Scabiosa è un genere di piante appartenente alla famiglia delle Dipsacaceae (o Caprifoliaceae), che comprende 13 specie.
Di origini euroasiatiche ed africane, in Italia la specie più comune è la Scabiosa columbaria, chiamata volgarmente Vedovina selvatica, Vedovina comune, Erba carbona, Erva cavaleri, Filu d’amuri, Furcella, Morze del diavolo, Muscin, Occhio di pernice, Rustia, Sciumin, Vedovella, Puntaspilli.
Nomi in altre lingue: Small scabious, Dwarf pincushion flower, Wild scabious, Bitterbos, Selomi, Mamokhale, Makgha, Escabiosa, Fältvädd, Tauben-Skabiose, Oeil de perdrix, Pigeon’s scabious, Pincushion flower.
Scabiosa: dal latino “scabbia, tigna, rogna”, in quanto anticamente era usata contro la scabbia. Un’altra interpretazione dice che il nome sia dovuto al fatto che il calice, a maturazione, presenti squame, proprio come la scabbia.
Columbaria: dal latino “colombo”, col significato di simile ad un colombo, oppure gradito dai colombi.
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La Vedovina selvatica cresce negli incolti, nei prati e pascoli aridi, nelle radure e bordi boschivi ed il suo nettare prodotto dai fiori, attira insetti, api e farfalle, che fungono da impollinatori.
I fiori forniscono anche una preziosa fonte di cibo per gli uccelli, compresi fringuelli e cardellini, che si nutrono dei suoi semi.
Questa pianta è molto robusta e resistente al freddo e si adatta alla maggior parte degli habitat, crescendo abbondantemente se lasciata indisturbata.
Può raggiungere un’altezza di circa un metro, ha semplici foglie grigio-verdi ramificate e fiori multipetalo color lavanda pallido o blu, che sbocciano dall’estate all’autunno inoltrato.
La Vedovina selvatica è molto spesso scambiata con l’Ambretta (Knautia arvensis), dalla quale si distingue in quanto ognuno dei suoi fiori, tutti riuniti tanto da sembrare uno unico, hanno 4 petali di cui uno più lungo; invece l’Ambretta ha cinque petali, di cui tre più grandi degli altri.
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Ecco alcune altre specie di Scabiosa.
# SCABIOSA ATROPURPUREA (Vedovina bianca): molto usata in giardinaggio grazie all’intensità dei suoi colori ed alle facili manutenzione e coltivazione. Storicamente era utilizzata per preparare infusi e balsami ma, a causa della sua elevata concentrazione di saponidi, oggi è coltivata solo come pianta da giardino.
# SCABIOSA CANESCENS (Vedovina pubescente): il suo fiore è profumato, è una pianta perenne, rara e minacciata, che raggiunge altezze di crescita tra 20 e 50 cm. Le sue foglie basali sono con margini quasi interi, lisci. Le foglie dello stelo opposte sono plumose.
# SCABIOSA CAUCASICA (Vedovina del Caucaso): splendida pianta che fiorisce per tutta l’estate e può essere utilizzata anche come fiore reciso. È una tradizionale pianta da giardino che viene coltivata fin dal XVIII secolo. Rispetto a tutte le altre varietà di Scabiosa, i fiori sono più grandi e fiorisce per un tempo relativamente lungo.
# SCABIOSA CINEREA (Vedovina cinerea): questa specie si riconosce dai fiori dall’aspetto aggraziato e dai colori tenui, che la rendono interessante dal punto di vista ornamentale. Essendo ricchi di nettare e polline, i suoi fiori sono particolarmente appetibili per le api, oltre ad essere utilizzati dalle larve di diversi lepidotteri come fonte di cibo.
# SCABIOSA INCISA (Vedovina africana): con i suoi grandi fiori color malva o bianchi, è una delle piante perenni autoctone più belle del Sud Africa. Crescendo in piccoli ciuffi, i capolini si ergono sopra il fogliame, muovendosi dolcemente con la minima brezza. Nelle calde giornate estive si vedono spesso farfalle sui fiori, poiché è una delle loro piante nettarifere preferite.
# SCABIOSA LUCIDA (Vedovina alpestre): pianta rara, cresce a quote che variano tra 1400 e 2600 metri sul livello del mare, fiorendo ad agosto. Presente nel nord Italia.
# SCABIOSA OCHROLEUCA (Vedovina gialla): specie spontanea con fiori bianco crema, con il centro ha un tono di giallo tenue. Resiste bene alla siccità estiva, predilige terreni argillosi ben drenati e mediamente fertili, esposizioni soleggiate. I fiori a forma rotondeggiante sono portati su steli alti e flessibili, attirano api e farfalle.
# SCABIOSA STELLATA (Vedovina fior di stella): è ampiamente conosciuta ed apprezzata come pianta ornamentale. Questa pianta annuale eretta ha un’infiorescenza a forma di denso grappolo sferico di fiori., che producono frutti vistosi con brattee cartacee a forma di imbuto o a ventaglio.
# SCABIOSA TRIANDRA: (Vedovina a foglie sottili): presente in tutte le regioni dell’Italia continentale, il suo nome specifico deriva dal greco e significa ‘con tre stami’.
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La Vedovina, tradizionalmente veniva utilizzata per trattare una serie di disturbi, tra cui quelli digestivi, malattie della pelle, problemi respiratori, sterilità e mestruazioni dolorose.
Ancora oggi viene utilizzata nei rimedi erboristici per le sue proprietà antinfiammatorie e antimicrobiche.
Le radici macinate venivano usate per produrre borotalco.
Questa specie viene pascolata anche dal bestiame ed i fiori poco profumati vengono utilizzati nelle composizioni floreali, costituendo degli ottimi fiori recisi, con una lunga vita in vaso.
La Vedovina è anche un eccellente pianta per bordure o giardini rocciosi, poiché richiede cure minime, è relativamente resistente alla siccità e può sopravvivere a periodi di tempo secco, anche se l’irrigazione regolare, durante la stagione di crescita, può aiutare a promuovere una crescita e una fioritura sane.
La Vedovina selvatica è una pianta che ha ispirato molte leggende e miti nel corso della storia.
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Nell’opera di Shakespeare, “Sogno di una notte di mezza estate”, si dice che il succo della Vedovina selvatica fosse usato per curare le ferite dell’amore.
Nella serie di Harry Potter, questa pianta viene utilizzata come ingrediente in varie pozioni, tra cui la “Bozza della Pace”, che si dice “calma chi la beve e lo aiuta a dormire”.
Durante il Medioevo, il fiore della Vedovina era ampiamente utilizzato nelle pozioni d’amore e negli incantesimi, per rafforzare le relazioni ed attirare l’amore.
Infatti anticamente, le fanciulle in età da marito sceglievano alcuni boccioli di Vedovina, dando ad ognuno di essi il nome di potenziali uomini a cui erano interessate.
Poi, in base a quello che sbocciava meglio, che era più vigoroso e con più petali, avrebbero saputo chi sarebbe stato il loro marito. Ma, se qualcosa fosse andato storto e, per un qualsiasi motivo i fiori fossero seccati o comunque rovinati, loro sarebbero rimaste “vedove”: da qui il nome Vedovina.
Nel Medioevo, si credeva anche che avesse proprietà magiche ed era usata, per allontanare gli spiriti maligni e proteggersi dalla stregoneria.
Per questo motivo, la pianta veniva talvolta chiamata “Il Morso del Diavolo“, perché si credeva che fosse stata morsa dal diavolo, invidioso dei suoi poteri curativi.
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Infatti, il Diavolo, consumato dall’ira per le virtù numerose della pianta, ne morse a metà la radice, ma Dio permise alla Vedovina di prosperare ugualmente, nonostante avesse una radice mozzata e tozza.
Ma un’altra interpretazione per questo soprannome narra che, se viene inserita nel guazzetto delle erbe, nella Notte di San Giovanni, il diavolo morderà la radice, impedendo all’umanità di godere delle mirabolanti virtù curative e magiche di questa pianta.
Quindi, bisogna utilizzare la Vedovina subito dopo la mezzanotte, quando ormai quel periodo sarà passato ed il diavolo non potrà più fare il suo “morsus diaboli”.
Si dice che la radice del Morso del Diavolo metta fine a un qualsiasi prepotenza degli uomini diretta contro di te.
Per preparare un Mojo protettivo, o Smudge, o incenso, unisci radici di Vedovina con Agrimonia e Ruta.
Questa protezione servirà a tenere lontani gli uomini, ma potresti anche cospargere le radici secche della pianta nel perimetro esterno della tua abitazione o sotto il pavimento (se stai mattonando), o semplicemente sotto il tappeto.
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Se bruci la Vedovina sul carbone a mezzogiorno, i suoi fumi distruggeranno il potere di un tuo nemico maschile.
Un altro modo per proteggersi è prendere 9 pezzetti di radice di questa pianta e metterle in un sacchetto di pelle nera.
Poi, su un piccolo pezzo di carta, scrivi il nome della persona da cui vuoi proteggerti; fai con la penna una croce sopra, piega una volta il foglio e scrivici sopra il tuo nome tre volte.
Chiudi ancora e mettici dentro un pizzico di radice di Vedovina, ripiegando poi il foglio più volte, finché diventerà un piccolo pacchetto.
Ungi il pacchetto con “Run Devil Run Oil”, una miscela di erbe ed oli essenziali, che protegge dalle energie negative e dagli attacchi psichici, promuovendo pace, armonia e protezione.
È comunemente usato nei rituali spirituali e negli incantesimi, per aiutare a tenere lontani gli spiriti maligni, le energie negative e le entità malevole e può essere unto sulla pelle, o aggiunto alle candele rituali, o ad incensi, smudge ecc, per amplificare le intenzioni e promuovere l’energia positiva.
Metti il pacchettino in borsa, o comunque sempre su di te quando esci di casa.
Quando affitti o compri un’abitazione, puoi proteggerla innanzitutto lavando i locali da dietro in davanti con dell’acqua pulita, poi posiziona sulla porta di casa un piccolo fascio di Vedovina legato alle radici.
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