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CAMOMILLA, L’ERBA DEI BAMBINI

Scritto da MadameBlatt

Anthemis nobilis L. o Matricaria nobilis, chiamata anche “Camomilla romana”, appartiene alla famiglia delle Asteraceae (Compositae).
Pianta originaria dell’Europa occidentale, è coltivata in Italia, ma cresce anche spontaneamente.
La Camomilla è chiamata anche “Erba del mare” o “Erba dei bambini”.
La più pregiata è quella Romana, rispetto alla Matricaria.
Il nome “Anthemis” deriva dal greco = piccolo fiore.
Il termine latino “Matricaria”, deriva da Matrix, fa riferimento al fatto che era utilizzata in passato per la cura di disturbi ginecologici della “matrice”, cioè l’organo femminile.

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Tra i vari tipi di Camomilla, abbiamo anche la “Camomilla comune” (Matricaria chamomilla) e la “Camomilla fetida” (Anthemis cotula = piccolo fiore a coppa), una pianta alta fino a 50-60 cm., con odore sgradevole, di qui “fetida”.
Presenta fiori con petali bianchi e capolino giallo.
Di origine euroasiatica, cresce negli incolti, nei campi, nei prati.
La pianta essiccata è utilizzata contro pulci e topi.
Poi, esiste anche la “Camomilla per tintori” (Anthemis tinctoria), una pianta aromatica, alta fino a 60 cm, da cui si ottiene anche un colorante simile all’oro.
Tornando alla Camomilla romana, essa viene utilizzata per vermuth, vini e liquori di erbe.
L’infuso preparato con i fiori freschi o essiccati allevia l’insonnia e i disturbi digestivi.

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In passato, i fiori della Camomilla romana erano utilizzati essiccati come tabacco da pipa.
La Camomilla era già conosciuta dagli antichi Egizi, che l’avevano consacrata al dio Sole.
Ai tempi di Dioscoride e Galeno, si ricorreva spesso ai capolini della Camomilla, per favorire la sudorazione, calmare i dolori e i nervi attraverso infusi, oli.
La Camomilla sembra avere il potere di far rinvigorire piante deperite, poste accanto ad essa.
I capolini fioriti si recidono al principio della fioritura e si essiccano all’ombra per creare la droga.


E’ utilizzata in particolare per disturbi infiammatori del tratto gastrointestinale, associati a spasmi.
Ippocrate la consigliava per facilitare il parto.
La pianta fiorisce da maggio a settembre.
Preferibilmente, i capolini si raccolgono appena sono fioriti completamente, verso la fine dell’estate, di domenica, nelle ore calde della giornata, in un giorno sereno e senza vento, con la Luna crescente.
La Camomilla ha una forte associazione col Sole e può essere usata come incenso o come bevanda rituale, durante le feste solari o i rituali dedicati alle divinità solari.


E’ usata anche al Solstizio d’Estate, per onorare il Padre della Natura.
Per magie di successo, soldi e amore può essere usata come incenso o in un bagno rituale. E’ usata tradizionalmente anche alla festa di Yule.
La Camomilla si può prendere come un the, per agire come rilassante prima di un lavoro psichico.
Si può mettere essiccata in sacchetti e cuscini per sogni psichici e prevenire gli incubi.
E’ un’ottima erba per il lavoro psichico, quando la Luna è piena.

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A livello psicologico invece, la Camomilla aiuta ad alleviare sintomi medi di nervosismo, agitazione, stress, ansia, insonnia, emicrania, problemi emotivi dovuti alla menopausa legati al ciclo mestruale, e aiuta anche per il mal di stomaco di origine nervosa.
L’infuso permette di sentirsi positivi e combatte la depressione.
Utile quando si manifestano eccessi d’ira, collera o troppa impulsività o se c’è rabbia nell’aria.
Si possono bruciare i capolini e le foglie nel camino, per ” calmare l’aria”.
Emanando forza e tenacia, aiuta gli ammalati terminali, ad affrontare il momento del passaggio.

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L’infuso di Camomilla si usa anche per purificare specchi e oggetti rituali, oltre che per purificazioni personali e bagni.
La Camomilla romana armonizza gli strati più eterici del Chakra, per problemi d’espressione, timidezza, conflitti emotivi, blocco della creatività; calma l’agitazione nei momenti d’ansia.
Inoltre viene usata dai guaritori, per operare sui piani sottili, mettendosi in contatto con il disagio della persona, e successivamente riconoscere il tormento interiore che porta alla sofferenza, quindi aiutandola a superare i blocchi inconsci, che portano alla malattia.

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Fumigare con la Camomilla, aiuterà l’individuo a scendere in un sonno profondo e sereno, oltre che favorire i sogni lucidi ed i viaggi astrali.
Il suo infuso, aggiunto all’acqua del bagno, attira l’amore.
Spruzzata intorno alla casa, la Camomilla rimuove i malefici e malocchi fatti contro di essa.
Usata come incenso, favorisce la meditazione e il sonno.
Anticamente, nei periodi funestati da malattie infettive, si cospargeva quest’erba sul pavimento o si bruciava lentamente sulla brace del camino come l’incenso, perché allontanava le infezioni della tubercolosi o della peste.

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Inoltre, si appendevano ciuffi di Camomilla sulle culle dei neonati, per preservarli da possibili malattie epidemiche e difenderli dalle forze malvagie.
Un’altra tradizione era quella di lavarsi con l’acqua di Camomilla, in pratica un filtro d’amore per le giovani innamorate, per attirare la persona amata.
La Camomilla è nota anche come “l’erba dei giocatori”, infondendo buona sorte nei giochi d’azzardo; infatti basta lavarsi le mani con il suo infuso, per favorire la vincita al gioco.

E’ eccezionale per il sonno profondo e per proteggere e contrastare il malocchio.
Nelle questioni di cuore, usata con parsimonia, è perfetta per gli incantesimi d’amore.
Nella simbologia dei fiori, la Camomilla è la rappresentazione della forza nelle avversità, quindi oltre ad essere dolce e amorevole, la pianta dà la forza di combattere contro le ostilità della vita quotidiana.

Pianeta: Sole
Elemento: Acqua

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INCANTESIMO PER FAR CONFESSARE LA VERITA’
Prendere una candela azzurra ed avvolgerla in un pezzo di stoffa dello stesso colore.
Sminuzzare della Camomilla secca mentre la candela brucia, pensando intensamente alla persona che si vorrebbe far confessare, cercando di captare le sue vibrazioni.
Scrivere su un foglio bianco:
“Tutta la verità oggi mi dirai,
da ora in avanti più mentir non potrai.
Quello che hai fatto dalla tua bocca uscirà
e finalmente saprò la tua verità!”
Mettere la Camomilla sminuzzata nel foglio, bruciarlo sulla fiamma della candela, ripetendo questo rituale per tre giorni di fila.

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