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CARDO MARIANO, LA DIFESA CONTRO OGNI MALE

Scritto da MadameBlatt

Il Cardo mariano, Silybum marianum, spesso confuso con il Cardo selvatico (Cynara cardunculus) è una pianta a portamento vigoroso appartenente alla famiglia delle Asteraceae.
Presenta una rosetta basale dalla quale l’anno successivo cresce uno stelo che può raggiungere i 150 cm. di altezza, e tutta la pianta è spinosa e priva di peluria.
Le sue foglie basali sono a lamina brillante verde-scuro variegate di bianco lungo le nervature e glabre, mentre quelle superiori sono dentate, ovali o oblunghe, orlate di spine gialle.
Tutte sono fornite di robuste spine.
I fiori di colore rosa, rosso, magenta o purpureo, sono riuniti in capolini grandi e singoli all’apice dei rami; hanno una base ovale che si prolunga in un’appendice acuminata, la cui superficie è caratterizzata da una serie di squame.
Originario delle zone desertiche e subdesertiche dal bacino mediterraneo all’Asia centrale, il Cardo mariano cresce spontaneo ai margini delle strade e nei campi incolti, in terreni pietrosi e secchi, in tutta Italia ma soprattutto al Centro-Sud.

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Il nome Sylibum deriva dal greco e così si chiamavano alcuni cardi commestibili.
Marianum, perché si dice che le chiazze bianche sulle foglie della pianta rappresentino le gocce del latte della Vergine Maria, cadute mentre allattava Gesù bambino: da qui l’appellativo “mariano”.
Cardo deriva dal greco “ardis” = “punta dello strale”, alludendo con ciò alle numerose spine che ha la pianta.
Questa pianta in Italia è conosciuta anche come Cardo lattato, Latte di Maria, Cardo macchiato, Cardum, Battilana, Maganazzi, Cardu tuva, Cima de cardu; mentre in altri Paesi come: Milk-thistle, Chardon marie, Mariendistel.
Il Cardo mariano è il più celebre Cardo dal punto di vista della tradizione.
E’ un buon integratore nel trattamento dei disturbi del fegato e delle vie biliari.
Contiene la silimarina, una miscela di complessi flavanoidi, che protegge le cellule epatiche e renali dagli effetti tossici dei farmaci, compresa la chemioterapia.
Riduce i livelli degli enzimi epatici e ha dimostrato effetti antinfiammatori e di modulazione delle cellule T.

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Il Cardo mariano è considerato sicuro e ben tollerato, con disturbi gastrointestinali, un lieve effetto lassativo, e la rara reazione allergica è l’unico evento avverso riportato, quando assunto entro l’intervallo di dose raccomandato.
In erboristeria è rinomato per le sue proprietà aperitive, calagoghe, diuretiche e toniche.
Coadiuva nelle cure per insufficienza epatica, cirrosi, epatite virale, intossicazione alimentare ed emorragie di diversa origine.
In alcune zone, soprattutto nel sud Italia, il Cardo mariano viene utilizzato in molte ricette.
La radice ha il sapore simile alla Barba di becco, (Tragopogon pratensis), e si usa come un vero e proprio ortaggio.
Il colletto, la parte che segue la radice, si priva delle spine, si lessa e si condisce, oppure tritata, arricchisce minestroni e stufati.
Le foglie si raccolgono in inverno, quando sono ancora tenere e dolci, si tritano grossolanamente e si mangiano ad insalata, o si aggiungono alle insalate di verdure miste.
Oppure si cuociono e si utilizzano come le bietole e gli spinaci.
I fusti si raccolgono a primavera, prima che spuntino i capolini, si spellano e si cuociono al forno con le patate gratinate.
Invece i capolini, prelibatissimi, sono come dei carciofi in miniatura, provateli!
Un tempo, i semi di Cardo mariano erano utilizzati come sostituto del caffè.

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In Esoterismo, si ritiene che il Cardo mariano sia in grado non solo di provocare ferite, ma anche di accelerarne la guarigione: anche per questo in magia era usato come una pozione medicinale.
Dal Medioevo è il Cardo magico per eccellenza, in generale, dona forza e protezione.
Bruciare del Cardo mariano, infatti, produce l’effetto di allontanare le negatività.
Inoltre, rientra negli ingredienti di antichi rituali di guarigione ed esistono ancora delle regioni in cui si preparano pozioni ed infusi da somministrare ai depressi ed ai malinconici.
Questa pianta quindi, oltre ad essere usata per la protezione, la guarigione, era fondamentale negli esorcismi e la rottura delle maledizioni.
Grazie ai suoi aghi affilati, il Cardo mariano è sempre stato considerato un talismano protettivo universale, che protegge da vampiri, diavoli, poltergeist ed ogni sorta di attacchi energetici.
Oggigiorno, coloro che amano la magia continuano a usarlo in vari rituali .

La parola “Cardo” ha antiche radici slave e letteralmente significa “spaventare il diavolo“, riflettendo chiaramente il suo scopo magico.

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Per questo, un gambo con un fiore era appeso sopra l’ingresso della casa, credendo che in questo modo non sarebbe penetrato alcun spirito malvagio.
Nella cultura scozzese, questa pianta occupa un posto molto speciale, tanto da essere utilizzata anche come stemma.
Si ritiene che ciò rifletta la misantropia, la sfida e la vendetta dello Stato.
Nei tempi antichi, quando le persone temevano streghe e stregoni anche dopo la loro morte, si decise di piantare un Cardo mariano sulle loro tombe, che proteggeva sia il mondo dei vivi che l’aldilà dall’influenza negativa del mago deceduto.
Inoltre, questa azione non permetteva ai diavoli di trascinare l’anima della sfortunata persona all’inferno.
Molte persone, anticamente, indossavano un Cardo mariano come un incantesimo: infatti, né un vampiro, né una Strega, né un Ghoul avrebbero potuto trovare o vedere un uomo così protetto.
Nei riti di esorcismo, per espellere il demone che si era impossessato dell’uomo, era usato anche il Cardo mariano che, insieme ad altri ingredienti, serviva a preparare una pozione speciale, che avrebbe aiutato il prete a far fronte alle forze del male.

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Questa pianta dà la protezione universale a coloro sui quali è stato indotto un colpo di energia negativo di diverse forze: il malocchio, la maledizione, la fattura e ci sono diversi modi per combattere.
Un tempo, se gli abitanti di una casa credevano che fosse abitata da uno spirito malvagio, o da qualcuno interno ad essa malintenzionato, la stanza veniva fumigata con Smudge ottenuto dai fiori essiccati di questa pianta.
Però faccio notare, che questa è una procedura piuttosto spiacevole: il fumo acre ha un odore molto specifico e un po’ disturbante, e viene trattenuto a lungo nella stanza, anche se è ben ventilata.
Un altro modo per combattere il male, dissipando i demoni negativi dell’oscurità e del destino, era prendere un fiore di Cardo mariano essiccato ed avvolgerlo attorno ai capelli di una persona a cui era stato fatto del male: il malocchio o la maledizione sarebbero tornati a colui che li aveva provocati!
Oggi, potresti metterlo in un sacchetto mojo (o cuscino da sogno), come amuleto protettivo.
Tuttavia, è importante osservare tutte le norme per il rituale:
il fiore deve essere tagliato personalmente dalla persona che ha bisogno di protezione, da sola e rigorosamente in un caldo giorno prima della Luna nuova.
Affrettati! La prossima Luna Nuova sarà Domenica 18 Giugno 2023 alle ore 06:39.

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Questa protezione e purificazione dura 1 anno intero:
ogni anno, si taglia un fiore e si tiene con sé fino all’anno successivo, quando se ne taglierà un altro, prima della scadenza della Luna Nuova.
Poi, il giorno del Novilunio, si devono avere entrambi i fiori, quello vecchio deve essere bruciato, ma prima bisogna ringraziarlo per l’aiuto.
Ogni fiore assorbe il potere dei suoi predecessori, ecco perché nel corso degli anni un tale talismano diventa sempre più potente.
Ecco un aneddoto magico:
“Si narra che alcuni maghi conoscessero delle formule segrete per far crescere dei Cardi grandi come arbusti di noccioli.
I fusti spessi e duri come il legno servivano per fabbricare i loro bastoni da passeggio, ma essi avevano anche altre ricette.
Per esempio, per deviare i fulmini nelle notti temporalesche, ne lanciavano in aria le infiorescenze”.
A lungo, il Cardo mariano è stato considerato protettivo contro i serpenti e i loro morsi.
E’ una pianta legata a Giove, perché è alta, imponente e buona per i disturbi del fegato, che è il campo della medicina di Giove.
Poiché il fegato è tradizionalmente la sede della rabbia, alcuni praticanti di magia credono che indossare il Cardo mariano potenzi la rabbia.

Eliphas Levi

Eliphas Levi, il francese e più famoso occultista e studioso di esoterismo dell’Ottocento, descrive maligni stregoni che annegavano vipere e aspidi nel latte, a cui era stata aggiunta la linfa di Cardo mariano, per creare un veleno virulento.
Indossare Cardo mariano intorno al collo, sembra che faccia infuriare i “serpenti” vicini, spingendoli in una rabbia senza cervello, in cui attaccano qualsiasi cosa nel raggio d’azione, inclusi se stessi.
Questa pianta è anche associata alla stella Aldebaran, che a sua volta rappresenta l’Arcangelo Michele, uno spirito del Fuoco.
Il Cardo mariano rappresenta anche la resistenza, il coraggio e la volontà di sopravvivere.
Aggiunge energia e vitalità, mentre costruisce sani confini personali.
Usalo per la guarigione e il recupero, ed anche per curare animali malati o feriti.
Concludendo, è una pianta molto importante, da usare nell’acqua del bagno, negli incensi, oli, profumi, smudge e altro.
Con il Cardo magico puoi stare sicur* usandolo come combattente protettivo contro la cattiva salute, la cattiva volontà lanciata contro di te, la gelosia, il malocchio e l’energia negativa di chiunque e di ogni tipo.

Cardo, Cardo Mariano, Fiore Di Campo

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PIANETA: Giove
ELEMENTO: Fuoco
SEGNO ZODIACALE ASSOCIATO: Sagittario
CHAKRA: 3, Manipura (C. del Plesso solare)

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“La speranza è il tappeto magico che ci trasporta dal momento presente nel regno delle infinite possibilità” (H. J. Brown)

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