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CAMMINANDO
Se mi ami, amami tutta,
non per zone di luce o d’ombra…
se mi ami, amami nera e bianca.
E grigia, e verde, e rossa,
amami di giorno,
amami di notte…
E all’alba con la finestra aperta!
Se mi ami, non mi dividere:
amami tutta… o non amarmi!
– Dulce María Loynaz-
NON POSSO FERMARMI ORA
Non posso fermarmi ora.
Ho viaggiato per molto tempo,
Tra mal di cuore e dolore
Ed una vita solitaria,
Come se avessi il mondo sulle mie spalle.
Ho bisogno di calore,
Intanto che la vita si fa più fredda.
Voglio tempo per pensare meglio,
Per cambiare i miei giorni,
E ricordare, quando sarò vecchia.
Voglio vedere di nuovo l’amore,
Senza aver un posto dove nascondermi.
Voglio quell’amore che sento dentro di me.
Voglio quell’amore che puoi mostrarmi solo te.
Vento, fiamme, respiro e passione.
Non posso fermarmi ora.
Sono in viaggio dopo tanto tempo,
Tra speranza e dolore,
Per cambiare questa vita solitaria,
E reggere tutto il mondo sulle mie spalle.
-MadameBlatt-
SE AMI UNA PERSONA E CERCHI DI POSSEDERLA, NON LA AMI -OSHO
Scritto da MadameBlatt
scritto da MadameBlatt
Ti sei mai chiesto se ami davvero te stesso?
E se lo fai, come?
Amare noi stessi può essere una delle cose più difficili, ma anche più importanti che noi possiamo mai fare.
Prima di continuare a leggere, però, facciamo attenzione: per ‘amare se stessi’, NON intendo di essere egoista, superficiale e pensare solo o prima al proprio benessere, calpestando gli altri.
Io intendo un’altra cosa.
Questa è la MIA storia, la TUA storia, la storia di TUTTI.
In realtà, la cosa sembra quasi incredibile: per svariati motivi, molti di noi trovano più facile amare gli altri, che amare se stessi.
A volte, inconsapevolmente, siamo davvero orribili con noi stessi, ci sottoponiamo a una dura critica interiore, a relazioni malsane, a sostanze tossiche e, addirittura, automutilazione.
Imparare ad amare noi stessi è il processo per diventare consapevoli ed onorare la nostra storia, ciò che ci piace, di cui abbiamo bisogno, vogliamo, crediamo, bramiamo, come amiamo, come pensiamo, impariamo e cosa ci soddisfa.
E finché non impareremo come onorare davvero chi siamo, possiamo aspettarci un certo numero di eventi sfortunati.
Il primo passo da fare è l’ACCETTAZIONE.
Infatti, vivere in un mondo in cui evitiamo noi stessi, distraendoci da ciò che siamo, non solo ci impedisce di avvicinarci a noi stessi, ma può persino allontanarci dalla persona che vogliamo davvero diventare.
Quando evitiamo l’accettazione di chi siamo, comprese le nostre diversità, c’è un divario che si apre in noi internamente, e quando siamo continuamente inconsapevoli di quel divario, possiamo facilmente rimanere bloccati nelle acque torbide della depressione (vivere nel passato ) ed ansia (vivere nel futuro o vivere in attesa di qualcosa).
Tuttavia, l’accettazione non è un toccasana raggiungibile da un giorno all’altro, anche perché c’è una differenza tra accettazione ed “indennità”.
L’accettazione è onorare chi siamo fino in fondo, vivendo nella nostra integrità e nella nostra via morale e, soprattutto, non arriva senza sforzo.
L’indennità, invece, è ciò che accade quando accettiamo qualcosa senza sforzo.
Notiamo la differenza e facciamo attenzione a non cadere in confusione.
C’è anche un altro fattore importante: non possiamo avere relazioni autentiche e connesse con altre persone, se non siamo onesti e fedeli a chi siamo.
Infatti, abbiamo bisogno di persone, perché abbiamo bisogno di connessione.
Le storie, che le nostre menti sono in grado di creare da sole, fingendo realtà che non esistono, possono essere dannose per la nostra salute mentale.
Siamo talmente bravi a creare ‘pseudo-connessioni’ con gli altri, come, per esempio, postare sui social media immagini fantastiche e consentire agli altri di vedere le versioni ritagliate e modificate di noi stessi, da non renderci conto di mentire e che questa cosa non sarà duratura, perché non esiste una vera connessione.
Avere una brutta giornata, affrontare un divorzio, perdere un bambino: la sofferenza è universale, solo se possiamo onorare e condividere le nostre verità, gioia e dolore, senza edulcorazioni.
Se cerchiamo di onorare noi stessi, esprimendo solo i punti di forza, i momenti felici e realizzati, senza condividere anche le nostre ‘cadute’, perdiamo la connessione sincera di ciò che accade realmente
Senza connessione, non c’è solo solitudine, ma disconnessione, che è tossica per le nostre relazioni.
Altro argomento è quello che, se non ami davvero te stesso, con i tuoi pregi e difetti, non sei nemmeno in grado di amare gli altri.
Noi siamo lo specchio degli altri e viceversa e, quando incolpiamo il prossimo per dei difetti che, in realtà, possediamo anche noi, ma non riconosciamo ed accettiamo, allora non solo rimarremo continuamente delusi dalle nostre stesse delusioni, ma scateneremo anche un inferno nella relazione, perché l’altro non è stato all’altezza delle nostre aspettative (e quindi non lo siamo nemmeno noi, al contrario).
A questo punto, diventa pericoloso per le altre persone essere oneste intorno a noi, per paura di giudizi e commenti errati e, poiché abbiamo davvero alzato il livello delle aspettative per gli altri, che non possono mai essere realisticamente soddisfatte, tutti intorno a noi diventano una delusione, compresi quelli che noi amiamo di più.
Inoltre, come possiamo fidarci degli altri per quello che sono veramente e le loro intenzioni, quando non possiamo nemmeno fidarci di noi stessi?
L’insicurezza e l’ansia per le relazioni e le esperienze possono essere contagiose, e dove c’è una mancanza di amor proprio, c’è anche il presupposto di non essere amabili, non in superficie, ma fino in fondo.
Infatti, dubitare dell’amore degli altri nei nostri riguardi, si presta così a dubitare della profondità e della verità dell’amore che abbiamo noi verso di loro, oltre a portarci a paragonare in continuazione quanto gli altri abbiano più di noi.
Cosi come, non amarci ci porterà sempre a continui dubbi su noi stessi, incertezze, confronti, su tutto ciò che siamo capaci di fare, o di offrire al prossimo.
Indipendentemente dal fatto di essere abbastanza “bravi”, “degni” o anche “intelligenti”, questi sono pensieri che avremo spesso con noi stessi e, vi assicuro, nessuno può resistere a una conversazione del genere dentro di sé per tutta la vita, senza esaurirsi.
La cosa più comune, poi, che spesso facciamo, è quella di imbarcarci in relazioni che, razionalmente ed anche inconsciamente, sappiamo essere negative, sbagliate, assurde, per noi ma, non amandoci, scegliamo di vivere ugualmente, ritrovandoci spesso in situazioni dolorose , ma anche pericolosissime per la nostra vita.
E tutto ciò, perché non ci amiamo, non abbiamo stima di noi stessi e pensiamo di ‘meritare’ di soffrire, di essere sfruttati, di essere privati della nostra libertà, di essere maltrattati.
Perché non abbiamo diritto a qualcosa di buono, di un rapporto con una persona matura ed equilibrata, che ci ami per ciò che realmente siamo.
E spesso, più ci maltrattano e più ci attacchiamo a queste persone,
ci auto-puniamo, perché non riusciamo ad accettarci e ad amarci.
Assurdo! Quanta inutile sofferenza…
Ma, indipendentemente dalle ragioni della nostra mancanza di amor proprio, bisogna comprendere che è ora di iniziare a prenderci cura di noi stessi e di trattarci con lo stesso amore che diamo agli altri.
Amarsi non è egoistico, come molti temono, in quanto, non solo migliora il nostro rapporto con noi stessi, ma mostra agli altri come amarci.
Se riflettiamo bene, siamo l’unica persona con cui vivremo per sempre, quindi, è importante che ci piaccia la nostra compagnia, ci fidiamo di noi stessi e riconosciamo le nostre buone qualità.
Il rapporto con noi stessi è la relazione più importante e più lunga che noi abbiamo mai avuto, e vale la pena spendere tempo e sforzi, per svilupparne una più amorevole nei nostri stessi confronti.
Interrogarsi costantemente su di noi, sulla nostra autostima e sui nostri doni è un forte segnale per fare il check-in ed iniziare a offrire auto-compassione e gentilezza a partire da noi stessi, regalandoci le parole e il perdono, che siamo così ansiosi di offrire agli altri.
Per esempio:
♥ Innanzitutto, conosciamo noi stessi. È impossibile amarsi, se non sappiamo nemmeno chi siamo. Investiamo nello scoprire ciò in cui crediamo, apprezziamo e ci piace.
♥ Non paragoniamoci agli altri, perché non sono migliori o peggiori di noi, ma semplicemente sono diversi. Abbiamo valore così come siamo ed accettare noi stessi significa che non c’è bisogno di confronti.
♥ Impariamo a dire di NO, quando ne abbiamo bisogno. I confini sono una forma essenziale di cura di sé, in quanto fanno sapere agli altri che meritiamo e ci aspettiamo rispetto.
♥ Cerchiamo di essere ‘presenti a noi stessi’, perché le nostre vite sono piene di distrazioni, alcune divertenti ed utili, ma possono essere estenuanti ed impedirci di conoscere veramente e di essere noi stessi.
♥ Ogni tanto facciamoci un regalo, in quanto un dono è qualcosa di speciale che ci facciamo, a differenza di una ricompensa, che deve essere guadagnata. Siamo buoni con noi stessi, regalandoci delle coccole, solo perché SIAMO NOI.
♥ Tutti abbiamo doni straordinari, ma molti di loro passano inosservati perché, quando siamo occupati e distratti, è difficile accedere a queste grandi qualità. Quindi conosciamo ed usiamo i nostri punti di forza, e concentriamoci si essi, in quanto aumenterà i nostri sentimenti positivi per noi stessi.
♥ Anche se spesso può sembrare difficile, siamo onesti con noi stessi, in quanto alcuni di noi sono così bravi nell’autoinganno, da non sapere nemmeno che lo stanno facendo. Invece, l’onestà è la chiave in tutte le relazioni e la nostra relazione con noi stessi non è diversa. Ricordiamo, che non possimao amare il nostro intero ‘io’, mentendo, minimizzando o cercando scusanti. Il vero amore per se stessi significa assumersi responsabilità.
♥ A volte ci fissiamo sul rimpiangere, o su errori passati, invece bisogna lavorare su se stessi, per perdonarci. Il perdono di sé è un processo in cui, a poco a poco, si crede di aver fatto davvero il meglio che si poteva. Inutile dire, quindi, che avremmo potuto fare meglio, oppure utilizzare il ‘senno di poi’. Infatti è completamente ingiusto giudicare il nostro sé passato con le conoscenze che abbiamo ora. Ricordiamo: “è solo sapendo meglio, che facciamo meglio”.
♥ Non siamo troppo duri con noi stessi, probabilmente lo siamo più con noi stessi di chiunque altro. Rilassiamoci ed abbracciamo la nostra umanità, gli errori sono normali e le imperfezioni fanno parte di ciò che ci rende ciò che siamo. Nello stesso tempo, però, non continuiamo a sbagliare dicendoci che, tanto poi, ci perdoneremo.
♥ Accettiamo il fatto che ad alcune persone non piaciamo, quindi non sprechiamo il nostro tempo cercando di compiacere le persone che sono impossibili da accontentare, o le persone che semplicemente non sono così importanti per noi. Essere noi stessi significa. che dobbiamo rinunciare ai modi che piacciono alle persone ed abbracciare il nostro ‘io’ autentico.
♥ Pratichiamo la gratitudine, identificando 3 cose per cui siamo grati, quando ci svegliamo ogni mattina.
♥ Ogni settimana aggiungiamo ad i nostri impegni 1 cosa divertente e/o gratificante per noi stessi, senza trascurarla o annullarla, perché abbiamo altre priorità. Non prendiamo sotto gamba questa cosa, è una reale esigenza per stare bene con se stessi.
♥ Non possiamo essere persone autentiche, senza riconoscere e provare tutti i nostri sentimenti, ed evitiamo di fuggire da quelli spiacevoli come rabbia e tristezza. Se li neghiamo, neghiamo una parte di noi. Piuttosto, consentiamoci di esprimerli in modo sano e rispettoso.
♥ Quotidianamente registriamo i nostri successi o i nostri miglioramenti, per poterli rileggere in seguito. E’ un ottimo esercizio, utile a risollevarci quando siamo giù di morale.
♥ Troviamo qualcosa che soddisfi le nostre esigenze, un hobby.
♥ Prendiamoci cura del nostro corpo e della nostra salute. No a droghe, alcol ed abusi vari.
♥ Siamo assertivi, per mostrare agli altri che le nostre opinioni e le nostre esigenze contano. Amare noi stessi significa conoscere il nostro valore e comunicarlo agli altri.
♥ Chiediamo aiuto, quando ne abbiamo bisogno, perché non è un segno di debolezza, ma solo di umanità.
♥ Parliamo a noi stessi come parleremmo a una persona cara, senza abbatterci, insultarci o criticarci. E smettiamo di incolparci per tutto, soprattutto per gli errori degli altri.
♥ Circondiamoci di persone che ci trattino con gentilezza e rispetto, perché con chi trascorriamo del tempo, riflette come ci sentiamo riguardo a noi stessi. Se ci sentiamo degni, ci circonderemo di persone positive. A volte amare noi stessi significa anche dover porre fine alle relazioni con persone violente o scortesi.
Insomma, vivere una vita piena di amore ed accettazione non è facile.
Solo avendo un alto amor proprio, si può essere sicuri di sé, felici e positivi, riguardo a noi stessi ed alla nostra situazione nella vita.
Inoltre, così evitiamo di piacere a tutti i costi alle persone, e verremo finalmente trattati con rispetto.
Il giorno in cui saremo in grado di accettarci ed amarci senza scusanti, o con alcun tipo di complesso di inferiorità nella nostra mente o anima, potremo finalmente aspettarci di amare veramente qualcuno ma, soprattutto, di essere realmente amati come meritiamo.
Perché questa è la MIA storia, la TUA storia, la storia di TUTTI.
HAPPY BIRTHDAY TO ME!
Amo le tue labbra quando sono bagnate di vino
E rosso con un desiderio selvaggio;
Amo i tuoi occhi quando la luce dell’amore mente
Acceso con un fuoco appassionato.
Amo le tue braccia quando la calda carne bianca
tocca il mio in un abbraccio affettuoso;
Adoro i tuoi capelli quando le ciocche si intrecciano
I tuoi baci sul mio viso.
Non per me il bacio freddo e calmo
Dell’amore incruento di una vergine;
Non per me la bianca beatitudine del santo,
Né il cuore di una colomba immacolata.
Ma dammi l’amore che dona così liberamente
E ride della colpa del mondo intero,
Con il tuo corpo così giovane e caldo tra le mie braccia,
Infiamma il mio povero cuore.
Quindi baciami dolcemente con la tua calda bocca bagnata,
Ancora profumato di vino rubino,
E dire con un fervore nato dal sud
Che il tuo corpo e la tua anima sono miei.
Stringimi stretta tra le tue calde braccia giovani,
Mentre le pallide stelle brillano sopra,
E vivremo tutte le nostre giovani vite lontano
Nelle gioie di un amore vivo.
I love your lips when they’re wet with wine
And red with a wild desire;
I love your eyes when the lovelight lies
Lit with a passionate fire.
I love your arms when the warm white flesh
Touches mine in a fond embrace;
I love your hair when the strands enmesh
Your kisses against my face.
Not for me the cold, calm kiss
Of a virgin’s bloodless love;
Not for me the saint’s white bliss,
Nor the heart of a spotless dove.
But give me the love that so freely gives
And laughs at the whole world’s blame,
With your body so young and warm in my arms,
It sets my poor heart aflame.
So kiss me sweet with your warm wet mouth,
Still fragrant with ruby wine,
And say with a fervor born of the South
That your body and soul are mine.
Clasp me close in your warm young arms,
While the pale stars shine above,
And we’ll live our whole young lives away
In the joys of a living love.
-to Charb-
Guarda indietro con occhi desiderosi e sappi che ti seguirò,
sollevami nel tuo amore come un vento leggero solleva una rondine,
lascia che il nostro volo sia lontano nel sole o nella pioggia battente ,
ma se sentissi il mio primo amore chiamarmi di nuovo?
Tienimi sul tuo cuore come il mare coraggioso tiene la schiuma,
portami lontano verso le colline che nascondono la tua casa;
La pace ricoprirà il tetto e l’amore chiuderà la porta –
Ma cosa accadrebbe se sentissi il mio primo amore chiamarmi ancora una volta?
Look back with longing eyes and know that I will follow,
Lift me up in your love as a light wind lifts a swallow,
Let our flight be far in sun or blowing rain—
But what if I heard my first love calling me again?
Hold me on your heart as the brave sea holds the foam,
Take me far away to the hills that hide your home;
Peace shall thatch the roof and love shall latch the door—
But what if I heard my first love calling me once more?
-dedicated to Zack-
“Farò della mia anima uno scrigno
per la tua anima,
del mio cuore una dimora
per la tua bellezza,
del mio petto un sepolcro
per le tue pene.
Ti amerò come le praterie amano la primavera,
e vivrò in te la vita di un fiore
sotto i raggi del sole.
Canterò il tuo nome come la valle
canta l’eco delle campane;
ascolterò il linguaggio della tua anima
come la spiaggia ascolta
la storia delle onde”
-Pedro Salinas-
-dedicated to Zack-
Ti è mai successo, nel momento in cui ‘hai incrociato il suo sguardo’, ti sentirti immediatamente attratto?
Di non riuscire a mangiare, a dormire, di pensare in continuazione a questa nuova persona, di immaginare come sarebbe un suo bacio?
Sembra favoloso, potrebbe essere l’inizio di una relazione karmica.
Di cosa sto parlando?
La relazione karmica è un tipo di rapporto romantico, piuttosto complesso tra due persone, che inizia con l’anima gemella e il potenziale risveglio della fiamma gemella (leggi articolo-disponibile anche per altri Segni).
Non possiamo avere una relazione karmica con un’altra persona, a meno che non percorriamo il percorso dell’anima con quella persona, sia nel piano astrale che nel mondo “reale e di persona”.
Con lei abbiamo un conto da risolvere, indipendentemente dalla differenza di età, dalla differenza di genere o dai legami familiari.
Se qualcuno entra nella tua vita, quando sei pronto ad imparare e crescere di più, questa relazione diventa la più importante per concludere i conti in sospeso col Karma, cosa che spesso richiede anni e un lavoro intenso.
Quando l’anima inizia ad abitare un corpo in questa vita, ha molte vite precedenti, prima di essere tramandata con tutte le sue vecchie abitudini, regole e generazioni.
La persona che incontri, e che ti risuona come ” essere familiare”, è la persona dell’anima, con cui hai bisogno di ripulire il tuo Karma, indipendentemente dal fatto che debba essere il tuo compagno di vita o meno.
E’ un compito molto difficile ascendere alla beatitudine con un’altra anima, che richiede la tua attenzione, rispetto ed amore.
Quella che inizia come un’unione intima, e forse lussuriosa, trascende in una corsa sulle montagne russe con confusione, colpi di scena, corsa, inseguimento, intensità, profondità e infine un senso di guarigione, se entrambe le parti sono disposte a mantenere la rotta.
Ed è cosa difficile, in quanto per completare il Karma con un altro ci vuole dedizione, apertura ed amore, perché alla fine, e nel completamento del Karma, tutto ruota intorno all’amore.
Una relazione karmica non è un incontro casuale, incarna tutti gli aspetti necessari che occorre ripulire.
L’unica soluzione alla propria guarigione è lavorare separatamente sugli affari incompiuti, per assicurarsi di essere completamente sani e indipendenti, senza problemi e negatività.
Se l’anima è coinvolta, gli errori commessi torneranno al punto di partenza e, con il perdono e molte domande e preghiere al cielo, il Karma sarà purificato.
Una relazione karmica è appassionata, ma anche piena di turbolenze, potresti svolazzare con un caldo sentimento di amore, specialmente quando si tratta di accettazione e comprensione assoluta.
Amarsi significa anche affrontare insieme i problemi, comunicare in modo efficace ed avanzare nella vita, con un supporto e una cura costanti.
La relazione karmica dovrebbe essere fluida e, in molti casi, insegnare a crescere e ad adattarti, aiutandoti a costruire la versione migliore di te stesso.
Purtroppo, però, non tutte le relazioni karmiche seguono lo stesso schema e possono esserci situazioni instabili e con dinamiche di potere sbilanciate, che ti spingono ad affrontare la parte peggiore di te stesso, o del partner.
Anche se la relazione probabilmente sembra eccitante ed appassionata, può essere ugualmente dannosa e potresti trovarti inspiegabilmente attratto da questa nuova persona, ma trovare difficile darle e darti spazio.
Tra relazione romantica e relazione karmica c’è una sostanziale differenza: la prima è sana, equilibrata ed appagante.
La seconda sta cercando di riparare il dolore e il trauma che hai vissuto in questa vita, o in quella precedente.
Stai scegliendo questa persona, per curare il dolore di ciò che è accaduto in passato, forse proveniente da un genitore o da un partner predominante.
Ci sono dei segni comuni, però, a cui dovresti fare attenzione; vediamone alcuni.
♠♠ E’ normale discutere qualche volta, ma nella relazione karmica, ci sono continue turbolenze.
Frequenti alti e bassi come le montagne russe e una sensazione generale d’instabilità.
Non è una storia serena, tranquilla.
Hai sempre la sensazione di non sapere mai a che punto ti trovi in questo rapporto, ritrovandoti continuamente a mettere in discussione tutto ciò che il partner fa e dice.
Non ti senti più libero di esprimere un tuo parere/opinione, fosse anche una semplice chiacchiera, perché subito viene messa in discussione, derisa, fraintesa, con l’effetto di iniziare a farti rinchiudere in te stesso, diventando passivo.
♠♠ All’inizio di una nuova storia, è giusto che le emozioni siano forti ma, quando si tratta di una relazione karmica, s’instaura una sorta di co-dipendenza, che rende difficile lasciare o essere lasciato in pace.
Se ti ritrovi a trascurare il tuo tempo libero e altre relazioni, per vedere costantemente questa persona, se dipendi o ti viene richiesto continuamente di stare al telefono, anche se stai lavorando, potrebbe essere un segno che qualcosa non va.
Una relazione sana dà a ogni persona il tempo e lo spazio di cui ha bisogno.
♠♠ Se, quando parli con questa persona è come se esplodesse una bomba atomica; se questi disaccordi possono venire dal nulla e sorprenderti.
O, abbastanza spesso, tu (o entrambi) oltrepassate la misura, trascendendo, con parole che rapidamente diventano personali ed offensive.
Oppure, che il disaccordo si sposterà rapidamente da un argomento all’altro, negando il punto originale.
Se ci sono esplosioni di rabbia, difficili da controllare, fermati e rifletti, non è una situazione salutare per nessuno di voi due.
Infatti, la verità è che questa relazione appassionata sta tirando fuori il peggio di voi.
Potresti trovare difficile controllare le tue/sue azioni, o iniziare a fare cose che sono completamente fuori dal tuo essere te stesso.
Per non dire che potresti ritrovarti in situazioni pericolose e violente.