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LA MAGIA DEI TAROCCHI: GENERALITA’

Scritto da MadameBlatt

I Tarocchi sono probabilmente uno degli strumenti di divinazione più comunemente usati nel mondo di oggi e, sebbene non siano semplici come altri metodi, come i pendoli o le foglie da tè, da secoli essi continuano ad attirare le persone nella loro magia.
I mazzi di Tarocchi furono inventati in Italia nel 1430, aggiungendo al mazzo a quattro semi esistente un quinto seme di 21 carte, appositamente illustrate chiamate ‘Trionfi’ e una carta dispari chiamata ‘il Matto’.

1495

Il Matto, però, non è l’antesignano del moderno Jolly, che fu invece inventato alla fine del XIX secolo, come fante inadatto nel ‘Gioco dell’Eucre’, gioco di carte da presa comunemente giocato in Australia, Canada, Nuova Zelanda, Gran Bretagna e Stati Uniti.
Il mazzo a cui furono aggiunte queste carte portava naturalmente segni di seme italiani e apparteneva a un periodo sperimentale di progettazione delle carte, in cui le regine venivano spesso aggiunte alla serie di figure precedentemente composte solo da un re e due figure maschili.


I Trionfi portavano ciascuno una diversa illustrazione allegorica, che probabilmente rappresentavano personaggi in rievocazioni medievali di processioni trionfali romane, simili a carri allegorici in una moderna parata festiva.
Originariamente le carte non erano numerate, quindi era necessario ricordare in quale ordine entravano e presentavano i 4 semi utilizzati ancora oggi: coppe, denari, spade e bastoni.
Dopo un decennio o due di utilizzo di questi, a metà del 1400, gli artisti italiani iniziarono a dipingere carte aggiuntive, elaboratamente illustrate, da aggiungere ai semi esistenti.


Queste carte venivano spesso dipinte per le famiglie benestanti, le quali commissionavano agli artisti la creazione di set di carte personalizzate, che rappresentassero familiari e amici come carte del Trionfo.
Numerosi set, alcuni dei quali esistono ancora oggi, furono realizzati per la famiglia Visconti di Milano, che annoverava tra le sue conoscenze, numerosi duchi e baroni.

Poiché non tutti potevano permettersi di assumere un pittore per creare un set di carte personale, per alcuni secoli, le carte personalizzate sono state qualcosa che solo pochi privilegiati potevano possedere.

Tarocchi Visconti-Sforza

Lo scopo originale dei Tarocchi era gioco di società, non uno strumento divinatorio.
Sembra che la divinazione con queste carte abbia iniziato a diventare popolare tra la fine del XVI e l’inizio del XVII secolo, anche se a quel tempo la lettura era molto più semplice rispetto al modo in cui usiamo i Tarocchi oggi.
In seguito, nel XVIII secolo, le persone iniziarono ad assegnare significati specifici a ciascuna carta, e persino a offrire suggerimenti su come esse potevano essere disposte per scopi divinatori.
Nel 1781, un ex ministro protestante e massone francese, Antoine Court de Gebelin, pubblicò uno studio sui Tarocchi, affermando che il loro simbolismo derivava in realtà dai segreti esoterici dei sacerdoti egizi e collegandolo alle leggende di Iside, Osiride ed altri Dei egizi.


Egli scrisse che questa antica conoscenza occulta era stata portata a Roma e rivelata alla Chiesa cattolica e ai papi, che però volevano disperatamente mantenerla segreta.
Naturalmente, non c’erano prove storiche a sostegno di questa teoria, ma il fascino di ciò che è arcano invogliò ricchi europei a saltare sul carro della conoscenza esoterica e, all’inizio del XIX secolo, mazzi di carte da gioco come i Tarocchi di Marsiglia venivano prodotti come opere d’arte, specificamente basate sull’analisi di De Gebelin.

Tarocchi di Marsiglia

Quindi, nel 1791, Jean-Baptiste Alliette, un occultista francese, pubblicò il primo mazzo di Tarocchi progettato specificamente per scopi divinatori, e non come gioco di società, come era stato fino a quel momento.
Velocemente, l’interesse occulto per i Tarocchi si espanse e venne associato alla Kabbalah e ai segreti del Misticismo ermetico.
Agli inizi del ‘900, l’Occultismo e lo Spiritismo erano diventati passatempi popolari per le famiglie dell’alta borghesia annoiate e non era raro partecipare a una festa in casa e trovare una seduta spiritica in corso, o qualcuno che leggeva palmi o foglie di tè in un angolo.


A tutto ciò, si aggiunsero i Tarocchi.
Oggi, essi sono disponibili per l’acquisto in centinaia di design diversi, esiste un mazzo di Tarocchi per quasi tutti i praticanti, non importa dove possano risiedere i suoi interessi.
I Tarocchi sono associati alla Stregoneria e alla predizione del futuro, spaventando molte persone inesperte, perché credono che si tratti di pratiche false o malvagie.
Tuttavia, i Tarocchi non sono e non pretendono di essere uno spaventoso sguardo magico nel futuro, sono solo uno strumento per l’auto-divinazione e la meditazione, una forma d’arte e un gioco di carte.


Essi utilizzano archetipi, simboli e immagini per trasmettere emozioni, sfide e circostanze umane.
Il richiedente dovrebbe interpretare queste carte e metterle in relazione con la propria vita, come una sorta di meditazione e riflessione, piuttosto che predizione del futuro.
I Tarocchi sono importanti per le oneste riflessioni e rappresentazioni delle emozioni umane e delle avversità delle carte, ed hanno permesso a innumerevoli persone, negli ultimi sei secoli, di connettersi individualmente con la pratica, adottarla e trasformarla nella loro interpretazione individuale e culturale.
Ciò ha portato i Tarocchi a diventare una capsula del tempo di sentimenti percepiti in una serie di culture e periodi temporali.

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Quando ho ricevuto il mio primo mazzo di Tarocchi, regalatomi da mia madre, sono rimasta stupita da quanto fosse accurata ogni carta e dalle vibrazioni che ognuna di esse emanava.
Ho capito subito, che non si trattava di alcun tipo di magia, intesa come mezzo per influenzare o dominare gli eventi, i fenomeni fisici e l’essere umano con la volontà, bensì un semplice strumento per l’auto-riflessione, per l’emanazione dell’energia interiore che produce maggiore intuizione, chiarezza e visione di ciò che, a volte, non si riesce a vedere subito.
E comunque penso che, aldilà delle credenze personali, le superstizioni, l’ignoranza, la razionalità e la conoscenza, i Tarocchi siano degli strumenti che meritano tutto il fascino di cui sono pregni, accompagnati da tutti i cerimoniali che li contraddistinguono nel magico mondo dell’Esoterismo.

Essi sono il metodo sensitivo che più amo ed utilizzo al mondo, oltre ad essere fonte di conforto, consiglio e supporto per tante persone, che si confidano con me.
I miei Tarocchi sono un’estensione di me, fedeli compagni di cammino e come tali meritano di essere rispettati e celebrati.
Sebbene i metodi di lettura dei Tarocchi siano cambiati nel corso degli anni, e che molti lettori adottino il proprio stile unico, per i significati tradizionali di un layout, in generale, le carte stesse non sono cambiate molto.

Tarocchi Piemontesi

Il mazzo di Tarocchi moderni standard si basa sul ‘Tarocco veneziano‘ o ‘Tarocco piemontese’ e si compone di 78 carte divise in due gruppi: Arcani maggiori, con 22 carte ed Arcani minori, con 56 carte.
Le carte degli Arcani maggiori hanno immagini che rappresentano varie forze, caratteri, virtù e vizi.
Esse numerate da 0 a 21:
0 – Matto (o Folle, o Sciocco)
1 – Bagatto (o Giocoliere, o Mago)
2 – Papessa (o Papa donna)
3 – Imperatrice
4 – Imperatore
5 – Papa
6 – Amanti (o Amore)
7 – Carro
8 – Giustizia
9 – Eremita
10 – Ruota della fortuna
11 – Forza (o Fortezza)
12 – Appeso (o Impiccato)
13 – Morte
14 – Temperanza
15 – Diavolo
16 – Torre (o Torre fulminata)
17 – Stella
18 – Luna
19 – Sole
20 – Angelo (o Giudizio, o Ultima sentenza)
21 – Mondo (o Universo)


Le 56 carte degli Arcani minori sono divise in quattro semi di 14 carte ciascuno: Spade (o Picche), Bastoni (o Fiori, o Bacchette, o Clavi), Coppe (Cuori), Denari (o Monete, o Quadri, o Pentacoli).
Ogni seme ha 4 figure (re, regina, cavallo e fante) e 10 carte numerate e, in ordine crescente, la progressione del valore in ogni seme va dall’asso al 10, quindi fante, cavallo, regina e re (sebbene all’asso venga talvolta assegnato un valore elevato, come nelle moderne carte da gioco).
Per la predizione del futuro, a ciascuna carta dei Tarocchi viene attribuito un significato.
Le carte degli Arcani maggiori si riferiscono a questioni spirituali e a tendenze importanti nella vita dell’interrogante.

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Negli Arcani minori, i Bastoni si occupano principalmente di affari e ambizioni di carriera; le Coppe di amore e affetti; le Spade di conflitti e dolori; i Denari di soldi e comodità materiale.
Il mazzo di Tarocchi viene mescolato dall’interrogatore, quindi l’indovino dispone alcune delle carte (selezionate a caso dall’interrogatore o distribuite dalla parte superiore del mazzo mescolato) in uno schema speciale ‘intuitivo’ oppure ‘spread’ (con significato predeterminato, molto più semplice per i neofiti).
Il significato di qualsiasi carta viene modificato a seconda che sia capovolta, o per la sua posizione nello spread e il significato delle carte adiacenti, ecc.
Ma la cosa più affascinante è che, quando acquisti (o ti viene regalato) un mazzo di Tarocchi, esso è ‘neutro’, è solo un oggetto inanimato.
Nel momento in cui inizi a maneggiare le carte, però, avviene la ‘consacrazione’, ovvero la creazione di un legame tra te ed il mazzo, che si separa da tutto ciò che rappresentava, fino a quando non lo hai toccato.
Allora, tu ed i Tarocchi inizierete ad essere un tutt’uno, quello sarà il TUO mazzo e non risponderà a nessun altro all’infuori di te.
Inoltre, il mazzo servirà solo a ciò per cui l’hai consacrato, cioè se volevi giocarci, servirà solo al gioco, se invece vorrai ‘conoscere’, servirà solo alla conoscenza, ecc., oltre al fatto che non dovrà più essere toccato da altre persone, salvo tua apposita autorizzazione.

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Oltre alla consacrazione, c’è anche la ‘purificazione’, che consiste nell’eliminare tutte le energie negative accumulate durante le letture, per mantenere l’energia positiva nel mazzo occorrente per la connessione tra le carte, il consultante ed il richiedente.
Uno dei metodi più popolari per pulire i Tarocchi è bruciare dell’incenso di salvia bianca, erba dolce o il Palo santo, preferibilmente dopo ogni lettura, o comunque alla fine della giornata, prima di riporli nella loro custodia.
Se si è allergici ai fumi, si possono usare spray di quelle essenze, spruzzandone poco intorno a sé, così si purificherà anche la propria Aura.
Un altro metodo è posizionare, tutta la notte, il mazzo sul davanzale di una finestra o su un tavolo, durante la Luna Piena, in modo che possano essere colpiti dalla sua luce.

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Ultimo metodo che consiglio, è posizionare una pietra/cristallo sulla parte superiore del tuo mazzo, quando non è in uso.
Le gemme che solitamente utilizzo, e che ritengo adatte sono:
Tormalina nera, assorbe l’energia negativa.
Quarzo ialino, amplifica l’energia delle carte.
Ametista, stesse proprietà del quarzo, in più migliora i sensi psichici e l’intuizione.
Selenite, pulisce e connette con gli spiriti guida.
Puoi posizionare le pietre sotto, tra o sopra le tue carte, insomma come più ti piace.
Nei prossimi articoli descriverò più dettagliatamente le singole carte, in base alla mia personale interpretazione.

A presto!

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“La speranza è il tappeto magico che ci trasporta dal momento presente nel regno delle infinite possibilità” (H. J. Brown)

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