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RICORRENZE TEMPORALI
Il Capodanno non è solo la celebrazione del nuovo anno solare, è la notte in cui la Terra completa la sua orbita attorno al Sole.
Molti di noi utilizzano questo nuovo spostamento di energia per creare obiettivi e risoluzioni per il prossimo anno.
Stabilire degli obiettivi per noi stessi, quando stiamo per imbarcarci in un nuovo anno, fondamentalmente dovrebbe essere una pratica di routine.
Sebbene, si sa, i propositi per il nuovo anno abbiano la reputazione di non sopravvivere a lungo al di fuori del periodo di gennaio, l’uso di semplici rituali per il Capodanno 2024 può aiutarti a creare spazio per la riflessione personale, elaborare le lezioni che hai imparato nell’ultimo anno e metterti in contatto con la tua potente strega interiore.
Inoltre, dedicare tempo, energia e intenzione ai tuoi obiettivi attraverso il lavoro rituale, aggiunge loro un po’ di brillantezza, entusiasmo e speranza in più, che potrebbe semplicemente ispirarti a portarli a termine.
Saluta il 2024 con questi meravigliosi rituali ed incantesimi:
Esegui un rituale di pulizia: Il modo in cui entri nel nuovo anno è il modo in cui proseguirai durante tutto l’anno quindi, perché non iniziarlo con buone vibrazioni?
Inizia il nuovo anno eseguendo un rituale di purificazione: la Salvia bianca è l’erba perfetta per scoraggiare l’energia negativa e gli spiriti maligni dal radunarsi intorno a te ed al tuo spazio.
Quindi, potresti utilizzare smudge o bastoncini per fumigare tutta la tua casa.
Se nel 2023 sei stato tormentato da una sfortuna eccezionalmente pesante e da uno spirito cupo, potresti prendere in considerazione l’idea di affrontare il 2024 con nuova energia.
Stai attento però, non potrai pulire nient’altro!
Infatti, secondo una superstizione ben nota, che “se fai le pulizie a Capodanno, spazzi via la tua fortuna per tutto l’anno!”
Calcola il tuo numero dell’anno personale: secondo la numerologia, il numero dell’anno personale definisce la qualità del tuo prossimo anno.
Conoscere il numero del tuo anno personale, ti consente di pianificare in anticipo le opportunità (o gli ostacoli) che potresti incontrare nel 2024.
Il numero dell’anno personale rappresenta l’energia e il carattere numerologico, e cambia ogni anno.
Per il nuovo anno è 8: 2+0+2+4 = 8.
Per calcolare il tuo numero personale per il 2024, ti faccio un esempio:
06 Aprile sono i tuoi giorno e mese di nascita.
0+6(06)+4(aprile)+8 (numero del 2024) = 18
1 + 8 = 9, il tuo numero personale dell’anno.
Ecco alcuni significativi dei numeri da 1 a 9.
Sarai in grado di realizzare tutti i tuoi obiettivi, libero di assumere nuovi compiti e ti sforzerai di fare progressi significativi in qualunque cosa tu decida di lavorare.
Alcuni dei progetti avviati nel 2023 potrebbero terminare entro il periodo dei nove cicli.
Sarai tu a soddisfare questi nuovi sforzi ed a portare a compimento le cose, perché non dovrebbe esserci molta influenza esterna sulle tue attività.
È probabile che numerose nuove esperienze entrino nella tua vita. A volte il cambiamento sarà così significativo, che dovrai trasferirti o modificare la tua linea di lavoro.
Il Nuovo Anno ha un potenziale immenso ed è quello in cui si presenterà la tua opportunità di felicità.
Finalmente avrai più tempo per perseguire i tuoi interessi.
La parola “leadership” è fatta per te.
Per te, il 2024 sarà un anno di collaborazione.
Quest’anno sarà dedicato a considerare le idee dei tuoi soci, a differenza dell’anno precedente, che hai in gran parte trascorso volando da solo.
Il 2 riguarda il lasciare che le persone ti aiutino, proprio come l’anno personale “uno” riguarda invece “te stesso”.
Che siano romantiche o meno, con questa vibrazione si possono formare nuove amicizie.
Nel 2024, la tua vita sarà piena di alti e bassi, quindi non sarà affatto noiosa.
La parola chiave dell’anno è “mantenere la pace”.
Questo sarà un anno cruciale per la comunicazione sociale.
Ci sarà un riemergere di alcuni dei problemi iniziati due anni fa.
Ci sarà un’altra opportunità per te per attuare i tuoi piani.
A livello emotivo, potresti dover gestire questioni particolari, che non sono state risolte quattro anni fa.
Questi problemi persistono perché tu, di tanto in tanto, hai finto di non vederli perché li ritenevi troppo dolorosi da affrontare.
È paragonabile alla memorizzazione di oggetti: anche se li hai messi via, sono ancora tuoi ed è tua responsabilità rimuoverli quando avrai più tempo e flessibilità per gestirli.
Con il passare dell’anno, ti renderai conto che il tuo spirito è più forte e sarà un anno fantastico per anticipare il successo in tutti gli sforzi creativi.
Nel 2024 sarai molto più felice e questo sarà un anno all’insegna della “diplomazia”.
Nel 2024, getterai le basi per tutto nella tua vita.
Ignora le tue piccole preoccupazioni, ostacoleranno solo il tuo successo futuro; invece, lasciale andare e concentrati sullo scopo della tua vita.
Rimboccati le maniche e mettiti al lavoro: c’è del lavoro da fare e tu sei quello che lo porterà a termine.
Per coloro che rimandano, questo può essere un anno impegnativo.
È importante che tu protegga la tua salute durante questo periodo, non trascurare i sintomi che potresti sentire.
In materia di salute, devi prendere le iniziative: mangia sano, muoviti e dormi abbastanza.
Il tuo corpo è un’estensione del tuo veicolo, perché funzioni correttamente, è necessario utilizzare il carburante corretto e mantenerlo.
“Lavoro” è la parola chiave dell’anno.
Le tue parole chiave per il 2024 sono “libertà e cambiamento”.
È probabile che l’ambiente circostante cambierà.
Potresti trasferirti o, almeno, modificare la tua posizione attuale. Esamina i progetti che hai avviato negli ultimi anni.
Potresti aver scommesso su una relazione, il che potrebbe essere un problema se le cose non procedono come pianificato.
Presta la massima attenzione per evitare di farti coinvolgere in qualsiasi affare di cui non vorresti, che il pubblico venisse a conoscenza.
C’è da aspettarsi eventi inaspettati.
A ottobre, non aver paura di impegnarti.
Nel 2024, ci saranno numerosi cambi di direzione, simili alle montagne russe.
Durante il 2024, o prenderai o romperai gli impegni.
Aggiustamenti positivi potranno essere apportati nelle relazioni romantiche, professionali e familiari.
Ciò potrebbe riferirsi ad un matrimonio o ad una separazione nel senso stretto del termine, o in quello più generale.
Soprattutto a maggio, sarai responsabile delle tue azioni.
Le responsabilità familiari e il dovere di servire l’umanità verranno prima di tutto.
Numerosi giovani uomini e donne saranno chiamati a servire la loro nazione.
Ognuno avrà il dovere di fare la propria parte.
Quest’anno “responsabilità” sarà la parola chiave.
Nel 2024, dovrai esercitare molto la pazienza.
Rifletterai sugli eventi accaduti negli ultimi sei anni durante questo periodo.
Avrai un’opportunità per concentrarti sul cambiamento delle cose che puoi controllare, piuttosto che ossessionarti per le cose che non puoi controllare.
Dovrai capire come stare da solo senza sentirti solo.
Questo non sarà un anno molto favorevole per ottenere guadagni materiali.
Il 2024 è dedicato all’introspezione ed alla crescita spirituale.
Abbi fede che sarai nel posto giusto.
Il 2024 sarà un anno di “finanze e affari”. Questo potrebbe essere un anno molto redditizio.
Sebbene ci siano buone possibilità di affari e di successo, ci sono anche buone possibilità di perdite finanziarie.
Raccoglierai ciò che hai seminato negli ultimi sette anni; questo è il tuo anno per il raccolto.
Tieni d’occhio le opportunità che potrebbero portare alla prosperità tutto l’anno.
Acquistare e vendere qualsiasi cosa, compresi gli immobili, può essere redditizio durante questo periodo.
Non aver mai paura di consultare un esperto prima di fare una scelta definitiva.
Potrebbe essere necessario occuparsi di questioni familiari, fai assistenza indicando loro opzioni di auto-aiuto.
Arriveranno i risultati su casi che coinvolgono la legge.
Ti preparerai per un nuovo inizio del 2024, sbarazzandoti di tutto, tutti ed ogni circostanza che non sia necessario che facciano parte della tua vita.
L’energia rappresentata dalla numerologia personale dell’anno 9 risuonerà con “l’umanitarismo”.
Tenderai ad avere più compassione e tolleranza, meno pregiudizi e giudizi.
Ci sarà un’inclinazione a sostenere individui ed organizzazioni che si dedicano a beneficio dell’Umanità.
N.d.A.: se vuoi saperne di più sulla Numerologia, puoi leggere:
https://www.madameblatt.it/2020/06/17/numerologia-i-parte/
https://www.madameblatt.it/2020/06/18/numerologia-ii-parte/
https://www.madameblatt.it/2020/10/26/onomanzia-numeri-fortuna/
Apri la porta: è una tradizione opportuna aprire la porta d’ingresso poco prima di mezzanotte, per consentire all’energia del vecchio anno di andarsene, mentre si invita l’energia fresca del nuovo anno ad entrare.
Vai oltre questa tradizione, posizionando un pezzo di Selenite gialla sopra il telaio della porta prima che l’orologio batta i 12 rintocchi, per impedire a qualsiasi energia negativa associata al nuovo anno di entrare nella tua casa.
Bacio a mezzanotte: Festeggia con una persona cara questo Capodanno, ma scegli con attenzione: questa classica tradizione di Capodanno lega gli innamorati per i prossimi 12 mesi.
Aggiungi un rituale a questa tradizione ed avvicinati alla persona amata, lavorando insieme sull’amore incondizionato, aprendo il Chakra del cuore.
Rituale Wiccan: Sebbene i calendari siano una creazione umana e differiscano in tutto il mondo, il ciclo della vita è una costante e il nuovo anno è un momento potente per dire addio a ciò che è stato e definire le nostre intenzioni per ciò che verrà.
Ecco un rituale Wiccan di Capodanno, con il quale ringraziamo per ciò che abbiamo ed indirizziamo la nostra vita verso ciò che vogliamo.
Samhain è tradizionalmente conosciuto come il Capodanno Wiccan, quindi puoi eseguire questo rituale nei giorni o nelle notti che precedono Samhain o il Capodanno del tuo calendario.
Occorrente:
∅ Carta e penna
∅ Incenso di Salvia o Citronella
∅ Candela nera
∅ 1 calice ed acqua
∅ 1 cristallo di Quarzo, o meglio una piccola Orgonite, ovvero una miscela di resina e metallo a cui si aggiunge solitamente un cristallo di quarzo
∅ 1 vasetto
Siediti o stai in piedi in un posto tranquillo e confortevole, in cui puoi creare uno spazio sacro per eseguire questo rituale di Capodanno, o vicino al tuo altare se ne hai uno.
Concentrati sul tuo respiro, calma la tua mente e la tua anima e, quando ti senti rilassato e in pace, puoi iniziare.
Scrivi brevemente sul pezzo di carta cosa la tua intenzione per il prossimo anno nuovo: cerchi amore, stabilità finanziaria, amicizia, gioia, avventura?
Scrivi brevemente e in generale: l’Universo ti porterà ciò che è meglio per te, quindi è meglio non soffermarsi troppo sui dettagli, ma è un buon segno se, quando lo scriverai, proverai dentro una calda, confusa sensazione di eccitazione.
Quindi inizia il rituale, coinvolgendo i 4 Elementi, uno per uno.
ARIA: Usa incenso leggero, preferibilmente Salvia (per purificare) o Citronella (per purificare e guarire). Pronuncia:
“Dio e Dea, Madre e Padre
Rendo grazie per tutto ciò che ho
Con l’aria purifico il passato
Per prepararmi per un nuovo anno prospero
Per il bene più alto
Così sia”
Lascia che l’incenso riempia l’aria, mentre permetti a qualsiasi negatività o pesantezza di lasciare il tuo campo energetico. Visualizza un arcobaleno luminoso intorno a te, che diventa sempre più luminoso e colorato ad ogni respiro.
“Grazie.”
FUOCO: Accendi una candela nera (possibilmente di cera d’api). Nella Magia delle Candele, il nero assorbe la negatività e la distrugge, si connette con l’autocontrollo e la resilienza ed offre forza e supporto nel lavoro di manifestazione. È anche un colore di Samhain. Mentre accendi la candela, contempla ciò che hai vissuto nell’ultimo anno e concentrati sul rilascio di qualsiasi bagaglio energetico che potresti portare appresso, disintegrandolo attraverso il fuoco trasformante; quindi visualizza il fuoco che porta energia e scintilla al tuo futuro. Pronuncia:
“Dio e Dea, Madre e Padre
Rendo grazie per tutto ciò che ho
Con il fuoco accendo il futuro
Per prepararmi per un nuovo anno prospero
Per il bene più alto
Così sia”
Lascia la candela accesa, finché non hai terminato il rituale.
“Grazie.”
ACQUA: Prendi il calice e riempilo d’acqua. Avvolgi le mani attorno al calice e siediti, permettendo alle tue energie di fondersi con quelle dell’acqua. Riempi il tuo cuore di gratitudine per l’acqua, le sue proprietà purificatrici e vivificanti. Alza il calice e pronuncia:
“Dio e Dea, Madre e Padre
Rendo grazie per tutto ciò che ho
Con l’acqua rivitalizzo il futuro
Per prepararmi ad un nuovo anno prospero
Per il bene più alto
Così sia”
Bevi l’acqua. Presta molta attenzione alla sensazione che ha nel tuo corpo, purificante, rivitalizzante, energizzante.
“Grazie.”
TERRA: Prendi il pezzo di carta ed avvolgilo attorno al Quarzo, che ti aiuterà a manifestare i tuoi desideri. Tienilo tra le mani e pronuncia:
“Dio e Dea, Madre e Padre
Rendo grazie per tutto ciò che ho
Con la terra manifesto i miei desideri
Per accogliere un nuovo anno prospero
Per il massimo bene
Così sia”
Mettilo nel barattolo e conservalo in un posto sicuro ed indisturbato.
“Grazie.”
Alla fine, ringrazia gli Elementi per la loro presenza ed assistenza e mandali sulla loro strada, picchiettando il pavimento tre volte.
Trascorri un po’ di tempo, visualizzando di aver già manifestato i tuoi desideri sul pezzo di carta.
Senti le farfalle della gioia o la calma della soddisfazione riempirti.
Aggrappati a quella sensazione, mentre chiudi il rituale ed entri nel tuo 2024.
Rituale di fascino di prosperità per il Nuovo Anno: Molti di noi stanno cercando di manifestare prosperità, libertà finanziaria e successo nelle proprie carriere ed attività, o addirittura vorrebbero un lavoro.
Quindi facciamo un po’ di magia per far esplodere questo 2024.
Occorrente:
∇ 1 moneta d’oro (o color oro)
∇ 1 pezzo quadrato di stoffa verde o marrone
∇ 1 pezzo di nastro dorato o marrone
∇ 1 ciotola piena di Cannella in polvere
∇ 4 semi a tua scelta.
Esegui la prima parte di questo rituale durante la luce del giorno il 31 dicembre, in modo da infondere gli oggetti, che costituiranno il tuo nuovo fascino, con l’energia calda e vivificante ed il potere degli ultimi raggi, del 2023, del Sole.
Potrai quindi eseguire la parte finale alla mezzanotte di Capodanno.
Inizia stendendo il tuo pezzo di stoffa sulla terra all’aperto, visualizzandolo come una base lussureggiante, fertile e terrosa (come terra o erba), attraverso la quale fioriranno le tue intenzioni.
Versa la Cannella (rappresenta l’energia del Sole, del Fuoco e dell’Azione) in un mucchio al centro del tessuto.
Ora prendi i tuoi semi in mano, i quali rappresentano le tue intenzioni e tutte le possibilità che nascono attraverso di esse.
Inizia a pensare ai quattro semi che pianterai quest’anno, per assicurarti il successo finanziario, saggi investimenti e risparmi, frugalità, lavoro.
Tenendoli nel palmo della mano, chiudi gli occhi e visualizza te stesso che lavori duro, trovi il successo o il lavoro e raggiungi i tuoi obiettivi nel 2024.
Quindi, “pianta” i semi nel mucchio di Cannella, seppellendoli tra essa ed il pezzo di stoffa.
Prendi la tua moneta d’oro, simbolo di fortuna, e posizionala sopra la Cannella ed i semi.
Essa funge da “sigillo” per le tue intenzioni, in quanto il color oro rappresenta tutto il tuo potenziale e le tue capacità per il successo.
Infine, afferra i bordi esterni del tessuto, raccoglili al centro e legali saldamente come un sacchetto, con il pezzo di nastro.
Questo sarà il tuo talismano di prosperità per il 2024!
Successivamente, dovrai effettuare la seconda parte dell’incantesimo, perché sarà il momento di caricare il tuo talismano con le tue intenzioni personali e la tua magia.
Mentre ti avvicini alla mezzanotte di Capodanno, senti l’energia accumularsi e mantieni vicino il tuo fascino.
Quando arriverà il conto alla rovescia, tieni il tuo talismano nella mano dominante e tendi la mano non dominante, come se stessi per ricevere qualcosa.
Immagina che la tua mano sia come un gigantesco elettromagnete che hai acceso, perché l’energia di milioni di persone si raccoglierà in essa.
Scoccata la mezzanotte, tieni le mani unite, immaginando il potere e l’energia di Capodanno, che si fondono con il potere delle tue intenzioni.
In quel momento, avrai caricato completamente il tuo Incantesimo di prosperità e potrai utilizzarlo tutto l’anno.
Tieni questo sacchetto sempre vicino a te.
Rituale del bagno di Capodanno, purificante dalla negatività: Entrare nel 2024 sentendosi fresco, positivo e senza bagagli, è davvero utile, quindi pianifica questo rituale del bagno di purificazione dalla negatività molto veloce e semplice, per iniziare il tuo viaggio di Capodanno.
Occorrente
θ Sale Epsom
θ Olio essenziale di Salvia o Benzoino
θ 1 candela bianca.
Inizia questo rituale pulendo la vasca da bagno e facendo una doccia veloce; quest’ultima serve a purificare simbolicamente il tuo spirito, per farti sentire pulito e brillante quando inizi.
Dopo, riempi la vasca da bagno con acqua tiepida ed aggiungi una tazza di sale Epsom, mescolandolo nell’acqua della vasca.
Questo sale è un valido modo per purificare la tua Aura.
Aggiungi all’acqua un paio di gocce di olio essenziale: la Salvia è altamente purificante, ottima per bandire la negatività; il Benzoino è molto spirituale e radicato, perfetto per entrare in contatto con il tuo sé interiore e stabilire obiettivi.
Entra in acqua e, mentre ti rilassi, permetti alla tua mente di schiarirsi, quindi lasciala vagare tra i momenti salienti e quelli meno belli del 2023.
Concentrati sulla gioia nei ricordi felici e solo sulla crescita in quelli negativi e, mentre concludi questa riflessione mentale, pensa a cosa verrà dopo ed a quale energia stai accogliendo nella tua vita. Accendi la candela bianca, che rappresenta la purezza, i nuovi inizi e lo schiarimento del tuo cammino da percorrere, rimanendo immerso nella vasca da bagno, finché ti senti a tuo agio.
Mentre esci dalla vasca, immagina che le lotte del tuo passato, il tuo bagaglio, le tue paure e tutti i sistemi di credenze negative che avevi in precedenza, rimangano nell’acqua e, mentre ti asciughi, resta accanto alla vasca, osservando l’acqua defluire.
Visualizza tutta la negatività dell’anno passato che si allontana dalla tua vita, ed emergi purificato e pronto ad invitare l’energia positiva del cambiamento e dei nuovi inizi.
Incantesimo del barattolo dei desideri di Capodanno: Questo semplice incantesimo può aiutarti a raccogliere le intenzioni ed a raggiungere l’obiettivo dei tuoi propositi per il 2024.
Occorrente
# 1 Barattolo
# 1 Foglia di Alloro intera (su cui scrivere il tuo desiderio/obiettivo. La carta è un’ottima alternativa)
# 1 Contenitore ignifugo per bruciare la tua foglia
# Inchiostro rosso (simboleggia la motivazione)
# 1 Candela arancione o rossa, da accendere per sigillare il barattolo (arancione per attrazione, o rossa per motivazione)
# 1 proposito realistico per il 2024. Esso deve sempre essere scritto in positivo, proprio come fai quando scrivi un sigillo. Ad esempio: “smetterò di fumare” (va bene) invece di “non fumerò”. Inoltre, rendi il tuo obiettivo realistico, raggiungibile, qualcosa che sai nel profondo del tuo cuore che sarai in grado di realizzare. Se hai bisogno di soldi, il tuo obiettivo potrebbe essere quello di trovare un lavoro, non di avere 1 milione di euro in banca. Ricorda che, molte volte, le persone non raggiungono i propri obiettivi, perché fissano un livello troppo alto.
# Varie erbe o cristalli per riempire il tuo barattolo, dei quali ti faccio alcuni esempi:
Per Denaro/Ricchezza
Erbe/Piante: Pimento, Basilico, Cedro, Cannella, Trifoglio, Aneto, Finocchio, Maggiorana, Noce moscata, Arancio, Timo.
Pietre: Quarzo Citrino, Avventurina verde.
Per Amore
Erbe/Piante: Melo, Albicocco, Basilico, Erba gatta, Camomilla, Coriandolo, Lavanda, Melissa.
Pietre: Ametista, Granato, Giada, Quarzo Rosa, Rodonite.
Extra: puoi aggiungere anche il polline d’api, il miele, lo zucchero e tanti fiori, che aumenteranno l’amore nel Barattoli degli incantesimi.
Per Gioia/Felicità
Erbe/Piante: Angelica, Maggiorana, Origano.
Pietre: Ametista, Giada, Giada Gialla.
Per Bellezza
Erbe/Piante: Avocado, Erba gatta, Ginseng, Arancio.
Pietre: Opale, Ambra.
Extra: Aggiungi anche dei fiori a piacere.
Per Bandire le Cattive Abitudini
Erbe/Piante: Erba gatta, Sangue di drago, Cipolla.
Pietra: Quarzo fumé
Procedimento
★ Trova un bel barattolo pulito (a me piace di vetro), tenendo presente che, più sarà grande e più dovrai riempirlo.
Quindi, riempilo con tutte le erbe, le pietre e le altre cose stregate. Puoi usare i fiori, aggiungere il miele per addolcirlo o anche i glitter. Fai in modo che ti parli.
★ Quando il barattolo sarà pronto, scrivi la tua intenzione sulla foglia di Alloro con l’inchiostro rosso. Ricordati di renderla positiva e realistica. Quando l’hai scritta, tieni la foglia in mano e medita. La tua risoluzione è il tuo mantra. Sentilo riempirti, visualizza te stesso mentre raggiungi il tuo obiettivo. Quando ritieni che sia il momento giusto, dai fuoco alla tua foglia di Alloro, guardandola bruciare: il fumo che trasporta i tuoi desideri nel Cosmo, diventerà realtà.
★ Quando la foglia avrà finito di bruciare, raccogli le ceneri e mettile nel barattolo. Chiudi il coperchio e scegli la candela: rossa per motivare o arancione per attrarre. Potresti anche usare una candela che corrisponda al tuo obiettivo, come verde per il denaro; rosa per obiettivi amorosi, ecc. Metti la candela sul barattolo ed accendila. Medita ancora un po’ sul tuo obiettivo, prova a pensare ai passi che farai per renderlo possibile.
★ Quando la candela sarà spenta, avrai due opzioni:
1) Seppellisci il barattolo da qualche parte nella tua proprietà, in modo da attirare quelle energie positive nella tua casa.
2) Se hai bisogno di motivazione visiva, lascialo sul tuo altare o in un posto sicuro. Puoi guardarlo per ricordarti il tuo obiettivo e mantenerti motivato. Puoi accenderci sopra una nuova candela ogni mese, per rinfrescare la tua motivazione ed il tuo impegno. Puoi dargli una scossa ogni volta che ti senti sconfitto. Qualunque cosa tu scelga, assicurati che funzioni per te.
Incantesimo di fine anno: Questo incantesimo serve per lasciare le cose indietro nel 2023, o per lasciare qualcosa nel passato.
Occorrente
✯ 1 pezzo di carta
✯ 1 penna
✯ 1 candela bianca o nera
Per prima cosa, scrivi tutto ciò che ti ha infastidito nel 2023, che si tratti di una brutta situazione che vorresti mettere a tacere, di una persona, di una brutta relazione, di un’entità negativa, praticamente di tutto ciò che desideri lasciarti alle spalle e a cui non guardare indietro.
Piega il pezzo di carta verso l’alto, assicurandoti di piegarlo lontano da te, poiché ti stai liberando di qualcosa.
Dopo averlo piegato abbastanza, mettilo sotto o davanti alla candela, quando la accendi.
Accesa la candela, riversaci dentro le tue intenzioni, parlale se ne senti il bisogno, dille come vuoi lasciare qualunque cosa ti abbia infastidito nell’anno precedente o nel passato in generale.
Dichiara che non avrà più alcun effetto nella tua vita e che ora ne sei libero.
Una volta che la candela si sarà consumata, prendi la carta e, la prossima volta che vai in un luogo pubblico lontano da casa, buttala lì o seppelliscila da qualche parte, il più lontano possibile da casa tua.
Rituale dell’Uovo che predice la tua fortuna: I flute da champagne (spumante!) sono onnipresenti a Capodanno, ma potresti essere sorpreso di vederne uno con un uovo crudo che galleggia dentro.
Sei curioso?
1. Scegli il tuo recipiente, che sia un flute da champagne o un barattolo di vetro, purché sia trasparente in modo da poter vedere l’uovo intero.
2. Versa abbastanza acqua nel bicchiere, per consentire la completa immersione dell’uovo.
3. Quando arriva la mezzanotte, rompi con attenzione l’uovo nell’acqua e sigilla il bicchiere con la pellicola trasparente. Coprilo con un canovaccio e non sbirciarlo fino al mattino.
4. Svegliati il 1° gennaio e togli la copertura. Cerca forme particolari nell’uovo fluttuante, proprio come faresti con una nuvola che fluttua in alto. Si dice che una barca simboleggi il viaggio o uno spostamento. Piccole bolle o striature, che ricordano i rami degli alberi, vengono interpretate come una gravidanza. E, se vedi una colonna alta, simboleggia il matrimonio.
5. Smaltisci l’uovo, a meno che tu non voglia rendere l’intossicazione alimentare parte della tradizione…
❤ Buon anno nuovo, Naviganti miei!
Spero che il vostro sia felice, sano e magico! ❤
Quando un essere umano muore,
c’è un ponte che deve attraversare
per entrare in Paradiso.
All’estremità del ponte attende ogni animale
che l’uomo ha incontrato durante la sua vita.
Gli animali, in base a come quella persona li ha trattati,
decidono quali umani possono attraversare il ponte
e quali devono essere allontanati.
-Antica leggenda indiana-
Quanto ci manca il nostro amato pet?
Gli animali domestici svolgono un ruolo importante nella nostra vita, non solo sono compagni, ma anche parte della famiglia.
Queste creature ci mantengono responsabili e ci ricordano di giocare; quando siamo troppo seri, alleggeriscono le nostre vite, e molti di loro ci mantengono anche sani e spesso in vita.
E, quando ne perdiamo uno, qualsiasi sia il suo genere, specie o razza, perdiamo un amore e il dolore è profondamente autentico.
Gli animali diventano una famiglia per noi, una parte fondamentale della nostra vita.
Tuttavia, ognuno piange in modo diverso, alcuni creano un memoriale, come per esempio piantare un albero, un arbusto o un fiore perenne, che offra un ricordo del loro animale domestico.
Altri possono creare un oggetto con l’impronta di una zampa, posizionandolo ben vista; oppure tatuarsi l’impronta della zampa o del suo viso.
Insomma queste azioni offrono un modo tangibile per affrontare il proprio dolore.
Teoricamente non esiste una data ufficiale per celebrare il Giorno dei Morti per gli animali domestici, l’importante è ricordarli con amore e gioia sempre, portandoli nel proprio cuore e nei propri ricordi.
Tuttavia, ci sono delle giornate dedicate ai nostri cari pelosi e non,
come il National Pet Memorial Day (Giornata nazionale della memoria degli animali domestici), che si celebra ogni seconda settimana di settembre, negli Stati Uniti.
Questa giornata speciale è stata creata come un modo per riconoscere e ricordare tutto l’amore incondizionato e la lealtà, che i nostri animali domestici ci hanno donato nel corso degli anni ed ai quali abbiamo dovuto tristemente dire addio.
Inoltre è salutare prenderci del tempo per riflettere sulla vita vissuta con i nostri animali domestici, ci aiuta ad andare avanti e ad apprezzare tutto ciò che hanno portato nelle nostre esistenze.
Tutti sicuramente conosciamo Dias de Los Muertos, una festa tradizionale messicana che celebra la vita dei propri cari, ma non solo: onora anche quella degli animali domestici deceduti.
Tradotto con “Giorno dei Morti”, questo evento si celebra dopo Halloween, dall’1 al 2 novembre, quando si ricordano e si onorano i propri parenti con ofrendas (altari) speciali, sui quali vengono poste le foto di chi non c’è più, i suoi cibi preferiti ed i calaveras, teschi di zucchero candito.
Invece, i propri animali, passati sul Ponte dell’Arcobaleno, si celebrano nella notte del 27 ottobre, quando si ritiene che le anime dei “lomitos” (cani) o dei “michis” (gatti) visitino le proprie case, durante le prime ore del 28 ottobre.
In generale quindi, Dias de Los Muertos, che di fatto inizia il 27 ottobre e termina il 2 novembre, è un ottimo momento per riunirsi con amici e familiari, per ricordare i propri cari defunti, ma anche i propri animali domestici che hanno attraversato il Ponte dell’Arcobaleno.
Ma, secondo me, non è importante avere una data ufficiale per celebrare il Giorno dei Morti per gli animali domestici, bensì ricordarli con amore e gioia in ogni occasione possibile.
Fondamentalmente, al di là della data esatta, l’altare del Giorno dei Morti per cani e gatti dovrebbe riflettere l’amore e l’affetto che proviamo per loro.
Assicuriamoci, quindi, di prenderci un po’ di tempo, per creare un memoriale duraturo per loro e mostrare quanto siano ancora amati.
Ecco alcuni modi per celebrare questa sentita tradizione, pensando ai tuoi animali domestici.
[] Crea un’offerta: Allestisci un altare a casa tua dal 27 al 28 ottobre, con le foto del tuo animale domestico, del suo giocattolo preferito, del guinzaglio e, ovviamente, dei suoi dolcetti e del suo cibo preferiti. Invita parenti e amici, per ricordare insieme il tuo animale domestico con le loro storie preferite.
[] Partecipa a un evento Dias de Los Muertos: Porta i tuoi animali domestici, se possibile, a un evento locale del Giorno dei Morti, o crea la tua celebrazione all’interno della tua comunità. Se il tuo animale domestico lo consente, vestiti per l’occasione e trasforma il tuo cane o gatto nel tuo alebrije, ovvero un animale totemico, che incarna uno spirito-guida.
[] Aggiungi un nuovo membro peloso della famiglia: Anche se non potrai mai sostituire il tuo animale domestico, adottarne o salvarne uno nuovo può aiutarti a riempire un vuoto nel tuo cuore. Quando è il momento giusto, aggiungere un nuovo membro peloso della famiglia può essere un modo meraviglioso per onorare il tuo animale domestico.
[] Crea un album fotografico: Raccogli tutte le tue foto preferite del tuo amato animale domestico e crea un album fotografico speciale per custodirne il ricordo.
[] Pianta un albero commemorativo: Scegli un albero, un arbusto che fiorirà ogni anno, più o meno nello stesso periodo della morte del tuo animale domestico, e piantalo nel tuo giardino o in un parco locale.
[] Dona articoli per animali domestici in onore del tuo pet: Trova un rifugio locale o un’organizzazione di soccorso e dona forniture per animali in memoria del tuo animale domestico.
[] Scrivi una lettera al tuo animale domestico: Scrivi una lettera sincera al tuo animale domestico e condividi insieme i tuoi ricordi preferiti. Puoi anche pubblicarla online o spedirla al luogo di riposo del tuo animale domestico.
[] Fai un tatuaggio commemorativo, che raffiguri il tuo animale.
[] Dona tempo di addestramento ad un rifugio locale: Gli animali con un addestramento comportamentale hanno maggiori probabilità di essere adottati per sempre. Il tempo trascorso con loro sarà un ricordo duraturo per il tuo amato animale domestico.
[] Fai volontariato per aiutare a mantenere puliti i parchi locali per gli altri amanti degli animali domestici: raccogli rami caduti, detriti, spazzatura.
[] Progetta, sviluppa e costruisci un parco giochi per animali domestici: Partecipa all’organizzazione ed alla costruzione del progetto.
[] Fai una donazione ad un’unità cinofila dei Vigili del fuoco locale o alla Polizia, a nome del tuo amato animale domestico: La tua donazione aiuterà ad addestrare gli animali per il salvataggio ed il recupero.
« Un’antica leggenda delle tribù degli Indiani d’America, il “Ponte dell’Arcobaleno”, è rivolta a tutte quelle persone che soffrono per la perdita del proprio amico a 4 zampe ed a tutti gli animali della Terra.
Essa racconta che, quando le nostre bellissime creature ci salutano, attraversano il Ponte dell’Arcobaleno, così chiamato perché è un passaggio dove gli animali aspettano di ricongiungersi ai loro amati umani.
Al di là del Ponte c’è un luogo tranquillo, con vasti campi e colline, dove i cari animali possono giocare, correre e godersi la loro innocenza.
È un posto meraviglioso con erba fresca, con alberi dai grandi rami, ruscelli dove possono abbeverarsi, con tanto cibo gustoso e dove il sole splende sempre ed è pronto a scaldare i nostri amati angeli.
In questo magnifico luogo, tutti gli animali anziani o molto malati possono tornare sani e pieni di energia, come lo erano un tempo. Quelli più anziani torneranno giovani e tutte le cose brutte accadute nella vita verranno cancellate, per lasciare il posto alla felicità di chiunque sia lì.
C’è però, purtroppo, un disagio che accompagna tutti gli abitanti del Ponte dell’Arcobaleno: il ricordo di una persona davvero speciale che hanno dovuto lasciare sulla Terra.
Per questo motivo, mentre tutti corrono e giocano, a volte alcuni di loro si fermano e cominciano ad osservare l’orizzonte. Poi un giorno all’improvviso, uno di loro lascerà il gruppo ed inizierà a correre veloce sull’erba fresca.
Tutti i suoi sensi saranno stimolati, i suoi occhi saranno luminosi e splendenti, il suo corpo tremerà per l’emozione e l’impazienza:
“Ti ha visto, ti ha riconosciuto…”, penserà.
E quando finalmente sarà raggiunto dal suo umano, avrà un abbraccio immenso e niente potrà più separli.
Finalmente, uomo, le tue mani toccheranno nuovamente la testa del tuo grande amico, e dopo tanto tempo starai ancora a fissare i suoi occhi dolci e sinceri.
Quindi attraverserete insieme il Ponte dell’Arcobaleno …»
Dal 22 gennaio 2023, tante persone nel mondo stanno festeggiando il Capodanno lunare, in Occidente popolarmente conosciuto come Capodanno cinese.
Nonostante nell’aggettivo si faccia riferimento alla Cina, questa celebrazione è anche riconosciuta in alcuni dell’Estremo Oriente e in particolare Vietnam, Corea, Mongolia, Singapore, Malesia, Nepal, Bhutan e Giappone (in quest’ultimo riconosciuto ufficialmente fino al 1873).
Da migliaia di anni esistono storie riguardanti miti popolari ed interessanti sul Capodanno cinese, eccone alcune.
Niàn
Tanto tempo fa, nell’antica Cina, viveva una bestia feroce chiamata “Niàn“, che aveva la testa come un leone, ma con un corno affilato, che poteva essere usato per attaccare la sua preda.
Questa creatura viveva in fondo al mare la maggior parte del tempo, salendo in superficie solo l’ultimo giorno dell’anno lunare, per andare a caccia di persone e bestiame da mangiare.
Così quel giorno di ogni anno, la gente mangiava presto, chiudeva ermeticamente il cancello del bestiame e poi fuggiva sulle montagne lontane per evitare di essere mangiata.
Un anno, un vecchio dai capelli argentei si presentò al villaggio, promettendo agli abitanti di scacciare la bestia crudele.
Essi però, troppo spaventati per credergli, fuggirono ugualmente sui monti prima che calasse la notte.
Niàn fece irruzione nel villaggio come al solito e, proprio mentre era pronto a macellare la sua preda e divorarla, all’improvviso si levò un suono dei petardi insieme ai bagliori luminosi.
Il mostro tremava e non osava attaccare, così il vecchio si fece avanti vestito di rosso, cosa che fece impazzire la bestia che, terrorizzata, scappò via.
Il giorno dopo, gli abitanti del villaggio tornarono e trovarono le loro case e il bestiame sani e salvi.
Così, si resero conto che il vecchio era un Essere celeste, venuto per aiutarli.
Egli raccontò loro delle tre “armi” segrete per scacciare Niàn: “oggetti di colore rosso”, “luci intense” e “petardi”.
Da quel momento in poi, l’ultimo giorno dell’anno, la gente metteva distici rossi, appendeva lanterne rosse, faceva esplodere petardi, teneva le luci accese e rimaneva alzata fino a tardi, per tenersi al sicuro da Niàn.
Con il passare del tempo, questa usanza si diffuse in quasi ogni angolo della Cina e prese piede in una delle feste più importanti del popolo cinese, il Capodanno lunare.
Questa leggenda potrebbe aver dato vita alla rituale “Danza del Leone”, una tradizione praticata durante le feste, nella quale si sfila per le strade inseguendo una maschera da leone, che rappresenterebbe il Niàn.
Essa è considerata un rito in grado di scacciare ed esorcizzare gli spiriti cattivi e favorire l’arrivo della fortuna nel nuovo anno.
I distici di Chūn lián
Ogni anno, durante il periodo del Festival di Primavera (Capodanno lunare), quasi tutte le famiglie scelgono un paio di distici da incollare sulla porta, cosa che aggiunge un’atmosfera gioiosa alla festa.
Il distico è una strofa formata da una coppia di versi, solitamente legati da una rima, in questa occasione generalmente scritti su carta rossa, componendo le frasi in maniera tale da avere significati di buon auspicio.
A questo scopo, i versi devono essere posti verticalmente, con il primo a destra e il secondo a sinistra; inoltre alcuni distici hanno anche un cartiglio in alto.
Anticamente, i distici erano incollati su entrambi i lati del telaio della porta e proteggevano non solo da Niàn, ma anche dai demoni che vagavano di notte nel mondo umano in cerca di guai, che poi dovevano tornare negli Inferi all’alba.
Due divinità custodivano l’ingresso, che si trovava sotto un gigantesco albero di pesco e, tutti i demoni che avrebbero danneggiato gli umani durante la notte, sarebbero stati catturati e dati in pasto alle tigri.
Per salvaguardare le loro case, le persone iniziarono a incidere i nomi degli Dei su tavolette di legno di pesco e, mettendoli fuori dalle loro porte, erano così in grado di spaventare i demoni.
Una leggenda narra che un tempo il mondo era popolato da fantasmi.
In esso c’era una montagna con un grande pesco, che si espandeva su un vasto paesaggio.
In cima a questo albero si annidava un gallo d’oro che, ogni mattina quando cantava, faceva ritornare frettolosamente indietro tutti i fantasmi che avevano trascorso la loro serata fuori ad infastidire la gente.
All’ingresso del mondo dei fantasmi sedevano due divinità della porta (门神) su ciascun lato del cancello.
Se si scopriva che un fantasma di ritorno aveva fatto del male la notte prima, sarebbe stato punito dagli Dei della Porta.
Questa è l’origine dei distici che le persone esibiscono durante il Festival di Primavera: si ritiene che abbiano il potere di fermare i mali e la sfortuna.
福 – 到
Nei distici ed un po’ ovunque, capiterà di trovare la parola Fú
(福), che significa felicità o fortuna.
La leggenda dice che, dopo che l’imperatore della dinastia Ming, Zhu Yuanzhang, salì al trono, disse segretamente a tutte le persone che lo avevano aiutato di incollare sulle loro porte, un cartello con la scritta “福”, che significava buona fortuna.
Egli avrebbe fatto uccidere coloro che non avrebbero eseguito questo ordine entro il secondo giorno.
Dopo aver scoperto il piano dell’imperatore, la gentile imperatrice Ma chiese ad ogni famiglia della città, di incollare il cartello prima dell’alba, eliminando così il disastro e, fortunatamente la gente l’ascoltò.
Il secondo giorno, quando l’imperatore ordinò ai suoi soldati di uccidere tutti coloro che non avevano incollato il carattere “福”, gli fu detto che ogni famiglia lo aveva fatto.
Ciò lo fece molto arrabbiare e, quando venne a sapere che una famiglia aveva incollato il carattere al contrario perché analfabeta, divenne così furioso, da ordinare immediatamente l’esecuzione dell’intera famiglia.
L’imperatrice Ma spiegò quindi frettolosamente all’imperatore:
<< “A testa in giù” -倒/ dào- è un omofono di “qui” -到/ dào-. La famiglia deve aver saputo che Vostra Maestà sarebbe passato oggi, quindi hanno messo il carattere ‘福’ sottosopra, che quindi ha preso il significato “la fortuna è arrivata”>>.
L’imperatore accettò la sua spiegazione e non uccise la famiglia. Da quel momento in poi, le persone hanno capovolto il carattere, che è diventato: “到”, che significa “la buona fortuna è arrivata”.
Jiaozi
Data l’importanza del cibo nella cultura cinese, non sorprende che alcuni piatti svolgano un ruolo importante nelle celebrazioni del Capodanno cinese.
I cibi considerati fortunati o portatori di fortuna fanno parte del menu, così come gli ingredienti i cui nomi in cinese suonano simili ad altre parole positive.
Mandarini ed arance vengono distribuiti liberamente durante il Capodanno cinese, poiché le parole per mandarino e arancia suonano rispettivamente come “fortuna” e “ricchezza”; i pomelo si trovano ovunque, poiché la parola cinese per loro suona come il verbo “avere”.
Inoltre, alcuni piatti vengono serviti durante le due settimane di celebrazione in base al loro aspetto fisico: un pollo intero, mangiato durante la stagione del Capodanno cinese, simboleggia l’unione familiare, mentre le tagliatelle non tagliate rappresentano una lunga vita.
Ma un’usanza molto popolare è quella di mangiare gli gnocchi, chiamati anche ravioli, durante il Festival di Primavera, tradizione tramandata dalle dinastie Ming e Qing.
Essi vengono generalmente preparati prima della mezzanotte della sera di Capodanno e mangiati fino a mezzanotte, che è l’inizio del primo giorno del primo mese del calendario lunare Shi, che è l’omonimo di “gnocco”, ed ha il significato di “riunione festiva” e “buona fortuna”.
Infatti, la notte prima del vero Capodanno cinese è chiamata la ‘notte della riunione’.
Per quell’occasione, le persone che sono lontane da casa devono tornare a casa di corsa, anche se si trovano a migliaia di chilometri di distanza.
Il significato di Jiaozi è molto propizio, anche perché questi ravioli hanno la forma di lingotti, e quindi mangiarne durante il Capodanno cinese ha anche il significato propizio di “portare ricchezza e tesori”.
I ravioli cinesi sono un alimento popolare con una lunga storia e c’è un detto tra la gente che dice: “non c’è niente di meglio dei ravioli”.
Secondo “Guǎngyǎ “, un dizionario cinese dell’inizio del III secolo d.C., curato da Zhang Yi durante il periodo dei Tre Regni, a quel tempo esistevano già cibi a forma di mezzaluna chiamati “wontons”, che erano sostanzialmente simili nella forma agli attuali ravioli.
Nelle dinastie del sud e del nord, i wonton avevano “la forma di una falce di luna, ed erano mangiati dal mondo intero”.
Durante la dinastia Qing apparvero nuovi appellativi legati agli gnocchi, come “ravioli”, “dim sum all’acqua” e “pasta cotta”.
Inoltre, c’è anche un detto popolare, secondo cui mangiare ravioli è legato alla creazione di esseri umani da parte di Nǚwā, una divinità femminile della creazione, a metà strada tra l’essere umano di cui conserva la testa e la parte superiore del corpo, e la metà inferiore con sembianze di serpente, pesce o drago.
Quando Nǚwā impastò la terra per creare le persone, le orecchie delle persone non erano facili da congelare a causa del clima gelido.
Per risolvere questo problema, cucì le orecchie e mise l’estremità del filo nelle bocche degli umani.
Successivamente, per ringraziare Nǚwā, la gente modellava l’impasto a forma di orecchie, farcendolo con carne e verdure anziché con il filo.
Tú sū jiǔ
Durante il Capodanno cinese, c’è l’usanza di bere il vino Tusu (屠苏酒), che si riferisce ad una storia in cui si racconta che, duemila anni fa, un’epidemia di tifo colpì una grande famiglia di oltre 200 persone durante la dinastia Han Orientale (25-220).
Nel giro di un decennio, quasi 100 persone persero la vita e, come membro della famiglia, Zhang Zhongjing, conosciuto come ‘santo medico’ dalle generazioni successive, non sapeva cosa fare.
Poco dopo, la peste dilagò ancora una volta nel 22° anno dell’era Jian’an (l’anno 217), tanto che Cao Zhi, un poeta dell’epoca, descrisse la tragica situazione: “ogni famiglia è addolorata per un cadavere, ogni stanza ha grida angosciate“.
Sotto la fame diffusa e il grande lamento, apparve un eroe: Zhang, che regalò ai suoi vicini un sacchetto di ingredienti medicinali, dicendo loro di immergerlo nell’acqua e di berlo il giorno di Capodanno.
Così essi scoprirono che “l’acqua”, divenuto vino, li proteggeva dalla peste.
Questa prescrizione è stata trovata per la prima volta nel Manuale delle prescrizioni per le emergenze di Ge Hong della dinastia Jin (266-420).
Conosciuta come “vino di tusu”, questa ricetta conteneva sette ingredienti della medicina tradizionale cinese: rabarbaro, pepe di Sichuan, atractylodes macrocephala, corteccia di cannella, campanula grandiflora, aconito e salsapariglia.
Buste rosse
Lo scambio di buste rosse contenenti piccoli doni, in cantonese 利是, 利市 o 利事 (Lai shi o Lai see), in cinese standard 紅包 (Hóng bāo) è tipico delle festività per il nuovo anno.
Queste buste contengono sempre e solo denaro, tradizionalmente in forma di monete (oggi si usano più spesso banconote, di valore più elevato), il cui complessivo può andare da pochi a centinaia di yuan. Per tradizione, il numero di monete contenuto nelle buste deve essere sempre pari, in quanto i numeri dispari sono associati con il denaro che si dona in caso di funerali.
Inoltre, poiché in Cina, così come in altri paesi dell’Est asiatico, il numero 4 è considerato di malaugurio, a causa di una sua assonanza con il termine ‘morte’, le buste non contengono mai monete in numero di quattro o multipli; fa eccezione il numero 8, considerato invece di buon auspicio.
Solitamente le buste rosse vengono regalate dalle coppie sposate ai familiari o agli amici più giovani e scapoli; è anche pratica comune per gli adulti donarli ai bambini, anche se talvolta le monete donate nei sacchetti sono di cioccolata.
Un altro termine per definire lo scambio delle buste rosse è Yāsuìqián (壓歲錢), che ha il significato di “denaro di Capodanno”.
Le caramelle del Dio Zàojūn
Zàojūn (灶君), traducibile come Dio della stufa, o Dio della fornace o Dio della cucina, è responsabile dei pasti e dei mezzi di sussistenza delle persone.
È uno degli Dei che interagiscono di più con gli umani e, nel piccolo Capodanno (小年 / xiao nián) prima del “grande” capodanno ufficiale (大年 / dà nián), ritorna nei cieli.
Qui, egli fa rapporto all’Imperatore di Giada (玉帝 Yù dì), raccontandogli come si è comportata ogni famiglia durante l’anno. Successivamente torna sulla Terra per benedire o punire le famiglie, come ordinato dall’Imperatore di Giada.
Questo è il motivo per cui le famiglie preparano caramelle al malto, a forma di zucche e le lasciano fuori di notte.
Le caramelle addolciranno la bocca del dio Zàojūn, il quale quindi non potrà fare altro che lodare la famiglia.
Oppure lo zucchero potrebbe incollargli i denti, impedendogli di dire cose cattive, per permettere alla famiglia di godere di cibo abbondante tutto l’anno.
Běn Mìng Nián e la Maledizione dei 12 anni
Se sei nato nel 2023, forse potresti pensare che l’Anno del Coniglio sia il momento migliore per realizzare i tuoi sogni ed obiettivi ma, purtroppo, in realtà è il contrario.
Nell’Astrologia cinese, l’anno di un segno zodiacale è il più sfortunato per la persona nata in quell’anno, ed è chiamato anche come “Anno di soglia” e ti spiego perché.
Si dice, che ogni dodici anni una persona abbia un anno di cambiamento e riadattamento, che spesso viene associato a un’estrema sfortuna, anche se sarebbe meglio dire “rivoluzione personale”.
Questa maledizione si chiama Běn Mìng Nián (本命年), ovvero la “maledizione dei dodici anni” e, quando una persona arriva al suo particolare anno zodiacale, cosa che accadrà quando avrà 12-24-36-48-60-72-84 ecc anni, la sua vita inizierà a sperimentare alcuni cambiamenti.
Ricapitolando, se il 2023 è il tuo anno e quindi tu compi uno degli anni scritti sopra ecco… dovresti stare attento!
Questa convinzione è profondamente radicata nell’antica Astrologia cinese e si basa sulla posizione delle stelle, che si dice causino conflitti con alcuni segni zodiacali.
Si afferma, che le persone durante il Běn Mìng Nián incontrino (太岁) “Tài Suì “, che sono i 60 leggendari Dei responsabile della fortuna delle persone.
Essi fanno capo all’Imperatore di Giada, che governa il Regno dei Cieli, ed è la divinità più potente tra tutte.
L’Imperatore di Giada è molto impegnato nel mantenere pace, ordine e prosperità nel Regno dei Cieli, e possiede un grande potere che gli permette di governare il Regno Terrestre, cosa che però riesce a fare solo se aiutato dai suoi fidi Generali, i Tài Suì.
Ogni Generale governa, a turno, il Regno Terrestre, esercitando la propria influenza nell’arco di un anno, alla fine del quale verrà sostituito da un suo pari, per ritornare a governare 60 anni dopo.
I Tài Suì hanno diverse caratteristiche, carattere, aspetto ed attitudini, e le loro peculiarità determinano le fortune di ogni mortale durante l’anno.
Quindi, ad ogni Generale Tài Suì, corrisponde un animale dello zodiaco Cinese ed un elemento, tra i cinque del Wu Xing (Fuoco, Acqua, Metallo, Terra, Legno).
I Generali controllano che le persone si comportino in maniera corretta, evitando di fare qualsiasi cosa che possa offendere il Tài Suì nel suo anno, altrimenti la divinità si adirerà e dispenserà enorme sfortuna al malcapitato che ha osato indisporlo.
Inoltre, il Tài Suì sfavorisce anche chi appartiene al segno opposto a quello che lui rappresenta, penalizzando particolarmente chi si vede associato all’elemento del Wu Xing opposto, rispetto a quello del Generale Celeste.
Quindi tenderà a proteggere e favorire chiunque sia nato sotto il segno che egli rappresenta, con particolare attenzione a chi è nato nello stesso segno e possiede il suo stesso elemento del Wu Xing (tra metallo, acqua, legno, terra, fuoco).
La fortuna che porta il Tài Suì può essere utile o tumultuosa e, quando lo hai dalla tua parte, ti godi il mentore, il benefattore ed avrai la fortuna.
Ma quando ti confronti ed affronti il Tài Suì, ogni tipo di difficoltà può manifestarsi per te.
Spiegandomi meglio, il Tài Suì del 2023 occupa l’EST e il settore natale del Coniglio, quindi quest’anno, NON DEVI affrontare l’EST, anche se questa è una delle tue direzioni “fortunate”.
Il suo nome è Generale Pi Shi ed influenza/contrasta i segni del Coniglio, Topo, Gallo, Cavallo, Drago.
Vediamo come.
CONIGLIO: Chi è nato sotto il segno del Coniglio, avrà lo stesso anno zodiacale in conflitto con Tài Suì nel 2023, che è il loro Běn Mìng Nián. Quindi, implica un anno di sfortuna, alcuni problemi di salute minori e saranno inclini a fare alcune cose radicali, a causa della mentalità inquieta. La loro carriera sarà ostacolata da altri e la loro ricerca di denaro non sarà agevole. Coloro che escono in cerca di ricchezza correranno il rischio di perdite finanziarie e anche il loro amore e la loro relazione non andranno bene. Fortunatamente, la stella di buon auspicio di Sui Jia li favorirà segretamente, aiutando i Conigli a risolvere molti disastri. Tuttavia, essi non dovrebbero prenderla alla leggera e devono comunque essere cauti per affrontare ogni tipo di difficoltà. Indipendentemente dal tipo di cose che incontrano, devono rimanere calmi e razionali e non agire mai in modo impulsivo. Inoltre, i Conigli dovrebbero prestare maggiore attenzione alle loro parole e azioni, per non parlare male l’uno dell’altro. Nel 2023, i Conigli dovrebbero indossare una corda rossa come ornamento di buon auspicio, secondo le usanze popolari tradizionali, il che significa buona fortuna e prosperità nel nuovo anno.
TOPO: Le persone nate sotto il segno del Topo tortureranno Tài Suì nel 2023, che è ciò che viene chiamata “punizione maleducata”. Si manifesta nella mancanza di cortesia nel parlare tra di loro e nell’antipatia reciproca, che è il tipo più pericoloso di scontro con il Tài Suì. Questo tipo di tortura implica anche la punizione e le ferite. Quindi, i Topi sono soggetti a multe o controversie contrattuali nel 2023. Colpiti dalle torture di Tài Suì e delle stelle minacciose, i Topi non avranno una fortuna del benessere soddisfacente, addirittura con il rischio di essere inclini al fallimento negli affari. Il motivo principale è che i Topi sono troppo desiderosi di un rapido successo. Nel 2023, i Topi dovrebbero evitare di diventare decadenti e depressi, e dovrebbero cercare di essere gentili con gli altri.
GALLO: Nel 2023, la fortuna complessiva dei Galli non sarà stabile. Come risultato del conflitto con Tài Suì, lo sviluppo generale dei Galli ne risentirà negativamente. Scontro tra Gallo e Coniglio: uno è metallo ed uno è legno nei Cinque Elementi, quindi è difficile per loro rimanere compatibili. Poiché i segni zodiacali si scontrano tra loro, tendono ad essere facilmente ingannati ed istigati da altre persone, ed amici e parenti tendono a rivoltarsi l’uno contro l’altro e le loro relazioni sono rovinate. Fortunatamente, ci sono molte stelle di buon auspicio nella loro vita, che porteranno fortuna ai Gallo e li aiuteranno a sopravvivere con successo a qualche crisi. Tuttavia, i Gallo dovrebbero anche lavorare di più ed essere calmi in tutto. Nel frattempo, dovrebbero anche rimanere vigili in ogni momento e, non importa quello che dicono o fanno, dovrebbero pensarci due volte prima di agire, in modo da evitare di mettersi nei guai a causa di parole ed azioni improprie. In termini di relazione intima, dovrebbero essere più premurosi e comprensivi con i loro partner; in caso di conflitti o controversie, dovrebbero imparare a moderarsi e tollerare, evitando di essere impulsivi.
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CAVALLO: Nel 2023, i nati sotto il segno del Cavallo incontreranno la distruzione di Tài Suì, la quale è in realtà una sensazione di rottura. Di solito non è facile notarlo, ma l’effetto del danno non è insignificante. Inoltre, la maggior parte delle persone nate sotto il segno del Cavallo parla in modo schietto e diretto, e ciò è abbastanza pericoloso, in quanto è molto probabile che si verifichi un disastro. Quest’anno, i Cavallo dovranno sopportare molta pressione nella loro carriera, nella quale saranno soggetti ad incidenti. Poiché sono molto competenti, è molto probabile che incorrano nella gelosia e nelle grinfie di alcuni cattivi. Se vogliono affrontare le difficoltà, devono rimanere modesti e cauti nel lavoro e nella vita, e pensarci due volte prima di agire. Inoltre, dovrebbero prestare particolare attenzione ai loro cambiamenti emotivi. Soprattutto quando hanno a che fare con le persone, dovrebbero imparare a controllare il proprio temperamento, in modo da non incorrere in controversie e problemi.
DRAGO: Le persone nate sotto il segno del Drago danneggeranno Tài Suì nel 2023. La manifestazione principale di ciò, sarà che la personalità diventerà estrema, sarà facile offendere i cattivi ed il loro lavoro sarà instabile. Se il danno è nell’aspetto della collaborazione o della relazione coniugale, tenderanno a essere divisi e separati l’uno dall’altro, schizzinosi nei confronti dei loro partner, ad avere più conflitti e controversie con essi. Quest’anno, i Draghi potrebbero soffrire di infortuni o disabilità, e saranno inclini al fallimento nelle relazioni, e il loro sviluppo professionale non sarà soddisfacente. Se vogliono superare quest’anno senza intoppi, devono mantenere l’entusiasmo e la calma nella carriera, parlare meno e fare di più, e non dovrebbero seguire ciecamente gli altri negli affari e nell’avviare affari, e non dovrebbero arbitrariamente garantire o prendere in prestito grandi somme di denaro. Nelle relazioni, dovrebbero imparare a trattenersi e non dovrebbero chiedere troppo ai loro partner.
In generale, per proteggersi accessori e gioielli possono aiutare, come ciondoli e bracciali, con immagini di buon auspicio.
I gioielli di giada possono essere indossati ovunque sul lato sinistro del corpo, per aumentare la tua fortuna durante questo sfortunato anno.
Però, deve essere un regalo di qualcun altro, non puoi comprare i tuoi gioielli portafortuna.
E, per un ulteriore vantaggio che migliori la fortuna, si consigliano piccole icone del tuo segno zodiacale.
Ma la cosa migliore rimane affrontare il Tài Suì, regolando la direzione di letti, sedili, scrivanie e persino dove si vive e si lavora, dando le spalle al Tài Suì (nordest 30°), nel tentativo di incorrere nella buona fortuna.
Però, la soluzione più popolare è indossare biancheria intima rossa, calze, sciarpa o cinture in vita date dagli anziani, poiché si ritiene che il rosso porti fortuna.
lnfatti, il rosso è visto come una forma di esorcismo e buon auspicio, nozione che risale dall’inizio della storia cinese, poiché il rosso è il colore del sole, del sangue e del fuoco.
Col passare del tempo, questa idea di sostenere il rosso, come un modo per scacciare la sfortuna, non è mai cambiata.
Per millenni, il calcolo del passare del tempo in Cina è stato strettamente collegato all’andamento ciclico della produzione agricola.
La maggior parte della popolazione di questa società agraria ha sempre risieduto nelle zone rurali, mantenendosi direttamente o indirettamente con la lavorazione della terra.
Le varie attività erano organizzate attorno agli eventi necessari per sostenere la vita: arare i campi, seminare, coltivare i raccolti e raccogliere i prodotti.
Pertanto, era necessario poter tenere traccia dei tempi ottimali per l’esecuzione di determinati compiti in quanto, per esempio, se un contadino aspettava troppo a piantare un raccolto, poteva perdere vantaggiose piogge primaverili; se esitava a raccogliere i suoi ortaggi più delicati, poteva perderli al primo gelo.
Fu da questa necessità che nacque il Calendario lunare cinese, il quale fissa le date di tutti gli eventi legati alle festività natalizie.
Conosciuto sia come Calendario agricolo che come Calendario antico, il Calendario lunare è anche chiamato Calendario Xia, perché la leggenda vuole che risalga all’epoca della dinastia Xia (dal XXI al XVI secolo a.C.).
Non essendoci all’epoca sofisticati strumenti astronomici per osservare il regolare crescere e calare della luna, essa stessa era considerata il primo strumento di osservazione celeste.
I contadini potevano misurare il tempo semplicemente registrando le rivoluzioni e le fasi lunari.
Gli antichi sapevano che c’erano circa 29 giorni e mezzo tra i noviluni e che quindi 12 rivoluzioni della luna richiedevano 354 giorni.
Però la stessa data su un calendario di 12 mesi lunari cadeva ogni anno in un periodo stagionale diverso.
Per tenere conto della mezza giornata in più in ogni rivoluzione lunare, i creatori del calendario assegnarono 29 giorni alla metà dei mesi e 30 agli altri, riconciliando le differenze nella misurazione lunare con l’anno solare di quattro stagioni complete, con l’aggiunta di un mese intercalare o extra ogni due o tre anni.
Quindi si ebbe un calendario luni-solare, che in ogni periodo di 19 anni, ha 12 anni con 12 mesi e sette con 13 mesi.
Durante la dinastia Qin (dal 221 al 206 a.C.) il calendario fu ulteriormente suddiviso in 24 periodi di 15 giorni ciascuno, che erano denominati in base ai corrispondenti cambiamenti stagionali, per esempio “Risveglio degli insetti”, “Pioggia di grano”, “Grande calore”, “Discesa del gelo”, ecc.
La data di inizio di ogni periodo è determinata dalla posizione del Sole in uno dei 12 segni dello Zodiaco cinese, rappresentato da 12 animali: Topo, Bufalo, Tigre, Coniglio, Drago, Serpente, Cavallo, Capra, Scimmia, Gallo, Cane, Maiale.
Nel 104 a.C., l’imperatore Wu della dinastia Han (dal 206 a.C. al 220 d.C.) approvò una riforma del calendario, la quale fissava l’inizio dell’anno nel giorno della prima Luna Nuova dopo che il Sole era entrato nell’undicesimo segno dello zodiaco solare, ovvero la seconda Luna Nuova dopo il Solstizio d’inverno.
Ed era anche il primo giorno dell’ “Inizio della primavera”, festa per secoli chiamata popolarmente anche Capodanno (lunare), o letteralmente “Prima mattina dell’anno” Yuán Dàn (元旦), “Inizio del primo mese” (Yuán zheng) o “Primo giorno” (Yuan ri).
Nel 1912, fu fondata la Repubblica di Cina ed il governo adottò ufficialmente il Calendario gregoriano come “calendario pubblico”, con il riconoscimento del 1° gennaio come primo giorno del nuovo anno.
Da quel momento il Capodanno lunare, chiamato più popolarmente Calendario cinese, è stato comunemente noto come “Festival di Primavera“.
Il Capodanno cinese è il festival più importante della Cina ed un evento importante in alcuni altri Paesi dell’Asia orientale.
E’ noto in mandarino come Chūnjié, mentre i Coreani lo chiamano Seollal ed i Vietnamiti lo chiamano Tết .
Questo era tradizionalmente un momento per onorare divinità ed antenati, ed è diventato anche un momento per banchettare e visitare i membri della famiglia.
Quest’anno cade domenica 22 gennaio 2023, dando inizio all’Anno del Coniglio d’acqua, durerà fino al 5 febbraio, lasciando il posto al Festival delle Lanterne.
Invece in Vietnam, il 2023 è l’Anno del Gatto, in quanto questo Paese condivide con la Cina 10 dei 12 segni del calendario zodiacale, onorando il Gatto invece del Coniglio ed il Bufalo invece del Bue.
Bisogna evidenziare che ogni cultura celebra il Capodanno lunare in modo diverso, con vari cibi e tradizioni che simboleggiano prosperità, abbondanza e solidarietà.
In preparazione a questa festività, le case vengono pulite a fondo per liberarle dagli spiriti infausti, che potrebbero essersi raccolti durante il vecchio anno.
La pulizia ha anche lo scopo di aprire spazio alla buona volontà ed alla buona fortuna.
Alcune famiglie eseguono rituali per offrire cibo ed icone di carta agli antenati, altri affiggono carta rossa e striscioni con incisi messaggi calligrafici di buona salute e fortuna, davanti e dentro le abitazioni, e gli anziani distribuiscono buste contenenti denaro ai bambini.
In Cina , tutti i negozi sono chiusi durante i primi cinque giorni del Capodanno cinese, con alcuni che non aprono fino alla fine.
Le persone devono prima fare scorta di provviste per il nuovo anno (年货/ nian huo) e molte iniziano con il Laba Festival.
Il Laba Festival (腊八) segna l’inizio del Festival di Primavera, giorno in cui si tengono cerimonie commemorative per pregare gli antenati e gli dei (come gli dei della porta) per avere fortuna e successo nel raccolto.
Sebbene di natura pagana, il festival si è integrato in religioni come il Taoismo e il Buddismo.
Durante questa festa si mangia il porridge di Laba, che comprende sette tipi di cereali, come fagioli rossi, datteri rossi e riso semigreggio, ed è un piatto che insegna la lezione di essere grati e di non dare per scontato ciò che si ha.
Inoltre, c’è il tofu Laba, i noodles e il riso con chicchi di grano, mentre il pesce è tipicamente incluso come ultima portata di un pasto di Capodanno come portafortuna.
Infatti, nella lingua cinese, la pronuncia di “pesce” è la stessa della parola “surplus” o “abbondanza”.
Inoltre troviamo torte di riso a forma di luna (torta di Capodanno) e gnocchi (Jiǎozi), con la tradizione di infilare una moneta pulita in uno gnocco come portafortuna.
In questo giorno si dovrebbe mangiare anche ghiaccio per prevenire qualsiasi mal di stomaco per tutto l’anno.
Le celebrazioni si concludono con la Festa delle Lanterne, che si celebra l’ultimo giorno dei festeggiamenti di Capodanno, quest’anno il 5 febbraio, con sfilate, balli, giochi e fuochi d’artificio, che segnano la fine della festa.
In Vietnam, le case sono decorate con alberi di kumquat e fiori di pesco, crisantemi, orchidee e gladioli rossi.
Anche qui i membri della famiglia si riuniscono per celebrare il nuovo anno, banchettando con vassoi di cinque frutti per onorare i loro antenati.
Le celebrazioni di Tết possono includere anche ‘bánh chưng’, una torta di riso fatta con fagioli mung, carne di maiale ed altri ingredienti avvolti in foglie di bambù.
Tradizionali sono i bocconcini dolci di snack chiamati ‘mứt tết’ comunemente offerti agli ospiti, fatti con frutta secca o semi tostati mescolati con lo zucchero.
Invece in Corea, le celebrazioni ufficiali del Capodanno lunare furono interrotte dal 1910 al 1945, quando l’Impero del Giappone annesse la Corea e la governò come colonia, fino alla fine della seconda Guerra mondiale.
Nel 1989, ripresero ufficialmente le celebrazioni di Seollal, anche se molte famiglie avevano comunque continuato ad osservare la festa lunare.
La Corea del Nord ha iniziato a celebrare il Capodanno lunare nel 2003 in quanto, prima di allora, il Capodanno veniva ufficialmente osservato solo il 1° gennaio.
I Nordcoreani sono anche incoraggiati a visitare le statue del fondatore Kim Il Sung e di suo figlio Kim Jong Il, durante le vacanze e fornire un’offerta di fiori.
In tutta la Corea, si preparano la zuppa di torta di riso a fette (tteokguk) e un piatto a base di cinque cereali diversi.
E, invece di dare soldi in buste rosse, come in Cina e Vietnam, gli anziani donano i soldi di Capodanno in buste bianche e fantasia.
Tradizionalmente, le famiglie coreane si riuniscono a casa del loro parente maschio più anziano, per rendere omaggio sia agli antenati che agli anziani.
I viaggi sono meno comuni in Corea del nord e le famiglie tendono a celebrare la vacanza a casa.
Ci sono dei tabù per quanto riguarda i rituali per festeggiare il Capodanno lunare e, seguendoli, si avrà sicuramente felicità tutto l’anno.
Per esempio, sono vietate tutte le parole con connotazioni negative, con parole che includono morte, malato, vuoto, dolore, fantasma, povero, rottura, uccisione ed altro ancora.
Tutto ciò per non infastidire te stesso o portare quelle disgrazie su di te e sui tuoi cari.
Non bisogna rompere cose di ceramica o vetro, in quanto interromperà la tua connessione con la prosperità e la fortuna.
Se cade un piatto o una ciotola, avvolgilo immediatamente con carta rossa mormorando frasi di buon auspicio come “suì suì píng ān (岁岁平安), con la quale chiedi pace e sicurezza ogni anno.
Dopo il nuovo anno, getta i frammenti incartati in un lago o in un fiume.
Non utilizzare forbici ed aghi non dovrebbero essere usati, usanza che proviene dai tempi antichi, per dare alle donne una meritata pausa.
Il motivo ufficiale è che gli oggetti appuntiti in generale taglieranno il tuo flusso di ricchezza e successo.
Ecco perché la maggior parte dei parrucchieri è chiusa durante le festività ed il taglio dei capelli è tabù e proibito fino al 5 febbraio, quando tutti i festeggiamenti sono finiti.
Prima del Festival di Primavera, è previsto un giorno di pulizia, per spazzare via la sfortuna, ma durante la celebrazione vera e propria diventa un tabù: pulire o buttare la spazzatura potrebbe spazzare via la buona fortuna.
Però, se proprio devi pulire, assicurati di iniziare dal bordo esterno di una stanza e di spazzare verso l’interno; raccogli tutta la spazzatura e gettala via dopo il 5° giorno.
Per lo stesso motivo, non dovresti fare la doccia il giorno del Capodanno cinese.
Tradizionalmente, più generazioni vivono insieme, in quanto la sposa si trasferisce a casa dello sposo dopo il matrimonio e, naturalmente, festeggerà il Capodanno cinese con i suoceri.
Quindi se lei tornasse dai genitori a Capodanno, significherebbe che ci sono problemi matrimoniali e ciò potrebbe anche portare sfortuna a tutta la famiglia.
Per questo motivo, la coppia deve visitare la famiglia della moglie il 2° giorno, porterà anche i figli, oltre ad un modesto regalo (perché è il pensiero che conta).
A questo proposito, alcuni regali sono proibiti, come gli orologi, che sono i doni peggiori, in quanto la frase “regalo di orologi è un omofono di “rendere i propri ultimi omaggi “.
Poi, mai regalare scarpe, poiché in cinese la parola per scarpe 鞋 suona come la parola per “male” o “sfortuna” 邪.
Durante questa celebrazione, non devi chiedere il rimborso di un prestito, per permettere a tutti la possibilità di festeggiare senza preoccupazioni.
Se bussi alla porta di qualcuno chiedendo il rimborso, porterai sfortuna ad entrambe le parti.
Ma anche prendere in prestito denaro è un tabù, in quanto potresti finire per dover prendere in prestito tutto l’anno.
Cerca di non prendere medicine durante il Capodanno lunare, per evitare di ammalarti tutto l’anno.
Naturalmente, se sei malato cronico o contrai una malattia grave ed improvvisa, la salute immediata dovrebbe comunque venire prima di tutto.
Inoltre, evita di litigare e piangere, a meno che non sia proprio necessario, e se un bambino piange, non rimproverarlo, tutti i problemi devono essere risolti pacificamente.
In passato, i vicini andavano a fare da pacificatori per qualsiasi discussione che si verificava, per garantire un percorso sereno nel nuovo anno.
C’è l’usanza di benedire le persone per il nuovo anno (拜年/ bài nián), ma il destinatario deve prima alzarsi dal letto, altrimenti sarà costretto a restarci per tutto l’anno.
Però, non dovresti dire a qualcuno di svegliarsi e, se non vuoi essere disturbato o comandato per tutto l’anno, fattelo dire, approfittane e dormi!
Un’altra tradizione bene augurante risale alla dinastia Song (960–1279 d.C.), quando tutti sfoggiavano i loro vestiti nuovi mentre visitavano gli amici il giorno di Capodanno.
Nel periodo repubblicano (1912-1949), i giovani dovevano indossare bei vestiti nuovi quando rendevano omaggio agli anziani.
Tutto ciò in quanto il Capodanno lunare è un momento di cambiamento e nuovi inizi e ogni attività durante il Festival di Primavera ha lo scopo di rimuovere il vecchio ed accogliere il nuovo.
Bisogna dimenticare le disgrazie ed essere pronti per la fortuna, oltre al fatto che i vestiti nuovi sono di buon auspicio e possono proteggere dagli spiriti maligni.
In passato, come scrivevo prima, la Cina era una società agricola, in cui c’era solo un raccolto all’anno al nord e due o tre al sud.
Quindi, durante tutto l’anno, le persone risparmiavano a più non posso e, arrivato il Capodanno, potevano finalmente concedersi il lusso di nuovi vestiti.
Tra gli abiti tradizionali del Capodanno lunare, troviamo l’abito Tang (唐装/ táng zhuāng) in onore dell’abbigliamento della dinastia Tang.
L’edizione moderna prevede una giacca che unisce la giacca da uomo (dinastia Qing) e l’abito occidentale e, se sei un fan delle arti marziali cinesi, potresti aver visto questo tipo di abbigliamento nei film di Jackie Chan, a cui piace particolarmente indossarli.
Ha il collo rialzato e i revers dritti, presenta nodi tradizionali cinesi (bottoni ad alamari) e solitamente è di broccato.
Poi c’è il Qipao (旗袍/ qí páo), entrato nella cultura cinese tradizionale durante la dinastia Qing.
Naturalmente lo stile attuale è molto diverso da quello originale, iniziato come un abito tradizionale con tagli dritti e larghi, intricati disegni ricamati nel tessuto.
In seguito, attraverso la colonizzazione, il Qipao fu occidentalizzato, oscillando tra lungo e corto, attillato e largo, ma continuando ad avere il colletto rigido e dritto, i bottoni con gli alamari, e disegni ricamati che includono fiori, uccelli e fenici.
Oggi, il Qipao è solitamente molto aderente e le aperture possono iniziare in alto dalla coscia.
Il Cheongsam” (长衫/ cháng shān) è solitamente usato per riferirsi al Qipao delle donne, significa letteralmente “camicia/vestito lungo”, è ampio ed oggi viene indossato dagli uomini.
È una versione modificata dell’abbigliamento della dinastia Qing ed era un abbigliamento formale durante il 1900.
Il taglio per il bavero laterale simboleggia ricchezza e prosperità, e la lunghezza del Cheongsam rappresenta lo status, poiché gli abiti più lunghi non sono adatti al lavoro fisico.
Per questo motivo, in epoca repubblicana era l’abbigliamento degli studiosi istruiti.
Invece, l’abbigliamento tradizionale fino alla dinastia Qing è l'”Hanfu” (汉服/ hàn fú) che significa “abbigliamento dell’etnia Han”.
Esso comprende innumerevoli tipi e varianti, ma generalmente è una camicia ed una gonna.
La camicia ha i revers incrociati e le maniche lunghe e larghe, mentre la gonna è lunga e talvolta inizia sopra il seno.
L’Hanfu della dinastia Tang influenzò il Kimono giapponese, mentre la dinastia Ming influenzò l’Hanbok coreano.
Sicuramente questo è l’abbigliamento più elegante ed accattivante, da indossare durante il Capodanno lunare.
Ma la cosa importantissima e fondamentale, è quella di usare il colore rosso, in quanto è il colore migliore per l’occasione.
Stai lontano dal bianco e nero, poiché sono sfortunati e negativi.
万事如意
Một mùa xuân mới đã đến, con kính chúc ba mẹ luôn khỏe mạnh, hạnh phúc bên chúng con và đón một năm mới an lành, sung túc và tràn ngập hạnh phúc.
하늘이 컬러 화면을 보일 때, 박동이 진동으로 조정될 때, 웃음이 화음으로 설정 될 때, 안테나가 텔레파시에 내장 될 때, 우정이 시공간으로 설정 될 때, 전파가 행복한 신호로 변환 될 때, 새해 인사를 받아들이십시오!
Le civiltà di tutto il Mondo celebrano l’inizio di ogni nuovo anno, da almeno quattro millenni.
Oggi, la maggior parte dei festeggiamenti di Capodanno inizia il 31 dicembre, l’ultimo giorno del calendario gregoriano, e continua fino alle prime ore del 1 gennaio.
Le tradizioni comuni includono la partecipazione alle feste, il consumo di cibi speciali di Capodanno, i propositi per il nuovo anno e la visione di fuochi d’artificio.
Le culture antiche stabilivano il Capodanno, basandosi direttamente sui fenomeni astronomici come Solstizi ed Equinozi, o sui cicli delle attività agricole umane, come ad esempio prima della semina, dopo il raccolto, che si riferiscono anch’essi al ciclo dell’anno solare.
Entrambi gli approcci avevano quindi una base cosmica, così come il nostro Capodanno, fissato subito dopo il Solstizio d’inverno, quando il Sole ha invertito il suo declino e sta diventando notevolmente più luminoso.
I primi festeggiamenti registrati in onore dell’arrivo di un nuovo anno risalgono a circa 4000 anni fa, nell’antica Babilonia, dove la prima Luna Nuova dopo l’Equinozio di primavera, annunciava l’inizio di un nuovo anno.
In quell’occasione, si celebrava un’enorme festa religiosa chiamata Akitu (dal sumero = orzo, che veniva tagliato in primavera), che prevedeva un rituale diverso in ciascuno dei suoi 11 giorni.
Oltre al nuovo anno, Atiku celebrava la mitica vittoria del dio del Cielo babilonese Marduk sulla malvagia dea del mare Tiamat, oltre al segnare il periodo in cui veniva incoronato un nuovo re, o in cui veniva simbolicamente rinnovato il mandato divino dell’attuale sovrano.
Gli antichi Egizi celebravano un capodanno religioso, simbolico e reale, alla fine dell’inondazione del Nilo, quando poteva iniziare la semina dei campi.
Questa emersione annuale della terra dalle acque alluvionali era responsabile del mito della creazione egiziana, in cui un tumulo primordiale emergeva dalle acque primordiali del caos.
Quello era il giorno che segnava la creazione, e così la fine dell’inondazione annuale, con l’inizio della stagione della semina, divenne il capodanno religioso.
Qualche giorno prima di Capodanno si teneva il festival Khoiak, in cui Osiride veniva sepolto sottoterra (alludendo alla semina dei semi) e poi si innalzava un pilastro, a simboleggiare la sua risurrezione e la crescita della vegetazione.
Questo rituale avrebbe assicurato il benessere all’Egitto durante l’anno a venire.
Inoltre, a Capodanno si teneva una celebrazione reale chiamata festa di Nehebkau, dal nome del dio la cui magia aveva determinato questa manifestazione annuale.
Per gli antichi Greci, il capodanno ad Atene era un evento politico e festivo durante la prima Luna nuova, dopo il Solstizio d’estate, considerato il compleanno della città e prevedeva gare atletiche.
Nei giorni precedenti si tenevano alcune feste preparatorie per diverse settimane, che servivano a purificare la comunità, e che includevano un rituale del capro espiatorio (Targelia), la purificazione rituale della statua cittadina di Atena (Plynteria), un rituale per placare gli spiriti maligni ed i fantasmi per l’anno successivo (Arrephoria) e due feste di dissoluzione (Skirophoria e Kronia).
Nell’antica Israele, invece, si celebrava una festa di Capodanno dopo il raccolto autunnale, la “Festa della Raccolta”, in cui le persone costruivano capanne frondose nei vigneti, dove avrebbero festeggiato.
In seguito, questa festa fu trasformata nella “Festa delle Capanne” (Sukkot) a Gerusalemme, le quali indicavano l’Esodo e gli Ebrei che vivevano in tende (capanne) nel deserto.
Il festival prevedeva vari rituali di purificazione per diversi giorni, che precedevano il Giorno dell’Espiazione (Yom Kippur), culminando nel famoso rituale del capro espiatorio.
Infine, i Romani celebravano un Capodanno tradizionale il 1 marzo e un nuovo anno civile il 1 gennaio.
Gennaio, e quindi il nuovo anno, infatti prende il nome da Giano, un antico dio italico delle transizioni, che vedeva nel futuro e nel passato.
Per questo motivo, esso era rappresentato con due facce che guardano avanti e indietro, a significare anche consapevolezza.
Giano presiedeva al Capodanno e ad altri eventi di transizione (matrimoni, nascite e morti, viaggi, scambi, ecc.), ed era anche un dio di presagi ed auspici, oltre a scongiurare il male.
Il suo nome significava “porta”, proprio perché custodiva le porte del Cielo.
Il Capodanno più tradizionale del 1° marzo, invece, si svolgeva in modo molto simile a quello greco, con una serie di feste di purificazione preparatorie nel mese precedente, chiamate Febronia.
Queste feste includevano la placazione dei fantasmi degli antenati (Parentalia), sacrifici e altri rituali per scacciare gli spiriti maligni (Lupercalia e Feralia) e la purificazione della comunità (Regifugium).
Lo stesso Capodanno era una festa in onore di Marte, da cui prende il nome marzo, con la cura del fuoco delle vestali, l’allestimento con l’alloro, una danza militaristica dei sacerdoti, una processione per la città e infine un elaborato banchetto; ma si onorava anche Giunone che, nel suo ruolo di dea del parto, rappresentava la nuova vita (Matronalia).
In definitiva, nel pensiero e nella mitologia più antichi, ciò che finiva e ricominciava a Capodanno non era altro che il Cosmo stesso: se lo stesso Cosmo continuava in modo lineare, non ci sarebbe stata tale ripetizione.
Il nuovo anno, quindi, non era semplicemente un memoriale della creazione, ma un rinnovamento annuale del Cosmo.
Pertanto, la fine di ogni vecchio anno era caratterizzata dal caos, che era indesiderabile, persino malvagio.
Il Capodanno, praticamente, è stato il primo esempio del “mito dell’eterno ritorno“, e così i rituali del nuovo anno non tanto commemoravano o rievocavano la creazione, quanto la replicavano o la ripetevano nell’esperienza dei partecipanti.
La gente guardava indietro all’anno appena finito, in termini di tutte le cose brutte che si erano accumulate durante il suo corso, che dovevano essere eliminate, all’arrivo del nuovo anno.
A questo punto, poiché il caos del vecchio anno doveva essere eliminato per far posto al nuovo anno, si eseguivano dei rituali, per la purificazione dell’ambiente, dei luoghi sacri, delle comunità di persone ed individui, tra cui:
♦ Spazzare e pulire i templi
♦ Pulire le statue di culto delle divinità principali
♦ Usare il fuoco per bruciare il male e spaventare gli spiriti maligni
♦ Usare gli incensi o incensieri, per produrre fumo che purifica l’aria
♦ Fare sacrifici di animali, per purificare i luoghi ed espiare il male, oltre a placare le divinità che potrebbero allontanare il male e tenerlo lontano
♦ Rituali del capro espiatorio per portare via il male che si era posato sulla comunità durante l’anno vecchio
♦ Sollevare un frastuono (soprattutto rumori sferraglianti e sbattenti) per spaventare gli spiriti maligni e i fantasmi
♦ Spalmare porte e stipiti con sostanze particolari, o appendervi sopra certi tipi di piante, che tengono lontani gli spiriti maligni
♦ Nel caso di individui, confessione dei peccati, lavaggio e privazioni come il digiuno.
Durante questo periodo, ci si avvicinava maggiormente alle divinità e si possedeva una maggiore capacità di vedere ed influenzare il futuro, quindi questo era un momento di presagio e divinazione.
Anche gli spiriti maligni ed i fantasmi erano più attivi in questo periodo e, quindi, dovevano essere placati e/o scacciati, per far posto a un nuovo anno di successo.
In Europa, spesso tutto ciò si trasformava in riti, durante i quali si organizzavano combattimenti o altre gare tra squadre avversarie, che rappresentavano il bene e il male, con il bene che vinceva sempre.
Tutti questi schemi hanno influenzato il Capodanno, creando e tramandando dei rituali, fino ai nostri giorni.
Tra le varie tradizioni di Capodanno, in Spagna e in molti altri Paesi di lingua spagnola, le persone mangiano una dozzina di acini d’uva, che simboleggiano le loro speranze per i mesi a venire, proprio prima di mezzanotte.
In molte zone del mondo, è di buon augurio un piatto di lenticchie, che si pensa assomiglino a monete e preannunciano il futuro successo finanziario.
Nel sud degli Stati Uniti, stessa simbologia riguarda i fagioli con l’occhio.
Poiché i maiali rappresentano il progresso e la prosperità in alcune culture, appaiono sulla tavola di Capodanno a Cuba, Austria, Ungheria, Portogallo, Italia (sotto forma di zampone e cotechino).
In Messico, Paesi Bassi e Grecia, si preparano torte e pasticcini a forma di anello, che segnano l’anno che è tornato al punto di partenza.
Invece, in Svezia e Norvegia a Capodanno viene servito il budino di riso con una mandorla nascosta all’interno: chi la troverà, avrà 12 mesi di fortuna.
Dal 1907, quasi ogni anno negli Stati Uniti, a New York city c’è la tradizione più iconica di Capodanno, ovvero il lancio di una palla gigante a Times Square allo scoccare della mezzanotte, davanti a milioni di persone di tutto il Mondo che assistono all’evento.
All’inizio, la palla era un globo di ferro e legno di più di 300 kg, oggi è una sfera dai motivi luminosi di circa 4 metri di diametro e del peso di quasi 5 tonnellate.
In quasi tutto il Mondo, si è ritualizzato un periodo di dissoluzione (caos) alla fine dell’anno vecchio, bevendo molto appunto la sera della vigilia, con i festeggiamenti che possono continuare il giorno di Capodanno, con l’idea di dare un vero benvenuto e celebrare con successo il nuovo anno.
C’è la tradizione di suonare i corni, sparare botti, suonare le campane e fare altri rumori alla vigilia di Capodanno, sempre per dare il benvenuto al nuovo anno, usi che derivano dall’antico rituale di fare baccano, per spaventare gli spiriti maligni e i fantasmi.
Un’altra usanza è quella di fare nuovi propositi per il nuovo anno, che deriva dall’antica nozione che il Capodanno sia un momento limite per presagi e divinazioni, che rende anche più possibile determinare il proprio futuro.
E poi esiste la convinzione che i bambini nati di Capodanno siano più “speciali”, tradizione che ha radici nelle feste antiche come le Matronalia romane, in cui Padre Tempo (una personificazione del tempo, solitamente raffigurato come un uomo anziano con la barba, o le ali, vestito con una tunica e con in mano una falce ed una clessidra), che rappresenta il vecchio anno morente, viene sostituito da una nuova vita.
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Nelle diverse culture di tutto il Mondo, vi sono personaggi o creature che, secondo le leggende, potrebbero venire a trovare i bambini.
Ma probabilmente, non tutti sanno che, oltre a Babbo Natale, le Renne e la Befana, possano esserci creature non proprio ‘simpatiche’… e che si presentino ai bambini, a seconda che siano stati cattivi o buoni.
Vediamone alcune.
Krampus
Krampus è una creatura mitica, spesso raffigurata con le corna e una faccia simile a un demone.
Secondo il mito, probabilmente ebbe origine in quelle che oggi sono la Germania e l’Austria, ed era una creatura che puniva i bambini che si comportavano male.
Esso era chiamato anche Klaubauf, Toife, Toifi o Toifl (= simile al diavolo), e solitamente appariva la sera del 5 dicembre, chiamata “Krampus Nacht” o “Krampusnacht”(Notte del Krampus), quindi poco prima della festa di San Nicola il 6 dicembre.
In sostanza, Krampus era il ‘poliziotto cattivo’ e Babbo Natale (Santa Claus) era il ‘poliziotto buono’.
Krampus spesso prendeva di mira i bambini che si comportavano male, colpendoli con un rametto di nocciolo, betulla o noce americano (usato anticamente per la fustigazione) o addirittura rapendoli in un cesto.
Se i bambini, invece, fossero stati “bravi”, non sarebbero stati rapiti o colpiti e si sarebbero svegliati il sesto giorno di dicembre, con i regali di Babbo Natale.
Questa figura è molto popolare in Austria e Germania, dove apparve ai tempi dell’Illuminismo ed era usata “come strumento educativo, per insegnare ai bambini l’obbedienza e la disciplina”.
In Italia, troviamo i Krampus a Tarvisio e Pontebba (in provincia di Udine) e a Dobbiaco, Vipiteno e Bressanone (in provincia di Bolzano).
Jólakötturinn
Jólakötturinn, ovvero il “Gatto di Yule“, è un mostruoso felino che insegue tutta l’Islanda, alla ricerca di coloro che non indossano vestiti nuovi alla vigilia di Natale.
Dopo aver trovato un’anima così povera, il Gatto di Yule non ha pietà e mangia l’umano, prima di riprendere la caccia agli altri.
Quindi, il Natale non è solo il momento dei regali, dei biscotti e dell’allegria natalizia, ma anche il periodo di caccia del micidiale felino islandese.
Questo gatto nero gigante e soffice torreggia sugli edifici, vagando per la campagna innevata alla ricerca di vittime umane, che devono ancora ricevere vestiti nuovi prima di Natale.
Mentre oggi per i bambini, ricevere vestiti per Natale potrebbe essere l’equivalente di ottenere carbone, era completamente diverso durante il Medioevo in Islanda.
In passato, tutti i membri della famiglia avevano il compito di svolgere lavori legati alla produzione della lana, poiché l’unica cosa che una famiglia poteva permettersi per Natale erano i vestiti di lana come regali, e ciò era possibile solo se tutti completavano i propri compiti in tempo.
Nacque così la leggenda di Jólakötturinn, per spaventare i bambini e gli adulti pigri, affinché portassero a termine il loro lavoro.
Quindi, Jólakötturinn non era un gattino amichevole, bensì sbirciava dalle finestre alla ricerca di bambini che non avevano ricevuto i loro preziosi vestiti, durante la notte di Natale, per mangiarseli.
Frau Perchta
Frau Perchta è molto nota nelle regioni alpine della Germania meridionale e dell’Austria, ma anche conosciuta nel Nord America.
Frau Perchta, chiamata anche Berchta, Bertha, Spinnstubenfrau, Spinning Room Lady, è spesso raffigurata con un naso a becco fatto di ferro, vestita di stracci, forse con in mano un bastone, e generalmente assomiglia a una vecchia decrepita.
Ma non fatevi ingannare, questa vecchia megera ha un potente colpo e porta un lungo coltello nascosto sotto la gonna.
Questa creatura ama in particolare la filatura, e l’ordine domestico in generale, quindi è piuttosto giudicante sullo stato della tua casa, nonostante si vesta di stracci.
La leggenda narra che faresti meglio a filare tutto il tuo lino entro la dodicesima notte (6 gennaio), “poiché quando il periodo natalizio finisce, bisogna allestire il grande telaio verticale, momento in cui devi avere abbastanza filo per iniziare la tua tessitura”.
E qual è la punizione di Frau Perchta per quelle signore pigre che non hanno finito di tessere?
In Germania, Austria e Svizzera, c’erano numerosi racconti di Frau Perchta che calpestava e persino appiccava fuoco alle fibre filate a metà.
Mentre se la si irritava, per esempio non filando tutto il lino, o lasciando la casa in un disastro totale (questa dea/strega domestica odia una casa disordinata), o non lasciandole nemmeno la tradizionale ciotola di porridge per lei, ecco allora che la sua furia si sarebbe estesa ben oltre, facendola intrufolare nella tua camera da letto, sventrarti e sostituire le tue viscere con sassi e paglia…
Alcune leggende equiparano Frau Perchta alla leggenda della Caccia Selvaggia, e dicono che vola attraverso il cielo notturno assistita da un esercito di anime perdute, incluso il Perchten dall’aspetto demoniaco, il suo esercito di servi che sono visivamente quasi indistinguibili da Krampus.
L’unico modo per distinguerli è che Krampus cavalca alla vigilia di San Nicola, mentre i Perchten lo fanno più verso l’Epifania e gli ultimi tre giovedì prima di Natale, noti anche come notti di Berchtl o notti di Knocking.
Nel suo esercito della notte ci sono anche le anime dei bambini non battezzati e, secondo la leggenda, se nelle notti di Berchtl senti il vento e il tuono che ruggiscono e rimbombano tra le montagne, senti davvero i suoni di Perchta che guida la Caccia Selvaggia.
Un altro dei nomi di Frau Perchta è Holle, una dea dell’inverno, il cui nome significa “splendente”, per cui è associata con l’Epifania, la “Notte splendente” su cui brillava la stella di Betlemme.
Quindi, la doppia natura di Perchta si esprime nel fatto che ci sono sia Perchten “malvagi” o “brutti”, che Perchten “graziosi”, e potresti trovarli entrambi in una tipica corsa “Perchtenlauf” o Perchten nelle regioni alpine d’Europa.
Hans Trapp
Il terrificante Hans Trapp è forse il peggiore di tutti!
La leggenda di Hans Trapp, lo spaventapasseri di Natale, è ben nota nelle regioni francesi dell’Alsazia e della Lorena.
Secondo la storia, visse nel 1400 ed era un uomo ricco, potente e spietato, temuto dal popolo dell’Alsazia.
La sua sete di potere era così grande, che scese a patti con il diavolo per aumentare il suo potere e il suo status.
Venuto a conoscenza di ciò, il Papa stesso scomunicò Trapp, dopodiché fu bandito dall’Alsazia e le sue ricchezze e terre confiscate.
Ma tutto ciò non è niente in confronto a ciò che avvenne dopo…
Trapp si ridusse a costruire una casa di fortuna tra le montagne della Baviera in Germania, e qui continuò a rimuginare, peggiorando i suoi desideri malvagi, sviluppando addirittura un desiderio ardente di provare il gusto della carne umana.
Alla fine, divenne il temuto ‘spaventapasseri natalizio’: adornato di paglia come travestimento, aspettava una vittima su strade solitarie.
Un giorno, un ragazzo di circa dieci anni si imbatté nel suo cammino e Trapp lo pugnalò ferocemente con un bastone affilato.
Con il corpo al sicuro nella sua tana, Trapp lo tagliò a pezzi e lo arrostì ma, prima che potesse mangiarlo, fu colpito da un fulmine divino ed ucciso.
Oggi, i bambini cattivi vengono avvertiti che lo spirito di Hans Trapp indugia e che potrebbe visitarli travestito da spaventapasseri, se non si ravvedono.
Potresti pensare che, alla fine, si tratti solo di un altro “uomo nero” con una spaventosa storia, ma niente di più.
Purtroppo, però, sembra proprio che la storia s’ispiri all’incredibile storia vera di una persona reale!
Kallikantzaroi
I Kallikantzaroi, chiamati anche Kalikantzaroi, Kalkatzonia, Kalkania, Kalitsanteri, Karkantzaroi, Skalikantzeria, Skantzaria, Tzogies, sono goblin, elfi o gnomi greci dispettosi.
Vengono alla superficie della Terra durante i dodici giorni di Natale dalla fine di dicembre, quando il sole non si muoverà più, fino al sei gennaio, il giorno dell’Epifania, in cui causano ogni sorta di guai.
Questi dodici giorni sono conosciuti anche come Solstizio d’inverno, celebrato nell’antica Grecia nel mese di Poseidone e in epoca medievale, Yule o Yuletide.
Per il resto dell’anno vivono al centro della Terra, dove trascorrono il loro tempo usando una grande sega per abbattere l’Albero del Mondo, o L’Albero della Vita, che sostiene il Mondo.
I Kallikantzaroi sono piccoli, neri e maschi, per lo più ciechi, con lunghe code nere.
Parlano con un balbettio e mangiano piccole creature come vermi, lumache e rane.
Escono solo di notte ed hanno paura del sole, del fuoco e dell’acqua santa.
Entrano nelle case attraverso le finestre, giù per i camini, attraverso i buchi delle serrature e qualsiasi fessura che possano trovare, nei muri e intorno alle porte e, una volta dentro, causano il caos.
Ma piuttosto che essere considerati demoni malvagi, sono considerati birichini e stupidi.
Grýla
Grýla, nella mitologia islandese, è un mostro orribile e una gigantessa che vive nelle montagne dell’Islanda.
La maggior parte delle storie raccontate su Grýla avevano lo scopo di spaventare i bambini per farli dormire, ed è ciò che è successo per secoli.
Questa tradizione fu interrotta nel 1746, quando fu approvata una disposizione pubblica che proibiva questa pratica, per evitare di traumatizzare ulteriormente i bambini.
Grýla non era direttamente collegata al Natale fino al XVII secolo, quando diventò la madre dei ragazzi di Yule.
Adora mangiare il brodo umano, fatto di bambini, tipicamente quelli cattivi e vive in una grotta nei campi di lava di Dimmuborgir, tra le montagne dell’Islanda, con la sua famiglia che comprende suo marito, un pigro troll di nome Leppaluoi, i suoi tredici figli, conosciuti come Jólasveinar o Yule Lads e il suo diabolico gatto.
I ragazzi di Yule sono molto dispettosi e rubano dalle case vicine e molestano anche le persone, per lo più contadini.
Essendo una donna malvagia, ha caratteristiche orribili come zoccoli, corna, grandi orecchie, viso rugoso, naso e coda prominenti.
Ha un aspetto complessivamente brutto, che è reso ancora più spaventoso dai suoi capelli neri e caotici poco attraenti, che di solito sono coperti da una sciarpa o un cappello.
Porta un grosso sacco per riporre i bambini rapiti.
Si dice che abbia un acuto senso dell’udito, ha la capacità di rilevare i bambini che si comportano male tutto l’anno.
Durante il periodo natalizio, viene dalle montagne per cercare nelle città vicine il suo pasto.
Esce dalla sua caverna e va a caccia dei bambini, che divora come la sua merenda preferita.
Il suo piatto preferito è uno stufato di bambini birichini ed ha un appetito insaziabile.
Grýla appare in molte canzoni, poesie, storie ed opere teatrali, in alcune delle quali, muore verso la fine.
Belsnickel
Il Belsnickel è un ragazzo rumoroso e irascibile, vestito di pellicce e con in mano un fascio di rami di betulla, che visita i bambini nelle settimane prima di Natale, chiedendo se sono stati bravi o cattivi durante l’anno.
È una creatura del folklore della regione del Palatinato, nella Germania sudoccidentale, portata in America da immigrati tedeschi, che divennero noti come gli Olandesi della Pennsylvania. La tradizione è persistita nelle regioni olandesi della Pennsylvania negli Stati Uniti e si è diffusa un po’ nella cultura più ampia, in particolare con le organizzazioni, che celebrano lo stile di vita rurale nel periodo natalizio.
Il Belsnickel, conosciuto anche come Kriskinkle, Beltznickle, Pelsnichol (e talvolta come la donna di Natale), ha avuto origine come uno dei vari compagni e servitori di San Nicola (Babbo Natale) nel folklore dell’Europa di lingua tedesca, tra cui c’è anche Knecht Ruprecht.
Alcuni vedono il Belsnickel come una fusione tra San Nicola e Krampus, un mezzo demone mezzo capra con le corna, che durante il periodo natalizio punisce i bambini che si sono comportati male.
Esso si veste con abiti strappati, laceri e sporchi sormontati da un mantello di pellicce assortite, a volte ornato con pezzetti di fogliame, corna di cervo e altre decorazioni naturali.
Sulla testa incorniciata da lunghi capelli arruffati e una barba ispida, indossa un berretto di pellicce e più corna di cervo e, spesso, indossa una maschera spaventosa.
Visita da solo le case dei bambini in tutta la comunità e, il primo indizio del suo avvicinamento è il picchiettio all’esterno delle finestre da parte dei rametti di betulla portati dal Belsnickle, mentre scivola nell’oscurità appena fuori casa.
Poi, all’improvviso, la porta si spalanca e lui si precipita in casa, minacciando all’istante i bambini con la sua voce roca, i movimenti a scatti e le domande indagatrici.
Interroga i bambini sulla loro relativa cattiveria o gentilezza, se sono stati gentili con i loro fratelli e sorelle, se hanno svolto le loro faccende senza lamentarsi, se sono stati rispettosi dei loro nonni, hanno pulito le loro stanze, ecc.
I bambini che non possono documentare il loro buon comportamento sono preoccupati dalla minaccia di uno o due schiaffi con il fascio di bastoncini di betulla, che il Belsnickel porta in una mano.
Invece, coloro che si sentono sicuri nel raccontare le loro buone azioni possono aspettarsi dei dolcetti dalla borsa che Belsnickel stringe nell’altra mano.
Quelle prelibatezze generalmente includono piccole torte, caramelle e noci.
Jólasveinar
Gli Jólasveinar, “ragazzi di Yule” o “ragazzi di Natale”, sono 13 personaggi, che fanno a turno visitando i bambini nelle 13 notti che precedono la vigilia di Natale.
I bambini mettono una delle loro scarpe sul davanzale della loro stanza, in ognuna di quelle notti e, per quelli che si comportano bene durante quel giorno, gli Jólasveinar lasceranno caramelle o un piccolo regalo, ma quelli che si comportano male, possono aspettarsi una patata marcia.
Gli Jólasveinar fanno parte del folclore natalizio islandese, che raffigura personaggi di montagna e troll, che vengono in città durante il periodo natalizio.
I genitori dei ragazzi di Yule sono Grýla (madre) e Leppalúði (padre), di cui ho appena scritto precedentemente.
Tradizionalmente, gli Jólasveinar si comportavano come ci si aspetterebbe dai troll e hanno ricevuto i loro nomi, per descrivere il loro comportamento malizioso: per esempio, Hurðaskellir, a cui piace sbattere le porte rumorosamente, Þvörusleikir a cui piace rubare cucchiai non lavati con tracce di cibo e leccarli per pulirli ecc.
Gli Jólasveinar sono generalmente raffigurati mentre indossano abiti “tradizionali” da contadino, lana e pelli di pecora, ma a volte vengono mostrati con indosso il costume tradizionalmente indossato da Babbo Natale, specialmente in occasione di eventi per bambini.
Le storie dei ragazzi di Yule sono apparse per la prima volta nel XVII secolo, ma all’inizio del XX secolo la tradizione dei 13 ragazzi è cambiata, e hanno preso le abitudini di fare regali come i loro colleghi stranieri.
Ora, i bambini islandesi hanno ricevuto con ansia il loro arrivo, e stanotte arriverà Kertasníkir, il Ladro di Candele, l’ultimo Jólasveinar.
Egli si tratterrà fino al 6 gennaio, per poi ritornare a casa.
La sua specialità è quella di inseguire i bambini, per rubare le loro candele (che una volta erano commestibili, fatte di grasso).
I bambini spesso mettono una candela per lui nella loro scarpa che è alla finestra, e ricevono da lui qualche regalo in più per ricompensa.
Questo è l’elenco completo degli Jólasveinar:
12 dicembre – Stekkjastaur (Disturba Pecore)
13 dicembre – Giljagaur (Ruba Latte)
14 dicembre – Stúfur (Il Tozzo)
15 dicembre – Þvörusleikir (Lecca Cucchiaio)
16 dicembre – Pottaskefill (Raschia Pentole)
17 dicembre – Askasleikir (Lecca Ciotole)
18 dicembre – Hurðaskellir (Sbatti Porta)
19 dicembre – Skyrgámur (Mangiatore di Skyr, formaggio molle olandese)
20 dicembre – Bjúgnakrækir (Acchiappa Salsicce)
21 dicembre – Gluggagægir (Il Curiosone)
22 dicembre – Gáttaþefur (Annusa Porte)
23 dicembre – Ketkrókur (Uncina Carne)
24 dicembre – Kertasníkir (Ladro di Candele)
Fate i bravi….
Una storia di fantasmi è un racconto spaventoso su fantasmi, spiriti o altri esseri soprannaturali, solitamente tramandata attraverso generazioni diverse.
Con queste storie si possono anche conoscere quali fossero le paure, le superstizioni e le credenze nelle diverse culture.
Racconti di ogni tipo possono aiutarci a capire come le persone in passato vedevano e comprendevano il mondo che li circondava.
E possono anche essere un modo divertente, per aiutarci a dare un senso alle nostre vite, ai nostri ambienti e a noi stessi.
Eccone alcune.
IL CORTILE DEI TESCHI DI PIETRA
Dietro Kirkgate (Edimburgo, Scozia) ci sono i resti di un vecchio fienile e di una stalla, che appartenevano al pub Crown and Fleece.
Oggi, il pub non c’è più, ma il posto è conosciuto da molti anni come “Skull and Stones Yard”, sapete perché?
Si racconta che due uomini stavano bevendo nel pub Crown and Fleece, in un inverno del 1800.
Ad un certo punto, arrivò la “press gang”, ovvero un gruppo di persone inviate dalle forze militari, solitamente la Marina militare, per costringere gli uomini all’arruolamento forzato e senza preavviso, che usava tra l’altro metodi brutalità.
Questi due uomini furono rinchiusi nel fienile durante la notte, ma quando la porta fu aperta, la mattina successiva, non si vedevano da nessuna parte.
La macabra verità divenne nota subito dopo: l’odore dei corpi in decomposizione crebbe e dopo pochi giorni i corpi degli uomini furono ritrovati sotto il fieno.
A quanto pare, erano erano rimasti soffocati ,dopo aver cercato di tenersi al caldo sotto il fieno.
Dopo la tragedia, il padrone di casa del pub eresse una pietra speciale, scolpita con due teschi, per commemorare gli uomini che vi erano morti.
E da allora, il luogo è conosciuto come Skull and Stones Yard.
Si dice che ancora oggi i fantasmi dei morti infestino gli edifici.
I FANTASMI DI TEMPLE NEWSAM
Temple Newsam è un quartiere di Leeds una cittadina nello Yorkshire occidentale, in Inghilterra, e prende il nome da una casa Tudor-Jacobean con annessa un’enorme tenuta.
Si narra che Temple Newsam ospiti diversi fantasmi, inclusi quelli di Phoebe Grey e Mary Ingram, quest’ultima la famosa “Blue Lady“.
Ma andiamo con ordine.
Phoebe Grey era una giovane cameriera, che nel 1704 lavorava nella grande casa Tudor, la notte in cui si svolgeva una festa, per celebrare la vittoria del duca di Marlborough nella battaglia di Blenheim.
A Williams Collinson, uno degli altri domestici della casa, piaceva smodatamente Phoebe e la tormentava da tempo. La giovane, in realtà, non aveva mai incoraggiato, né ricambiato nessuno dei suoi gesti affettuosi, ma lui non si era lasciato scoraggiare.
Tutto giunse al culmine, come narravo poc’anzi, dopo la battaglia di Blenheim nel 1704, in cui il duca di Marlborough ottenne una ridondante vittoria sui Francesi.
La vittoria di Blenheim era di enorme importanza per la Gran Bretagna e per festeggiare, quindi si stava tenendo una grande festa all’aperto nel parco di Temple Newsam. Sia Phoebe che William erano lì insieme a tutti gli altri servitori e partecipanti alla festa.
Durante la serata, Collinson aveva bevuto molto, ubriacandosi.
Phoebe, al termine della festa, invece era andata a prendere un bicchierino da Nanny Backhouse, come faceva sempre ogni sera.
La ragazza tornò, dopo aver preso il drink, al piano di sopra nella sua stanza, che si trovava in cima ad una lunga scala di pietra.
Collinson conosceva bene questa routine e si nascose nell’ombra, aspettando Phoebe, sperando di poterle rubare un bacio.
Come puoi immaginare, le scale erano molto buie e ombrose a lume di candela.
Mentre l’ignara ragazza scendeva innocentemente le scale, l’uomo saltò fuori dal suo nascondiglio e l’afferrò.
Phoebe lottò, ma Collinson era forte e la tenne stretta, mettendole la mano sulla sua bocca, per soffocare le sue grida.
Essendo ubriaco, non si rese conto che stava soffocando Phoebe, finché non fu troppo tardi e lei morì.
L’uomo iniziò a pensare a come nascondere il suo crimine. Il suo piano era di mettere il corpo della ragazza nel pozzo nelle cantine, e così fece.
Il mattino dopo, il corpo fu ritrovato e la gente si rese presto conto che Collinson era scomparso.
Quindi iniziò la sua ricerca, finché fu trovato ubriaco fradicio in una città vicina.
L’omicida fu poi portato a York, dove venne processato per l’assassinio, ritenuto colpevole ed impiccato.
Da quella notte, gli abitanti del luogo, i visitatori ed i cacciatori di fantasmi asseriscono di sentire le urla di Phoebe Grey risalire dalla cantina e giù per le scale di pietra, seguite dal rumore sordo del tonfo, e del trascinamento, gradino per gradino, del corpo della povera ragazza.
Passiamo al racconto dell’altra fanciulla: Mary Ingram, la “Signora Blu”, il cui ritratto è appeso nella splendida stanza Gothick della Temple Newsam House.
Nel XVII secolo, la giovane Mary Ingram vivema in quella magnifica tenuta e, all’età di appena 14 anni, vi stava ritornando dopo una festa, quando la sua carrozza cadde in un’imboscata da parte di una banda di spietati banditi vicino a Garforth.
Gli uomini le rubarono tutti i beni, inclusa la sua collana preferita, un regalo di battesimo di suo nonno Sir Arthur, cosa che lasciò la giovane Mary completamente sconvolta.
Tornata a piedi a Temple Newsam, dopo essere sfuggita agli assalitori, la fanciulla crolloò sul letto, svegliandosi il giorno successivo, senza alcun ricordo del furto e convinta di aver perso la preziosa collana di perle.
Cercando forsennatamente in tutta la casa, fece di tutto, dallo staccare i cuscini al sollevare le assi del pavimento, nel tentativo di ricongiungersi con il ninnolo perduto, e diventando così ossessionata dal trovarlo, che si rifiutava di mangiare o bere.
Purtroppo, solo due settimane dopo Mary, talmente traumatizzata, morì nel suo letto di “isteria” e, ormai da secoli si racconta, che il suo spirito infelice continui a vagare per la casa, alla continua ricerca dei suoi gioielli scomparsi.
La sua storia ha dato origine alla leggenda di “The Blue Lady”, che è stato uno dei racconti più da brivido di Leeds per generazioni.
Da quel periodo, fino ancora ad oggi, furono fatte segnalazioni di strani scricchiolii, improvvisi soffi d’aria fredda e strani movimenti increspati nel tappeto, oltre ad innumerevoli avvistamenti di una Mary in lutto e singhiozzante, che vaga per Temple Newsam House e il parco, alla ricerca delle sue perle…
GABBLE RATCHETS
Un tempo, nel nord-est dell’Inghilterra, si parlava di cani fantasma, i quali erano variamente conosciuti come Barghest, Black shuck, Padfoot, Trash, Guytrash, Skriker, Boggard, Langar-hede o Tatter -foal.
Però, di questi il nome più comune era “Barghest”, che deriva da “Beorh-ghost” (Fantasma del tumulo), ovvero uno spirito che custodisce il tumulo.
Il tumulo è un monticello di terra e pietre, spesso di grandi dimensioni, posto sopra una o più sepolture, a formare una specie di collina artificiale, ed è spesso mitizzato come il mito del drago a guardia del tesoro sotterraneo.
Il Barghest di solito assumeva la forma di un enorme cane nero, delle dimensioni di un pony, con grandi occhi rossi che brillavano come lampade.
Vederne uno presagiva “calamità e morte”, ed era una credenza che si ritrovava nella maggior parte delle storie locali nei villaggi o città del nord dello Yorkshire, ed anche Leeds, Halifax, Barwick-in-Elmet, Stillingfleet e altri posti.
Nello Yorkshire, i ” Gabble Ratchets ” erano i rumorosi fantasmi di bambini non battezzati, che assumevano la forma di questi cani neri ululanti ed infestavano i cimiteri.
Un’antica leggenda popolare era che le anime dei bambini morti prima di essere battezzati sarebbero tornate a perseguitare i loro genitori, sotto forma di cani-diavolo conosciuti come Gabble Retchets.
Dopo il blocco a causa della luce del giorno, quando arrivava la notte, arrivavano i Gabble Retchets, segugi fantasma, cani-diavolo che volavano nel cielo notturno a caccia di anime perdute, o depredavano gli spiriti dei vivi.
In alcuni racconti accompagnano la Caccia Selvaggia (Wild Hunt), correndo ed ululando davanti agli zoccoli dei cavalli.
La Caccia Selvaggia era un inseguimento guidato da una figura mitologica scortata da un gruppo spettrale o soprannaturale di cacciatori, in questo caso i cani Gabble Retchets, impegnati nell’inseguimento.
Questi cacciatori erano generalmente le anime dei morti o appunto dei cani spettrali, ma altre volte anche Fate, Valchirie o Elfi.
Vedere un Gabble Retchets era di cattivo auspicio, e chi lo vedeva avrebbe rischiato la morte, mentre il solo sentirne parlare avrebbe potuto portare la follia.
Solitamente i Gabble Retchets andavano in branco, ma a volte c’erano anche singoli cani, che infestavano la brughiera.
Il più mostruoso di tutti era Barguist, un terrificante cane nero con occhi luminosi, le cui mascelle gocciolavano fuoco.
JAN TREGEAGLE, L ‘EBREO ERRANTE DELLA CORNOVAGLIA
Jan Tregeagle, il grande fantasma gigante della Cornovaglia, era un amministratore di un signore, il barone Robartes, e lasciato per troppo tempo a capo delle terre del suo padrone, si riempì le tasche e derubò i poveri fittavoli delle fattorie.
Divenne molto ricco, ma la sua reputazione era così cattiva, che la gente diceva che aveva venduto la sua anima al diavolo, in cambio di più della sua giusta quota di beni del mondo.
Oltre a questo, pare che un tempo fosse anche un magistrato ed avvocato della Cornovaglia, famoso per i suoi atti malvagi e disumani, incluso l’omicidio di sua moglie.
Alla fine morì e fu sepolto nella chiesa di St. Breoke, ma la sua anima non doveva riposare.
Un giorno, Lord Robartes tornò nella sua tenuta per fare i conti e nel registro degli affitti scoprì, che Tregeagle non aveva segnato una croce sul registro in corrispondenza di una certa fattoria, per dimostrare che l’affitto era stato pagato.
Il povero contadino insisteva di avere debitamente pagato all’amministratore e chiedeva a gran voce l’apparizione di Tregeagle, che fosse convocato per confermarlo.
Allora, ad un certo punto ci fu un tuono in alto e la stanza divenne nera come la mezzanotte.
Man mano che tornava la luce, apparve la figura di Tregeagle, il quale testimoniò, vincolato da un giuramento sulla sacra Bibbia, che il contadino aveva effettivamente pagato l’affitto, sebbene non avesse segnato il libro.
Quindi il buon uomo fu autorizzato a tornare a casa.
Ma, una volta riportato in vita, Tregeagle non poteva essere bandito.
Lo spirito dell’uomo rifiutò di scendere all’Inferno, dove Satana lo stava aspettando per tormentarlo; e non poteva andare in Paradiso a causa di tutti i suoi peccati passati.
Ogni notte il diavolo ed i suoi cani lo inseguivano in giro per la parrocchia.
Le sue grida di dolore e le sue richieste di pietà turbarono così tanto il signore ed il popolo, che il parroco decise di aiutare sia Tregeagle che gli abitanti del villaggio.
Quindi, con i suoi fratelli, uomini di chiesa, ordinò che il fantasma dell’amministratore fosse portato a Dozmary Pool, un piccolo lago senza fondo, in alto nelle brughiere, dove avrebbe dovuto lavorare incessantemente ogni notte, per tirare fuori l’acqua con un guscio di patella (mollusco) che aveva un buco.
Finché avesse lavorato così, sarebbe stato al sicuro dal diavolo e dai segugi infernali ma, se durante la notte si fosse fermato una volta, avrebbero potuto prenderlo.
Per anni Tregeagle lavorò lì e Satana cercò in ogni modo di impedirgli di lavorare, in modo che potesse rendere schiava la sua anima.
Temporali, palle di fuoco, terremoti, uragani e grandinate: nessuno sembrava poterlo distrarre o fermare il suo lavoro ma alla fine, in una notte molto buia, uno dei segugi infernali balzò abbastanza in alto da far cadere il guscio della patella dalla mano di Tregeagle.
Il fantasma scappò attraverso la brughiera urlando, fuggì torturato con il branco del diavolo alle calcagna.
Arrivò a Roche Rock, e vi cercò rifugio infilando la testa attraverso la finestra della cappella, che il santo San Gonand aveva eretto in alto sulla roccia.
A quel punto, gli spiriti maligni dovettero indietreggiare, mentre lui si trovava su un terreno santificato, ma fecero un tale lamento e ringhio, che la gente di Roche non riuscì a dormire.
L’eremita di quella cappella pregò che Tregeagle fosse trasferito altrove, venne esaudito e l’abate di Bodmin bandì il fantasma sulle spiagge sabbiose lungo il fiume Camel di fronte a Padstow.
Lì gli fu affidato il compito di tessere corde dalla sabbia, un altro compito interminabile, perché ogni volta che aveva fatto un buon filato, la marea si alzava e lo lavava via.
Una notte, mentre trasportava un sacco di sabbia molto pesante, scoppiò un improvviso temporale; perso l’equilibrio, il gigante-fantasma inciampò e cadde, riversando tutta la sabbia nella foce del fiume, formando così il Loe Bar e il Loe Pool, due laghi che sono così ancora oggi, impedendo alle navi di salpare fino a Helston, come facevano in passato.
Le grida e le urla di Tregeagle divennero più gravi che mai, distruggendo la pace nella città di Padstow.
Così ancora una volta fu rimosso, questa volta dallo stesso San Petroc, che con un potente incantesimo lo legò all’estuario del fiume Cober sotto Helston.
Qui doveva trasportare sacchi di sabbia da Bareppa attraverso il fiume a Porthleven, finché la spiaggia non fosse stata completamente sgombrata.
Ma le correnti trascinavano la sabbia indietro ogni giorno; e così un’altra città fu turbata dagli ululati senza fine di Tregeagle.
Alla fine fu mandato sulla punta estrema di Land’s End, a spazzare la sabbia dalla spiaggia di Porthcurno intorno a Tol-Pedn-Penwith nella baia di Nanjizal.
Lì poche persone avrebbero potuto udirlo.
Da allora, Tregeagle lavora velocemente, combattendo contro il mare e la marea che riportano indietro la sabbia.
Tutto ciò continuerà fino al Giorno del Giudizio, a meno che non fallisca ancora o si addormenti, in modo che Satana ed i suoi segugi infernali possano finalmente portarlo sotto.
Se passate da lì, fate attenzione…
Il mese di Luglio prende il nome da Giulio Cesare, generale, statista e storico romano, che conquistò la Gallia (la zona che oggi fa parte dell’Italia, della Francia, del Belgio e dei Paesi Bassi), cambiò la struttura del governo romano in una dittatura.
Egli fu assassinato in modo leggendario e contribuì a rendere il calendario quello che oggi chiamiamo Calendario gregoriano.
Prima di ciò, il mese di Luglio era chiamato Quintilis, che significava “quinto mese” in latino, e rappresentava il punto in cui questo mese cadeva originariamente nel Calendario romano.
SIGNIFICATO SPIRITUALE DI LUGLIO
Segni di movimento, attività ed espansione.
L’amore e le relazioni andranno avanti questo mese con una comunicazione aperta.
Avventura, movimento, cambiamento radicale, imprevedibilità, viaggio, mente, corpo, spirito, attività, libertà, natura selvaggia, vitalità, invenzione curativa, scelta, coraggio, estro, recitazione, audacia e crescita spirituale.
Se vogliamo avere successo a Luglio, sarà fondamentale trovare un modo per essere al centro dell’attenzione, perché questo mese ci chiede cambiamenti e trasformazioni di ogni tipo.
L’amore e le relazioni in questo mese saranno ‘aperti’, a condizione che tu sia chiaro e diretto nelle tue azioni e parole.
Luglio è anche un momento propizio per riaccendere le relazioni, oltre ad essere un periodo in cui possiamo vedere attraverso i nostri comportamenti distruttivi e cambiare ciò che non funziona per noi.
Il simbolismo di Luglio indica l’ambizione che hai e che ti porterà al grande futuro che desideri, e questo è in realtà il tuo potere.
In altre parole, le cose buone richiedono tempo per manifestarsi.
Il potenziale, che hai, mostra che diventerai qualcuno di grande in futuro e che potrai avere successo.
Sii degno dei tuoi progressi e ricorda che, potenzialmente, hai quello che serve per migliorare e gestire i tuoi modi.
Puoi superare le tue debolezze, perché puoi diventare qualcuno migliore.
Ricorda:
“Quando seguiamo i nostri sogni, l’Universo ci aiuta a realizzarli.
Confidare in ciò che il tuo cuore ti sussurra, ti condurrà al tuo destino.
Quindi stabilisci le tue intenzioni all’inizio di Luglio,
per seguire il tuo destino e brillare come il Sole!”
NUMEROLOGIA PER LUGLIO
Luglio è il settimo mese dell’anno ed il suo numero è 7.
La sua frequenza è associata al pianeta Nettuno, governatore del vasto oceano, ed alla Luna, che controlla le maree, risuonando così in tutti i Segni di acqua.
I 7 turni energetici del mese di Luglio determinano una forte vibrazione con cui lavorare a livello di crescita spirituale.
Se ci sono situazioni e circostanze, che richiedono la tua comunicazione ed attenzione, questo è il mese per raggiungere quegli obiettivi.
7 è un numero che isola e preferisce la solitudine, e questo non favorisce le relazioni, in quanto simboleggia segretezza, timidezza e paura di esprimere sentimenti, motivo per cui in una relazione, ci possono essere problemi di comunicazione.
Ci può essere lontananza fisica, quando la coppia, ad esempio, vivrà separatamente, o emotiva, senza toccare ed esprimere i propri sentimenti.
Se ti imbatti spesso nel numero 7, significa che i tuoi angeli sono felici di ciò che hai fatto nella tua vita e ti stanno assicurando che sei sulla strada giusta.
Essi vogliono che ti avvicini al tuo lato spirituale, unendoti a una professione che arricchirà la tua spiritualità, poiché sanno ciò che il tuo cuore desidera veramente e ti stanno dicendo che, più ti avvicini alla pratica spirituale, più velocemente ottieni il risveglio spirituale.
NUMEROLOGIA DEI GIORNI DI POTERE DI LUGLIO
I giorni di potere della numerologia nel mese di Luglio, che trasudano l’energia più fortunata per affari, viaggi, matrimonio e romanticismo sono: 9–13–20–23.
SEGNI ZODIACALI DEL MESE DI LUGLIO
Cancro, 21 giugno – 22 luglio.
Ti sentirai profondamente intuitivo e sentimentale, anche se comunque appartieni ad uno dei Segni zodiacali più difficili da conoscere.
Sarai molto emotivo e sensibile e ti preoccuperai di qualche questione di famiglia e della tua casa.
Ti comporterai comprensivamente con le persone a cui tieni, anche perché sei molto leale ed in grado di entrare in empatia con il dolore e la sofferenza delle altre persone.
Leone, 23 luglio – 22 agosto.
Ti sentirai incoraggiato a trascorrere del tempo extra in solitudine e offline, per prenderti una pausa dal trambusto e nutrire i tuoi bisogni emotivi.
Questo è il periodo dell’anno in cui dovresti sentirti a tuo agio nel dire “no” più spesso e riversarti continuamente dentro di te.
Se le cose sono impegnative e confuse sul lavoro, potresti spingerti troppo oltre, ma non andare contro i tuoi valori per soldi extra o conferme esterne.
ALBERI DI NASCITA OROSCOPO CELTICO
Melo: dal 1 al 4 Luglio giugno
Abete: dal 5 al 14 Luglio
Olmo: dal 15 al 25 Luglio
Cipresso: dal 26 al 31 Luglio
SEGNO ZODIACALE INDIANO PER LUGLIO
Mithuna, dal 1 al 14 Luglio
Karkata, dal 15 al 31 Luglio
PIETRA PORTAFORTUNA PER LUGLIO
Rubino, simboleggia la buona fortuna e rappresenta l’amore in ogni modo con i suoi colori dal rosso rosato al rosso sangue.
È spesso associato alla vita, alla passione ed al potere.
Sempre per il suo colore rosso, si ritiene che abbia un forte potere curativo e, per questo motivo, può proteggere il suo proprietario da danni e malattie.
Onice, simboleggia forza, audacia, equilibrio e fiducia in se stessi. Rappresenta la forza della mente, ed è la pietra ideale per coloro che sono sempre alla ricerca di una sfida e hanno bisogno di una spinta alla fiducia.
Purifica il corpo dalle energie negative dopo una lunga giornata di lavoro e stimola le proprie energie, per affrontare il giorno successivo con rinnovato vigore. E’ un regalo appropriato per chiunque stia costruendo una carriera o un’attività.
Turchese, simboleggia pace, felicità, calma e fluidità.
A causa del suo colore, si ritiene che la gemma abbia un’affinità con l’acqua e l’aria, quindi è collegato al movimento, al flusso e al progresso costanti.
Naturalmente, questo rende il Turchese una pietra preziosa potente nel Feng Shui.
Inoltre, è una pietra protettrice che dissipa l’energia negativa, portando anche salute al suo proprietario.
COLORI DI LUGLIO
Rosso: provoca le emozioni più forti di qualsiasi colore, ti fa sentire appassionato ed attivato.
Il colore rosso è intriso di grande potere simbolico, è il colore più dinamico ed è associato al significato di amore, guerra, coraggio, vigore e rabbia.
Il colore rosso può e rivitalizzerà la tua casa e l’ambiente circostante.
Ruggine: è associato al dolore o alla serietà grave, all’umiltà ed alla povertà, è anche il colore della forza e del potere.
Il colore ruggine è simbolo di cambiamento, speranza e rinnovamento.
Le persone usano questo colore nelle loro case, per creare un ambiente positivo ed una profonda connessione tra la loro famiglia e i loro cari.
Verde: è il colore della natura primaverile e della rinascita, è un simbolo di prosperità, gioia e progresso.
Il colore verde, con tutte le sue sfumature, è calmante e allevia lo stress, è associato alla crescita, alla positività, all’azione, alla freschezza e all’armonia.
Le persone usano questo colore nelle loro case, per creare un ambiente rilassante, positivo e rinfrescante.
COLORI PER UN MATRIMONIO A LUGLIO
Blush, verde salvia e tortora: L’abbinamento dei toni del fard con i colori del matrimonio verde salvia crea una combinazione di colori senza tempo e di classe. Se però vuoi creare un look più rustico, ma che sia comunque trendy e chic, compensa il verde salvia con sfumature di marrone come tortora, marrone legno o marrone cioccolato.
Menta e rosa: Sono colori perfetti per un elegante matrimonio in sala, a tema ‘principessa’. Entrambi i colori creano un’atmosfera calma e luminosa per il matrimonio. Fai la tua torta nuziale e gli inviti in rosa. Decora la torta con fiori commestibili alla menta e lettere di invito in rosa acceso. E’ un abbinamento abbastanza insolito ma di successo. Cura un bouquet misto di Menta e Rose per te e le damigelle; abbina i bouquet agli abiti verde menta per le damigelle. Lo sposo può indossare una camicia rosa e una cravatta verde menta.
Blu reale (o Blu polvere) e Arancione sono combinazioni di colori audaci, per un matrimonio estivo vibrante. Questi colori sono adatti per un matrimonio in stile camp per la coppia vintage. Chiedi alle damigelle d’onore di indossare abiti blu reale, mentre portano fiori arancioni come le gerbere. La sposa può portare lo stesso colore dei fiori, oppure può incorporare un po’ di blu e bianco per abbinare il suo abito. I testimoni dello sposo possono indossare smoking con blu reale.
ARCANO DI LUGLIO
18, La Luna: questa carta rappresenta le tue paure ed illusioni e spesso simboleggia la proiezione della tua paura nel tuo presente e nel tuo futuro, in base alle tue esperienze passate. Potresti avere un ricordo doloroso, che ha causato stress emotivo e, invece di affrontare le emozioni, le hai spinte in profondità nel tuo subconscio. Ora, queste emozioni stanno riapparendo e potresti trovarti sotto la loro influenza a livello conscio o subconscio. Per rimediare a questo, connettiti con il tuo subconscio e libera le paure o le ansie che ti trattengono. L’ipnosi, la terapia e la guarigione sciamanica possono supportare questo processo.
ANIMALE TOTEM PER LUGLIO
Per i nati dal 1 al 21 Luglio: Picchio
Il Picchio è generalmente il più stimolante di tutti gli animali emblematici dei Nativi americani.
Ascoltatore esperto, completamente empatico e comprensivo, il Picchio è l’unico dalla tua parte, quando hai bisogno di supporto.
Per i nati dal 22 al 31 Luglio: Salmone
Il Salmone è concentrato, intuitivo e pieno di vitalità.
Il suo punto forte è la creatività e l’entusiasmo, ed è in grado di motivare gli altri in modo naturale.
Quando ha un obiettivo, lo persegue, trovando sempre persone che lo accompagnano e lo aiutano.
ALBERO SPIRITUALE PER LUGLIO
Agrifoglio: Questa pianta porta vita e creatività nei momenti difficili e complicati.
Essendo un sempreverde, l’Agrifoglio ci ricorda la nostra forza e resistenza interiori, in modo che possiamo raggiungere i nostri obiettivi e renderli reali.
FIORE DI COMPLEANNO DI LUGLIO
Larkspur, appartiene al genere Delphinium e, secondo la mitologia greca, questo fiore di luglio sbocciò dove il sangue di Aiace fu versato nella battaglia di Troia.
E’ conosciuto come una pianta protettiva, per respingere i serpenti velenosi e curare le punture di scorpione, oltre ad essere usato nell’acqua del bagno, per proteggersi dai fantasmi e dalla magia.
Auguro a tutti un mese pieno di amore,
risate, gioia ed abbondanti benedizioni
Gli antichi pagani credevano che la giornata del Solstizio d’Estate fosse insolitamente lunga, perché il Sole si era smarrito nel cielo.
Di conseguenza, sorsero numerosi rituali per aiutare il Sole a ritrovare la sua strada.
Gli antichi credevano che ogni sorta di creatura soprannaturale sarebbe emersa in quella notte, portando a pratiche ancora più mirate a proteggere le persone dall’influenza del male.
Fu consacrata anche ‘Notte di predizione del futuro’, poiché i giovani cercavano di scoprire il loro futuro, soprattutto romantico, attraverso varie pratiche superstiziose.
La tradizione di accendere un grande falò, nella notte tra il 23 e il 24 giugno, ha le sue radici in questi riti pagani, che celebrano il Solstizio d’estate, in seguito cristianizzati nel Medioevo ed associati al giorno della nascita di San Giovanni Battista.
Tra le varie usanze:
Ξ Gettare pietre nel braciere, per recuperarle in seguito e metterle nei campi: più grandi erano le pietre, maggiore sarebbe stato il raccolto.
Ξ Una volta rimaste solo le braci, si saltava sul fuoco. Gli innamorati lo facevano ogni anno, per preservare la fiamma del loro amore. I single, invece, dovevano girare intorno al fuoco nove volte, per trovare la persona che faceva al caso loro.
Ξ Giovani uomini e donne saltavano sopra i fuochi tenendosi per mano. Se fossero riusciti a saltare senza lasciarsi andare, si si sarebbero sposati.
Ξ Lanciare una moneta nel fuoco, e ritrovarla tra le ceneri, assicurava prosperità tutto l’anno.
Ξ Una volta spento il fuoco, tutti tornavano a casa con un pezzo di residuo di legna bruciata. La tradizione popolare dice, che poteva essere estratto senza rischi, perché ‘il fuoco di San Giovanni non brucia’. Chiuso in un armadio, avrebbe protetto la casa da incendi, fulmini ed alcune malattie.
Ξ Fanciulle nubili, vestite di bianco, dovevano lanciare ghirlande di fiori in un fiume o in un ruscello. Se i fiori giravano in cerchio per molto tempo, la ragazza sarebbe rimasta single. Se i fiori scorrevano rapidamente a valle, la ragazza si sarebbe sposata entro un anno. I ragazzi cercavano di influenzare il processo, tuffandosi in acqua ed afferrando i fiori della fanciulla che desideravano sposare.
Ξ Qualsiasi cosa si fosse sognata alla vigilia di San Giovanni, si sarebbe avverata.
Il 24 giugno, quindi, la Festa della Luce, era il giorno più lungo ed importante dell’anno, inseparabile dal Solstizio d’Estate.
In passato, per la società agro-pastorale, questa giornata rivelava un lavoro intenso e laborioso da non perdere, se si voleva essere sereni nell’anno seguente ed iniziare così un nuovo ciclo agrario.
Un’altra tradizione per il giorno di San Giovanni, il 24 giugno, era quella di fare una croce di fiori ed appenderla alla porta di casa o al fienile, per essere protetti tutto l’anno.
Questa croce era purificatrice, garantiva prosperità, teneva lontani dalle malattie.
Installata all’ingresso della casa, proteggeva la famiglia per un anno da malattie, incantesimi ed altri flagelli.
La raccolta dei fiori si faceva all’alba del 24 giugno, a piedi nudi, vestiti di bianco, nella rugiada del mattino.
Poi, la stessa sera, durante il Falò di San Giovanni, si bruciava la vecchia croce dell’anno precedente.
In passato, erano i mezzadri ad occuparsi di questo rituale, mentre le donne realizzavano le croci di San Giovanni in 2 modi: con fiori naturali o con fiori creati con midollo di giunco.
Le più popolari erano fatte principalmente con fiori naturali come:
Achillea (apprezzata per le sue virtù medicinali ed il suo colore bianco, simbolo di purezza); Segale (per l’abbondanza dei campi e di cibo); Finocchio selvatico (grande protettore contro la sfortuna); Erba di San Giovanni (Iperico, per allontanare i diavoli); Margherita; Edera terrestre (Glechoma hederacea, chiamata anche ‘cintura di San Giovanni‘); Sempervivum (che devia la rabbia del Dio del fulmine dalle case); Artemisia (protettrice della femminilità); Salvia (panacea per tutto) e tante altre.
Antichi testi citano:
“Come nel giorno di San Giovanni, per la generale esultanza, molti atti di pietà vengono compiuti dai fedeli, tra cui il suono delle campane e i Giochi di gioia (ignes jucunditatis); parimente escono la mattina presto per raccogliere erbe aromatiche, ottime e salutari per loro natura e pienezza delle loro virtù secondo la stagione… Alcuni accendono fuochi ai crocevia, nei campi, per impedire alle streghe e alle maghe passarci durante questa notte; altri, come ho visto con i miei occhi, bruciano le erbe raccolte nel giorno di San Giovanni, contro fulmini, tuoni, temporali, e credono di allontanare demoni e tempeste con le loro fumigazioni”
-Tractatus tractatuum, ed. di Lione, 1544, IX, 133-
(“Cum in die S. Joannis, propter jucunditatem, multa pie aguntur a fidelibus, puta pulsatio campanario et ignes jucunditatis, similir summo mane exeunt ad colligendas herbas odoriferas et optimas et medicinales ex suia natura et plenitudine virtutum propter tempus… Quidam ignes accendunt in compitis viarum, in agris, ne inde sortlegae et maleficiae illa nocte transitum faciant, et, ut ego propriis oculis vidi, alii herbas collectas in die S. Joannis incendentes contra fulgura, tonitrua et stormates, credunt suis fumigationibus arcere daemones et stormates” .
Nel 1579, Laurent Joubert, medico e chirurgo francese, nel suo ‘Trattato sugli errori popolari’, stampato a Bordeaux da Millanges, scriveva:
«Il volgare ignorante è dell’opinione che la fama sia sterile solo per un’occasione, che è la freddezza del loro grembo. Di cui per ingrassare si bagnano e ribagnano, spesso, con certo decotto di tutte le erbe calde, che possono recuperare: e sono per la maggior parte quelle di S. Giovanni, la cui buona fama si cingono anche in quel giorno i lombi, delle dette erbe, come aventi la proprietà di mantenerle fertili o farle diventare fertili, anche essendo poste sopra la tunica».
E tutto ciò, perché le Erbe di San Giovanni avevano assunto anche
un valore medicinale, atto a favorire la fertilità femminile.
Secondo il folklore islandese, la vigilia del 24 giugno, è una delle quattro notti più magiche dell’anno.
Le mucche, ad esempio, parlano in lingue umane e le foche lasciano la loro pelle, in modo che la loro forma umana diventi visibile.
Attenzione alle mucche, però, perché se ti vedono, impazzirai…
In questa notte così particolare, ad esempio, potresti rotolarti nudo nella rugiada che cade al mattino presto della Messa di San Giovanni, soprattutto se soffri di prurito.
Ma, sappi, che questo rituale cura anche altre 18 malattie fisiche.
Pensa che magari, mentre lo fai, potresti trovare abbastanza facilmente un Quadrifoglio o una Mandragora, che apriranno qualsiasi serratura, soltanto appoggiandoli sopra, specialmente quelle di ferro vecchio e quelle di forzieri contenenti tesori.
Ma fai attenzione a riporle avvolte nei capelli di un morto, e mettile sotto il tuo braccio destro, o appendile a un filo di seta, che ti metterai al collo.
Puoi anche raccogliere Ortica che cresce dove un uomo innocente è stato ucciso e, se frusterai un mago con quest’erba poco dopo averla raccolta, egli perderà tutto il suo potere.
Stai attento anche agli Elfi, che vagano questa notte in cerca di compagni umani: potrebbero non riportarti alla vita che conosci.
Tuttavia, tutte le cose veramente malvagie dormono questa notte, quindi sei decisamente al sicuro da loro.
O almeno, quasi al sicuro…
Se sei una ragazza non sposata, puoi prendere un bicchiere, riempirlo a metà d’acqua, quindi rompere un uovo e mettere l’albume nel bicchiere.
Lascia il bicchiere durante la notte, senza spostarlo affatto, e la mattina della messa di San Giovanni potrai leggere, dalle formazioni che il bianco ha creato nell’acqua, quale lavoro svolge il tuo futuro marito.
Sai, potresti anche sedere a un bivio, la notte della vigilia di San Giovanni e gli Elfi ti porteranno molti beni e cibo desiderabili.
Ma ricorda: coloro che li accettano impazziscono, e coloro che ignorano con successo queste magiche creature, al mattino riceveranno l’intero tesoro.
Insomma, in questa meravigliosa notte soprannaturale, potresti vivere mille magiche avventure, ma se hai intenzione di lanciare incantesimi con le erbe, oltre a raccoglierle questa notte, se sei fortunato, potresti trovare anche pietre dei desideri e pietre svanite, che galleggiano in alcuni laghi di montagna.
Infine, ti lascio con un piccolo suggerimento, se hai voglia di innamorarti,
poiché si consiglia di innamorarsi a San Giovanni, affinché l’amore sia vero ed imperituro.
Quindi, dovresti raccogliere solo le piante adatte a comporre la famosa “Polvere di badinage“:
Maggiorana, Timo, Verbena e Mirto.
Dopo l’essiccazione, riducile in polvere e setacciale.
Metti la polvere in un piccolo sacchetto di tessuto in lino.
Nelle serate di ballo o di appuntamenti, spruzza un po’ di questa polvere su te stesso, per suscitare amore nel prescelto del tuo cuore!
Certo, ormai dovrai aspettare l’anno prossimo per effettuare questo rituale, ma è un utile consiglio per non trovarti impreparato la prossima volta.
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