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VERONICA, L’OCCHIO DELL’ANGELO

Scritto da MadameBlatt

Clear blue are the skies;
My petals are blue;
As beautiful, too,
As bluest of eyes.

The heavens are high:
By the field-path I grow
Where wayfarers go,
And “Good speed,” say I;

“See, here is a prize
Of wonderful worth:
A weed of the earth,
As blue as the skies!”

Veronica è un genere di pianta di origine euro-asiatica, appartenente alla famiglia delle Plantaginacee, che comprende circa 500 specie, alcune considerate infestanti.
Il nome del genere ha un’etimologia incerta, la più riconosciuta è quella che la collega alla leggenda della donna pia Veronica che, durante la salita al Calvario, pulì il volto di Cristo con un fazzoletto, sul quale rimase impressa la sua immagine.
Infatti, sembra che il suo fazzoletto riportasse una “vera icona”, ovvero ‘la vera somiglianza’ dei suoi lineamenti sacri”: da qui “Vera iconica” – Veronica.
Ciò è avvalorato dal periodo della fioritura intorno alla settimana santa, o dalle venature più scure della corolla che possono suggerire un volto.
Un’altra spiegazione è quella che derivi dalla parola tedesca Wernickel, ovvero orzaiolo, in quanto una specie di Veronica era usata per curare i problemi oculari.
Comunemente, la Veronica è conosciuta come: Occhi della madonna (confusa spesso con il genere Myosotis), Speedwell, Bird’s eye, Gypsyweed, Véronique.

Ph. MabelAmber on Pixabay

Molto conosciuta nel passato come pianta terapeutica, questa pianta è comparsa in Europa agli inizi del XIX secolo, diventando presto una tra le infestanti più diffuse.
Il primo a descrivere ed a classificare la specie fu il botanico ed esploratore francese Jean Louis Marie Poiret.
La caratteristica della Veronica è che i fiori si richiudono nelle giornate nuvolose o con poca luce.
Con le cime di varie specie di Veronica, lasciate in infusione in acqua bollente, filtrate e raffreddate, si ottiene una lozione tonica per il viso, utilizzabile anche come dopobarba e che può essere conservata per qualche giorno in frigorifero.
Nella medicina popolare della Turchia, varie specie di Veronica sono utilizzate come blando diuretico, antireumatico e per lavare le ferite.
Infatti, le specie Veronica, a causa della presenza di sostanze fitochimiche, posseggono un ampio spettro di attività biologiche, tra cui antimicrobiche, antinfiammatorie ed antiossidanti.
Anticamente, in Inghilterra si preparavano “tussie-mussies“, ovvero piccoli bouquet profumati di Veronica, che venivano spesso offerti come regali d’addio, o per benedire la loro separazione, con le calde parole “Speed You Well“, più o meno “che tu  possa arrivare presto e bene”.
Nel linguaggio dei fiori, la Veronica ha il significato simbolico di guarigione, recupero, gioia, successo e vittoria.
Essa viene, comunque, solitamente inclusa nei bouquet, col significato: “Guarisci presto“.
È anche una buona scelta per matrimoni e lauree, in cui un nuovo inizio è imminente.

Veronica longifolia-Ph. MabelAmber on Pixabay

Avendo i fiori delle varie specie di Veronica così tanti colori tra cui scegliere, è preferibile personalizzare il loro significato preciso, considerando il messaggio secondario del suo colore:

# Fiori blu: simboleggiano l’apertura a nuove esperienze, pace, calma, fiducia e guarigione dalla malattia.
# Fiori viola: regalità, eleganza, mistero, passione e transizioni nella vita.
# Fiori rosa: gioia, giovinezza, sentimenti precoci o in via di sviluppo di amore, gentilezza e delicatezza.
# Fiori bianchi: innocenza, purezza, guarigione, nuovi inizi, romanticismo e devozione.
# Fiori lilla: eleganza giovanile, bellezza femminile, gioia e felicità.

Veronica angustifolia-Ph. Hans on Pixabay

Dal punto di vista globale, nelle tradizioni di tutto il Mondo si dice che la Veronica sia protetta dagli uccelli ed offra buona fortuna ma, se tronchiamo il nostro legame con la natura e non vediamo più la sua bellezza nei luoghi bui, così come nella luce dove inizia la creazione, cadiamo nell’oblio della Terra e di tutta la sua bellezza.
La Veronica è una pianta mellifera, molto nota perché produce nettare per le api solitarie che, come il singolo viaggiatore, la seguono lungo i sentieri dei viandanti.

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In Esoterismo, la Veronica è utile nel fornire spazio per prosperare e crescere forte nella tua intuizione.
Può anche aiutare a guarire i problemi passati che si possono affrontare, e portare maggiore chiarezza quando richiesto.
Una prerogative della Veronica è di poter risolvere situazioni che sono molto volatili o complicate.
E’ impiegata in rituali ed incantesimi per respingere streghe, demoni ed altri spiriti maligni, ma è anche molto utilizzata nella magia curativa, calmante, di felicità e protezione.
Un tempo si pensava che la Veronica fosse un fiore sfortunato, talmente tanto che i bambini piccoli venivano spesso avvertiti
di non raccoglierla, per timore che le loro madri morissero prima dell’anno.
Una storia racconta che, se qualcuno calpesta e distrugge i fiori della Veronica comune, subirà l’ira degli uccelli, che si vendicheranno beccando i suoi occhi o quelli di sua madre.
Portare in casa Veronica a fiori bianchi, provocherà una morte in famiglia, secondo un’antica superstizione.

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Inoltre per evitare esiti negativi, non si dovrebbe mai regalarla ai malati o ricoverati in ospedali (solo quella bianca).
La Veronica portata in casa a Natale, farà morire un membro della famiglia
entro i successivi 12 mesi.
In Scozia ed in Irlanda, alcuni viaggiatori erano soliti cucire la Veronica comune nei loro vestiti come portafortuna e protezione, prima di partire per un viaggio.
Si racconta anche, che un pastore osservò come un cervo, le cui zampe posteriori erano ricoperte da un’eruzione di croste causata dal morso di un lupo, si curava rotolandosi sulle piante della Veronica e mangiandone le foglie.
Quindi raccomandò la pianta al suo re, favorendo così il ripristino della salute di Sua Maestà, venendo utilizzata da quel momento, in ogni sofferenza e patologia che comprendesse il prurito.

Veronica persica-Ph. ramboldheiner on Pixabay

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Tra le varie specie, una delle più conosciute è la Veronica della Persia (Veronica persica), una pianta erbacea perenne di origine euroasiatica, alta sino a 50 cm, che cresce nei prati, nei pascoli e nei boschi sino a 2000 metri di altitudine.
Presenta foglie alternate su steli solitamente prostrati e pelosi, e fiori di colore azzurro cielo con strisce scure e centri bianchi.
La Veronica persiana si differenzia dalle altre specie per il frutto a forma di cuore con due lobi ampiamente separati.
Persica= originaria della Persia.
Altri nomi: Pavarina, Veronica di Persia, Viola matta, Véronique de Perse, Véronique des jardins, Common field-speedwell, Persian speedwell, Large field-speedwell, Winter speedwell, Persischer Ehrenpreis, Tourneforts Ehrenpreis.
Questa pianta è commestibile, si usano foglie, steli e fiori, ma ha un sapore piuttosto amaro, specialmente se non è giovane.
In passato veniva normalmente trasformata in sciroppi ed elisir, però oggi uno dei modi più comuni per consumare la Veronica della Persia è sotto forma di tè.

Veronica officinalis-Ph. kie-ker on Pixabay

Veronica officinalis-Ph. PixxITeufel on Pixabay

Anche la Veronica medicinale (Veronica officinalis) è usata e chiamata comunemente “Tè svizzero”, perché con essa ed altre 12 piante si prepara questa bevanda.
A questo proposito, i Francesi ancora oggi distinguono la pianta come “Thé d’Europe”; ed un secolo fa veniva bevuto comunemente in Germania, in sostituzione del tè cinese, che era più costoso.
La Veronica medicinale, di origine euroasiatica, è presente in quasi tutta Italia e cresce nelle zone aride e silicee.
E’ una pianta erbacea che può raggiungere una quarantina di cm, con lunghi steli pelosi, foglie larghe leggermente pelose e fiori di colore blu-violetto.
Officinalis deriva dal latino, col significato di officina, farmacia, per l’uso medicinale che ne si faceva.
Altri nomi: Faltrane, Jerbe de fiere, Sgrisulò, Tè di Mont, Health speedwell, Paul’s betony, Véronique mâle, Thé d’Europe, Thé des ladres ou manna, Echte Ehrenpreis, Wald-Ehrenpreis, Verónica macho.

Veronica chamaedrys-Ph. Amateur Photographer on Pixabay

Veronica chamaedrys-Ph. MrsBrown on Pixabay

La Veronica comune (Veronica chamaedrys) è una pianta pelosa che può raggiungere i 40 cm di altezza, con foglie dentate e pelose, e fiori a grappolo di colore blu celeste, con venature scure, brevi, due stami.
Originaria delle zone freddo-temperate dell’Eurasia, cresce nei prati, pascoli, boschi, in aree ricche di nitrati, fino a circa i 2200 metri di quota.
Chamaedrys: dal greco = simile a una piccola quercia; nome già utilizzato da Teofrasto per una pianta nana con foglie come quelle della quercia.
Altri nomi: Crescione dei prati, Grapiola, Occhi della Madonna comune, Occhio d’uccello, Veronica maggiore, Veronica maschio, Gamander-Ehrenpreis, Véronique commune, Germander Speedwell.
Soprannominata anche Occhio d’Angelo, è una pianta associata alla visione, ai momenti magici che consentono ai mortali di vedere le fate e alle afflizioni curative degli occhi, sia mediche che causate dalla Stregoneria.
Tutte le parti della Veronica comune che crescono fuori terra sono commestibili ma, avendo un sapore amaro, astringente e non particolarmente aromatico, non è un ingrediente importante in cucina.
Invece era piuttosto popolare come erba medicinale nel Medioevo, durante il quale veniva assunta internamente per curare malattie polmonari, epilessia, disturbi al fegato ed al pancreas, avvelenamenti, lebbra, peste, tosse, gotta, oltre ad essere applicata anche esternamente, per trattare punture di insetti e croste, nonché per favorire la guarigione delle ferite.
La Veronica comune viene talvolta utilizzata come colorante naturale, producendo un colore blu utilizzato soprattutto nei tradizionali tessuti dei nativi americani.

Veronica scutellata-Ph. Plants of the World Online

Veronica delle Paludi (Veronica scutellata), originaria delle zone fredde di Europa, Asia e Nordamerica, cresce in ambienti umidi, lungo i fossi ed i corsi d’acqua, ai margini delle paludi, nelle torbiere, dal livello del mare alla fascia montana superiore.
E’ quasi scomparsa del tutto nella Pianura Padana ed è assente in Sicilia, Puglia e Sardegna.
Scutellata: dal latino, a forma di ciotola o scodella, in riferimento alla forma del frutto.
Altri nomi: Capellina, Veronichella, Marsh Speedwell, Skullcap Speedwell, Grassleaf Speedwell, Schild-Ehrenpreis, Véronique à écussons.
La Veronica delle Paludi può raggiungere i 30 cm di altezza, presenta foglie lineari lanceolate e fiori ascellari biancastri venati di lilla.

Veronica spicata-Ph. GoranH on Pixabay

Veronica spicata-Ph. Nennieinszweidrei on Pixabay

La Veronica spigata (Veronica spicata) originaria dell’Euro-Asia, in Italia è praticamente assente nel sud della penisola, Sicilia, Sardegna, Friuli Venezia Giulia.
Può raggiungere i 50 cm di altezza, foglie opposte lanceolate e fiori riuniti in una spiga di colore azzurro-violacei, raramente bianchi o rosei.
Altri nomi: Spiked Speedwell, Véronique en épi, Kerzenveronika, Ähriger Blauweiderich, Ähriger Ehrenpreis, Verónica espigada.
Questa specie viene coltivata prevalentemente per scopi ornamentali, grazie ai suoi fiori di color blu/violaceo che vantano fioriture piuttosto lunghe tra la fine della primavera e l’inizio dell’autunno.
Solitamente si regala per significare “addio”, in quanto in passato era usanza comune donare la Veronica spigata a chi era in partenza, con la speranza che gli occhi divini vegliassero e seguissero sempre il proprio caro.
Quindi si può donare agli innamorati che devono separarsi per lungo tempo o per sempre, a causa di un trasferimento, o in vista di un periodo di lontananza, per lasciare un dolce addio.

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Veronica peduncularis-Ph. Annett_S on Pixabay

PIANETA: Luna
ELEMENTO: Terra
SEGNO ZODIACALE: Cancro
CHAKRA: 6, Ajna (C. del Terzo Occhio)

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“La speranza è il tappeto magico che ci trasporta dal momento presente nel regno delle infinite possibilità” (H. J. Brown)

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