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MOUNT SHASTA, IL PORTALE SEGRETO

Scritto da MadameBlatt

“Quando ho visto per la prima volta il Monte Shasta
sopra le pieghe intrecciate della Sacramento Valley,
il mio sangue si è trasformato in vino

e da allora non mi sono più stancato.”
— John Muir, 1874 —

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Con i suoi 4.321,8 metri, Mount Shasta, situato nel sud della Catena delle Cascate, nella contea di Siskiyou in California, sembra voler toccare il cielo.
Quinta vetta più elevata dello Stato, è uno stratovulcano, ovvero un vulcano a forma conica, formato dalla sovrapposizione di vari strati di lava solidificata, pomice e ceneri vulcaniche e caratterizzato da pendii piuttosto ripidi (fino a 45°) e da periodiche eruzioni di tipo esplosivo.
Ma il Monte Shasta, in realtà, “tace” dal 1786, anche se non è detto che lo faccia per sempre.
Per migliaia di anni, i Nativi americani delle tribù Shasta, Klamath, Pit, Modoc e Wintu hanno utilizzato le abbondanti risorse naturali dell’area del Monte Shasta.

Ph. earthobservatory.nasa.gov

Intorno al 1820 arrivarono i primi Europei, accodati ai cacciatori che vi erano andati per gli animali da pelliccia. Argento e Oro portarono i minatori in quest’area, dopo il 1851 e, quando la ferrovia pose i binari attraverso Strawberry Valley nel 1887, iniziò l’industria del legname.
Oggi, gli amanti dell’outdoor, dagli appassionati di sport estremi ai vacanzieri in famiglia e ai pensionati, godono delle vaste opportunità ricreative che la regione del Monte Shasta ha da offrire.
Ma questo magnifico monte, veramente eccezionale da guardare, non è solo famoso per sua bellezza, in realtà è sempre stato oggetto di un numero insolitamente elevato di miti e leggende.
Il Monte Shasta è un magnete: i viaggiatori non vanno lì solo per ammirare la sua statura, o per sfruttare il relax e lo svago che offre, tanti rimangono in balia della sua costante maestosità innevata e da tutti i segreti che cela.
Molto tempo fa, gli Indiani nativi americani lo consideravano un luogo sacro e, per la maggior parte delle persone, oggi lo è ancora.
Migrando da una fonte di cibo all’altra, varie tribù indiane usavano Shasta come punto cardinale.
In piedi da solo, sentinella, faro, punto di differenza, qualunque sia l’aggettivo applicato, è una montagna infernale.
E’ impossibile non rimanerne attratti!
Scopriamone insieme qualche motivo…

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IL MISTERO DEL BUCO

Circa 10 anni fa, è apparso un buco profondo circa 20 metri sul lato del Monte Shasta,
Sembrava che fosse stato scavato a mano di notte, usando un sistema di carrucole improvvisato per rimuovere la terra in eccesso.
Gli unici indizi lasciati dagli scavatori erano una scala, alcuni secchi e una bottiglia d’acqua di plastica.
Elijah Sullivan, un uomo cresciuto a Mount Shasta, un’antica città di disboscatori che si trova alla base della montagna, da cui ha preso il nome, è da circa un decennio che cerca di risolvere il mistero di questo buco gigante, cosa che ha dato vita ad un docu-film intitolato “The Hole Story”.
La montagna è sacra per la tribù Winnemem Wintu, originaria dell’area del fiume McCloud nella California settentrionale, ed il suo capo, Caleen Sisk si è detto preoccupato che i visitatori la stiano danneggiando
Quindi, una delle teorie di Sullivan si basa sul fatto, che qualcuno abbia scavato un buco gigantesco alla ricerca di manufatti dei Nativi americani.
Infatti, è risaputo che esiste un’enorme attività di saccheggio di artefatti di nativi americani, visto che, per secoli, tante tribù hanno abitato le pendici del Shasta, nonostante ciò sia reato.
Altri affermano, che gli scavatori stessero cercando l’oro e che qualcuno alla fine è stato perseguito per aver scavato il buco.
Il buco continua ad essere un mistero a distanza di anni, ma Sullivan perseguita nella sua ricerca di verità.

PERSONE SCOMPARSE

Nella contea di Siskiyou, ci sono casi di persone scomparse, che tuttora rimangono irrisolte.

= Dieci giorni prima del Natale del 2002, la 34enne Angie Fullmer, di Mount Shasta, messi sotto l’albero dei regali per le sue figlie, andò a fare un giro intorno al lago Siskiyou con il suo fidanzato.
La coppia iniziò a litigare, quindi lei scese dal camion dell’uomo e andò via.
Quasi subito l’uomo sentì sbattere la portiera di un’auto, quindi credette che qualcuno avesse dato un passaggio alla donna, per tornare a casa.
Dopo 12 ore, però, egli denunciò la scomparsa di Angie, la quale non è mai stata ritrovata.

= La quindicenne Hannah Zaccaglini fu vista l’ultima volta, mentre usciva da casa di un suo vicino, per tornare nella sua abitazione a McCloud, località alle pendici del Monte Shasta, la sera del 4 giugno 1997.
Lì non è mai arrivata e non è mai stata più vista.
La maggior parte degli effetti personali di Hannah sono stati lasciati a casa, compresi i vestiti, la borsa, i soldi, la spazzola per capelli, la ventiquattrore e il basso. Sebbene un padre e un figlio siano stati arrestati in relazione al suo omicidio nel dicembre 2012, le accuse sono state successivamente ritirate per mancanza di prove.
Il caso di Hannah Zaccaglini resta irrisolto.

= Al momento della sua scomparsa, Davohnte Morgan stava visitando Mount Shasta.
Fu visto l’ultima volta su un video di sorveglianza, mentre camminava sul Mt. Shasta Boulevard, la mattina del 5 maggio 2020.
La ragazza di Morgan riferì alla polizia, che avevano litigato il 4 maggio e si erano lasciati.
Il giorno dopo, la donna uscì dal suo hotel per una passeggiata e, mentre rientrava in stanza,raccontò sempre agli agenti, di aver superato Morgan, ma non si erano scambiati parola.
L’uomo non fu mai più visto né sentito.
Ancora oggi, c’è una ricompensa di $ 25.000, per chiunque possa fornire informazioni che portino a ritrovare Morgan.

= Sempre nell’area di McCloud, scomparve Karin Elizabeth Knechtel Mero la quale, in quel giorno del 15 febbraio 1997, aveva 27 anni.
Però, la sua scomparsa fu denunciata solo otto mesi dopo, in quanto le autorità ed i suoi genitori, inizialmente, credevano che Karin fosse fuggita spontaneamente, per evitare un mandato d’arresto nei suoi confronti.
Ma con il passare dei mesi senza sue notizie, la polizia e la sua famiglia iniziarono a preoccuparsi.
Anche perché, 3 anni prima la ragazza aveva subito un trapianto di fegato e doveva assumere dei farmaci che nessuno mai aveva richiesto.
Ciò portò le autorità a credere che fosse morta.
Il suo caso è spesso citato con quello di Hannah Zaccaglini, in quanto le due donne sono scomparse più o meno nello stesso periodo, vicino allo stesso luogo, ed avevano le stesse conoscenze e amicizie.

Ma questi sono solo alcuni dei casi di sparizioni irrisolte sul Monte Shasta.

CHAKRA

I nostri corpi rispecchiano la Terra, ma anche l’intero Universo.
La Terra sperimenta i centri energetici, come diversi livelli di coscienza, e così anche i nostri corpi.
Nel nostro corpo esistono sette centri energetici principali chiamati Chakra, ma anche sette nel Mondo.
Questi ultimi sette Chakra, Chiave della Terra sono:
I o della Radice  (base della spina dorsale) –  Monte Shasta, California
II o Sacrale  (sotto l’ombelico) –  Lago Titicaca, Sud America
III o del Plesso Solare  (sopra l’ombelico) –  Uluru-Katatjuta, Australia
IV o del Cuore  (cuore )-  Glastonbury Tor-Shaftesbury, Inghilterra
V o della Gola  (gola)-  Grande Piramide – Monte degli Ulivi
VI o Terzo Occhio  (base superiore del naso) –  Kuh-e Malek Slah, Iran
VII o della Corona  (parte superiore della testa) –  Monte Kailas, Tibet
Quindi, il Monte Shasta detiene la posizione di primo, della Radice o Chakra di base del Mondo.
Testimonianze raccontano di sensazioni di leggerezza, di profonda connessione, come se, da un momento all’altro, Esseri mistici possano apparire da dietro questa gigantesca roccia.
E ancora di una sensazione di travolgente pace, vicino alle sorgenti di acqua pura del fiume Sacramento situato alla base del Monte Shasta.
Questo è davvero un posto molto speciale.

LEMURIA

Si narra, e si crede, che il Monte Shasta ospiti Lemuria un’antica civiltà segreta abitata dai discendenti di quelli che vengono chiamati i Lemuriani.
Essi sono persone presumibilmente dotate di capacità tecnologicamente avanzate, e si dice che siano stati i primi umani sulla Terra, e che vivevano in un continente sommerso perduto, noto come Lemuria.
Inoltre possiedono un organo delle dimensioni di una noce, che sporge dalla loro fronte e presumibilmente li impregna di vasti poteri psichici come ESP, telecinesi, telepatia, capacità di apparire e scomparire a piacimento ed il potere di influenzare le menti degli altri.
La storia narra che, quando il loro continente affondò a causa di un non meglio specificato evento apocalittico e cataclismico, che secondo alcuni fu lo stesso che affondò la più nota Atlantide, e che per altri è il Diluvio Universale, questo popolo si rifugiò nelle viscere di Mount Shasta.
Questa convinzione nasce da un libro intitolato ‘A Dweller on Two Planets’, scritto da Frederick S. Oliver nel 1899, il quale narra la sua storia…
Nell’estate del 1883, l’adolescente Frederick aiutò la sua famiglia a segnare i confini della loro terra, come da richiesta per l’estrazione mineraria, che prevedeva di piantare pali di legno nel terreno, e quindi segnare la loro posizione su un taccuino.
Ad un certo punto durante questo arduo compito, la mano di Frederick iniziò a tremare e ad avere convulsioni in modo incontrollabile, per poi scrivere cose apparentemente di sua spontanea volontà.
Il ragazzo corse a casa in preda al panico, la sua mano continuava ad agire di propria iniziativa, scrivendo febbrilmente per tutto il percorso, come se avesse una mente propria e, appena arrivò sua madre, gli diede altra carta su cui scrivere.
Frederick, anzi la sua mano, continuò a scrivere, e scrivere, e scrivere, scarabocchiando sul foglio.Quando finalmente si placò, si rivelò come l’inizio di un testo.
Nei tre anni successivi, la mano di Frederick veniva occasionalmente sopraffatta da questa forza misteriosa, scrivendo diverse pagine qua e là, finché finalmente nel 1895 completò un intero libro, che raccontava e descriveva l’esistenza di una città segreta della Lemuria sul Monte Shasta e la sua storia.
Il ragazzo continuò, affermando di essere stato scelto dai Lemuriani come loro segretario, e che l’intero libro era stato incanalato telepaticamente attraverso di lui e sulla carta tramite la scrittura automatica.
Frederick affermò anche di essere stato portato astralmente nella città stessa e di averla vista con i propri occhi, descrivendola come se si trovasse nelle profondità della montagna e comprendesse vasti labirinti di tunnel illuminati con porte automatiche segrete, elegante architettura e appartamenti placcati d’oro e tappezzati di una lussuosa sostanza soffice.
In effetti, secondo Frederick, l’intera città era generosamente addobbata di scintillanti cristalli, oro, argento, bronzo e pietre preziose, il tutto alimentato da energie cristalline, brillantemente illuminato ed era inaccessibile agli estranei, senza l’espresso invito degli stessi Lemuriani.
In questa fantastica città abbondava l’alta tecnologia, con numerose menzioni di vari incredibili gadget e veicoli impiegati dai residenti della città, compresi grandi dirigibili a forma di sigaro che sfrecciavano e si libravano sopra di loro.
Questo libro, in realtà, era piuttosto rivoluzionario e in anticipo sui tempi quando fu pubblicato, facendo menzione dettagliata di nozioni concettuali così elevate come la meccanica quantistica, l’antigravità, il transito di massa e l’energia del punto zero, che chiamava “energia del lato oscuro”, tutti concetti estremamente unici e prematuri all’epoca.
Purtroppo, lo scrittore morì nel 1899 all’età di 33 anni, ma il suo bizzarro libro fu finalmente pubblicato nel 1905 da sua madre, Mary Elizabeth Manley-Oliver.
Al momento della pubblicazione, il libro di Frederick Oliver divenne istantaneamente un classico dell’occulto ed una fonte apertamente riconosciuta per molti sistemi di credenze, sette e culti New Age.
Generò anche un sequel intitolato ‘An Earth Dweller’s Return’, ma non fu certamente l’ultima menzione letteraria della strana città perduta dei Lemuriani sul Monte Shasta.
Infatti, da quel momento in poi, la fama e gli scritti su questo misterioso luogo non si sarebbero più potuti contare.

Ph. InfiniteLove610 on Pixabay

Tra i vari racconti che si facevano, sul Monte Shasta, ce n’è uno interessante del 1932, di un certo signor Edward Lanser, il quale stava passando mitico Monte su un treno, quando vide l’intero lato meridionale della montagna prendere vita, di una strana illuminazione rosso-verde brillante, quasi accecante.
Quando chiese al capotreno cosa avesse visto, gli fu assicurato che era opera dei Lemuriani.
Il perplesso Lanser in seguito indagò ulteriormente sulla strana luce, chiedendo alla gente delle città della zona cosa avesse visto.
Gli fu risposto che c’era una misteriosa comunità di persone, che viveva all’interno della montagna, nota per eseguire rituali mattina e sera, che faceva uso di strane fonti di luce brillante.
Probabilmente Lanser aveva assistito ad un rito conosciuto come la “Cerimonia di adorazione a Guatama”.
Si suppone che “Guatama” fosse la parola Lemuriana per “America”, e che la cerimonia celebrasse l’arrivo dei loro antenati nel continente, dopo che la loro civiltà era stata tragicamente inghiottita sotto le onde.
I Lemuriani erano noti per scendere dal loro segreto regno di montagna in città di tanto in tanto, e che avessero un fisico “torreggiante” e dall’aspetto strano, abbigliati con le loro vesti bianche e a piedi nudi, che compravano enormi quantità di zolfo, sale e strutto, e che pagavano sempre in pepite d’oro, che superavano di gran lunga il valore della merce.
Quando Lanser manifestò la volontà di salire sulla montagna e trovare questi Lemuriani, oltre alla fonte di luce che aveva visto, venne ridicolizzato, gli venne impedito di attuare ciò e le sue speranze di trovare la città furono deluse irrimediabilmente.

Day Women’s Alchemy & Sacred Sound Retreat in Mt. Shasta-Ph. BookRetreats.com

Invece nel 1940, il professor Edward L. Larkin del Mt. Lowe Observatory, affermò di aver a lungo osservato la mistica città, attraverso il suo telescopio in diverse occasioni.
Larkin aveva scoperto la città per caso, mentre stava calibrando il suo telescopio e aveva visto qualcosa che brillava in modo anomalo sulla montagna.
Trovando che ciò fosse strano, si concentrò quindi sull’oggetto e scoprì che si trattava di un enorme tempio in “stile orientale”, che descrisse come “un’opera meravigliosa di marmo scolpito e onice che rivaleggia in splendore architettonico con la magnificenza dei templi dello Yucatan”.
Il professore in seguito raccontò di aver visto anche altri templi sul fianco della montagna, alcuni dei quali replicavano lo stile greco, con magnifiche colonne di marmo bianco splendente.
Spesso c’erano misteriose luci intense nelle ore serali, ed affermò che i templi e le luci provenivano dai discendenti del popolo Lemuriano.
Nel 1962, un articolo di Andrew Tomas raccontò di un incendio boschivo del ’31, che aveva devastato gran parte della montagna, e che si era bloccato grazie all’avanzare di una misteriosa nebbia, apparsa misteriosamente, che fermò il fuoco.

Raccolta dell’acqua presso le sorgenti del Monte Shasta-Ph. mtshastanews.com

Il giorno dopo l’incendio, si scoprì che era rimasta una zona di demarcazione perfettamente chiara e curva, tra la terra carbonizzata e le aree non danneggiate.
La gente del posto disse che questo era opera dei Lemuriani, che proteggevano il loro dominio attraverso qualche magia tecnologica sconosciuta.
Anche in tempi attuali, si narra di vedere persone camminare lungo le pendici o per le strade cittadine delle città sul Monte Shasta, solo per scomparire improvvisamente come se non fossero mai stati lì, presumibilmente a causa delle loro capacità psichiche e della straordinaria abilità esperta nel mimetizzarsi con l’ambiente circostante.
Spesso sono solo intravisti con visione periferica (quando diciamo “ho visto con la coda dell’occhio”) e sfuggono a qualsiasi tentativo di individuarli direttamente.
A volte sono noti per apparire per aiutare gli agricoltori che sono caduti in disgrazia, utilizzando una sorta di tecniche agricole avanzate, che fanno rivivere il suolo come per magia.
Ma di questi racconti ne esistono a migliaia.
Abbondano anche le storie di persone che entrano effettivamente nella meravigliosa e ingioiellata città di Lemuria.
Un certo dottor M. Doreal affermò di essere penetrato nella tana di montagna dei Lemuriani, e di aver visto quella che descrisse come “un’enorme caverna lunga 20 miglia, larga 15 miglia e alta 2 miglia, illuminata da un gigantesco, ardente sole artificiale proprio al centro”.
Ancora un altro resoconto menziona un uomo che si addormentò sulla montagna solo per essere svegliato da un Lemuriano, che poi lo portò in una magnifica città lastricata d’oro.
Sebbene esploratori più moderni abbiano cercato di trovare il misterioso complesso sotterraneo Lemuria, la sua ubicazione, rimane il perenne dubbio, se sia mai realmente esistita.
Si continua a domandarsi, chi siano questi presunti Lemuriani, sopravvissuti di un continente perduto da tempo o Alieni?
Sono degli Esseri interdimensionali, oppure un gruppo di hippy accampati nel deserto?
Ma i resoconti sono veri?
Ciò che si sa, è che il Monte Shasta è stato a lungo circondato da miti e leggende, una vetta imponente e maestosa che ha attirato, e ancora attira, su di sé strane storie.
Insomma, cristalli di quarzo brillano e lastricano la strada per portare a Mount Shasta, circondata dalla sua nuvola di mistero.
Chiaroveggenti, sciamani, allineatori di Chakra, insegnanti di yoga, massaggiatori, scavatori di anime: tutti sono qui a causa della montagna.
Tutti sono attratti dalla sua reputazione di Portale diretto verso un’altra dimensione.

Ph. whitewolfjourneys.com

Che sia Lemuria, Atlantide, o qualsiasi altra cosa, Shasta è la porta d’ingresso di una casa mistica, in un quartiere alieno di realtà alternativa.
L’impulso di andare verso l’ignoto è molto più grande della paura di lasciare ciò che si conosce.
Alcuni combattono Shasta per tanto tempo, prima di non poterla più negare.
Dalla prima volta che se ne sente parlare e, soprattutto se si mettono gli occhi sul Monte Shasta, si capisce che non se ne potrà più fare a meno.
Se poni la domanda comune:
“Cosa ti ha portato al Monte Shasta?”
Possono esserci solo due tipi di risposta:
1) “Non lo so, so solo che devo essere qui”.
2) “La montagna mi ha chiamato”.

Mount Shasta ha un effetto trainante sul campo energetico, cose a cui non pensavi da una vita, potrebbero essere esposte e portate nella tua mente con tutta la loro forza. Vecchie ferite ed avvenimenti negativi potrebbero riversarsi nella tua mente con un livello molto maggiore di significato e chiarezza.
E’ come se la montagna volesse eliminare tutto ciò che non hai affrontato dal tuo passato.
Perché, esso prima deve essere sentito per conoscerlo, in modo che possa essere guarito.
E’ una sorta di catarsi.

Lo senti anche tu questo richiamo?

by voltamax on Pixabay

Glorioso Monte Shasta

Shasta! O Monte Shasta!
Quali segreti nascondi,
Cosa abita in quel tuo cuore,
Quale luce dimora?
Sotto le tue vette innevate così luminose
Quali benedizioni tieni,
Quale conoscenza custodisci così bene
Da coloro che cercano di audacia?
Penso di sentirti parlare con me
Dalle tue pure altezze lassù.
Sento e sento la tua risposta ora;
“C’è solo un modo: attraverso l’Amore!”
“Per chi conosce bene quella
‘Presenza’ e la vive, inoltre,
I miei segreti sono un libro aperto,
A lui non ho nulla da nascondere.
“Impara bene che la chiave d’oro della vita,
Apre ogni serratura;
Con essa puoi spalancare la mia porta,
Perché l’amore non ha mai bisogno di bussare.
“O figli della Terra che cercate più Luce,
Imparate prima il Grande Comando dell’Amore!
Versate i Suoi Flussi d’oro curativi,
E rimarrete nel mio Cuore.”

-Godfre Ray King-

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