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ACETOSA, L’ERBA BRUSCA

Scritto da MadameBlatt

L’Acetosa (Rumex acetosa) è un’erba perenne rustica, piuttosto comune nei prati di tutta la penisola italiana, le cui foglie coriacee emanano odore erbaceo e hanno sapore acidulo.
E’ provvista di una grossa radice, dalla quale, in primavera, si sviluppa un fusto eretto, semplice o poco ramificato di colore rossastro, che può raggiungere l’altezza di un metro.
I fiori sono distinti in maschili, di colore rossiccio, disposti in fascetti su una piccola pannocchia di forma slanciata, e femminili.

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La fioritura inizia a fine primavera e dura tutta l’estate (giugno ad agosto).
L’Acetosa è diffusa in tutta Italia, dal mare ai monti, in luoghi aperti e lungo i corsi d’acqua.
L’etimologia del suo nome deriva dal latino “rumex” = ”asta, lancia”, in riferimento alla forma appuntita delle foglie di molte specie.
Non ha consistenza la presunta derivazione da “rumen” riferita alla pratica, che i Latini avevano, di masticare le foglie della pianta.
Il nome specifico si riferisce al sapore acidulo delle foglie.


E’ conosciuta anche come: Erba brusca, Garden sorrel, Sheeps sorrel, Sour dock, Oseille de jardin, Azedinha da horta, Rumicis herba, Rumicis fructus, Rumicis radix, Ossalida.
L’Acetosa era conosciuta anche come pianta officinale già nell’antichità.
Carlo Magno promosse la sua coltivazione nei giardini dei chiostri.
Una particolarità di questa pianta, è che è incompatibile con le acque minerali e i contenitori in rame, in quanto corrosiva.

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In cucina, le foglie giovani e fresche possono essere impiegate per insaporire salse, minestre, formaggi molli, frittate.
Ha un sapore acidulo e si usa in aggiunta alle insalate fresche, agli spinaci e le verdure cotte in genere.
Le foglie possono essere consumate fresche in piccole quantità.

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Con esse si prepara anche una salsa per accompagnare pesce e carne, come la famosa Salsa verde di Francoforte, ma danno un sapore gustoso anche alle crostate.
Ma fate attenzione perché, se si esagera nel mangiarla, si potrebbe verificare intossicazione e, addirittura, avvelenamento.
I suoi benefici oltre che nutrizionali, sono utili anche nella medicina tradizionale a base di erbe; contiene le vitamine C, A, e minerali calcio, potassio e zinco, ossalato di ferro, acido ossalico e ferro.
La varietà hortensis, che è quella coltivata, in quanto contiene meno ossalati.

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La pianta non va confusa con l’ACETOSELLA ( Oxalis acetosella) famiglia delle Oxiladacee, che comunque presenta le stesse controindicazioni dell’Acetosa, per la presenza degli ossalati.
Quando si trova nel foraggio fresco, in dosi eccessive, l’Acetosa può causare disturbi digestivi, specialmente ai cavalli ed alle pecore.
Le radici e gli steli, a loro volta, producono ottimi coloranti e lucidanti per mobili e posate.

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La linfa della pianta ha un forte potere smacchiante, può essere efficacemente impiegato per rimuovere le macchie d’inchiostro, di ruggine, la muffa, su tessuti di lino, lana, argento e sul vimini.
In esoterismo, i semi di Acetosa sono utilizzati negli incantesimi e negli incensi, per attirare denaro.
Messi in un sacchettino e legati al braccio sinistro di una donna, aiuta nel concepimento.

Ed ora, una buona ricetta.

Ph. Great British Chefs

PESTO DI ACETOSA
Ingredienti:
25 g di pinoli
20 g di parmigiano, o formaggio a pasta dura (anche vegetariano), grattugiato
1/2 spicchio d’aglio schiacciato
30 g di foglie di Acetosa, private ​​dei gambi
20 g di basilico
100 ml di olio d’oliva
succo di limone, sale e pepe quanto basta
Mettere le noci, il formaggio, l’aglio, le erbe aromatiche e l’olio d’oliva in un mixer e frullare fino ad ottenere un pesto.
Assaggiare e condire con sale, pepe e succo di limone.

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PIANETA: Giove
ELEMENTO: Aria

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