda tedesca, invece narra che, una volta, la Cicoria era una bella donna che desiderava disperatamente il ritorno a casa del suo amante soldato.
Ella implorò Dio dicendo che, se il suo amato fosse tornato sano e salvo dal fronte, avrebbe potuto trasformarla in un fiore che cresce lungo la strada, e così Dio fece.
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Ancora, in un’altra storia tedesca, la bellissima donna morì aspettando il suo amante sul ciglio della strada, e dal suo corpo in attesa germogliò il fiore di Cicoria, chiamato Wegewarten, ovvero il “Guardiano delle strade”.
E infatti, ancora oggi, certamente la sua bellezza può essere ammirata nei suoi fiori che crescono ai bordi delle vie, mentre guardano le strade del mondo.
Quindi, la Cicoria era considerata il simbolo dell’amore fedele, spesso legato all’attesa vana.
Ecco perché molte fiabe e leggende riprendono questa immagine e trasformano questa pianta nella giovane fanciulla stregata, che preferisce trascorrere la sua vita come un piccolo fiore lungo la strada, piuttosto che rinunciare al suo amato, che è fuggito a Gerusalemme per le Crociate.
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I fiori di Cicoria durano solo per un giorno e la tradizione dice che, se si desidera utilizzare la pianta per scopi magici, il momento migliore per raccoglierla è mezzogiorno o mezzanotte, o nella notte di San Giovanni (24 giugno) o San Giacomo (25 luglio).
Le ragazze coglievano i boccioli di Cicoria e se li mettevano nei corpetti: se il fiore si apriva, significava che sicuramente sarebbe arrivato il giovane tanto desiderato.
Una procedura un po’ più complicata prevedeva l’estrazione di una pianta di Cicoria il giorno di San Pietro (29 giugno), utilizzando il corno di cervo.
E doveva essere proprio un pezzo di corno di cervo, perché la Cicoria doveva essere sfiorata solo dai simboli del Sole: infatti, il Cervo simboleggia il Dio del Sole in sembianze animali.
Se la persona prescelta fosse entrata in contatto con una pianta di Cicoria dissotterrata in questo modo, inevitabilmente avrebbe arso d’amore per colui che aveva scavato.
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Radice di Cicoria by MarrenlineStore on Etsy
In Esoterismo, per sbloccare i poteri della Cicoria, si deve usare il “Potere del Tre”, in quanto 3 chiavi magiche sbloccano la sua magia.
Una chiave è il Tempo, un’altra è lo Strumento e l’ultima è l’Atteggiamento.
Pertanto, la Cicoria dovrebbe essere tagliata con un coltello d’oro, poiché corrisponde al Sole ed il metallo del Sole è l’Oro, alla vigilia di Mezza Estate, poiché questo è il Giorno delle Divinità ed entità Solari, ed in totale silenzio, per dimostrare un atteggiamento umile.
Se si riesce a rispettare queste 3 condizioni, la Cicoria avrà capacità moltiplicate.
Le tinture ed il succo di Cicoria venivano usati come curativi per coloro che avevano una “indole malvagia” (causata da malattie o altro) e passioni o “svenimenti del cuore” incontrollati.
Si pensava che i rari fiori bianchi della Cicoria possedessero grandi poteri magici, che le loro radici proteggessero da tutti i pericoli ed i danni, e rendessero invisibile chi li portava: raccogli la radice tagliandola con un coltello d’oro in perfetto silenzio, a mezzogiorno o a mezzanotte di mezza estate e…sarai invisibile!
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Radice di Cicoria tostata by ShellyKongoHerbs on Etsy
Posti sotto lo scialle di lino di una donna incinta, i fiori bianchi di Cicoria le avrebbero facilitato il parto; in polvere e mescolati al cibo del marito, si pensava che impedissero a lui di allontanarsi.
Tra le proprietà magiche della Cicoria, ci sono anche la capacità di superare problemi difficili e di aprire serrature: premi la radice sulla serratura, si aprirà!
Questa però può considerarsi anche una metafora, pertanto, pezzi la radice di Cicoria, trasportata in sacchetti incantati, può essere utilizzata come “apristrada”, per rimuovere qualsiasi ostacolo.
La radice di Cicoria cruda promuove una prospettiva più positiva delle cose, aumentando il senso dell’umorismo di una persona.
Se desideri conquistare il favore di qualcuno molto importante, basta semplicemente che tu ti metta davanti a questa persona e ti bagni con il succo di Cicoria: costui diventerà argilla nelle tue mani!
Portata sempre con te, può rimuovere tutti gli ostacoli della tua vita, comprese fatture e maledizioni ma, allo stesso tempo, la Cicoria può essere utilizzato per maledire gli altri.
La Cicoria è usata anche per promuovere la frugalità, la fortuna, la forza, la divinazione, i favori.
Fumigare con un mojo di Cicoria, spezza le maledizioni, mentre bruciarne nel tuo altare, ti fa ottenere poteri magici e profetici.
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Polvere di radice di Cicoria tostata per caffè by BhaviSpices on Etsy