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ARNICA, L’ASSASSINA DEI LUPI

Scritto da MadameBlatt

L’Arnica è una pianta appartenente alla famiglia delle Asteraceae, i cui effetti benefici erano noti già alle antiche popolazioni germaniche.
Si tratta di una pianta protetta, tipica delle regioni alpine e prealpine, che può raggiungere i 60 cm. e presenta fiori giallo-arancio, simili a margherite con i petali ‘spettinati’ e un gradevolissimo aroma.
Il nome deriva dal greco ed ha il significato di “starnuto“, ovvero che fa starnutire, perché le radici ed i fiori sono starnutatori.
Viene chiamata anche “Erba benedetta delle montagne”.

Arnica angustifolia-Ph. Hans on Pixabay

In alcune zone alpine, i contadini erano soliti fumarne le foglie ed aspirarne con le narici la polvere simile al tabacco.
Per questo motivo l’Arnica veniva anche chiamata “tabacco di Savoia”, “tabacco dei Vosgi”, “tabacco di montagna”.
Le prime notizie scritte sull’Arnica montana risalgono al Medioevo, mentre le prime illustrazioni conosciute si trovano nel libro di erbe di Matthiolus nell’anno 1558, sebbene descritta come “alisma“.

Ph. ChrisAusBayern on Pixabay

Successivamente, gli erboristi si riferivano alla pianta, chiamandola appunto alisma, finché nel 1625 apparve un commento “…chiamata Arnica dai Medici“, nella versione dell’erbario di Johann Jakob von Bergzabern, edita da Casper Bauhin.
Johann Jakob von Bergzabern era conosciuto come Tabernaemontanus ed era medico personale dell’elettore palatino.
In questo libro, si fece riferimento al moderno uso medicinale convenzionale della pianta:

‘È usata da coloro che sono caduti o si sono fatti male durante il lavoro.’

Ph. GoranH on Pixabay

L’Arnica raggiunse il suo massimo splendore nel XVIII secolo, quando divenne oggetto di numerose dissertazioni nel Mondo in via di sviluppo della medicina scientifica.
In questa letteratura, si sottolineava ‘che bisogna fare attenzione nell’uso dell’Arnica, che il rimedio a base di Arnica agisce rapidamente a piccole dosi e che bisogna sempre usare molta cautela nel suo uso‘.
L’Arnica appartiene quindi a quel gruppo di piante, che ebbe un’influenza decisiva su Samuel Hahnemann, il fondatore e sviluppatore dell’Omeopatia.

Samuel Hahnemann, monumento a Washington DC-Ph. Omeopatia SIMOH

Anche Johann Wolfgang von Goethe teneva in grande considerazione questa pianta e si preparava una tisana all’Arnica, ogni volta che avvertiva un dolore causato dai suoi problemi cardiaci.
L’Arnica è una pianta velenosa se ingerita, il cui principio attivo è l’arnicina, contenuta nei fiori e nei rizomi.
Animali che pascolano, ad eccezione delle capre,non tollerano la pianta e sono stati notati molti avvelenamenti.
Inoltre, le donne incinte dovrebbero anche evitare l’uso di Arnica.
Chi viaggia sulle Alpi, in Svizzera o in Austria troverà preparati all’Arnica in farmacia, ma anche nei supermercati e nei negozi di souvenirs.

Ph. GoranH on Pixabay

E’ una pianta generosa e versatile, di sicuro esito per chi la usa e che fa fare bella figura a chi la consiglia.
Infatti, è considerata pianta di “pronto soccorso” per la sua prerogativa di agire sui traumi e sulle contusioni; diminuisce il dolore, favorisce il riassorbimento dell’edema e migliora la circolazione locale.
L’Arnica è associata alla magia curativa, con il suo fiore luminoso e solare ha il potenziale per sollevare il morale, ‘guarendo’ così un individuo dalla depressione.
Tuttavia, l’Arnica è anche profondamente associata alla protezione.
Durante il Solstizio d’estate, l’Arnica veniva spesso collocata o piantata agli angoli di un campo, per proteggere tutto ciò che si trovava all’interno.

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Il Solstizio d’estate è associato a Odino, quindi questo rituale può assumere molteplici significati.
Per esempio, potrebbe essere legittimamente utilizzata per proteggere i campi dal pascolo della fauna selvatica e il bestiame da potenziali predatori.
Oppure, questo rituale potrebbe essere una forma di magia simpatica, per proteggere Odino da Fenrir, il grande lupo che doveva uccidere il Dio durante il Ragnarok .
Inutile ribadire, quindi, che l’Arnica è un potente protettore e può essere usata durante i rituali e gli incantesimi di protezione, sia nella sua forma intera che come incenso, essendo uno dei preferiti da inserire nei sacchetti di protezione.

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Altro folklore narra, che l’uso dell’Arnica al Solstizio d’estate era per intrappolare gli spiriti di Kornwolf (Lupo del Mais), Roggenwolf (Lupo della Segale) e Getreidewolf (Lupo del Grano) nei campi, impedendo loro di andarsene fino a quando il grano non fosse pronto per essere raccolto.
Oppure per impedire a questi spiriti di entrare nel campo.
Insomma, o entrare o uscire, questo sistema funzionava solo fino alla morte della pianta, in autunno.
Si pensava che il contatto diretto con questi spiriti portasse malattie e sfortuna, quindi venivano uccisi alla fine della stagione del raccolto, intrappolandoli e tagliando l’ultimo grano.

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Questi spiriti erano noti collettivamente come ‘felgeistere’ e facevano parte di un gruppo più ampio di spiriti di campo, che include una miriade di animali e spiriti simili agli umani.
Si pensava che questi stessi spiriti fossero anche spiriti del vento, che causano temporali.
Per scacciare i temporali, l’Arnica veniva incendiata, mentre si cantava:
“Dai fuoco all’arnica, dai fuoco all’arnica, il temporale prende il volo”.
Quindi ancora una volta, l’Arnica era chiamata “assassina di lupi”, e quindi si diceva che, bruciandola, avrebbe allontanato quegli spiriti di lupo che causavano temporali.

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Ancora oggi, l’Arnica può essere bruciata per scacciare i temporali, appesa in casa o piantata in giardino per proteggersi dai fulmini, o usata nei rituali per bandire o proteggere dagli spiriti nocivi, in particolare quelli che hanno una natura simile al lupo. Inoltre, il suo uso per proteggere i raccolti, ovvero portare prosperità, si presta ai suoi utilizzi in incantesimi di prosperità e abbondanza, in particolare quelli associati al successo del raccolto.
Oltre alla protezione e alla guarigione, l’Arnica può essere usata per portare forza, sia a chi la porta con sé, che negli incantesimi.

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L’Arnica, pertanto, può essere usata in una serie di incantesimi, tra cui i rituali di bando, Magia del tempo, rituali di abbondanza, incantesimi di guarigione.
E’ ottima anche per proteggersi dalle basse energie vibrazionali e dagli attacchi spirituali, per difendersi da coloro che o prosciugano emotivamente (i vampiri energetici) ed è perfetta per gli empatici.
A tale scopo, bruciala in una miscela di incenso in polvere, o aggiungila a lavaggi di pavimenti, bagni rituali, o aggiungila nella preparazione delle candele per incantesimi, o per imbottire i fantocci o come erba da fusione.
L’Arnica è ottima per proteggere la tua casa, quindi fai bollire i fiori in acqua, e bagna con essa ogni telaio di porte e finestre della tua abitazione, o del tuo lavoro, per proteggerli dalle energie e dalle persone negative.

PIANETA: Sole
ELEMENTO: Fuoco
SEGNO ZODIACALE CORRISPONDENTE: Leone

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