Home MITI E LEGGENDE MUTAFORMA: TROWS E KUNAL-TROWS, GLI UOMINI GRIGI

MUTAFORMA: TROWS E KUNAL-TROWS, GLI UOMINI GRIGI

Scritto da MadameBlatt

Probabilmente, nelle Orcadi e nelle Shetland, i racconti sui Trows sono gli elementi più noti e diffusi del folklore.
Le isole Orcadi sono un arcipelago della Scozia, situate al largo della costa settentrionale della Gran Bretagna, mentre le isole Shetland sono un arcipelago sub-artico della Scozia, che sorge a nord-est della Gran Bretagna.
Quindi, le leggende di oggi sono ambientate nel Regno Unito.
In molti casi indistinguibile dal folklore delle fate, che si trova in tutto il Nord Europa, l’archetipo del Trow descriveva una piccola creatura brutta e dispettosa, che risiedeva negli antichi tumuli sparsi per le Orcadi e per le Shetland.

Ph. medievalists.net

I tumuli (barrows) sono dei monumenti preistorici risalenti al primo periodo del Neolitico, e precisamente dei tumuli di terra rettangolari o trapezoidali, tradizionalmente usati come tombe collettive, sparsi tra la Scozia e l’Inghilterra.
I Trows, chiamati anche Trowe, o Drow, o Dtrow, interessante razza di esseri soprannaturali, erano strettamente allineati ai Troll scandinavi, ma con alcune caratteristiche molto distintive.
Le descrizioni fisiche dei Trows sono generalmente piuttosto vaghe, ma spesso combaciano nel colore, il grigio.
Sebbene alcuni racconti affermassero, che un Trow potesse passare per un essere umano, solitamente vecchio, avvizzito o deforme, in generale si diceva che fossero creature basse, brutte, rachitiche e considerevolmente più piccole di un uomo.

Ph. The Faery Folklorist

Erano scuri con capelli neri lisci, occhi scuri e lineamenti appuntiti.
I Trows potevano adottare la forma umana a piacere, erano sempre vestiti di un sobrio grigio e a loro piaceva interferire negli affari umani.
Non erano adorabili, ma a volte erano capaci di atti utili. Erano maliziosi, piuttosto che maligni, e si dilettavano delle perversità che mandavano a monte gli affari delle persone: la birra che s’inacidiva, il burro che irrancidiva, il fuoco che mandava scintille e altri simili trucchi.
Il loro tradizionale aspetto grottesco e stravagante è confermato da alcuni dei nomi loro attribuiti: Truncherface (Faccia da Trencher*) e Bannafeet (Piedi di Bannock**).

Barrows of Wiltshire-Ph. Wiltshire Guide

In quello che potrebbe essere uno dei primi racconti di Trow registrati, si diceva che le creature fossero notturne e non apparissero mai alla luce del giorno.
Anche quando emergevano di notte, per molti erano invisibili.
Questo elemento del folklore dei Trow riecheggia le tradizioni secondo cui le fate delle Orcadi erano invisibili e che i Troll norvegesi non erano in grado di avventurarsi all’aperto, alla luce del sole.

Si raccontava, che solo alcune persone avevano il potere di vedere i Trows.
I comuni mortali, infatti, potevano vedere le creature, solo se ne toccavano uno.
E comunque, vederli era un presagio di sfortuna, mentre ascoltarli portava fortuna.
Quando si sentivano osservati, camminavano all’indietro, per affrontare sempre la persona che li stava spiando.

Ph. Mysterious Britain & Ireland

Sembra che i Trows fossero notturni perché, sebbene il sole non li uccida, gli impedisce di tornare nel loro mondo sotterraneo.
Antiche storie dicevano, che i Trows fossero frequenti visitatori notturni delle case.
Una volta che una famiglia si ritirava per la notte, essi entravano nell’edificio e si sedevano accanto al fuoco acceso.
Si narra di come contadini terrorizzato si sdraiassero a letto con le loro mogli, ascoltando i loro ospiti indesiderati che si aggiravano dall’altra parte della casa.
I Trows dimoravano all’interno dei loro tumuli di terra , chiamati Barrows, Howes o Knowes, e queste dimore pare fossero sontuose ed abbaglianti.
Le pareti erano decorate con oro, argento e materiali preziosi, mentre alle loro tavole venivano serviti solo cibi e bevande raffinati.
Nelle profondità di queste sale magiche, i Trows soddisfacevano la loro insaziabile passione per la musica, molto spesso attirando all’interno dei violinisti mortali, per esibirsi alle loro celebrazioni ultraterrene.
Infatti, si dice che alcune melodie per violino delle Shetland, conosciute come ‘Trowie Tunes‘, siano giunte a violinisti umani, sentendo proprio suonare i Trows.
Inoltre, questi esseri amavano la danza, soprattutto l’Henking***, che ballavano zoppicando o con una sola gamba.
Oltre ai racconti popolari sui Trows, ci sono alcuni resoconti intriganti che, presumibilmente, descrivono in dettaglio veri incontri con Trows.

Jessie Margaret Saxby

Alla fine degli anni ’60, dopo che il folklorista orcadiano Ernest Marwick pubblicò alcune storie sui Trows in una rivista scozzese, un inglese che aveva trascorso del tempo a Hoy, un’isola delle Orcadi, durante la seconda guerra mondiale descrisse di aver vissuto un’esperienza indimenticabile, che dava peso alla credenza sull’esistenza di queste creature soprannaturali.
Un racconto del 1932 racconta di due uomini, che stavano sul traghetto a Unst, in una notte di mezza estate, quando videro un uomo grigio seduto su un mucchio di pietre, che un tempo era stato un altare, nel mezzo dell’acqua.
Il Trow mormorava tra sé in una strana lingua.
Nel ‘Dictionary of Fairies‘ di Katherine Briggs, si racconta che la maggior parte delle storie sui Trows derivi dai resoconti di Jessie Margaret Saxby (1842-1940), un’autrice di Unst, isola delle Shetland, con interessi politici e suffraggetta.
Sembra che fosse tabù parlare di Trown e di spiriti in generale ma, poiché Jessie era la nona figlia di un nono figlio, era considerata affine al mondo magico, per cui le fu permesso di conoscere le storie fatate delle Shetland.

by britishfairies.wordpress.com

Una delle storie più particolari riguarda i Kunal-Trows, chiamati anche King-Trows.
Essi non erano spiriti malvagi come il Troll, erano più simili a un umano per alcuni aspetti e la loro natura sembrava modellata in uno stampo morboso e malinconico.
A differenza dei Trow, che potevano essere sia maschi che femmine, i Kunal-Trows erano solo uomini, quindi essi rapivano e sposavano mogli umane e, non appena il piccolo Trow nasceva, la sfortunata madre si struggeva e moriva.
Nessun Trow si sposava due volte e nessun Trow poteva morire, finché suo figlio non fosse cresciuto.
Se un Kunal-Trow sceglieva di non sposarsi, o di non aver figli per divenire immortale, veniva bandito dal suo regno e costretto a vagare nel mondo superiore, finchè non fosse tornato con una donna mortale.

Broch di Mousa, Shetland-Ph. Britain All Over

Pare, che un Kunal-Trow abbia accettato questo esilio e si sia stabilito in un Broch**** in rovina, diventando così il terrore delle isole, per secoli.
Si nutriva solo con pesci, bambini, uccelli, ecc, che modellava con la terra, e si diceva che queste cose avessero il sapore e l’odore di ciò che rappresentavano.
Un giorno, si presentò alla sua dimora una strega, che voleva conoscere a tutti i costi i segreti dei Trows, e gli propose di sposarla, assicurandogli che, grazie alle sue conoscenze magiche, sarebbe riuscita a scampare alla morte.
E sembra che ci si riuscì, perchè si racconta che partorì diversi figli: i Ganfer, esseri astrali che volevano possedere gli umani, ed i Finis, spiriti che appaiono prima della morte di una persona.
Questa strega, una volta, fece una fuga segreta per andare a trovare sua madre, e le raccontò tutto ciò che aveva imparato per proteggere le ragazze ed evitare che fossero rapite dai Kunal-Trows, e poi uccise.
Vi segnalo un bel film mistery del 2016, ‘Misteri nascosti‘ (titolo originale ‘Sacrifice‘), basato appunto sui Kunal-Trows.

NdA:
* Trencher = pezzo di attrezzatura da costruzione utilizzato per scavare trincee.

** Bannock = pane simile a una focaccia schiacciata di origine scozzese.
*** Henking = la danza ‘Henking’ è descritta nelle leggende nordiche come una buffa danza tipica dei Trows.
**** Broch = costruzioni megalitiche, risalenti all’Età del ferro, diffuse nella Scozia settentrionale e nelle Isole Orcadi.

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