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LA LEGGE DEL KARMA

Scritto da MadameBlatt

“Ognuno è responsabile di ciò che accade

e ha il potere di decidere che cosa vuole essere.

Quello che siete oggi è il risultato delle vostre decisioni e scelte passate.

Quello che sarete domani sarà il risultato delle vostre azioni di oggi”

-Swami Vivekananda-

 

Molto spesso, il significato del “Karma” è frainteso o compreso in maniera negativa.
Questo poiché le informazioni diffuse su questa legge, che governa l’Universo, sono di solito superficiali.
In realtà, nel contesto della teoria, il Karma è complesso e difficile da definire.
Esistono varie correnti di pensiero, religioni e teorie, che in parte convergono negli stessi concetti, e in parte sono completamente discostanti.
Quindi, ecco il mio piccolo contributo, per ridefinire la percezione e comprendere meglio il Karma, in maniera abbastanza semplice e generica, per aiutare a sviluppare un maggiore rispetto per questa legge mistica.
Chi ne avrà voglia, potrà approfondire l’argomento, con l’aiuto di testi che esplicitino dettagliatamente questo affascinante tema.


Karma deriva dalla parola sanscrita, “karam” = “azione” e si riferisce anche a un principio concettuale, che ha avuto origine in India, spesso chiamato in modo descrittivo il “Principio del Karma”, e talvolta la “Teoria del Karma” o la “Legge del Karma”.
Diverse scuole di Indologia (disciplina che studia la storia, la cultura e le lingue dell’India) hanno definizioni diverse per il concetto, secondo antichi testi indiani.
La loro definizione è una combinazione di “causalità” (che può essere etica o non etica), di “eticizzazione” (cioè azioni buone o cattive che hanno conseguenze) e “rinascita”.
Altri indologi includono nella definizione, ciò che spiega le circostanze attuali di un individuo con riferimento alle sue azioni del passato.
Queste azioni possono essere quelle della vita attuale di una persona o, in alcune scuole di tradizioni indiane, azioni delle loro vite passate; inoltre, le conseguenze possono verificarsi nella vita attuale o nella vita futura di una persona.
Cerco di essere più chiara.

 


1) Il principio di “causalità” dice che le azioni e le intenzioni eseguite da un individuo influenzano l’individuo stesso e la vita che vive.
Le azioni disinteressate o involontarie non hanno lo stesso effetto karmico positivo o negativo delle azioni interessate e intenzionali.
Nel Buddismo, ad esempio, le azioni che vengono eseguite, o che hanno origine, senza cattive intenzioni come la cupidigia, sono considerate inesistenti nell’impatto karmico o neutre nell’influenza sull’individuo.
Un’altra caratteristica della causalità è che “azioni simili portano a effetti simili”.
Quindi, un buon Karma produce un buon effetto sull’attore, mentre un cattivo Karma produce un cattivo effetto.
Questo effetto può essere materiale, morale o emotivo: cioè, il Karma influisce sia sulla felicità che sull’infelicità.
L’effetto del Karma non è sempre immediato; può rivelarsi in seguito nella propria vita, o nelle vite future.
Queste conseguenze prendono il nome di “phala” (quando l’effetto, visibile o invisibile, si ha immediatamente o comunque nel corso della propria vita) e “samskara” (quando l’effetto, invisibile, influenza,in maniera felice o infelice, la vita attuale o futura della persona).
2) Il principio di “eticizzazione” dice, che ogni azione ha una conseguenza, che si realizzerà in questa vita o in una vita futura.
In questo modo, azioni moralmente buone avranno conseguenze positive, mentre azioni cattive produrranno risultati negativi.
Pertanto, il Karma non è “ricompensa o punizione”, ma legge che produce conseguenze.
Il Karma buono si chiama “Dharma” e porta “Punya” (merito).
Il Karma cattivo si chiama “Adharma” e porta “Pap” (demerito).
Il concetto di Karma, quindi, incoraggia ogni persona a cercare e vivere una vita morale, oltre a evitarne una immorale.
3) Il principio di “rinascita” o “reincarnazione”, “Samsara”, secondo il quale, tutte le forme di vita attraversano un ciclo di reincarnazione, cioè una serie di nascite e rinascite.
Le rinascite e la vita conseguente possono essere in un regno, una condizione o una forma differenti dalla precedente.
Le teorie del Karma suggeriscono che il regno, la condizione e la forma dipendono dalla qualità e dalla quantità del Karma.
Secondo le scuole di pensiero che credono nella rinascita, l’anima di ogni essere vivente trasmigra (ricicla) dopo la morte, portando i semi degli impulsi karmici dalla vita appena completata, in un’altra vita karmica.
Questo ciclo continua indefinitamente, ad eccezione di coloro che, consapevolmente, interrompono questo ciclo, raggiungendo “Moksa” (forma di emancipazione), il regno degli Dei.La Legge del Karma opera indipendentemente da qualsiasi divinità o processo di giudizio divino.
Essa parla delle conseguenze delle nostre azioni, in altre parole, causa ed effetto, in cui l’intento e le azioni di un individuo (causa) influenzano il futuro di quell’individuo (effetto).
Pertanto, le buone intenzioni e le buone azioni contribuiscono al buon Karma e alle rinascite più felici, mentre le cattive intenzioni e le cattive azioni contribuiscono al cattivo Karma e alle cattive rinascite.
Tradizionalmente, anche noi abbiamo nel nostro vocabolario frasi tipo:
“chi semina vento, raccoglie tempesta”
“la vita arriva sempre al punto di partenza”
“ciò che va, torna”
“si ottiene ciò che si dà”
E così via.

Thailandia-Ph. terimakasih0 on Pixabay

Il semplice fatto, che questa filosofia sia condivisa da più religioni, lo rende ancora più importante.
Ma spesso, per quanto magari speriamo nell’azione del Karma, sembra che esso fallisca, quando ne abbiamo più bisogno.
Allora cerchiamo di comprendere: il Karma è una legge neutrale.
Siamo noi esseri umani, a farlo sembrare buono o cattivo.
Ma la verità è che non c’è nulla di personale in ciò che accade.
Il Karma è il bilanciatore della vita, l’armonizzatore.
Generi Karma con ogni tuo pensiero, parola, emozione, azione e reazione.
Esso può raggiungere qualsiasi aspetto della tua vita, può essere legato alla famiglia, al denaro, alla salute, alle relazioni.
E ci sono molti diversi tipi di Karma.
C’è Karma personale, Karma dell’anima, Karma mentale, Karma emotivo, Karma nazionale, Karma di razza e Karma mondiale.
La legge del Karma è progettata nell’amore, per renderti un essere migliore e realizzare il grande obiettivo che hai.
Il Karma è progettato sempre per aiutarti a ricostruirti, non per abbatterti o punirti.
Senza le leggi del Karma, non potresti crescere e raggiungere la maestria spirituale.
Ci vuole coraggio per guardare i tuoi difetti ed affrontare il tuo Karma.
Potrebbe esserci un’inclinazione naturale, nell’evitare tutto ciò che è spiacevole, proprio perché una delle cose più difficili, è rendersi conto che come anima in evoluzione hai fatto tanto.

Ph. ALTEREDSNAPS on Pexels

Per esempio, se sei stato troppo passivo in una vita passata, dovrai sviluppare una volontà dinamica in questa vita.
Se sei stato crudele in un matrimonio passato, ora dovrai mostrare gentilezza.
Se prima eri impaziente, ora dovrai imparare a essere paziente e così via.
Scoprirai che i tratti del carattere, che esprimi ora, sono il risultato delle esperienze accumulate nelle tue vite passate.
A volte, in momenti delicati della nostra vita, ci domandiamo: cosa ho fatto per meritarmelo?
Come esseri umani potremmo pensare di avere diritto a tutte le risposte, ma non possiamo comprendere la complessità di come funziona l’Universo.
Però, possiamo provarci, col Karma!

 

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“La speranza è il tappeto magico che ci trasporta dal momento presente nel regno delle infinite possibilità” (H. J. Brown)

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