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ALBIZIA, L’ERBA DELLA FELICITA’

Scritto da MadameBlatt

L’Albizia julibrissin è un albero con fusto eretto e corteccia liscia di colore verde scuro; gli alberi adulti raggiungono i 10-12 metri di altezza, sviluppando un’ampia chioma ad ombrello.
Le sue foglie, che in qualche modo ricordano le felci, sono color verde chiaro, si aprono al sorgere del sole e si chiudono al tramonto.

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In estate, da giugno-luglio fino alla fine di agosto, produce numerosi fiori profumati, costituiti da capolini di colore rosato, riuniti in corimbi.
In autunno ai fiori seguono i frutti, silique allungate.
Nel 1740, l’Albizia è stata introdotta a Firenze da Istanbul, di qui il nome di “Acacia di Costantinopoli”, ad opera di Francesco  degli Albizzi.

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La specie, fino ad allora ignota alla scienza occidentale, fu descritta e battezzata ufficialmente da Antonio Durazzini  (medico e botanico) poco tempo dopo; egli volle dedicare il nuovo genere all’Albizzi, latinizzando il cognome con una “z” sola.
Julibrissin deriva dalla parola persiana ‘gul-ebruschin‘, che significa “seta ricamata ” in riferimento ai fiori di questa pianta.


E’ denominata volgarmente anche “falsa Acacia” o “falsa Mimosa” o “Albero della seta viola”.
Alcuni studi effettuati da botanici cinesi, sostengono che l’Albizia apporti dei benefici alla salute.
Si possono includere la sua capacità di alleviare lo stress e l’ansia, migliorare i sintomi della depressione, stimolare il sistema circolatorio, ridurre i segni dell’invecchiamento, prevenire alcune malattie croniche, aiutare i problemi digestivi, abbassare il colesterolo , prevenire i disturbi respiratori ed eliminare l’infiammazione in varie parti del corpo.

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In Cina, l’Albizia è tradizionalmente conosciuta come “huan hua” (fiori) e “he huan pi” (corteccia) e popolarmente è chiamata “Erba della felicità” e “corteccia della felicità collettiva“.
Il suo uso è stato documentato per la prima volta nel II secolo, nello Shen Nong Ben Cao ( Divino Compendio Classico della Materia Medica) per le sue proprietà di supporto dell’umore e calmanti, nonché tonico.
I cinesi tradizionalmente raccomandano il suo uso per chiunque soffra di dolore a causa di una grave perdita.
Sia la corteccia che i fiori dell’Albizia sono usati come sedativo calmante nella medicina tradizionale orientale.
Classificata nella Materia Medica cinese come un’erba spirituale calmante, si pensa che la corteccia ‘ancori’ lo spirito, mentre i fiori lo alleggeriscono.

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I fiori sono stati utilizzati anche per il trattamento dell’insonnia, dell’amnesia, del mal di gola e delle contusioni nella medicina tradizionale orientale Kang, nonché per la depressione, la malinconia e l’ansia.
In Esoterismo, l’Albizia è utilizzata nei rituali d’amore, protezione, purificazione, sogni profetici e libertà dalla solitudine.

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