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DULCAMARA, IL DOLCE-AMARO DELLA VERITA’

Scritto da MadameBlatt

La Dulcamara (Solanum dulcamara) è una pianta appartenente alla famiglia delle Solanacee, che cresce nelle boscaglie, sulle rive dei corsi d’acqua e negli ontaneti.
Essa fa parte delle liane autoctone e si arrampica fino a tre metri di altezza su cespugli e alberi.
E’ chiamata anche: Maraviglia, Vite selvatica, Vite di Giudea, Bittersweet nightshade, Fellenwort, Snakeberry, Woody nightshade, Amargamiel, Morella rampicante, Bittersüß, Morelle douce-amère.
Il nome del genere deriva da “solamen=conforto”, per le virtù mediche note sin dall’antichità.

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Dulcamara deve il suo nome al sapore dei rametti, prima dolce e poi amaro, che i ragazzi di campagna solevano masticare come liquirizia.
Questa pianta, dal portamento arbustivo, rampicante o prostrato, ha fusto molto ramoso e foglie alternate con picciolo alato.
I fiori blu-violacei a forma di stella, con petali arcuati all’indietro ed un cono prominente giallo al centro, hanno un disgustoso odore di topo…
I frutti sono piccole bacche ovali rosse a maturazione completa; mentre nella specie simile Solanum luteum (Morella rossa) sono giallo-arancio e più allungate, e nel Solanum nigrum (Morella comune) nere o verdi.
Sebbene tossiche per le persone, le bacche agrodolci della Dulcamara forniscono un’importante fonte di cibo autunnale e invernale per gli uccelli, che mangiano tranquillamente il frutto e diffondono i semi.

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Grazie a questo aiuto nella diffusione, insieme agli steli striscianti e radicanti, la pianta è diventata un’erbaccia ostinatamente nociva in gran parte delle aree in cui cresce.
Crescendo in terreni spogli ed angoli poco illuminati, fornisce un habitat a piccoli animali, come scoiattoli o ratti.
La Dulcamara ha una lunga storia nella medicina popolare e nella tradizione, utilizzata esternamente in impiastri ed unguenti, veniva usata per curare la psoriasi e altri disturbi della pelle.
Mescolata con altre erbe, piccole dosi venivano somministrate internamente come diuretico o purgante, sostanzialmente per irrigare il corpo in un modo o nell’altro.
Va usata con cautela e solo sotto la supervisione di una persona qualificata.

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Tutte le parti della pianta sono alterative, anodine, depurative, blandamente diuretiche, emetiche, espettoranti, epatiche, blandamente narcotiche e purgative, ma è il fusto la parte più apprezzata a scopo medicinale.
Esternamente la pianta viene utilizzata per trattare eruzioni cutanee, ulcere, reumatismi e cellulite.
Steli e foglie sono rimedi omeopatici utilizzati nel trattamento di vari disturbi tra cui mal di schiena, tosse, diarrea, infiammazioni agli occhi e dolori articolari.
La Dulcamara è anche usata nella cura di tutte le malattie provocate dall’esposizione al freddo, dal tempo umido o da improvvisi sbalzi di temperatura.

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ATTENZIONE: La pianta è altamente tossica.
L’ingestione di bacche acerbe dovrebbe essere considerata un’emergenza medica.
I sintomi possono ritardare di diverse ore.
Sono anche stati segnalati casi di avvelenamenti in animali che avevano brucato la pianta.
Maneggiare sempre qualsiasi parte di questa pianta con cura e con i guanti.

La Dulcamara attira l’attenzione per i suoi nomi e la storia oscura del suo utilizzo da parte di streghe e stregoni, e come veleno.
La sua tradizione è per lo più legata ai suoi poteri di protezione.
Si credeva che avesse il potere di rimuovere l’incantesimo di una strega da una persona o un animale.
Durante il Medioevo, insieme con l’Agrifoglio veniva legata al collare del cavallo per proteggerlo dalla stregoneria.
Ghirlande di colore della Dulcamara venivano appese al collo del bestiame per tenerlo al sicuro da incantesimi e danni.
A volte le persone ne indossavano una ghirlanda per curare alcuni disturbi.
Le bacche essiccate, legate insieme come una collana, si ritiene che proteggano i bambini dal male.

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La Dulcamara è determinante per bandire o rimuovere cose dalla tua vita, comprese le emozioni tossiche:
Scrivi su un pezzo di carta il nome di qualcosa o qualcuno che non desideri più nella tua vita.
Avvolgi tre bacche di Dulcamara nella carta, mettile in una scatola per tre settimane.
Trascorso il tempo, porta fuori la carta e le bacche per bruciarle e seppellirle.

Questo metodo può essere utilizzato anche per rimuovere incantesimi e fatture.

Solanum nigrum by Bestplant on Etsy

La Dulcamara aggiunge potere a qualsiasi magia eseguita durante la Luna Nera.
È ottima anche per gli incantesimi che coinvolgano la bellezza o il fascino delle fate ed è molto protettivo.
Puoi appendere un ramo di Dulcamara a testa in giù agli ingressi della tua casa, per proteggerla insieme con te stesso da energie dannose, magia, spiriti e persone.
La Dulcamara è stata storicamente utilizzata anche per prevenire e proteggere sia gli uomini che gli animali da una varietà di minacce e malattie.
Può essere utilizzata per rituali vincolanti e quelli che coinvolgono il mondo sotterraneo.
Visto che è una pianta rampicante, spesso utilizzata per sostenere altre piante nella crescita lungo le recinzioni, è utile per rafforzare il cerchio magico ed altri confini protettivi.
Quindi, questa sua qualità può essere utilizzata anche per nascondere i rituali alla vista, rendendoli più discreti.

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I ramoscelli maturi possono essere tagliati ed utilizzati per scopi magici, proprio come il resto della pianta.
Crescono piuttosto lunghi, dando la possibilità di tagliarne uno stelo lungo quanto una bacchetta, o pezzi più corti per i fasci e gli smudge.
La Dulcamara è un’ottima erba per i legamenti, ma aiuta anche a integrare l’ombra ed a lavorare con il nostro sviluppo spirituale.
Sacchetti di foglie e bacche essiccate posti sotto il cuscino, aiutano a guarire un cuore spezzato.
E streghe, amanti respinti e contadini cercavano la pianta per proteggere i loro animali, le loro case e i loro cari dal malocchio. Considera la comparsa di questa erba stregata nel tuo giardino un presagio di buon auspicio, o almeno un vantaggio per i tuoi affamati uccellini invernali.
Nel linguaggio dei fiori e delle piante la Dulcamara simboleggia la verità (dolce) che spesso fa male (amaro).

by Cicely Mary Barker

PIANETA: Saturno
ELEMENTO: Aria
SEGNO ZODIACALE: Leone
CHAKRA: 3, Manipura (C. del Plesso solare)

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