Euphrasia (Eufrasia) è un genere composto da circa 300 specie, di cui 18 in nord Italia, appartenente alla famiglia delle Orobanchaceae.
Il genere comprende piante di piccole dimensioni, al massimo 50 cm., con fusto eretto e ramificato e radici poco profonde.
Le Eufrasie hanno fiori piccoli e di colore bianco, sfumati in violetto e giallo al centro.
Crescono nei terreni incolti, pascoli, prati, boschi, dal piano fino alle zone montane superiori dell’Europa, Canada, Australia; rare nel Meridione.

Le piante di questo genere sono “emiparassite”, in quanto vivono sulle radici di altre piante, per prelevare acqua e sali minerali, differenziandosi però dalle altre piante parassite, perché sono capaci di svolgere la funzione clorofilliana.
Il nome deriva dal greco = ‘euforia, ilarità’.
Alcuni dicono che il nome Eufrasia sia tratto dal nome di una delle tre Cariti, o Grazie, figure mitologiche greche, col significato di ‘letizia’.
Secondo la leggenda, il fanello, uccello il cui nome greco deriva dalla stessa radice, utilizzò prima questa pianta per schiarire la vista dei suoi piccoli, e poi trasmise la conoscenza all’umanità.
La specie più utilizzata, o conosciuta, a mio avviso, è l’Eufrasia officinale (Euphrasia rostkoviana), il cui epiteto specifico fu dato in onore di Friedrich Wilhelm Gottlieb Rostkov, medico e naturalista prussiano del ‘700.

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E’ conosciuta anche come: Augendank, Augustinuskraut, Gibinix, Wiesen-Augentrost, Eyebright, Casse-lunettes (Spezza occhiali).
Pianta di piccole dimensioni, circa una trentina di centimetri, è diffusa nelle zone fredde e temperato-fredde di Europa, Asia e Nordamerica; mentre in Italia cresce nelle regioni settentrionali e centrali.
L’Eufrasia di Rostkov viene usata in Europa da secoli, come medicina tradizionale per il trattamento di varie malattie.
Decotti ed infusi di parti aeree fiorite sono usati contro tosse secca, raucedine, trattamento sintomatico di raffreddore, mal d’orecchi e mal di testa, raffreddore da fieno, lesioni cutanee purulente o malattie catarrali del tratto intestinale, ma soprattutto come collirio per curare e prevenire disturbi agli occhi come congiuntivite, blefarite, affaticamento degli occhi, infiammazione oculare purulenta e calazi.

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L’uso nelle affezioni oculari si baserebbe sulla ‘Teoria della Signatura‘ (Paracelso) in virtù dell’occhio che appare sul fiore.
L’Eufrasia fu segnalata per la prima volta da Santa Hildegarda, che la consigliava però nelle ferite, e non per la cura degli occhi.
Viene anche usata come tè, bevuto secondo necessità per sintomi allergici generali, tosse secca e infezioni gastrointestinali.
Si dice anche che, bevendo questo tè, migliori la funzione di memoria.
Invece, lavaggi, impacchi e bagni sugli occhi non sarebbero raccomandati per motivi igienici, poiché i preparati spesso non sono privi di sostanze sospese e germi.
Sarebbe meglio utilizzare dei preparati industriali sterili.
L’uso dell’Eufrasia rostkoviana ha però delle controindicazioni.
Dovrebbe essere utilizzata, infatti, con una certa cautela; si è visto che può indurre effetti collaterali, tra cui visione offuscata.

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Inoltre, l’astringenza della pianta la rende inappropriata per il trattamento della congestione secca.
Nell’Era elisabettiana era usata nelle birre e nel vino, in quanto si credeva che aggiungesse allegria al proprio spirito.
Inoltre, era utilizzata nelle miscele di tabacco britanniche.
Nel linguaggio dei fiori e delle piante, l’Eufrasia simboleggia la verità e la lungimiranza.

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L’Eufrasia è una pianta che apre gli occhi per vedere il Mondo così com’è, e la cui vista non dovrebbe intimidirti o spaventarti, ma portarti gioia.
La vista dovrebbe potenziarti: se riesci a vedere la verità di qualcosa, puoi reagire di conseguenza.
Se non riesci a vedere dove stai andando, non ci arriverai mai.
Inoltre, se hai una visione di ciò che vuoi dalla vita, quella visione fungerà da mappa, guidandoti verso il tuo obiettivo finale.
La visione della realtà fa paura, viviamo in un’Era in cui l’autoinganno è un mezzo di sopravvivenza.
Ma se riuscirai a guardare la verità fondamentale, grazie all’Eufrasia, sarà difficile poi vivere nella menzogna, che corrode l’anima.
Quindi, l’Eufrasia potenzia la ‘seconda vista’ o, per dirla più chiaramente, la Chiaroveggenza, quella capacità di percepire cose che esistono al di là dei nostri sensi ordinari e discernere gli eventi futuri.
Oltre a questo, aiuta le capacità e la mente psichica in generale, rafforzando il nostro potere e le nostre capacità.
Di conseguenza, può rendere molto più facili da realizzare ed esprimere attività psichiche, come la divinazione e i sogni profetici .

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Mettere alcune gocce di infuso di Eufrasia sulle palpebre, prima di dormire, fa fare sogni profetici e, durante il giorno, fa vedere ciò che normalmente non si vede.
Usare i fiori di Eufrasia serve ad aumentare quindi i poteri psichici, ma anche a sapere se qualcuno sta dicendo la verità.
Si possono fare incantesimi con questa pianta, per aiutare se stessi (o gli altri) a vedere le situazioni in modo chiaro e obiettivo, per evitare o rimuovere l’inganno e la nebulosità metaforica.
Si può anche utilizzare negli incantesimi per superare le situazioni difficili, e per vedere il lato positivo delle nuvole scure.
E’ appropriata per tutti i rituali e le celebrazioni di ringraziamento, e qualsiasi rito associato alle Grazie, o qualsiasi evento gioioso, specialmente se si tratta di quello che segna la fine di un’Era e l’inizio di un’altra.

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In questo periodo così tragico in tutti i sensi per tutto il Mondo, da 3 anni a questa parte, sto utilizzando tanta Eufrasia, insieme ad altri ingredienti, nella speranza che ci possa aiutare a superare presto tutto il Male che ci circonda, e a far tornare il ‘senno’ nell’essere umano, ormai più somigliante ad un essere disumano.

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