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Thymus è un genere di piante appartenente alla famiglia delle Lamiaceae, il quale comprende oltre 200 specie, di cui 10 presenti in Italia.
Tra queste, una delle più conosciute è il Timo maggiore o comune (Thymus vulgaris), un piccolo arbusto sempreverde e legnoso alla base, di origine mediterranea.
Il Timo maggiore può raggiungere i 30 cm di altezza, presenta piccole foglie lanceolate, fiori rosa, lilla.
Cresce nella macchia mediterranea, garighe, pendii aridi, incolti, praterie, pascoli, dal piano collinare al montano.
Il nome deriva dal latino “thymis” o “thymosus”, o dal greco antico “thumos”, parola che esprime il concetto di “anima emozionale”, usata anche per esprimere il desiderio umano di riconoscimento, l’impeto e il coraggio che si risveglierebbero annusando il profumo balsamico di questa pianta.
Infatti, il Timo ha un aroma così penetrante, che gli antichi l’avevano soprannominato il “Respiro di Zeus”.

Oppure, potrebbe derivare dall’egizio “Thm”, termine riferito ad una pianta che era utilizzata per il lavaggio delle salme da imbalsamare, in quanto i suoi pregi medicinali ed aromatici lo rendevano molto adatto per l’imbalsamazione dei cadaveri; mentre gli Etruschi e i Romani lo usavano per le sue proprietà antisettiche e balsamiche.
Altri nomi: Frugola, Pepolino, Riganeddu, Semorino, Serpillo, Tume, Tummu, Garten-Thymian, Echter-Quendel, Thym vulgaire, Farigoule, Thym des jardins, Common Thyme, Garden Thyme, Timijan, Echter Thymian, Gewürz-Thymian, Tomillo, Tremoncillo.
Le foglie e le sommità fiorite del Timo, sia fresche che secche, si utilizzano nelle insalate, usate come guarnizione o aggiunte come condimento ai cibi cotti, abbinandosi particolarmente bene praticamente ad ogni alimento.
Si utilizza per conservare bene il sapore anche nelle cotture lunghe e lente.
Se le foglie devono essere essiccate, le piante dovrebbero essere raccolte all’inizio ed alla fine dell’estate, appena prima che i fiori si aprano, e poi essere essiccate rapidamente.
Con esse si prepara un tè aromatico, un po’ pungente e piccante.
Oggi il Timo viene utilizzato nei collutori, in varie lozioni per la pelle, nell’aromaterapia, nelle gomme da masticare, nelle caramelle e nel Dom Benedictine, un liquore con base brandy aromatizzato con 56 botaniche diverse essiccate al sole, tra cui Timo, Issopo, Melissa, Ginepro, Angelica, Aloe, Albicocco, Cannella, Chiodi di garofano, Noce moscata, Mirra, Tè nero, Coriandolo, Cardamomo, Capelvenere, Vaniglia, Limone e miele.
E’ anche una delle erbe aromatiche tradizionali del “bouquet garni”, un mazzetto di erbe solitamente legato con lo spago ed utilizzato principalmente per preparare zuppe, brodo, casseruole e stufati vari.
Esso viene cotto con gli altri ingredienti e rimosso prima del consumo.

Il Timo maggiore è indicato come medicinale già da Galeno, Ezio, Dioscoride e Plinio.
Il più antico resoconto sul suo uso si trova apparentemente nel papiro Ebers, proveniente dall’antico Egitto intorno al 1550 a.C., dove veniva usato a scopo medicinale.
I Greci apprezzavano molto un miele ricavato dai fiori di “herpèllon”, una specie di Timo che cresceva sui monti vicino ad Atene ed al Timo riconoscevano proprietà miracolose nelle ‘malattie di petto’, così come affermato da Galeno, medico e filosofo greco che, oltre a consigliarlo in polvere a chi soffriva di disturbi articolari, lo considerava il più potente antisettico conosciuto.
Sempre sui fiori, c’era una teoria davvero interessante, che diceva che alcuni fiori sono maschili il primo giorno e diventano femminili il secondo giorno, mentre altri rimangono femminili per tutto il tempo.
Questa teoria fu avanzata per la prima volta nel 1900, da Neltje Blanchan, una storica scientifica e scrittrice naturalista degli Stati Uniti di fine ‘800, e in realtà mai veramente dimostrata.
Si riteneva che ciò attirasse gli insetti, poiché i fiori maschili sono più vistosi di quelli femminili e tendono ad attirare più impollinatori.
I Romani cominciarono ad introdurre il Timo in cucina e a profumare con esso vini e formaggi, tramandandolo così ai posteri.
Si presume che i monaci benedettini lo portarono oltralpe intorno al 1100 d.C., in quanto non vi sono riferimenti ad esso negli elenchi precedenti di piante medicinali.
Era sicuramente noto ad Alberto Magno, a Santa Ildegarda di Bingen ed a Trotula (medica italiana della scuola medica salernitana nella seconda metà dell’XI secolo), che lo lodavano come medicinale particolarmente utile contro la pertosse.

Nel Medioevo, non essendoci frigorifero, le dame usavano il Timo per conservare gli alimenti, vista la notevole concentrazione di olio essenziale ad azione antiputrida.
Oggi, il Timo è utile in infusione per trattare la tosse, il diabete e le infezioni da raffreddore e toraciche e, sotto forma di sciroppo, per disturbi digestivi.
È anche lenitivo per il mal di gola, poiché ha proprietà antisettiche, antibiotiche, antifungine, astringenti, antielmintiche, carminative, disinfettanti e toniche.
La pianta è stata segnalata come molto utile in caso di infezioni intestinali ed infestazioni da vermi, batteri, funghi e lieviti.
Gran parte del potere del Timo, il suo principio attivo, risiede nel suo contenuto di olio essenziale, che si rileva quando si schiacciano tra le dita le foglie fresche o secche, che sprigionano un aroma pungente.
Si chiama timolo, ed è attivo contro enterocoliti, e migliora la funzionalità epatica, stimola l’appetito, combatte infezioni bronchiali ed urinarie.
Applicato sulla pelle, il Timo è allevia morsi e punture di insetti, nevralgie, dolori reumatici.
Nel tardo Medioevo, si diceva che il Timo fosse sotto il controllo delle fate, quindi era pericoloso portarlo in casa, perché le avrebbe fatte entrare.
La gente credeva che le macchie di Timo selvatico, che crescevano nella foresta, fossero la prova che le fate avevano recentemente danzato lì.
Le fate, a quanto pare, adoravano questa pianta e ne erano attratte, e si riunivano e danzavano sui prati di Timo selvatico alla vigilia di mezza estate.
Quindi le persone curiose si accampavano in questi luoghi durante la notte, nella speranza di vedere con i propri occhi queste baldorie.
Se vuoi incontrarne una devi preparare, all’aperto, un infuso coi fiori di Timo, vuoi sapere come?
In una ricetta del 1600, è scritto di preparare un olio infuso con Timo e poche altre piante, che deve essere lasciato in infusione al sole per tre giorni, dopo di che: “permette di vedere le fate”.

Sempre nello stesso periodo, cominciò anche a essere messo nelle bare delle persone che morivano, per aiutare gli spiriti a fare il passaggio.
Successivamente, il Timo iniziò ad essere utilizzato nei rituali di nozze, per coprire il pavimento nei banchetti, in quanto si diceva che avesse proprietà afrodisiache.
Una leggenda narra, che questa pianta sia stata il giaciglio della Madonna, durante la sua fuga in Egitto, quando stanca vi si addormentò sopra.
Dall’area germanica, dove la pianta conserva il nome di Marienbattstroth, (paglia del letto di Maria), tale leggenda fu assorbita dal Cristianesimo, così come l’usanza di bruciare Timo al posto dell’incenso, durante le feste dedicate alla Madonna.
La tradizione tedesca pagana parla anche della Dea Freja, protettrice della pianta a divinità dell’Amore e della Primavera, il cui mito simile a quello di Teseo e Arianna, vuole che dalle sue lacrime sia nato appunto il Timo.
Un’altra leggenda racconta che nel 1630, nella città di Tolosa durante un’epidemia di peste, vi erano quattro ladri che, immuni da qualsiasi contagio, saccheggiavano le abitazioni e depredavano i cadaveri senza alcun problema.
Una volta presi, dovettero svelare la pozione misteriosa che li rendeva immuni alle malattie:
“mettete a macerare in aceto Timo, Lavanda e Rosmarino, strofinatevi bene tutte le parti del corpo e passerete immuni attraverso tutte le epidemie che il diavolo vi manda…”.
Tale ricetta passò alla storia con il nome appunto di “Aceto dei quattro ladri”.
Anticamente, i soldati greci prendevano un bagno di Timo prima di entrare in guerra e questa superstizione ha avuto lunga vita, tanto che, nel Medioevo, le nobildonne ricamavano il Timo sugli emblemi dei loro cavalieri del cuore, affinché fossero da esso protetti in battaglia.

In Esoterismo, il Timo è utilizzato in incantesimi e rituali che riguardano purificazione, amore, coraggio, fertilità, sonno, lavoro psichico, guarigione, forza, Magia delle fate, abbondanza, prosperità, concentrazione delle energie personali, salute, sogni felici, dissipazione dell’energia negativa stagnante.
E’ usato per i rituali d’amore, perché è una pianta associata a Venere, quindi aiuta a migliorare la comunicazione tra la coppia, promuovendo l’intimità e la condivisione.
Favorisce anche le materie legate agli studi ed allo sviluppo mentale, ed è anche usato per avere più coraggio e potere decisionale, aiutando a fare il primo passo e vedere più chiaramente quale sia la strada da percorrere e quali decisioni prendere.
Il Timo è usato nei rituali per avere più forza e coraggio in quanto, quando si tenta di arrivare ad un obiettivo che sembra difficile da raggiungere, aiuta a mantenere un atteggiamento positivo e la concentrazione necessaria per raggiungere lo scopo.
Questa pianta aiuta anche a scongiurare le forze negative, come l’invidia e il malocchio, rinnovando le energie.
Il Timo aiuta anche ad attrarre prosperità e salute e, piantato in un vaso o in giardino, attira denaro ed abbondanza.
Dormire con un po’ di Timo sotto il cuscino, calma la mente ed aiuta a scongiurare l’insonnia.
Bruciarne un poco di quello secco o, in alternativa, usare il tè di Timo per lavare il pavimento, aiuta a riportare gioia ed armonia in una casa dove risiedono sentimenti di malinconia e tristezza, in particolare dopo un evento doloroso.
L’aggiunta di Timo all’acqua del bagno, dona coraggio, forza e determinazione.

Incantesimi semplici

• Brucia il Timo, per invocare lo spirito del coraggio.

• Brucia il Timo essiccato per purificare la tua casa e mantenere tutti in salute all’interno, riempiendo la tua abitazione di vibrazioni amorevoli e pacifiche.

• Se noti che nella tua casa si verificano troppe discussioni o litigi, puoi usare il Timo per fermarli ed introdurre l’elemento di equilibrio nelle tue relazioni. Bruciare Timo secco dopo una discussione (preferibilmente nello spazio in cui è avvenuta) può aiutare ad eliminare l’energia emotiva negativa e risolvere le controversie. Puoi anche posizionare una ciotola di timo in ogni stanza della tua casa per mantenere la pace e l’armonia.

• Indossa un amuleto pieno di Timo per attirare l’amore, o mettilo sotto il cuscino per aiutarti a dormire sonni tranquilli.

• Dormire con il Timo vicino ti aiuterà anche a decodificare i tuoi sogni, o a trovare risposte ai problemi fastidiosi della tua vita. Bevi un infuso prima di andare a letto, per avere sogni o visioni profetiche, che ti guideranno nel processo decisionale. In alternativa, puoi aggiungere il Timo ad un sacchetto o un cuscino da sogno, pieno anche di altre erbe che inducono sogni, come Artemisia ed Anice. Se usi una bustina, puoi tenerla vicino a te o sotto il cuscino. Ciò aumenterà anche la tua capacità di ricordare meglio i tuoi sogni.

• Metti il Timo sotto il cuscino per un sonno ristoratore, sogni felici e per prevenire gli incubi.

• Aggiungi semplicemente una manciata di Timo fresco o secco all’acqua bollita, attendi 25-30 minuti e metti questa infusione all’acqua del bagno. Per rendere questo ancora più vantaggioso, aggiungi un mix di Maggiorana e Lavanda. Oppure puoi anche aggiungere il Timo ad una garza e legarla al soffione della doccia, se non vuoi fare il bagno. Fare questo una o due volte al mese, libererà la tua energia e porterà la calma, la guarigione e la chiarezza mentale tanto necessarie, aiutandoti a liberare il passato e centrare la tua mente e la tua anima.

• Usa il Timo per guarire dal dolore e dalla solitudine, in quanto aiuta ad alleviare disturbi come angoscia, solitudine e stagnazione. Viene utilizzato anche per riparare uno spirito spezzato. Aggiungi il Timo alle bottiglie degli incantesimi curativi, macina l’erba essiccata in una polvere fine e cospargila nel tuo spazio sacro. Aggiungi il Timo agli incantesimi ed ai rituali per la guarigione fisica ed emotiva. Includilo in una bustina e portalo con te, per promuovere l’energia curativa durante il giorno, oppure dormi con un cuscino infuso di Timo, per favorire la guarigione mentre dormi.

• La sua aggiunta al tuo giardino attirerà le fate e potrà essere utilizzato negli incantesimi per comunicare con loro.

• Porta fuori Timo e miele freschi, sotto la Luna Piena e lasciali come regalo per le Fate. Chiedi loro aiuto per ritrovare una cosa che hai perso. Una volta trovato quello che stavi cercando, lascia loro un altro regalo di Timo fresco per ringraziarle.

• Lava il pavimento con il Timo per dissipare la malinconia, la disperazione ed altre vibrazioni dolci ma negative, soprattutto dopo una tragedia familiare, o durante una lunga malattia. Aggiungi al mix la Maggiorana, per riportare la gioia.

• Usa gli incantesimi d’amore per invocare più gentilezza e comprensione in una relazione.

• Bevi un infuso di Timo durante Litha, la festa pagana che si svolge durante il Solstizio d’Estate, il quale ti consentirà di osservare la danza del popolo del Regno dei Sidhe.

• Aggiungi il Timo all’acqua del bagno per aiutarti a lasciare andare i problemi ed i bagagli del passato.

• Come anzi detto, se hai subito una grave perdita, come la scomparsa di una persona cara, le proprietà magiche del Timo possono aiutarti a guarire. Una volta che il tuo dolore più profondo sarà passato, appendi mazzi di Timo fresco alle finestre ed alle porte della tua casa ed aprine quante più puoi. Brucia un fascio di Timo essiccato e cammina per la casa, permettendogli di purificarla dal dolore più pesante e di far rientrare la pace. Lascia che il fumo del Timo fuoriesca dalle finestre e dalle porte. Prendi i fasci di Timo pendenti e seppelliscili vicino al tuo albero preferito, per onorare la persona che è morta.

• Aggiungi regolarmente un infuso di Timo all’acqua del bagno, per garantire un flusso costante di denaro. Essendo la pianta di natura femminile (ed associato all’Elemento Acqua) ti aiuterà a cambiare la tua vibrazione ed a rimuovere le energie negative che stanno bloccando la tua abbondanza in arrivo.

• Pianta il Timo, man mano che crescerà, anche i tuoi soldi cresceranno con esso.

• Puoi anche fumigare con uno smudge di Timo (o semplicemente bruciare il Timo essiccato) per attirare denaro. Un modo efficace è raggruppare insieme le foglie di Timo e Rosmarino, e bruciarle con l’intenzione di ricevere denaro. Questo ti aiuterà a manifestare denaro rapidamente.

• Un altro modo è tenere una ciotola di Timo sul tuo altare con altri simboli di Venere e prosperità come Rose, Rame, Chiodi di garofano e Cannella.

• Infine, un altro modo per attirare denaro verso di te, è portare una bustina di Timo nel portafoglio.

• Metti il Timo in un barattolo e conservalo in casa o al lavoro, come portafortuna.

• Se devi andare ad un incontro importante, qualche giorno prima, prepara un tè al Timo, filtralo e poi mettilo in lavatrice con l’abito che pensi di indossare alla riunione. Questo ti infonderà energia calmante e ti darà anche coraggio. Aiuterà anche a garantire che tu ottenga ciò che desideri e di cui hai bisogno dalla riunione.

• Migliora i tuoi poteri psichici con il Timo, usandolo nelle pratiche esoteriche di divinazione tarocchi, pendolo, ecc. Brucia il Timo sul carbone prima delle letture, per una maggiore protezione e guida. Oppure porta con te una bustina di Timo quando lavori con le guide spirituali.

PIANETA: Venere
ELEMENTO: Acqua
SEGNO ZODIACALE ASSOCIATO: Ariete – Capricorno – Pesci
CHAKRA: 3, Manipura (C. del Plesso solare) – 4, Anahata (C. del Cuore)