Il termine Mestruazione deriva dal latino “menstruatio” (mensilità), in relazione con il greco “mene” (luna), riflettendo la rivoluzione della Luna intorno alla Terra, ogni 28 giorni circa.
Si tratta di un fenomeno naturale femminile anche se, da tempo immemore, è sottoposto a credenze, superstizioni, falsi miti, preconcetti e tabù, spesso davvero incredibili o divertenti.
Il sangue del mestruo, in diverse culture, ha assunto una valenza magica, con significati simbolici ed esoterici, più o meno positivi.
Da una parte è considerato come mezzo di purificazione, impiegato nei riti d’iniziazione, oppure come elemento segreto negli incantesimi d’amore, o addirittura miracoloso contro le malattie incurabili.
Dall’altra, è visto come una vergogna, qualcosa da nascondere o di cui avere disgusto.
Dal punto di vista biologico, le Mestruazioni sono l’emissione, attraverso la vagina, di sangue proveniente dallo sfaldamento dello strato mucoso presente nella cavità uterina, a causa della non fecondazione dell’ovulo.
L’utero si libera così dalle membrane e dai fluidi che si sono formati al suo interno.
Ma anticamente, non si possedeva questa conoscenza e, vedere una donna sanguinare per quasi sette giorni, uscendone miracolosamente illesa, era un fatto strano, spesso riconducibile a patti segreti fatti con il demonio.
Nel Medioevo, si pensava che una donna mestruata non potesse toccare fiori e piante, che sarebbero seccati, in quanto impura.

Venere di Laussel, Dordogna, Francia
In Nepal, un’antica pratica induista, “Chaupadi” (abolita nel 2005, ma ancora in atto in alcune zone), considerando il sangue mestruale impuro, costringeva le donne ad essere allontanate da casa durante quel periodo, esiliandole in minuscole baracche al freddo ed alla mercé di animali selvatici.
Fortunatamente, c’è anche un punto di vista positivo, riguardo al ciclo.
Infatti, alcune tra le prime comunità umane collegavano le Mestruazioni alla riproduzione, considerandole un “flusso portatore di vita”.
Molte tribù dell’età della Pietra celebravano il ciclo con riti e cerimonie, venerando la donna mestruata generatrice di vita.
Le Mestruazioni, in alcune culture religiose, rappresentavano la morte, la distruzione e la rinascita della donna, una purificazione mensile spontanea del corpo e dello spirito.
Il ciclo era un periodo di grande festa per la donne, che si riunivano in “tende rosse”, per festeggiare questo momento di intimità e magnificenza.
Inoltre, il sangue era utilizzato per dipingere il corpo, durante particolari rituali di magia rossa o per i legamenti, nella magia nera.
Alcuni popoli indiani vedevano nel menarca un momento di rinnovo e di rigenerazione: la donna con la sua prima mestruazione entrava nella sua fase adulta.
I Boscimani del Sud Africa credevano che le ragazze dovessero rimanere segregate durante il mestruo, perché qualsiasi uomo, guardandole, si sarebbe innamorato trasformandosi in un albero parlante.
In altre civiltà antiche, invece, il periodo mestruale era considerato sacro, un evento magico, corrispondente alla fase crescente e calante della luna.
Inoltre, il sangue mestruale era considerato un impareggiabile fertilizzante.
Secondo la tradizione taoista cinese, un uomo poteva divenire immortale, bevendo il sangue mestruale chiamato succo “Yin rosso” ( “succo divino” per la tradizione andina ).
Nelle necropoli di Chiavari, sono stati ritrovati alcuni medaglioni appartenuti a donne di rango elevato.
Essi hanno stimolato l’interesse degli studiosi, in quanto si tratterebbe di efficienti e personali strumenti, in pratica degli “Astrolabi” individuali, che ogni donna possedeva dalla nascita.

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I medaglioni si riferiscono alla vita quotidiana, per la misura e la previsione del ciclo vitale e riproduttivo della proprietaria e della natura, del tempo, dello spazio, come se fosse un calendario perpetuo.
Questo gioiello consentiva di prevedere il ciclo mestruale, con l’avvicinarsi della fase lunare nella quale aveva avuto inizio il ciclo precedente, probabilmente permettendole di conoscere importanti indicazioni sulla sua fertilità.
Indicava con notevole precisione la data probabile del parto, essendole nota la data di inizio delle ultime mestruazioni e con essa le caratteristiche del segno zodiacale del piccolo.
Si pensa anche che, come un moderno calendario ginecologico, indicasse i periodi di maggior rischio di aborto nei primi mesi di gravidanza.
In esoterismo, esiste il Calendario magico mestruale, un’antica arte divinatoria, che le donne utilizzavano per prevedere il loro futuro, in un tempo compreso tra l’inizio di un ciclo ed il seguente.

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