Briza è un genere di piante appartenente alla famiglia delle Poacee, comprendente 5 specie e originario delle regioni temperate settentrionali dell’Eurasia, del nord Africa e di alcune isole dell’Atlantico.
Il nome deriva dal greco e significa “barcollare”, per la mobilità delle spighette.

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La Briza maxima, nota con il nome comune di Sonaglino delle fate, Sonaglino maggiore, Sonaglina, Erba perlata, Cucchiaio d’argento, Erba a sonagli, Big quaking grass, Rattlesnake grass, Quaking grass, Amourette, Darrgra, Gewohnliches, è una piantina annua con fusti eretti, esili, con sfumature violette ai nodi, che può raggiungere i 50 cm.

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Presenta fiori piccoli, riuniti in una spighetta composta da 5-20 elementi.
Le spighette sono unite in una pannocchia a rami pendenti e tremolanti al vento, a volte, con riflessi rossastri.
Cresce in prevalenza nei terreni incolti e ai bordi delle strade di campagna.

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La Briza si presta bene nell’essiccazione, per formare mazzi decorativi.
I suoi semi sono un’ottima fonte di cibo per tutti i tipi di uccelli dei terreni agricoli, inclusi fanelli, verdoni e passeri domestici
La tradizione popolare tedesca crede, che la Briza invochi gli spiriti.

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In America latina, questa pianta veniva usata per benedizioni.
Anticamente, si credeva che la Briza avesse poteri magici per tenere lontani i topi.
C’era la credenza comune, che i topi fossero rappresentanti del diavolo e avrebbero portato cattivi presagi in casa, soprattutto se ci viveva una donna incinta.
Pertanto, la Briza era il rimedio più appropriato per tenere i topi lontani da casa.
Nei piccoli villaggi dell’Inghilterra la Briza secca veniva spalmata sui volti degli abitanti del villaggio, per legare i membri della comunità.
Infatti, si pensava che rafforzasse la coscienza comunitaria armoniosa, flessibile e ricettiva nel lavoro di gruppo.

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