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VOODOO, HOODOO, VODOU: DIFFERENZE

Scritto da MadameBlatt

Spesso, erroneamente, pronunciamo le parole Hoodoo e Voodoo, credendo che siano dei sinonimi, ma non è così.
Innanzitutto, la differenza più importante tra loro è che il Voodoo è una vera religione, mentre l’Hoodoo no.
Il Voodoo ha i propri rituali, leader, insegnanti, rappresentanti e servizi, oltre a due rami distinti: il Vodou di New Orleans e della Louisiana e il Vodou di Haiti.
Hoodoo, invece, non è una religione, bensì una branca esoterica, praticata da individui, a volte chiamati Rootworker**, ovvero “medici delle radici” o “guaritori delle radici”, che affermano di detenere determinati poteri magici.

Marcel Antoine Verdier

** Rootworker non si riferisce necessariamente ad erbe e piante o alle loro radici. Piuttosto, “radice” si riferisce ad intrugli o incantesimi magici, quindi un rootworker è qualcuno  addestrato a creare incantesimi magici o altri artefatti magici e può sfruttare il potere soprannaturale per metterli in azione per il risultato desiderato**

Ma andiamo con ordine.

Voodoo, scritto anche Vodou, Voudou, Vudù, Vodun o Vaudou è una religione tradizionale afro-haitiana, che rappresenta un sincretismo tra la religione Vodun dell’Africa occidentale ed il Cattolicesimo romano, da parte dei discendenti dei Fon, Bakongo, Yoruba ed altri gruppi etnici, che erano stati ridotti in schiavitù e trasportati nella colonia Saint-Domingue (l’odierna Haiti), in parte cristianizzata dai missionari cattolici romani nel XVI e XVII secolo.
La parola Voodoo significa “spirito” o “divinità” nella lingua Fon, ed è una visione del mondo comprendente filosofia, medicina, legge e religione.
Il suo principio fondamentale è: tutto è spirito e gli esseri umani sono spiriti che abitano il Mondo visibile.
Il Mondo invisibile, invece, è popolato da Lwa (Spiriti), Mystè (Misteri), Anvizib (gli Invisibili), Zanj (angeli) e dagli spiriti degli antenati e dei defunti di recente.
Tutti questi spiriti vivono in una terra mitica chiamata Ginen, una “Africa” cosmica e sono stati creati dal Dio della Bibbia cristiana (creatore anche dell’Universo), chiamato Bondye, per aiutarlo a governare l’umanità ed il mondo naturale.

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Scopo ed attività del Voodoo è “sevi lwa” (“servire gli spiriti”), offrire preghiere ed eseguire vari riti devozionali diretti a Dio e a particolari spiriti in cambio di salute, protezione e favore.
Così come in tante religioni del mondo, nella religione afro-haitiana gioca un ruolo importante la possessione spirituale pertanto, durante i riti religiosi, i credenti a volte entrano in uno stato di trance in cui il devoto può mangiare e bere, eseguire danze stilizzate, dare consigli ispirati soprannaturalmente alle persone, o eseguire cure mediche o imprese fisiche speciali.
Tutto ciò dimostra che il devoto in trance ha incarnata la presenza del Lwa, e tutta questa attività rituale, come la danza, i gesti, le preghiere, ha lo scopo di affinare e ripristinare l’equilibrio e l’energia nelle relazioni tra le persone e tra le persone e gli spiriti del Mondo invisibile.
Il Voodoo è una tradizione orale praticata da famiglie che ereditano dai loro anziani, gli spiriti familiari con le pratiche devozionali necessarie.

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Sacerdoti e sacerdotesse (Oungan e Manbo), figli degli spiriti (Ounsi) e suonatori di tamburi rituali (Ountògi) sono riuniti in congregazioni (Sosvete), nelle quali viene trasmessa la conoscenza attraverso il Kanzo, un rito di iniziazione in cui il corpo diventa il luogo della trasformazione spirituale.
Esistono anche Bizango o Sanpwèl, società segrete che svolgono una funzione religioso-giuridica.
Nel Voodoo, Bondye non intercede direttamente nella vita degli esseri umani, lo fa attraverso i sacerdoti e le sacerdotesse che invocano i Lwa, di cui ci sono diversi tipi responsabili di vari aspetti della vita umana.

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Tre sono le famiglie di spiriti più importanti del Voodoo:
= Rada (spiriti benevoli),
= Petro (spiriti arrabbiati, malvagi o violenti),
= Gede (quelli che hanno a che fare con la morte ed i defunti).

Molti spiriti Gede sono zombies, nel senso originale della parola, senza però mangiare i vivi o attaccarli violentemente, come nei film.
Nel Voodoo, uno zombie è una vittima, non un mostro, è un morto che cammina e deve prestare obbedienza alla persona che lo ha resuscitato dai morti.
Molti credono che l’idea degli zombies sia entrata nella cultura Voodoo haitiana come mezzo per esprimere la morte dell’essere uno schiavo, ovvero sia il concetto di zombie che lo stesso Voodoo, sono nati come forza spirituale tra gli schiavi per aiutarli a sopportare la loro sofferenza.

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Nel Voodoo, durante l’anno si rispetta un calendario di feste rituali, che rispecchiano le date degli onomastici di quello cattolico romano.
Per esempio, gli Spiriti degli Antenati si festeggiano nel giorno di Ognissanti (1 novembre); gli Spiriti dei Defunti (2 novembre); Danballa, lo Spirito Lwa della Conoscenza, simboleggiato dalla biscia o dal boa, il giorno di San Patrizio (17 marzo); Ezilí Dantor, il più importante spirito-guida della famiglia Petro, il giorno della Madonna del Carmine (16 luglio); Ogou, semidio della guerra, del fuoco, del ferro, della caccia, dell’agricoltura,  nel giorno di San Giacomo (25 luglio), e tanti altri.

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Il Vodou haitiano (Vudù) nasce dalla fusione del cattolicesimo, della spiritualità occidentale e dell’Africa centrale, influenzata dagli schiavi fuggiti, che volevano ispirare ribellioni sotto un’identità spirituale comune.
Infatti, esso fu al centro dell’incitamento alla rivoluzione del 1791 ad Haiti contro la schiavitù e il colonialismo.
Dal 1835 al 1987, il governo haitiano bandì il Vodou con leggi che proibivano le pratiche rituali, ma che praticamente erano impossibili da attuare, in quanto esso era già diventato un sistema di credenze dominante, influenzando segretamente persino la cultura d’élite.
In seguito, la Chiesa di Roma costrinse Haiti ad adottare il Cattolicesimo romano come religione ufficiale, ma poi lanciò diverse campagne anti-Vodou, insieme alla Chiesa protestante, tanto da farlo associare prevalentemente alla Stregoneria.
Oggi, il Vodou è utilizzato in molteplici modi, soprattutto nella guarigione come sistema sanitario, in cui gli spazi religiosi possano diventare luoghi terapeutici dove i malati ricevono aiuto nella gestione di malattie e altre disgrazie.
Nonostante ciò, per molti, il Vodou rimane associato alla Stregoneria ed al culto satanico.

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Hoodoo è una tradizione esoterico-spirituale, una forma di magia popolare tradizionale afro-americana, che si è sviluppata negli Stati Uniti da una combinazione di credenze di un certo numero di culture africane diverse, durante la tratta degli schiavi.
Non deve essere confuso con il Voodoo perché, sebbene anche l’Hoodoo sia nato come religione, ha perso lo status religioso dopo il 1880.
Nell’era storica, i quartieri degli schiavi della maggior parte delle piantagioni ospitavano almeno un praticante di Hoodoo, o un “rootworker**” (dottore della radice o guaritore della radice) a cui gli schiavi si rivolgevano per assistenza medica e spirituale.
Gli schiavi in genere si avvicinavano al medico europeo con sospetto, oppure non avevano accesso tempestivo alle cure mediche, anche perché le classi dei coltivatori europei chiamavano spesso un dottore come ultima risorsa, solo quando la produzione lavorativa era compromessa.

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La maggior parte delle persone schiavizzate faceva quindi affidamento sui propri dottori, che combinavano la conoscenza medicinale delle piante con rituali soprannaturali per cure, protezioni e altri benefici per i credenti.
Le credenze Hoodoo sono puramente naturalistiche e le pratiche utilizzano materiali ottenuti naturalmente come erbe, minerali e persino animali.
Queste pratiche includono la guarigione a base di erbe, la venerazione degli antenati africani, la danza in cerchio in senso antiorario (Ring Shout), l’immersione in acqua, la musica sacra, la possessione spirituale, la divinazione, l’uso di incantesimi per la protezione spirituale contro i danni fisici e le evocazioni.
Nell’Hoodoo, un praticante attinge al potere spirituale che risiede dentro di sé per eseguire un rituale, per ottenere potere o successo.
L’Hoodoo è utilizzato per combattere disturbi comuni, intervenire e reindirizzare problemi relazionali, offrire protezione spirituale, portare fortuna, rendere omaggio o comunicare con gli antenati, fare divinazione ed attuare la vendetta, quando il sistema di giustizia sociale fallisce.

Candele per rituali by CajunxMagic on Etsy

Arrivati in America, gli schiavi hanno preso in prestito la conoscenza delle proprietà curative delle piante e delle erbe locali dai guaritori dei nativi americani, anche per tentativi ed errori, iniziando poi a sperimentare per trovare cure simili parallele a quelle usate nelle loro terre d’origine africane.
Le pratiche Hoodoo vengono tipicamente tramandate generazionalmente, attraverso individui all’interno di famiglie riconosciute, per portare il manto di una speciale conoscenza rituale.
Esse hanno il compito di mantenere la responsabilità di utilizzare la loro conoscenza con saggezza ed a beneficio della comunità.
Ai credenti viene offerta l’opportunità di rivolgersi a questi specialisti rituali, per assumere il controllo delle proprie situazioni e, di concerto con l’intervento spirituale, per influenzare il destino.
In pratica, i rituali incoraggiano l’azione umana a raggiungere i risultati desiderati e forniscono un senso di potenziamento, che la preghiera da sola non potrebbe dare.
La cultura tradizionale di oggi spesso descrive l’Hoodoo come una pratica negativa, a causa dell’idea sbagliata comune, che tutti coloro che lo praticano siano avidi o corrotti; e ciò a causa della commercializzazione che ne ha modificato l’essenza, gli usi e la storia.

Ciotola dell’altare by CajunxMagic on Etsy

Il simbolismo del colore era ed è una componente forte nel folklore cosmologico dell’Africa occidentale: verde e giallo sono associati al vantaggio economico ed al successo in qualsiasi impresa; bianco e blu rappresentano l’acqua e gli spiriti dell’acqua  e venivano usati per incantesimi di protezione.
Il bianco può essere rappresentato non solo dalla cera delle candele, ma anche con oggetti comuni per incantesimi protettivi.
Gli “alberi” in barattolo blu sono un comune ornamento da giardino contemporaneo nel sud-est, dove bottiglie di vetro blu sono posizionate all’estremità dei rami degli alberi o creano forme di alberi, appese ai rami o poste su espositori da giardino per portare fortuna, protezione e pace alla famiglia.

Rosso e bianco sono spesso associati ad incantesimi d’amore e/o rotture.
È inoltre possibile depositare nella terra borse/sacchetti evocatori (Mojo o Gris-gris) fatti di stoffa di flanella legati attorno ad altri oggetti, che aggiungono potere all’incantesimo.

Gris-gris by HoodooRx on Etsy

Il sale è una sostanza usata nelle benedizioni ed oggi, quello nero, la cera di candela nera ed il tessuto nero sono tipicamente usati per maledizioni, fatture ed incantesimi di vendetta.
Spesso vicino alle tombe vengono sotterrati dei barattoli “vasi per incantesimi”, contenenti degli oggetti o del materiale, che hanno della cera versata sotto il coperchio con carta oleata sopra, per creare una chiusura ermetica.
I coperchi possono essere avvolti con un panno e legati con un nastro dello stesso colore, che varia sempre a seconda dell’associazione a cui sono destinati.
I vasi possono contenere monete, foto, candele, materiale organico, erbe, peperoncino, uova e tanto altro, dipende sempre dall’uso che bisogna farne.
Un tipo di vaso è quello che contiene gli “incantesimi di richiesta” o “incantesimi dannosi” (negativi), che richiedono l’aiuto degli spiriti o degli antenati.
Esso solitamente all’esterno è ricoperto di stoffa, nastri e cera neri, mentre all’interno contiene urina, ammoniaca, peperoncini rossi, insomma tutti oggetti o vegetali che parlano di rabbia e/o maledizione.

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Invece, per un “incantesimo di petizione” si richiede che il vaso venga posto su un altare nella casa del “dottore della radice”, per un certo numero di giorni prima di essere avviato con un rituale al cimitero.
Poi ci sono gli “incantesimi di relazione”, che hanno a che fare con una rottura e che maledicono le persone, che il richiedente ritiene responsabili del loro dolore e sofferenza.
Insomma, l’Hoodoo è una tradizione magica molto e troppo complessa e, per praticarlo, devi essere in grado di interagire con la sua storia.
Per quanto possa infastidire sentirlo, i “bianchi” non possono praticare Hoodoo, perché non possono coinvolgere gli antenati degli oppressori dei “neri” ed impegnarli nelle loro tradizioni magiche.
Inoltre, sebbene le parole “Voodoo” ed “Hoodoo” siano talvolta usate in modo intercambiabile a causa di incomprensioni o disinformazione, si riferiscono a tradizioni nettamente diverse con origini e pratiche diverse.
Quindi, confondere queste tradizioni può portare all’ignoranza e agli stereotipi, che possono essere offensivi per i praticanti e per le culture da cui provengono, mentre una rappresentazione accurata promuove il rispetto e la comprensione delle diverse pratiche e credenze culturali.
Ma questo vale per tutte le cose di cui non conosciamo esattamente origine, uso, effetti ed efficacia.

Diffidate sempre dei ciarlatani…

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