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FINOCCHIO, LA TORCIA DI FUOCO DEGLI DEI

Scritto da MadameBlatt

“Sopra le piante più basse troneggia
il Finocchio con i suoi fiori gialli;
E in un’epoca precedente alla nostra
fu dotato dei meravigliosi poteri
per ripristinare la visione perduta”
– Henry Wadsworth Longfellow-

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Il Finocchio, Foeniculum vulgare o Anethum foeniculum, è una pianta erbacea di origine mediterranea, appartenente alla famiglia delle Apiaceae, conosciuto fin dall’antichità per le sue proprietà aromatiche.
Questa pianta può raggiungere i 2 metri e presenta fusti eretti e spessi, di color verde – bluastro, foglie filiformi che ricordano quelle del fieno (da qui la derivazione del suo nome Foeniculum = fieno), e fiori gialli riuniti in ombrelle.
Altri nomi: Fennel, Fenouil, Fenchel, Sompa, Hinojo.
In greco si chiama Márathos, infatti il luogo della famosa Battaglia di Maratona significa letteralmente “una pianura con finocchi”.
Invece, la città portoghese Funchal fu così chiamata in quanto i coloni portoghesi di Madeira, nel XV secolo, notarono in quella zona l’abbondanza di Finocchio selvatico, quindi usarono la parola che indica questa pianta nella loro lingua, funcho, per battezzare la nuova cittadina.

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Infatti, il Finocchio è menzionato nel “Nine Herbs Charm”, un poema anglosassone del X secolo sugli usi magici delle erbe comuni, in cui appunto ci sono i nomi di diverse località, tra cui Funchal e Maratona.
Bisogna distinguere il Finocchio selvatico da quello coltivato, Finocchio dolce: del primo si utilizzano soprattutto i germogli o le foglioline aromatizzanti; del secondo si mangia la grossa guaina a grumolo bianco (parte interna più tenera del finocchio), che si sviluppa alla base.
Il Finocchio è noto fin dall’antichità, principalmente per i suoi semi e l’aroma, più che per la sua “consistenza”.
Il suo sapore, simile a quello dell’Anice, veniva utilizzato per insaporire cibi o addirittura per coprirne i difetti: da questo deriva il verbo “infinocchiare”, nel senso di “truffare, imbrogliare”, in quanto c’era la pratica di utilizzare il Finocchio come antipasto, per ingannare il gusto del cliente verso un vino di scarsa qualità.
Oppure si utilizzavano i suoi semi per alterarne il gusto di quello imbottigliato.
Gli osti offrivano anche spicchi di Finocchio dolce a chi voleva acquistare il vino custodito nelle botti, proprio perché il grumolo  contiene sostanze aromatiche, che modificano leggermente la percezione dei sapori, rendendo saporito il successivo assaggio di un vino di qualità scadente o prossimo a diventare aceto.
il Finocchio è uno degli ortaggi meno calorici, essendo sprovvisto del tutto di lipidi e amido; è ricco di acqua e contiene oli essenziali che lo rendono molto diuretico e digestivo.

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E’ particolarmente indicato alle neo-mamme, perché aiuta la produzione del latte, donandogli oltretutto un sapore piacevole e dolce, ma anche per le colichette dei bimbi.
Ma il suo utilizzo storicamente più noto è quello di soppressore dell’appetito, in quanto il suo sapore dolce frena il desiderio di zucchero ed i suoi costituenti chimici calmano i morsi della fame.
Allevia anche il gonfiore ed il gas causati da un’eccessiva indulgenza nei cibi sbagliati.

Questa pianta era conosciuta dagli Egizi, dai Greci e dagli Arabi, che lo utilizzavano per migliorare la cattiva digestione e come repellente contro gli insetti; mentre in India era impiegata nella preparazione di pozioni afrodisiache.
Anticamente si credeva che il tè al Finocchio desse coraggio ai guerrieri prima della battaglia, oltre ad essere citato nella mitologia greca con Prometeo.
Prometeo era uno dei Titani, che ad un certo punto furono mandati nel Tartaro da Zeus infuriato, il quale non accettava la lotta dei Titani contro di lui, nella famosa Battaglia dei Titani, Titanomachia.
Tuttavia Prometeo non fu direttamente coinvolto nella guerra, quindi Zeus lo salvò dal Tartaro e gli diede una missione: formare gli uomini dall’acqua e dalla terra.

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Il Titano, quindi, modellò gli uomini dal fango e li animò con il fuoco.
Prometeo portò a termine il compito, ma mentre lavorava alla sua creazione si affezionò agli uomini, anche perché non gli importava molto degli Dei e della loro gerarchia e, per quanto fosse trattato in modo amichevole da loro, si sentiva molto più a suo agio in mezzo ai mortali.
Dell’amicizia che provava per gli uomini, Prometeo diede testimonianza fin dalla prima volta che se ne dovette occupare: sia lui che suo fratello Epimeteo ricevettero da alcuni Dei, tra cui Atena, un numero limitato di “buone qualità” da attribuire agli esseri viventi, e suo fratello Epimeteo cominciò a distribuirli senza criterio, tanto che alla fine non vi erano più qualità da assegnare al genere umano.
Ma Prometeo rimediò subito, rubando ad Atena uno scrigno in cui erano riposte l’intelligenza e la memoria, che donò agli uomini.
All’epoca gli uomini erano ammessi alla presenza degli Dei, con i quali trascorrevano momenti conviviali di grande allegria e serenità e, durante una di queste riunioni, fu portato un enorme bue, del quale metà doveva spettare a Zeus e metà agli uomini.
Zeus affidò a Prometeo l’incarico della divisione dell’animale e, quando sacrificò l’animale, ne fece dei pezzi divisi in due parti: agli uomini riservò i pezzi di carne migliori, nascondendoli però sotto la disgustosa pelle del ventre del bue, mentre agli Dei riservò le ossa, che mise in un lucido strato di grasso.
Fatte le porzioni, invitò Zeus a scegliere la sua parte il quale, naturalmente prese la parte che luccicava di grasso e, scoprendo le ossa abilmente nascoste, si arrabbiò lanciando una maledizione sugli uomini, ai quali decise di togliere il fuoco e nasconderlo.
Gli uomini senza fuoco morivano esiliati sulla terra e Prometeo si recò da Atena, affinché lo facesse entrare di notte nell’Olimpo dove, appena giunto, rubò il fuoco e lo consegnò ai mortali nascosto dentro un gambo cavo di un Finocchio.
Zeus, per punizione, fece legare Prometeo ad un palo sul monte Caucaso, assicurandosi che ogni giorno un’aquila mangiasse il suo fegato in continua rigenerazione.
Generazioni dopo ,arrivò il grande eroe Ercole e liberò il vecchio Titano dalla sua tortura.

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Sembra che la coltivazione del Finocchio risalga al Cinquecento, ma ci sono tracce del suo impiego addirittura 5000 anni fa, ed è menzionato nella Bibbia come mezzo per pagare i tributi.
Le foglie si utilizzano fresche o essiccate, per profumare burro, olio e aceto.
Il suo profumo può anche ricordare quello della menta misto ad un sapore delicato e intenso con lieve sentore di anice.
Oggi le maggiori aree di produzione sono rappresentate da India, Egitto, Pakistan, Cina, Indonesia ed Argentina.
Anticamente, questa pianta era considerata un rimedio contro il morso di serpente.
Il Finocchio di Firenze (Foeniculum vulgare var. azoricum) è una delle tre erbe principali utilizzate nella preparazione dell’Assenzio, mentre il frutto è una spezia comune e tradizionale nel Brännvin scandinavo aromatizzato (un liquore distillato).
Il medico e botanico greco Dioscoride consigliava il Finocchio per tutti i tipi di malattie, in particolare bruciore di stomaco, nausea, disturbi mestruali e problemi alla vescica ed ai reni.
Inoltre affermava che aumentasse il flusso di latte nelle madri che allattavano.
Ancora oggi i semi essiccati e l’olio vengono utilizzati anche come medicinali, soprattutto nel trattamento dell’infiammazione gastrointestinale, dell’indigestione, per stimolare il flusso del latte durante l’allattamento al seno, come espettorante e per indurre le mestruazioni.

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Per un tè dimagrante, prepara semi di Finocchio, semi di Cumino, Coriandolo e Cannella, e bevilo da una a tre volte al giorno, per aiutare la digestione, la metabolizzazione e la disintossicazione.
Il tè a base di semi di Finocchio macinati è usato anche come collirio, mentre sembra che quello in polvere allontani le pulci dai canili e dalle stalle.

Foglie disidratate di Finocchio by herbastic on Etsy

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In Esoterismo, il Finocchio è considerato un antidoto contro la Stregoneria.
Si diceva che i serpenti lo usassero per curare qualsiasi ferita agli occhi e facilitare la muta della pelle, quindi era un mezzo di rinnovamento, guarigione, forza, virilità, coraggio e pulizia.
Piantato nel giardino di casa, funge da protezione magica, idea basata in parte dal suo utilizzo come repellente per insetti e quindi, per estensione, le famiglie medievali appendevano il Finocchio sopra la porta (durante la Mezza Estate), lo piantavano e riempivano le serrature con i suoi semi, per tenere lontani i fantasmi vaganti ed inquieti.
I semi di Finocchio vengono bruciati per purificare gli spazi, oppure per rivestire una candela per spezzare la serie di sfortuna e condizioni negative nella tua vita.
Possono anche essere aggiunti a miscele di incenso, detergenti per pavimenti o bustine da bagno per pulire, proteggere e purificare.
Purifica qualunque strumento intendi utilizzare per il tuo lavoro magico, utilizzando il fumo di Smudge fatti con i semi, fiori e gambi secchi di Finocchio.

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Il Finocchio si utilizza anche per migliorare la libido, infatti i fiori ed i semi sono spesso usati con petali di rose ed altre piante, in bustine e ciondoli, per migliorare la propria vita amorosa.
Per una chiarezza mentale, prepara un incenso bruciando semi di Finocchio, olio di Limone, semi di Aneto e Lavanda, ottenendo un profumo edificante che migliora la memoria.
I seguaci di Dioniso portavano bacchette fatte di gambi di Finocchio.
Questa pianta è anche usata per il coraggio: mastica i semi o bevi il tè al Finocchio prima di dover fare qualcosa di spaventoso o difficile.
Il Finocchio è considerato un simbolo di fortuna ed abbondanza, attraendo prosperità e buona fortuna.
Inoltre, in alcune tradizioni si pensa che migliori le capacità psichiche ed aiuti nella comunicazione spirituale.
Usa il Finocchio in una bevanda, o inala la sua fragranza, per rafforzare la mente e la memoria; inoltre, masticarlo mentre studi, ti aiuterà a mantenere la concentrazione ed a conservare le nozioni.
I suoi semi possono essere usati negli incantesimi e nei rituali, per respingere le interferenze degli esterni, in particolare per evitare che le forze dell’ordine ti disturbino…

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SCIROPPO SEMPLICE DI FINOCCHIO
INGREDIENTI:
250ml Acqua
200g Zucchero
1 Mazzo di fronde di Finocchio
PROCEDIMENTO:
In una pentola unisci l’acqua e lo zucchero, e portali lentamente ad ebollizione finché tutto lo zucchero non sarà sciolto.
Togli dal fuoco ed immergi i finocchi, finché tutto il composto non si sarà raffreddato.
Filtra lo sciroppo in una bottiglia e conservalo in frigorifero.

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PIANETA: Mercurio
ELEMENTO: Fuoco
SEGNO ZODIACALE ASSOCIATO: Ariete, Vergine
CHAKRA: 3, Manipura (C. del Plesso solare)

Finocchio di Firenze by TomorrowSeeds on Etsy (vendita semi)

“Non dimentichiamoci di onorare il finocchio.
Cresce su un fusto forte

e allarga i suoi rami.
Il suo sapore è abbastanza dolce,
dolce anche il suo odore;
Dicono che faccia bene agli occhi
che hanno la vista offuscata,
che il suo seme, preso
con il latte di una capra gravida,
lenisca lo stomaco gonfio
e sciolga rapidamente l’intestino.
Inoltre, la tua tosse rauca
se ne andrà se prenderai
radice di finocchio mescolata con vino”
-Valafrido Strabone (medico benedettino del IX sec)-

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