PIOGGIA DI SETTEMBRE
Le gru rigano lente il cielo,
piรน avido รจ il grido dei corvi;
e il primo tuono rotola improvviso
tra gli scogli lividi delle nuvole,
spaurisce tra gli alberi il vento.
La pioggia avanza come nebbia,
urlante incalza il volo dei passeri.
Ora scroscia sulla vigna, tra gli ulivi;
per la rabbia dei lampi preghiere
cercano le vecchie contadine.
Ma ecco un umido sguardo azzurro
aprirsi nel chiuso volto del cielo;
lentamente si allarga fino a trovare
la strabica pupilla del sole.
Una luce radente fa nitido
il solco dell’aratro, le siepi s’ingemmano;
tra le foglie sempre piรน rade
splende il grappolo niveo dei pistacchi.
-Leonardo Sciascia-
Settembre, il nono mese del Calendario gregoriano, prende il nome dal latino โSeptemberโ, a sua volta da โseptemโ = โsetteโ, perchรฉ era il settimo mese del Calendario romano, il quale iniziava con il mese di Marzo (leggi articolo: https://www.madameblatt.it/2021/03/01/marzo-tra-storie-e-leggende/).
Nel 37 d.C., l’imperatore Caligola cambiรฒ il nome del mese in “Germanico”, in onore di suo padre ma, quando egli morรฌ, il nome del mese tornรฒ quello originale.
Il mese riprese il nome di โGermanicoโ nell’89 d.C., questa volta per celebrare una vittoria dell’imperatore Domiziano sui Catti (antica popolazione germanica stanziata nell’Assia centro-settentrionale e nel sud della Bassa Sassonia), ma anche Domiziano fu assassinato e il nome del mese ripristinato.

In seguito Commodo, altro imperatore romano, eseguรฌ una riforma, cambiando il nome del mese in Amazonius, ma lo stesso ridiventรฒ โSettembreโ.
I Romani credevano che Settembre fosse caro al Dio Vulcano, patrono del fuoco e della forgia, quindi si aspettavano che questo mese fosse associato a incendi, eruzioni vulcaniche e terremoti.
Anticamente gli Anglosassoni chiamavano Settembre โGerst monathโ = โMese dellโOrzoโ, perchรฉ era il momento in cui raccoglievano questo cereale, per farne la loro bevanda preferita: la โbirra dโorzoโ.
Oppure lo chiamavano โHaefest monathโ, ovvero โMese del Raccoltoโ.

Tradizionalmente, nellโInghilterra medievale, il 24 Settembre iniziava la โFesta del Raccoltoโ.
Quando si arrivava agli ultimi raccolti, si faceva una bella cerimonia chiamata โChiamare la Cavallaโ.
Tutti i contadini volevano dimostrare di avere i migliori mietitori, quindi cercavano di raccogliere lโultimo dei loro raccolti, prima che lo facesse il contadino vicino.
Lโultimo covone del raccolto veniva usato, per creare una rozza sagoma di cavalla, che veniva inviata rapidamente a tutti coloro che ancora non avevano finito la raccolta.

Era questo un modo per dire allโagricoltore, che i cavalli selvaggi avrebbero mangiato il loro raccolto, se non si fossero sbrigati a finire.
Gli uomini correvano alla fattoria vicina, gettavano la sagoma della cavalla nel campo in cui lavorava il proprietario, gridando โcava, cavalla!โ e poi scappavano.
Colui che riceveva la cavalla, doveva quindi lavorare in fretta, per cercare di finire prima di qualcun altro, a cui avrebbe โrifilatoโ la cavalla.
Chi finiva il raccolto per ultimo, doveva tenere la cavalla per tutto lโanno, ben in mostra, affinchรฉ tutti sapessero che era stato il raccoglitore piรน lento di quellโanno.

Tradizionalmente, la stagione del raccolto iniziava il 1 agosto, ed era chiamata โLammasโ = โmessa del paneโ.
I contadini producevano pagnotte con il grano del nuovo raccolto e le donavano alla chiesa locale.
Lโusanza finรฌ, quando Enrico VIII si staccรฒ dalla Chiesa cattolica, quindi la tradizione si spostรฒ vicino al giorno di San Michele.
San Michele Arcangelo, celebrato il 29 Settembre, รจ il patrono del mare e delle terre marittime, delle navi e dei barcaioli, dei cavalli e dei cavalieri.
Eโ lโAngelo che buttรฒ giรน dal Cielo Lucifero, per il suo tradimento.
Quindi, 29 Settembre era il giorno in cui si donava il pane alla chiesa e iniziava il โcoprifuoco notturno invernaleโ, il primo indizio che lโinverno stava per arrivare.
Esso consisteva nel rintocco della campana della chiesa intorno alle 21:00 e suonava tutte le sere, tranne la domenica, fino al โmartedรฌ grassoโ.

Ancora oggi a Chertsey, cittร del Surrey, si suona la campana del coprifuoco alle 20:00, dal 29 Settembre al 25 Marzo di ogni anno.
Il giorno di San Michele รจ anche chiamato il โGiorno dellโOcaโ, in quanto una grande usanza in Inghilterra era quella di cenare con lโoca.
Questa tradizione pare che nacque, quando a Elisabetta I, mentre mangiava dellโoca,ย fu portata la notizia della vittoria sullโInvincibile Armata, 1588.
Quindi per festeggiare, da quel momento ogni 29 Settembre si mangiava lโoca.
Unโaltra storia narra invece che, siccome a fine mese bisognava pagare affitti e tasse varie, gli inquilini ritardatari solitamente compravano unโoca come regalo per il loro padrone di casa, per ottenere la sua indulgenza.
Ancora oggi, in molte cittร inglesi si tengono โFiere dellโOcaโ, che hanno mantenuto solo il nome, in quanto questo animale non รจ piรน venduto.
La piรน famosa รจ quella di Nottingham, che perรฒ รจ stata spostata ai primi di ottobre.

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Una delle tante leggende intorno al giorno di San Michele narra, che il diavolo calpesti i cespugli di rovi di more, anzi ci sputi proprio sopra, proprio il 29 Settembre.
Quindi non si devono piรน raccogliere le more, da quella data.
Questa credenza ha origini antichissime.
Si raccontava, che il diavolo fosse stato cacciato dal Cielo il giorno della festa di San Michele ma, mentre cadeva giรน, atterrรฒ proprio su un cespuglio di rovi.
Cosรฌ maledisse i frutti di questa pianta spinosa, bruciandoli con il suo alito di fuoco, calpestandoli, sputandoci sopra e rendendoli, generalmente, inadatti al consumo.
Unโusanza comune un poโ in tanti luoghi del Mondo, รจ quella di preparare la โTorta di San Micheleโ.

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In Italia, questo dolce รจ tipico di Bagnacavallo, in provincia di Ravenna e le sue origini risalgono allโanno 1000 quando, in occasione della festa per il santo patrono, lโArcangelo Michele, si preparavano focacce a base di miele e frutta secca.
Ancora oggi, la torta viene preparata, seguendo la medesima tradizione, infatti รจ possibile trovarlo presso i fornai della cittร , solamente durante i festeggiamenti del patrono, che avvengono nell’ultima settimana di settembre.
In Irlanda, infine, si diceva che trovare un anello nascosto in una Torta di San Michele, significava che ci si sarebbe presto sposati.
Il primo lunedรฌ dopo il 4 Settembre, ad Abbots Bromley (Inghilterra), ha luogo unโusanza molto pittoresca: la โDanza del Cornoโ.
Essa รจ stata descritta come “forse la piรน antica cerimonia sopravvissuta in Gran Bretagna”.

Danza del Corno-Ph. Robert Harding
Si sa che la danza fu eseguita alla Fiera di Barthelmy nell’agosto 1226, tuttavia le corna di renna, che danno il nome al ballo, suggeriscono un’origine molto precedente, forse un rito druidico o vichingo.
Oggi la Danza del Corno si svolge ogni anno il โlunedรฌ dei risvegliโ, dopo il 4 di Settembre.
In pratica, sei uomini formano 2 squadre da tre, e hanno dei bastoni a cui sono attaccate lunghe corna di renna, dipinte di blu per una squadra e di bianco per lโaltra.
Ogni squadra balla verso lโaltra, come se dovesse combattere, poi torna indietro e si ricomincia, eseguendo la danza con la musica in vari luoghi del villaggio e la campagna circostante.
Quando torneranno al villaggio quella sera, i ballerini di corno avranno camminato e ballato per oltre 10 miglia.

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Il 25 Settembre inizia la preparazione al Festival di Dashain, il festival piรน importante del Nepal, celebrato da tutta la popolazione, indipendentemente dalla casta di appartenenza.
Esso dura una quindicina di giorni e viene festeggiato anche in India, nelle comunitร del Dajerling, Sikkim, Ovest Bengala e in Bhutan.
Il festival, che celebra tutte le manifestazioni della Dea Durga, cade durante il mese di Kartik nel calendario Bikram Sambat, solitamente tra il mese di settembre e ottobre del nostro calendario, prima del raccolto del riso.
Durante questa celebrazione, tutte le famiglie si riuniscono e coloro che sono lontani o allโestero, tornano a casa per stare insieme.
Festa che ha origine dalle antiche tradizioni animiste e tantriche legate al periodo del raccolto del riso e alla mitologia Induista, Dashain commemora la grande vittoria degli Dei sugli spiriti maligni.

Dea Durga
Una di queste vittorie รจ raccontata nel Ramayana, in cui il Dio Ram, dopo una cruenta lotta sconfisse e annientรฒ Ravana, il crudele Re dei Demoni.
Il Dio Ram ebbe successo in battaglia, perรฒ, solo quando la Dea Durga venne invocata ed evocata, quindi la celebrazione del festival glorifica il trionfo del bene sul male simboleggiato dalla Dea Durga, che uccise il terribile Demone che terrorizzava la Terra, con le sembianze di bufalo indiano.
In preparazione al festival, tutte le abitazioni vengono scrupolosamente pulite, decorate, affinchรฉ la Dea Durga possa far visita alla casa e portare buona fortuna e benedizione.
La festa di Dashain finisce con la notte di luna piena, dopo 15 giorni di festa, detta โKojagrat Purnimaโ o โKojagrataโ, che vuol dire โessere risvegliatiโ.
Lakshmi, la Dea del benessere, dell’abbondanza e della luce, viene invocata in questo giorno e i fedeli si fanno visita lโun lโaltro.
In Nepal, la festa di Dashain รจ spesso lโunica occasione in cui ci si scambiano regali, abiti nuovi e in cui le famiglie piรน povere possono consumare dei pasti a base i carne.

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ALTRI EVENTI IN TUTTO IL MONDO
– 76^ Mostra del Cinema di Venezia (Italia)
– USA, Festa del lavoro, in onore del movimento operaio americano, si svolge il primo lunedรฌ di settembre e spesso rappresenta un lungo weekend, che segna ufficiosamente la fine dell’estate.
– Sidney (Australia), la piรน grande Fiera d’Arte internazionale d’Australia mette in mostra una serie di gallerie d’arte, sia locali che internazionali, attirando in cittร appassionati d’arte da tutto il Mondo.
– Cina, โMoon Festivalโ. Questa festa del raccolto viene sempre celebrata a metร Settembre, un’usanza che risale alla dinastia Zhou (1046 โ 256 a.C). Si festeggia con la Moon Cake, un’amata prelibatezza sinonimo del Festival.

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