Iris è un genere di piante, per lo più rizomatose, che conta circa 300 specie, molte delle quali si chiamano Giaggioli.
Altri nomi comuni sono Ireos, Iride.
Quasi tutte le specie si trovano nelle zone temperate dell’Emisfero settentrionale, dall’Europa all’Asia, e in tutto il Nord America.
In Italia è molto comune, e viene coltivata anche in Marocco.
Sebbene diversificata nell’ecologia, l’Iris si trova prevalentemente nelle aree montuose rocciose, aride semidesertiche o più fredde, ma alcune specie si ritrovano in pendii erbosi, prati, paludi e sponde dei fiumi.

Il fiore può essere di molti colori: viola, blu, bianco, rosa, ma anche giallo, nerastro o arancione.
Questi caratteristici fiori a sei petali, ne hanno tre pendenti esterni (chiamati “cascate”) e tre petali verticali interni, (chiamati “stendardi”).
Le Iris possono essere barbate o crestate (dette anche “senza barba”).
L’Iris barbata è così chiamata, perché ha peli morbidi lungo il centro delle cascate; invece, nell’Iris cristata, i peli formano invece un pettine, o una cresta.
Il suo nome deriva dalla Dea greca Iride, che cavalcava gli arcobaleni, proprio per i suoi molteplici colori magici.

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Ella era la messaggera degli Dei, figlia di Taumante ed Elettra, ed aveva il ruolo di accompagnare le anime delle donne defunte nel Regno dei morti.
Fin dall’antichità la maestosa Iris si ergeva come simbolo di potere e maestà ed era dedicata a Giunone.
L’uso dell’Iris come pianta da giardino risale al 1469 a.C. ed al re Thutmose III d’Egitto.
Sembra, infatti, che il Re fosse un appassionato giardiniere e bramasse le piante, così come molti all’epoca desideravano l’oro.

Morfeo ed Iride
Quando l’Egitto conquistò la Siria, il Faraone trovò le Iris che crescevano in abbondanza e le introdusse nei suoi giardini.
Questo fiore divenne presto molto popolare ed era considerato dagli Egizi un simbolo, sia dell’essenza che del rinnovamento della vita.
Gli Egizi la collocavano sulla fronte della Sfinge e sullo scettro dei loro Re, in quanto i tre petali del suo fiore, simboleggiavano la fede, la saggezza ed il valore.
Gli antichi Greci piantavano Iris sulle tombe dei loro cari, nella speranza che la Dea Iride aiutasse a collegare le loro anime al paradiso.

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La prima arte, che raffigura un’Iris, è un affresco nel palazzo del Re Minosse sull’isola greca di Creta, risalente al 2100 a.C.
Nel mondo cristiano, l’Iris venne particolarmente associato alla Vergine Maria e alla purezza, tanto da essere adottato dal potente sovrano Re franco Clodoveo I nel 500 d.C., in seguito alla sua conversione al Cristianesimo.
L’Iris, anticamente, fu chiamato ‘Fleur-de-louis’, per essere poi confuso con ‘Fleur-de-Lis’, il fiore del Giglio: nel Medioevo, quindi, si iniziò a considerare come fiore simbolo della monarchia francese, non l’Iris, ma il Giglio.
Lo stesso errore fu commesso con l’emblema di Firenze, dove tuttavia ogni anno, viene aperto al pubblico il giardino dell’Iris.

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Il suo nome botanico ‘Iris florentina’ lo conferma il fiore simbolo della città Medicea.
Narra una leggenda che Luigi VII, scorgendo in un campo degli Iris fioriti, mentre tornava da una battaglia vittoriosa, decise di farne l’emblema del suo regno.
Corrado Govoni, poeta del primo ‘900, celebrò questo fiore in una poesia, chiamandolo ‘Orchidea dei poveri’.
“I celesti giaggioli sono i fiori più belli della terra,
vere orchidee dei poveri”.
Nel linguaggio dei fiori, l’Iris allude a molti sentimenti secondo la varietà:
– ‘Iris del faraone’, fatalità
– ‘Iris fimbriata’, amore esaltato
– ‘Iris pratensis’, buona notizia
– ‘Iris tuberosa’, desolazione
– ‘Iris gialla’, ardore e passione.
Questo fiore ha dato il nome anche al colore turchino ed alla polvere usata in profumeria, derivata dal bianco ‘Iris florentina’.
L’Iris, insieme con la peonia e il crisantemo, è fiore nazionale in Giappone.

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A proposito del Giappone, come risultato di una meravigliosa scappatoia legale, in questo Paese si possono occasionalmente trovare Iris che crescono sui tetti.
Questo risale a un’epoca in cui, in Giappone, alle persone non era permesso coltivare fiori nei loro giardini, che non fossero approvati dall’Imperatore.
Le Iris non erano nell’elenco delle approvazioni quindi, invece di coltivarle nei loro giardini, i giardinieri giapponesi le coltivavano sui tetti.
L’Iris è anche il fiore simbolo dello Stato del Tennessee, mentre il Fleur-de-louis è l’emblema della città di New Orleans.

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In generale il suo significato è di augurio, messaggio, novità; questo significato deriva dalla leggenda di Iris messaggera dei greci che appariva sulla terra sotto forma di arcobaleno.
Si dice, che il misterioso arco fosse la traccia di Iris che attraversava in volo il cielo, per recare un messaggio.
Quindi, esistono tante sfumature di colore quanti sono i colori dell’arcobaleno.
Un’antica leggenda racconta, che una bella madonna fiorentina, di nome Iride, promise il suo amore a un giovane pittore, solo se fosse riuscito a dipingere un fiore talmente bello e benfatto, da indurre una farfalla a posarsi sulla tela.
Riuscì così bene, al punto che il fiore diventò vero e fu chiamato Iris.

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Una credenza vuole, che sia il profumo dei Giaggioli a donare ai vini rossi quel leggero aroma di viola mammola; il segreto sta nei loro rizomi: i contadini toscani usavano mettere un pezzettino a macerare nel mosto.
Dai rizomi macinati se ne ricava una polvere finissima e odorosa, tuttora usata in profumeria: si dice che anche Venere se ne incipriasse il naso e Plinio il vecchio narra, che le matrone romane l’apprezzavano per il candore che donava al viso.
Nella medicina popolare, la radice essiccata dell’Iris florentina era considerata una cura per le malattie del sangue e dei polmoni, e i bambini, che stavano facendo la dentizione, erano incoraggiati a rosicchiare un “dito” di radice essiccata, per il suo fluoro naturale.

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Si dice, che la sua polvere essiccata agisca come un buon tabacco da fiuto, utile per calmare gli starnuti e per alleviare i casi di mal di testa congestionato.
Pezzi della radice essiccata venivano anche masticati, allo scopo di superare un alito sgradevole.
L’olio di Iris, ottenuto dalla distillazione della sua radice in polvere con vapore, ha un odore intenso ed estremamente delicato, come quello di Violetta fresca, ed ha un prezzo elevato.
Viene utilizzato commercialmente nella preparazione dei migliori profumi ed è anche miscelato con profumi artificiali di Violetta, il cui odore è più sottile.

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Infatti, l’Iris ha il potere di rafforzare l’odore di altri corpi profumati ed è usato come fissativo in profumeria.
La radice di Iris in polvere viene talvolta messa nell’acqua di risciacquo nelle lavanderie e conferisce un profumo rinfrescante e fragrante al lino.
Oppure, mescolata con l’anice, era usata in Inghilterra come profumo per il lino, già nel 1480, data in cui è menzionata nei resoconti dell’armadio di Edoardo IV.
Nei primi ‘900, l’Iris veniva utilizzato per conferire un sapore particolare ai brandy artificiali prodotti in Inghilterra, e la radice era molto usata in Russia, per aromatizzare una bevanda a base di miele e zenzero, che veniva venduta per le strade.

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Le radici più grandi e più fini venivano spesso trasformate in graziose forme da utilizzare a scopo ornamentale, come rosari, pendenti, ecc., mentre, i rizomi meno belli venivano distillati.
Molte specie di Iris producono un colorante meraviglioso.
Fiori dell’Iris pseudacorus, per esempio, producono un buon colorante giallo, mentre le radici di questa specie producono un buon colorante marrone e nero.
I petali di Iris viola, mescolati con l’allume, creano una bellissima tintura blu-viola.
Per ottenere il colore più potente per le tinture, i fiori dovrebbero essere raccolti durante un periodo di siccità.

Radice di Iris per dentizione neonati-Ph. Vita da Mamma
In Esoterismo, l’Iris è utilizzata come ingrediente negli incantesimi relativi a bellezza, compassione, fedeltà, amicizia, felicità, scambi, gioia, amore, fortuna, meditazione, piacere, riconciliazione e giovinezza.
Facilita le guarigioni, soprattutto delle malattie di origine nervosa, allontana le presenze negative, accentua le capacità divinatorie e propizia l’amore spirituale.
Bruciare una piccola quantità di radice essiccata, prima di coricarsi, favorisce inoltre i sogni profetici.
L’essenza floreale dell’Iris nutre gli aspetti induriti della procrastinazione, della mancanza di ispirazione e dell’ottusità all’interno.
È perfetto per chiunque si occupi o esplori le arti creative.

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Sblocca i vecchi schemi di autolimitazione e stagnazione, ispirandoci alle vette della bellezza e della grazia, e ripristinando un percorso verso l’arte e la creatività.
Conosciuto come il “Pennello per l’anima“, l’essenza floreale Iris è collegato alla Dea dell’arcobaleno Iris ed è uno dei migliori rimedi per promuovere la guarigione, quando ci si può sentire inariditi.
L’essenza permette di trovare una connessione armoniosa con il flusso dell’espressione personale.
Bruciando i petali essiccati dell’Iris versicolor su un carboncino, insieme con Cannella e Sangue di drago, o portarne un po’ nel portafoglio, aumenta e protegge il flusso finanziario.

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Se possiedi un’azienda, mettine un po’ nel tuo registratore di cassa.
L’Iris di Jezebel (Iris hexagona) è ampiamente usato per la magia dell’amore in Hoodoo, ed è conosciuta anche come ‘Love Drawing Herb’, o ‘Radice della regina Elisabetta’.
Jezebel era una regina fenicia nel IX secolo a.C., il cui nome è diventato sinonimo di astuzia e spietatezza.
Ma alcuni vedono una narrativa alternative, ovvero quella di una donna forte, che ha reagito nonostante le difficoltà e probabilità epiche.
Se guardiamo indietro alla storia dell’uso della radice di Jezebel, si diceva che fosse usata dalle prostitute, per ottenere un uomo ricco e tenerlo legato a sè.
Ancora oggi, sotto forma di polvere, viene soffiata su vestiti, lenzuola e così via, per assicurarsi che il proprietario ricambi il proprio amore.

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INCANTESIMI DELLA RADICE DI JEZEBEL
♠ Il più semplice con questa radice, è un ‘Incantesimo dei desideri’: Scrivi semplicemente il tuo desiderio su un pezzo di carta. Avvolgilo attorno a un pezzo di radice di Jezebel e legalo con una corda naturale. Portalo in tasca, finché il desiderio non si avvera.
♠ A causa della sua reputazione, molti degli Incantesimi di Jezebel sono usati nei meccanismi di attrazione. Un olio di Iris di Jezebel, strofinato sulle scarpe (tradizionalmente tacchi alti) prima di uscire da casa, attirerà un uomo ricco.
♠ Un semplice incantesimo, per la ricchezza e il successo negli affari, può essere fatto avvolgendo un pezzo della radice di Jezebel, in una banconota da 5 euro. Quindi, lo porterai con te, quando avrai riunioni o contratti importanti da firmare.

by Cicely Mary Barker