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MUTAFORMA: MOURA ENCANTADA

Scritto da MadameBlatt

Le leggende del Portogallo e della Spagna parlano di una terra incantata, Mourama, in cui un popolo magico, i Mouros, dimora sotto terra in Portogallo e Galizia.
Mourama è l’aldilà, il mondo dei morti da cui tutto ritorna.
Il Mourama è governato da un essere incantato chiamato rei Mouro (re Mouro) che vi abita con sua figlia, la princesa Moura (principessa Moura), una mutaforma che può trasformarsi in un serpente, chiamato anche “bicha Moura”, o può anche essere vista cavalcare un drago.
Il folklore galiziano dice, che “In Galizia ci sono due tipi di persone sovrapposte: una parte vive sulla superficie della terra, ed è il popolo galiziano, e l’altra nel sottosuolo, i Mouros“.
Nel XIX secolo, gli archeologi usavano le storie locali per individuare la posizione di antichi resti di interesse storico, in particolare insediamenti lusitani abbandonati da tempo, poiché le storie su Moura erano spesso collegate a tali luoghi.
I Lusitani erano un popolo indoeuropeo, che abitava la penisola iberica prima della sua conquista da parte della Repubblica Romana.
Le monete antiche, a volte rinvenute presso i forti collinari di quelle zone, erano quindi conosciute come “medaglie dei Mouros”.
Quasi tutti i villaggi portoghesi o galiziani raccontano di una Moura encantada, che si dice abitasse nella zona.
Infatti, nella penisola iberica, i monumenti funerari non più in uso sono spesso associati alla Moura, e le tombe scavate nella roccia sono conosciute come Covas da Moura (grotta di Moura), Cama da Moura (letto di Moura) o Masseira (il luogo dove il Pane è impastato da Moura).
In alcune regioni, i dolmen sono popolarmente chiamati mouras o Casa da Moura (casa della Moura), credendo comunemente che le Mouras encantadas vivessero in quelle costruzioni.
L’origine del nome Moura rimane sconosciuta e gli studiosi hanno offerto diverse spiegazioni.
La parola potrebbe derivare dal celtico Mrvos, proveniente da “mr-tous”, derivante a sua volta dal latino “mortuus” = morto.
Da notare che questo termine ha lo stesso significato “morto”, sia in portoghese che in galiziano.
Però, tradizionalmente, la parola Mouro era usata anche come sinonimo di “moro” o “musulmano” nella penisola iberica, in quanto per secoli ha ospitato i Mori.
Quindi, è possibile che il nome Moura (la versione femminile di Mouro) sia legato all’idea che i Mori abbiano creato questi antichi monumenti non cristiani con cui la Moura encantada è comunemente associata.
Inoltre, la parola celtica “mahra” significa “spirito”.

Moiras Encantadas - Parte 1 - Portugal Num Mapa
In generale, la principessa Moura encantada (l’incantata Moura), quindi è un essere soprannaturale nel folklore portoghese e galiziano, solitamente descritta come una donna che si pettina i suoi bellissimi capelli lunghi, che possono essere dorati, rossi o neri come la pece.
È sotto un incantesimo lanciato solitamente dal padre, o fratello, o amante o un’altra figura maschile, varia da una leggenda all’altra, per costringerla a rimanere ferma e custodire i suoi tesori.
La fanciulla mutaforma, quindi, promette una ricca ricompensa a chiunque sia in grado di spezzare l’incantesimo e liberarla.
La ricompensa consiste in tesori, anche se in altre versioni la Moura si trasforma in una donna umana e sposa il suo salvatore, spesso portando in dote oro ed altri tesori.
Per spezzare l’incantesimo, occorre ad esempio un bacio, latte o pane senza sale.
È particolarmente probabile che la Moura sotto forma di serpente chieda latte.
In alcune storie, l’incantesimo si spezza quando l’umano dice una certa parola o compie una certa prova (per esempio non guardare qualcosa di nascosto).
Se l’umano tenta di liberare la Moura ma fallisce, l’incantesimo viene raddoppiato.

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Entrando più nello specifico delle descrizioni di questa magica mutaforma, ne troviamo diverse:

Moura Mãe: Madre Moura, che appare come una bellissima giovane donna incinta.
Cerca un’ostetrica e promette di dare una grande ricompensa all’uomo che può aiutarla.

Moura Fiandeira: Fanciulla filatrice Moura, che appare portando una pietra sulla testa.
Trasporta pietre per costruire un forte sulla collina, mentre fila la lana con una conocchia portata in vita.

Moura serpente: Serpente Moura è una creatura mutaforma che può assumere la forma di un serpente.
Si può placare questa creatura dandole del latte.
In alcune delle storie, il serpente ha le ali, oppure la Moura assume la forma in parte di serpente, in parte di donna.
In alcuni racconti, può assumere talvolta sembianze di cane (cão), capra (cabra) o cavallo (cavalo).
Le storie locali su un serpente Moura sono spesso legate a una fontana, alla cui acqua si attribuiscono proprietà magiche.
In circostanze particolari, bere l’acqua della fontana può far innamorare un giovane della Moura.

Pedra Moura: pietra della Moura, creatura che risiede all’interno della pietra.
Lo sfortunato che si siederà su una di queste pietre rimarrà incantato.
Se porti una di queste pietre nella tua casa, tutti gli animali di quella casa moriranno presto.
Tuttavia, queste pietre sono attraenti per gli umani, perché si ritiene che contengano tesori.
Ci sono diverse leggende in cui la Moura, invece di essere una pietra, vive dentro la pietra.
Nella tradizione portoghese si dice che si possa entrare o uscire da certe rocce, forse legate alle leggende della Moura.
Infatti questo mutaforma è anche descritto mentre viaggia verso Mourama, stando seduto su una pietra che può galleggiare nell’aria o nell’acqua.
Dentro le grotte, sotto le rocce e sotto terra, molte storie dicono che esistano palazzi con tesori.
E comunque non era raro tra i popoli della penisola iberica preromana credere, che le anime dei morti dimorassero in certe rocce.
Così “almas dos Mouros” o “alminhas dos Mouros” (anime o piccole anime dei Mouros) era il nome dato alle are votive, in quanto “alminhas” era il nome comune dell’edicola funeraria.
Si credeva che le Mouras encantadas fossero le costruttrici delle fortezze paleolitiche, dei dolmen e dei megaliti.
Sembra che la Pedra Formosa trovata a Citânia de Briteiros, fu portata in questo luogo da una Moura che la trasportava sulla testa mentre filava con un fuso. Inoltre, solitamente le Mouras sono tessitrici notturne, ma di notte si sente solo il rumore della tessitura.

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Moura Frades: Frati delle Mouras sono le creature incantate che appaiono come colonne di pietra bianca, in quanto sono tutte vestite di bianco.

Princesa Moura: Principessa Moura, che sembra un serpente ma con lunghi capelli biondi.
In molte storie, soprattutto quelle di origine portoghese, inizia la sua vita da mortale, come una bellissima principessa musulmana, che si innamora di un cavaliere cristiano portoghese durante il periodo della Riconquista.
In un’altra versione abbastanza comune, è una principessa magica che vive in un castello sotto terra e si innamora di un moro.
Molte delle leggende raccontate sui principi Moura tentano di spiegare l’origine di una città o di un altro insediamento, e gli eventi della leggenda si svolgono nel mondo reale e in un periodo di tempo specifico.
Spesso fatti storici reali sono stati mescolati con elementi soprannaturali.

Moura Lavadeira: Moura lavandaia, che appare come una lavandaia che mette ad asciugare al sole vestiti bianchi puliti.

Moura Velha: Moura vecchia, che appare come una donna anziana.

Cadeira de Moura: La sedia di Moura è un monolite con la forma di una sedia, pensata per essere un trono reale.
La Moura si siede sulla sedia di notte e, ogni volta che va a prendere l’acqua, porta la sedia sotto il braccio.

Moura encantada e ouro: Molte storie sulle Mouras riguardano l’oro, che può apparire in molte forme diverse, tra cui gonne d’oro, filati d’oro, capelli d’oro, strumenti d’oro (come il pettine d’oro) o animali d’oro.
A volte l’oro sembrerà carbone o fichi.
Esso può essere nascosto all’interno di contenitori interrati, come vasi e padelle e ciò potrebbe essere collegato a reali scoperte di oro all’interno di urne in antiche tombe nella penisola iberica.
Quando la gente del posto si imbatteva in un tesoro nascosto come quello, la leggenda di Moura avrebbe aiutato a spiegarne l’esistenza.
In alcune storie, la Moura custodisce tre pentole: una pentola d’oro, una pentola d’argento e una pentola di peste.

Moura encantada e São João (mezza estate): Molte leggende sulla Moura narrano che si mostra con i suoi tesori solo il giorno di San Giovanni, e che questo è l’unico giorno dell’anno in cui puoi rompere con successo l’incantesimo.
In alcune storie, la Moura spargerà fichi su una grande roccia al chiaro di luna. Mentre, in alcune regioni della penisola iberica, il figo lampo (un tipo di fico bianco) viene raccolto in questo periodo dell’anno e tradizionalmente offerto in dono il giorno di San Giovanni.
Ricordo che il giorno di San Giovanni cade il 24 giugno, il che significa che è strettamente associato al Solstizio d’estate.
L’idea che al Solstizio d’estate (mezz’estate) venga conferito un’importanza speciale e un significato soprannaturale risale ai tempi precristiani ed è presente in molte culture diverse.

LEGGENDA DI MOURA SALÚQUIA

La principessa Salúquia, figlia di Abu-Hassan e governatore della città di Moura, allora chiamata Al-Manijah, si innamorò di Bráfama, sindaco moresco di Aroche.
Alla vigilia del matrimonio, Bráfama si recò con un seguito ad Al-Manijah, a dieci leghe di distanza ma, siccome l’intero territorio dell’Alentejo a nord ed a ovest era già stato conquistato dai Cristiani, il viaggio si rivelò pericoloso.
Nel frattempo, re D. Afonso Henriques, il primo sovrano del Portogallo, commissionò a due nobili, i fratelli Álvaro e Pedro Rodrigues, la conquista della città di Moura.
Venuti a conoscenza dei preparativi per il matrimonio, i fratelli tesero un’imboscata in un uliveto vicino ai limiti del villaggio e, sorpreso dall’azione dei cavalieri cristiani, l’entourage di Aroche fu facilmente sconfitto e Bráfama fu ucciso.
Travestendosi con le vesti dei rappresentanti musulmani, i nobili cristiani si recarono in città, dove Salúquia era in cima alla torre del castello, attendendo l’arrivo del suo fidanzato.
Vedendo avvicinarsi un gruppo di cavalieri apparentemente islamici, la principessa pensò che fossero il seguito di Aroche, così ordinò loro di passare attraverso le porte della fortificazione.
Ma, non appena varcarono le mura, i Cristiani si avventarono sui difensori della città, colti di sorpresa, e conquistarono il castello. Salúquia allora si rese conto dell’errore che aveva commesso e, ferita dalla certezza della morte di Bráfama, prese le chiavi della città e si lanciò dalla torre in cui si trovava.
Commossi dalla storia d’amore che gli Islamici sopravvissuti raccontarono loro, i fratelli Rodrigues ribattezzarono la città in “Terra di Moura Salúquia”, l’odierna Moura.
Una torre di fango nel castello di Moura è ancora oggi chiamata “Torre di Salúquia”, e un uliveto vicino a Moura, quello in cui si suppone che Bráfama e il suo entourage siano caduti in un’imboscata, è chiamato Bráfama de Aroche.
Infine, nello stemma della città è raffigurata una moura morta a terra, con una torre sullo sfondo, in allusione alla leggenda di Moura Salúquia.

Ever heard of Citânia de Briteiros? And how would we get there? |  simpletravelourway

Citânia de Briteiros-Ph. simpletravelourway

Caro navigante, se ami questi luoghi misteriosi e fatati, potresti fare il percorso pedonale “Caminho da Moura Encantada“, con partenza da Santa Clara, Alcaravela, un percorso circolare di circa 15,5 km, che presenta alcune difficoltà specifiche, ma offre l’opportunità di esplorare luoghi fantastici.
E’ moderatamente impegnativo, ottimo per il trekking, richiede una media fino a 4 ore per essere completato, ed è improbabile incontrare molte altre persone durante l’esplorazione.
Tranne le Mouras, naturalmente…

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“La speranza è il tappeto magico che ci trasporta dal momento presente nel regno delle infinite possibilità” (H. J. Brown)

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